Basso Albertino: esercizi

drmacchius 27-07-25 14.31
Lo so che è una cosa da bambini nei corsi introduttivi di pianoforte, ma non riesco a farlo come vorrei io, ossia pulito e legato ma col tuffo controllato e la dinamica precisa.
Ho dei deficit dovuti a errori di gioventù sulle alzate, ho le mani grandi ma le dita non lunghe (non tozze come pogorielich, ma ho io palmo molto grande e le dita mezza misura di guanto più piccole; in pratica mani comunissime ma grandi, senza le dita da Marfan di liest e Rachmaninow, ma non tozze e corte, diciamo più da pugile che da pianista), per tanto tendo a prendere spesso col 4* dito ciò che i revisori scrivono col 5* I a fare passaggi primio terzo invece che primo quarto, per non sentirmi “stretto”. Questo mi porta però spesso a mancare i salti quando suono senza guardare le mani o a non legare dove sarebbe duopo.

Per esercitarmi sto ristudiando il duvernoy opera 176 e le sonstige di kulhau. Inizialmente le leggevo a prima vista, e dopo settimane che le studio non vengono molto meglio, gli errori sono sempre gli stessi. Suppongo che il problema sia la diteggiatura e il fatto che dei pezzi didattici per bambini suonati a ottave ravvicinate siano un po’ strette per un ex rugbista di 120 e passa kg.

Qualcuno ha studi o esercizi da consigliare? Mommè che non lo sappia suonare, è che non riesci a togliere quell’effetto stile “bambino delle elementari al saggio di fine corso” mentre il
Fine a cui tendere sarebbe Michelangeli che suona Galuppi o Gulda che suona Mozart.

Consigli su come migliorare o esercizi e studi da poter svolgere giornalmente senza diversi concentrare troppo su musicalità ed espressione per migliorare questo aspetto?
igiardinidimarzo 27-07-25 16.25
@ drmacchius
Lo so che è una cosa da bambini nei corsi introduttivi di pianoforte, ma non riesco a farlo come vorrei io, ossia pulito e legato ma col tuffo controllato e la dinamica precisa.
Ho dei deficit dovuti a errori di gioventù sulle alzate, ho le mani grandi ma le dita non lunghe (non tozze come pogorielich, ma ho io palmo molto grande e le dita mezza misura di guanto più piccole; in pratica mani comunissime ma grandi, senza le dita da Marfan di liest e Rachmaninow, ma non tozze e corte, diciamo più da pugile che da pianista), per tanto tendo a prendere spesso col 4* dito ciò che i revisori scrivono col 5* I a fare passaggi primio terzo invece che primo quarto, per non sentirmi “stretto”. Questo mi porta però spesso a mancare i salti quando suono senza guardare le mani o a non legare dove sarebbe duopo.

Per esercitarmi sto ristudiando il duvernoy opera 176 e le sonstige di kulhau. Inizialmente le leggevo a prima vista, e dopo settimane che le studio non vengono molto meglio, gli errori sono sempre gli stessi. Suppongo che il problema sia la diteggiatura e il fatto che dei pezzi didattici per bambini suonati a ottave ravvicinate siano un po’ strette per un ex rugbista di 120 e passa kg.

Qualcuno ha studi o esercizi da consigliare? Mommè che non lo sappia suonare, è che non riesci a togliere quell’effetto stile “bambino delle elementari al saggio di fine corso” mentre il
Fine a cui tendere sarebbe Michelangeli che suona Galuppi o Gulda che suona Mozart.

