Clavicembalo, filologia e jazz

drmacchius 10-08-25 01.32
Reputo quest’opera uno dei più grandi esempi dell’intelletto umano, almeno per pianoforte, alla stregua delle variazioni Goldberg e il clavicembalo ben temperato, le sonate di Beethoven e l’opera di Chopin.

Capisco che pianoforte e clavicembalo siano strumenti diversi e che suonare un opera clavicembalistica sul pianoforte corrisponda a fare una trascrizione, pur non cambiando l note, ma in queste due esecuzioni si va oltre la libertà interpretativa e almeno uno degli esecutori stravolge il pezzo rispetto alle intenzioni originali dell’autore, di fatti jazzandoci sopra, pur non cambiando le note.

A intuito credo che Bartoli lo esegua in modo filologicamente più corretto, mentre Horowitz, per quanto in modo sublime, lo stravolge facendolo suonare come un pezzo romantico e non barocco, nella maniera in cui avrebbe potuto intenderla Schubert é non scarlatti e verosimilmente rischiando di essere preso a calci dall’autorevole, che lo vedrebbe come claydermann.

Questo a intuito, ma non so se sia così.

Voi che ne pensate?

K466 Horowitz

K466 Sandro Ivo Bartoli
igiardinidimarzo 15-08-25 14.36
@ drmacchius
Reputo quest’opera uno dei più grandi esempi dell’intelletto umano, almeno per pianoforte, alla stregua delle variazioni Goldberg e il clavicembalo ben temperato, le sonate di Beethoven e l’opera di Chopin.

Capisco che pianoforte e clavicembalo siano strumenti diversi e che suonare un opera clavicembalistica sul pianoforte corrisponda a fare una trascrizione, pur non cambiando l note, ma in queste due esecuzioni si va oltre la libertà interpretativa e almeno uno degli esecutori stravolge il pezzo rispetto alle intenzioni originali dell’autore, di fatti jazzandoci sopra, pur non cambiando le note.

A intuito credo che Bartoli lo esegua in modo filologicamente più corretto, mentre Horowitz, per quanto in modo sublime, lo stravolge facendolo suonare come un pezzo romantico e non barocco, nella maniera in cui avrebbe potuto intenderla Schubert é non scarlatti e verosimilmente rischiando di essere preso a calci dall’autorevole, che lo vedrebbe come claydermann.

Questo a intuito, ma non so se sia così.

Voi che ne pensate?

K466 Horowitz

K466 Sandro Ivo Bartoli
Improponibile l'esecuzione di Bartoli, che è poco elegante e piuttosto grezzo nella sua tecnica esecutiva; migliore quella di Horowitz, ma non è un riferimento neanche quella...
Ilaria_Villa 03-09-25 15.36
La versione di Horowitz trasforma Scarlatti in un autore coevo di John Field e Schubert, mentre all'altro esempio manca eleganza. Sulla tecnica non mi esprimo, visto che non suono il piano.
Scarlatti al clavicembalo nell'esecuzione di Fernando De Luca, docente di clavicembalo al conservatorio (non ricordo se Brescia o Alessandria): qui