Maestro_Salieri ha scritto:
Stavo cercando un synth capace di lead taglienti della pasta Moog ma che avesse anche la possibilità di eseguire delle parti polifoniche e dei bei tappeti.
Il problema è che il Prophet 600 non "buca": il suono non è pieno, non è diretto, non arriva.
Un polifonico non bucherà mai come un monofonico, per quanto possa essere capace di fare lead e bassi questi non saranno comunque mai efficaci come quelli di un monofonico. È normale, è sempre stato così.
Maestro_Salieri ha scritto:
Inoltre accordarlo è un'impresa: fa impazzire. E anche quando è accordato ho sempre l'impressione che non sia accordato al 100%. Togliendo i due oscillatori in sync poi è una roba da matti, perché non si accordano mai perfettamente.
Gli andrà fatta sicuramente manutenzione. Almeno una calibrazione, perché i VCO dopo 40 e rotti anni saranno belli che scalibrati ed in questi casi l'autotune non riesce ad essere efficace come quando i VCO sono calibrati correttamente o giusto un pochettino fuori taratura: l'entità della correzione dei relativi control voltage per farli suonare accordati è semplicemente troppo alta. Poi sicuramente avrà bisogno anche di una sostituzione dei condensatori, quantomeno di quelli sulle linee di alimentazione, quelli messi a far da buffer per i CV dei vari elementi delle voci e probabilmente pure quelli del nucleo dei VCO, preposti alla generazione del segnale.
Regolare amministrazione su un vecchio analogico in cui nessuno ha mai messo le mani, o le ha messe ma ha combinato pasticci, situazione in cui è abbastanza facile imbattersi.
Maestro_Salieri ha scritto:
pensavo fosse uno strumento più versatile, invece è parecchio macchinoso.
No. L'analogico è l'esatto opposto di "versatile". È come pretendere versatilità da un pianoforte, non funziona. Il pianoforte fa il pianoforte, l'analogico fa l'analogico, ha una sua impronta sonora molto ben definita. Poi nei confini di quell'impronta sonora uno strumento può spaziare più di un altro (il tuo Prophet 600 è sicuramente più versatile di un Juno), ma la famiglia di suoni gira e rigira quella è.
Maestro_Salieri ha scritto:
Per non parlare del fatto che – anche se di questo non ero consapevole – il timbro è molto classico e per far uscire dei lead un pò più particolari bisogna davvero impegnarsi molto, e credo che non abbia così tante possibilità alla fine.
Vedi sopra.
Maestro_Salieri ha scritto:
In sostanza l'analog puro d'epoca mi ha un pò deluso, mi aspettavo qualcosa di diverso, ma è possibile che sia io a non saperlo sfruttare a pieno.
Avete dei consigli?
Rivendi il Prophet 600 e prendi qualcosa di più adatto alle tue esigenze. Tieni conto poi che gli analogici che senti nei dischi degli anni '80 sono stati processati da lunghe catene di effetti, compressioni, equalizzazioni, e trattati e registrati con attrezzature di alto livello. Oltrettutto molti suoni sono stratificati, nel senso che di una linea musicale ne sono state registrate diverse tracce con diversi suoni. Insomma, come ho già detto altre volte qui, non basta comprarsi il Jupiter 8 per poter fare Thriller. Non è raro che chi mette le mani per la prima volta su un analogico vintage si trovi spiazzato perché suona molto grezzo e secco, anche in questo stesso forum non sei il primo che si è trovato in questa situazione.
Maestro_Salieri ha scritto:
Sto valutando un synth analog contemporaneo in sostituzione. emo. In linea di massima i synth analogici di ora offrono davvero molte più possibilità al musicista, ma probabilmente è una considerazione abbastanza scontata.
Ni. Si, possono essere un po' più versatili grazie a matrici di modulazione più estese, effetti integrati eccetera, ma sempre di sintetizzatori analogici si tratta e appartengono sempre a quel mondo sonoro. Se cerchi uno strumento versatile ti conviene orientarti su altro che non sia analogico.