Consigli su come migliorare o esercizi e studi da poter svolgere giornalmente senza diversi concentrare troppo su musicalità ed espressione per migliorare questo aspetto?
Dovresti fare vedere lo spartito per darti qualche suggerimento sulla diteggiatura...
WTF_Bach 27-07-25 17.35
Peso nei gomiti, polsi morbidi, rotazioni.
drmacchius 27-07-25 18.57
@ WTF_Bach
Peso nei gomiti, polsi morbidi, rotazioni.
Esercizi o studi mirati al perfezionamento del basso albertino non ne ha nessuno da considerare? Oltre l‘opera 176 di Duvernoy L che è per principianti, nessuno ha niente da consigliare? Il basso alberTino è alla base di tutte le sonate di epoca classica e preromantica, incluso Beethoven, mi sembra strano che come studi mirati ci sia solo un‘opera introduttiva come il duvernoy Op 176
Asterix 27-07-25 19.42
@ drmacchius
Lo so che è una cosa da bambini nei corsi introduttivi di pianoforte, ma non riesco a farlo come vorrei io, ossia pulito e legato ma col tuffo controllato e la dinamica precisa.
Ho dei deficit dovuti a errori di gioventù sulle alzate, ho le mani grandi ma le dita non lunghe (non tozze come pogorielich, ma ho io palmo molto grande e le dita mezza misura di guanto più piccole; in pratica mani comunissime ma grandi, senza le dita da Marfan di liest e Rachmaninow, ma non tozze e corte, diciamo più da pugile che da pianista), per tanto tendo a prendere spesso col 4* dito ciò che i revisori scrivono col 5* I a fare passaggi primio terzo invece che primo quarto, per non sentirmi “stretto”. Questo mi porta però spesso a mancare i salti quando suono senza guardare le mani o a non legare dove sarebbe duopo.

Per esercitarmi sto ristudiando il duvernoy opera 176 e le sonstige di kulhau. Inizialmente le leggevo a prima vista, e dopo settimane che le studio non vengono molto meglio, gli errori sono sempre gli stessi. Suppongo che il problema sia la diteggiatura e il fatto che dei pezzi didattici per bambini suonati a ottave ravvicinate siano un po’ strette per un ex rugbista di 120 e passa kg.

Qualcuno ha studi o esercizi da consigliare? Mommè che non lo sappia suonare, è che non riesci a togliere quell’effetto stile “bambino delle elementari al saggio di fine corso” mentre il
Fine a cui tendere sarebbe Michelangeli che suona Galuppi o Gulda che suona Mozart.

Consigli su come migliorare o esercizi e studi da poter svolgere giornalmente senza diversi concentrare troppo su musicalità ed espressione per migliorare questo aspetto?
Studia direttamente una sonata di Mozart o di Clementi, col tocco giusto e perfettamente a tempo metronomico. Esercizi “propedeutici” per il basso albertino non ne considererei.
drmacchius 27-07-25 22.38
@ Asterix
Studia direttamente una sonata di Mozart o di Clementi, col tocco giusto e perfettamente a tempo metronomico. Esercizi “propedeutici” per il basso albertino non ne considererei.
È quello che sto facendo…,ma il tocco fa schifo e non riesco ad automatizzare la diteggiatura che mi permette di evitare di staccare la mano dalla tastiera per non perdere il Legato o i salti di 6-9 toni senza guardare.
igiardinidimarzo 27-07-25 23.24
@ igiardinidimarzo
Dovresti fare vedere lo spartito per darti qualche suggerimento sulla diteggiatura...
Sembra che anche stavolta ti sia sfuggito il mio suggerimento...
drmacchius 27-07-25 23.35
@ igiardinidimarzo
Sembra che anche stavolta ti sia sfuggito il mio suggerimento...
Lo spartito al momento sono l‘opera 36 di clementi, l‘opera 55 di kuhlau, il Duvernoy
d_phatt 28-07-25 09.50
@ drmacchius
È quello che sto facendo…,ma il tocco fa schifo e non riesco ad automatizzare la diteggiatura che mi permette di evitare di staccare la mano dalla tastiera per non perdere il Legato o i salti di 6-9 toni senza guardare.
Studia direttamente i brani, ma bene e a tempi lenti...è quello l'esercizio. Senza la pretesa di aumentare la velocità troppo presto, studia nel lento, a mani separate e unite, anche per un paio di settimane o più se necessario, tutti i giorni, a blocchi di una, due, quattro battute, senza mai avere la pretesa di eseguire il brano prima del tempo... Se fai sempre gli stessi errori isola i passaggi che sbagli e studia soltanto quelli. Con la cura di percepire sempre bene il fondo del tasto, ovviamente senza irrigidire. Varia i ritmi, prova anche diteggiature diverse...e se devi fare un salto notevole non c'è alcuna vergogna nel dare uno sguardo alla tastiera. Chi suona a memoria guarda la tastiera tutto il tempo. Che poi anche i salti stessi possono essere studiati.

