korg multy/poly , successo nelle vendite

Ciao a tutti, tempo fà ho acquistato un multy/poly che suona eccezionalmente bene, per me un miracolo della korg. Suona prepotente, grasso, cristallino ma molto pulito, può sembrare un analogico che un digitale e ha possibilità enormi di sintesi se ci si mette a smanettare. Malgrado tutto purtroppo ho dovuto venderlo poichè i limitati tasti e la meccanica era solo leggermente migliore di quella dell'opsix, neo, e altri delle stesse dimensioni. Non siamo veggenti, però secondo voi iil korg potrebbe riprodurre la stessa tastiera come per es. l'hydrasynth in formato normale, con buona meccanica e i controlli tutti su pannello senza entrare in menù e sottomenù che snervano ? Magari anche raddoppiando motore di sintesi come fece hydrasynth ? Non sò se succederà, ma dovessero riprodurre il multy in una tastiera normale è sicuro che la riacquisterei perchè sono rimasto letteralmente colpito dalla pasta sonora, addirittura, a differenza della maggior parte dei synth pregievoli, i presets sono stati già programmati meticolosamente e pronti all'uso per qualsiasi genere. Spero, non so quando , ma ho la sensazione che quanto detto succederà poichè già questa in formato piccolo sta vendendo tanto per la bontà dei suoni, Secondo voi?

Scusa raddoppiando il motore di sintesi vuol dire 8 parti, 4 non ti bastano?

Effettivamente 4 potrebbero bastarmi, il discorso indirizzato al fatto che è un peccato che uno strumento così ben suonante e completo sia mozzato da una meccanica fastidiosa e con pochi tasti. Mi piacerebbe venisse fuori lo stesso strumento in versione 61 tasti minimo con una meccanica buona u un pannello più completo , stile clavia. Ma korg questo secondo aspetto non lo ha quasi mai considerato

un bel multi poly versione modulo. e te lo metti su tutte le keybed che vuoi...fortunatamente esiste.

non sapevo dell'esistenza del modulo, grazie per avermelo detto

Grande synth, quando mi serve usare un'estensione maggiore lo piloto dal KRONOS

Quando acquistai WaveState e successivamente ModWave mkI, pensai immediatamente che una tastiera da 37 note sarebbe stata del tutto insufficiente per le mie esigenze (tralasciando i modelli a 61 note che hanno un prezzo eccessivo e non danno nulla di più) e sarebbe stato meglio la versione a modulo. Puntualmente, questi sono usciti mesi e mesi dopo, tanto da vanificare qualsiasi tentativo di rientrare i modelli a tastiera per quelli a modulo... perché la differenza da corrispondere sarebbe stata non congrua alle mie possibilità. Del resto, a fronte di una polifonia doppia, almeno per WaveState e ModWave, trovo sia perfettamente inutile, perché si creano timbriche già abbastanza complesse con la versione mkI.
Oggi chi volesse acquistare WaveState, ModWave, OpSix o MultiPoly ha la possibilità di prendere il modulo e pilotarlo con la tastiera di controllo che preferisce.

figurati...belle macchine! per i miei gusti multy/poly e modwave in prima fila a seguire wavestate e opsix.

mi piacerebbe comunque spippolare su tutte e 4...

Io sono deciso per l'autunno a passare alle versioni 'Native', ma dovrò prima cambiare tablet, attendo che scendano i prezzi di questi ultimi. E' chiaro che chi predilige la sperimentazione totale preferisce controlli hardware.
A me interessa la FM di Opsix e la wavetable di MODWAVE.

OpSix è l'unico del trio che ho acquistato solo in versione Native. Premetto di non avere mai avuto una grande passione per la sintesi FM, FM-X e compagnia bella, però devo ammettere che alcune timbriche di OpSix mi affascinano, perché non hanno nulla di FM. Mi sarebbe piaciuto anche MultiPoly in versione modulo, però temo abbia molta affinità in termini di suono con ModWave che possiedo già. Inoltre, oltre ad avere pochissimo tempo per suonare, ho sempre meno spazio nella stanza dedicata alla musica.

Il più grande problema mondiale della FM lo conosciamo tutti, in primis chi come me era già attivo da anni musicalmente parlando.
La sua improponibile interfaccia per una adeguata e sistematica programmabilità. Io vissi già la seconda ERA con l'ottimo e sottovalutato EK 44 Elka.
Poi, con il migliorare delle workstations passò parzialmente in secondo ordine. L'AFM delle SY Yamaha rivitalizzarono da subito questa sintesi fino ad approdare al raro e conteso FS1R che rappresentò il salto di qualità, non perseguito da Yamaha o inserito in contesti workstation.
Utilizzai per un pò di tempo sulle workstations serie ES Motif la scheda PLug 150 DX sorta di DX7. Poi acquistai il TX7, un DX7S ed, dulcis infundo, il bel modulo TX802. Ora utilizzo la FMX della MODX 6plus di cui sono abbastanza soddisfatto, anche se non ho approfondito la programmazione per adesso.
L'Opsix module rappresenterebbe una svolta in questo senso, ma anche io ho enormi problemi di spazio e la versione Native, passata l'estate delle piazze e locali all'aperto, sarà la mia svolta definitiva verso la FM. In verità già ho inserito nella mia DAW Cantabile DEXED, ma per ora non mi sta dando particolari soddisfazioni, anche se ha una interfaccia intuitiva per la programmazione.
Invece son omolto attratto dal Modwave che è una ottima (secondo me) sorta di crocevia fra alcune sintesi utili per suonarci dal vivo, non ultima la possibilità di caricare campioni fino a 4 giga cosa che allontanerebbe l'obsolescenza di detto strumento di non poco-
Il Multi è mooolto interessante, ma credo che Korg stia esagerando ......Kingkorg neo, Minikorg 2, le quattro serie di Opsix, Mod... e Wave state. Multipoly..... così ci confonde non poco.