La forma della tua mano non c'entra nulla, ci sono stati grandi pianisti (e grandi studenti) sia con mani lunghe e affusolate che con mani da fabbro medievale.
igiardinidimarzo 28-07-25 11.20
@ drmacchius
È quello che sto facendo…,ma il tocco fa schifo e non riesco ad automatizzare la diteggiatura che mi permette di evitare di staccare la mano dalla tastiera per non perdere il Legato o i salti di 6-9 toni senza guardare.
Sarebbe utile sapere come procedi nello studio, se segui delle regole, o, come fanno quasi tutti, ti limiti a ripetere fino allo sfinimento i pezzi e, con lo stesso (scriteriato) criterio correggi gli errori...
WTF_Bach 28-07-25 19.38
Mi ripeto: portare il peso a partire dalle spalle, gomiti con sensazione di peso, polsi flessibili e rotazione - che per il basso albertino è particolarmente facile data la sua simmetria.

NB: peso sì, ma con scioltezza, braccia come tubi pieni d’acqua.
drmacchius 28-07-25 22.23
@ igiardinidimarzo
Sarebbe utile sapere come procedi nello studio, se segui delle regole, o, come fanno quasi tutti, ti limiti a ripetere fino allo sfinimento i pezzi e, con lo stesso (scriteriato) criterio correggi gli errori...
Un tempo si, ma studiavo probabilmente pezzi troppi difficil, imparandone un paio di battute a settimana e ripetendole in modo automatico.

Adesso studio pezzi che leggo a prima vista, ma certo di perfezionarle ogni parte (alzate, legati, precisione del tocco e ritmo).

Suono la sera dopo 12 ore di lavoro e spesso non sono concentrato. Quando mi rendo conto che non ci sto con la testa passo ad hanon e scale.

Forse passare dallo studiare a mo’ di scimmia ammaestrata a pretendere che i pezzi facili suonino meglio che a Michelangeli è una pretesa eccessiva da parte mia. ieri sera ho riprovato la marcia turca dopo una trentina d’anni: non mi è mai venuta così pulita e precisa, soprattutto quando la strimpellavo da ragazzo.

Forse gli esercizi di tecnica e io lavoro sui studi per bambini delle ultime settimane sta servendo a qualcosa. Non toccavi il piano da 3 anni. Prima di allora un annetto a studiare come adesso, il weekend prevalentemente. Prima di allora qualche mese di studio allo stesso modo nel 2019, se no niente dal 1996-97.

Negli ultimi anni mi erano rimesso a studiare ma interrompevo quando il “gioco si faceva serio” perché il dolore alla schiena per le contratture delle spalle incidentate era troppo forte.

Adesso è un anno che evito i sovraccarichi inutili alla schiena e cerco di correggere la postura, e ogni mezz’ora quando suono mi alzo per detendere la schiena e la situazione va meglio.

Credo che alcuni degli errori siano dovuti a problemi di concentrazione, anche se esercizi tipo czerny sulle quartine e/o basso Albertino potrebbero essere mi utili perché potrei esercitarmi anche quando ho troppi pensieri per la testa o la stanchezza limita la concentrazione.
paolo_b3 28-07-25 22.50
@ drmacchius
Un tempo si, ma studiavo probabilmente pezzi troppi difficil, imparandone un paio di battute a settimana e ripetendole in modo automatico.

Adesso studio pezzi che leggo a prima vista, ma certo di perfezionarle ogni parte (alzate, legati, precisione del tocco e ritmo).

Suono la sera dopo 12 ore di lavoro e spesso non sono concentrato. Quando mi rendo conto che non ci sto con la testa passo ad hanon e scale.

Forse passare dallo studiare a mo’ di scimmia ammaestrata a pretendere che i pezzi facili suonino meglio che a Michelangeli è una pretesa eccessiva da parte mia. ieri sera ho riprovato la marcia turca dopo una trentina d’anni: non mi è mai venuta così pulita e precisa, soprattutto quando la strimpellavo da ragazzo.

Forse gli esercizi di tecnica e io lavoro sui studi per bambini delle ultime settimane sta servendo a qualcosa. Non toccavi il piano da 3 anni. Prima di allora un annetto a studiare come adesso, il weekend prevalentemente. Prima di allora qualche mese di studio allo stesso modo nel 2019, se no niente dal 1996-97.

Negli ultimi anni mi erano rimesso a studiare ma interrompevo quando il “gioco si faceva serio” perché il dolore alla schiena per le contratture delle spalle incidentate era troppo forte.

Adesso è un anno che evito i sovraccarichi inutili alla schiena e cerco di correggere la postura, e ogni mezz’ora quando suono mi alzo per detendere la schiena e la situazione va meglio.

Credo che alcuni degli errori siano dovuti a problemi di concentrazione, anche se esercizi tipo czerny sulle quartine e/o basso Albertino potrebbero essere mi utili perché potrei esercitarmi anche quando ho troppi pensieri per la testa o la stanchezza limita la concentrazione.
E se invece di focalizzarti sulla tecnica ti orientassi verso la musica che ti piace? L'allenamento è duro e gratifica poco, prima o poi devi giocare anche la partita....
Ovidio 28-07-25 23.45
drmacchius ha scritto:
Suono la sera dopo 12 ore di lavoro e spesso non sono concentrato.

In un'intervista il Reverendo Gary Davis sottolineò l'importanza di esercitarsi 30-60 minuti la mattina presto appena alzati e ripetere ciò che si è suonato al mattino 30-60 minuti prima di andare a dormire. Tutti i giorni, festivi compresi. emo
drmacchius 29-07-25 07.38
@ paolo_b3
E se invece di focalizzarti sulla tecnica ti orientassi verso la musica che ti piace? L'allenamento è duro e gratifica poco, prima o poi devi giocare anche la partita....
La musica che mi piace non la suoni senza tecnica e senza „saper suonare“ veramente
WTF_Bach 29-07-25 08.36
@ drmacchius
La musica che mi piace non la suoni senza tecnica e senza „saper suonare“ veramente
Per poterti indirizzare meglio ti pongo una domanda: suoni con le dita o con tutto il corpo?
WTF_Bach 29-07-25 08.57
1) Poni il pollice sul sol senza premere,

2) Ruota il polso in modo che il mignolo si sollevi

3) Ruota il polso in modo che il mignolo affondi sul do. Spalle rilassate, braccia morbide, polso flessibile.

4) facendo perno sul mignolo, ruota il polso in modo che il pollice si alzi

5) ruota il polso e affonda il pollice sul sol

6) ruota il polso in modo che il medio si alzi

7) ruota il polso ed affonda in medio sul mi

E così via

Ovviamente questo esercizio mira ad interiorizzare il meccanismo, quindi va eseguito con movimenti ampi; poi pian piano le rotazioni diventeranno appena accennate ed automatiche
igiardinidimarzo 29-07-25 11.27
@ drmacchius
La musica che mi piace non la suoni senza tecnica e senza „saper suonare“ veramente
Allora, ribadisco: uno che riesce a suonare la 'marcia alla turca' di Mozart, può affrontare senza problemi particolari centinaia di brani di pari o difficoltà inferiore senza la necessità di 'ripiegare' sugli studi Op. 176 di Duvernoy, e, come ti suggeriva qualcuno, con maggiore gratificazione...
WTF_Bach 29-07-25 14.23
Se le sonate di Mozart incutono ancora un po’ di timore, ci sono le sonatine di Clementi
paolo_b3 29-07-25 16.07
@ drmacchius
La musica che mi piace non la suoni senza tecnica e senza „saper suonare“ veramente
Senza tecnica e senza saper suonare non puoi fare nulla ovvio, ma ci sono diversi livelli a cui uno può obiettivamente ambire. Se pensi con due ore la sera dopo dodici di lavoro di poter arrivare a Rubinstein potresti avere delle delusioni. Detto ciò evito di andare oltre per non essere impertinente, considera il mio punto di vista come quello di colui che guarda da un'angolazione diversa.