Un desiderio sarebbe quello di creare un 'mostro' a più teste, sorta di Kronos che ingllobi in maniera intelligente questi strumenti, magari in maniera modulare, come già mi è possibile con Jupiter XM Roland, ad esempio........

@ Greg
Di ModWave complessivamente sono più soddisfatto di WaveState, anche se ho acquistato la seconda per prima (scusate il gioco di parole) perché conservo gelosamente due Wavestation A/D, sperando di poter replicare la stessa esperienza di programmazione, salvo accorgermi che è dannatamente più complicata, proprio la wavesequence.
ModWave e WaveState condividono la stessa WaveROM, il primo ha due oscillatori doppi, la seconda quattro indipendenti… però cambiando l’ordine dei fattori il prodotto quasi non cambia,
Sulla questione poi di avere 4 GB di flashRAM per i campioni, è tutto vero, per carità, per la gestione avrebbe dovuto essere pensata meglio,
Il grande difetto di questi strumenti è legato al fatto che gestiscono i campioni in modo primitivo: un gruppo di campioni viene usato da alcune Performance e/o Program. Un altro gruppo di Performance è Program che usa altri campioni, può coesistere con il primo, solo se attraverso il software di gestione si crea un banco unico che li contenga tutti. Diversamente, quando si carica un gruppo di campioni verranno sovrascritti quelli precedenti, rendendo di fatto “silenti” tutte le Performance e Program che li utilizzavano.
In conclusione, è bene avere tutto questo spazio, però per gestirlo in modo efficiente ed efficace bisogna fare un lavoro di programmazione non indifferente.

sicuramente avere lo strumento li, stabilisce una simbiosi più profonda almeno noi di generazione X-Y, i VST sono un pò come lo smartphone se esageri ti viene voglia di buttarlo nel secchio...ma quando servono e funzionano dici ...come facevo a stare senza.

il MODWave è una bellezza, campioni e sintesi poi diciamo che l'ho sempre avute, e so dove andare a parare, con la FM mi sento un pò perso, e la wavestate impone dei ragionamenti diversi per fare suoni,(ma forse non suono il tipo di musica adatto per tirare fuori il potenziale da quella macchina) diciamo che sceglierei multi\poly e modwave perche ho in mente le loro potenzialità. mentre le altre 2 è un po un incognita.per me. le versioni VST? mah...c'e molta scelta li. e anche soluzioni free potentissime come surge xt,

Solo due appunti.
Il MoDWave, lo dico per chi non lo ha, non pensatelo come un synth basato su PCM avanzato, pensatelo piuttosto come un Prophet 2000 o un DSS1 con una matrice di modulazione estesa: gestisce solo samples a singolo layer dinamico, l'unico workaround possibile è gestire una performance come fossero due layer dinamici, se non ricordo male c'è un pianoforte decente che si basa su questo trucchetto.
I filtri di MoDWave, multi/poly e KingKorg Neo sono largamente sovrapponibili, nel dettaglio il filtro Polysix del MoDWave è lo stesso filtro che su m/p si chiama m/p, anche perché storicamente era lo stesso davvero (SSM2044), il filtro MS20 è in comune, i filtri Moog e P5 del m/p sono ricavati dal filtro LP24 generico, sul MoDWave basta regolare a dovere la compensazione (bass tight o full) e il grado di risonanza (standard o high) per avere lo stesso tipo di risposte, e il comportamento tipo Oberheim che invece è presente sul KingKorg, si ottiene con il filtro LP12.
Poi ci sono differenze anche piuttosto importanti, però il carattere sonoro di base è molto simile, nel senso che c'è un territorio comune dato da alcuni filtri e dagli oscillatori wavetables.
Il MoDWave può fare anche il virtual analog, grazie alla matrice di modulazione estesa si riesce a dare un po' di variabile organicità a filtri e oscillatori, il multi/poly no.
Il MoDWave ha 2 parti a 2 oscillatori e suboscillatore, il muli/poly 4 parti con 4 oscillatori.
Con l'esperienza di MoDWave oggi penso che comprerei il multi/poly e al posto del Modwave mi farei bei sacrifici per prendere un ibrido vero tipo Polyvera.