Ma Kurzweil?

Maestro_Salieri 27-08-25 17.51
Apro questo thread per sollevare alcune riflessioni sulla politica di Kurzweil e le sue scelte di mercato.

Ho suonato strumenti Kurzweil da quando uscì il PC1 e leggo sul forum numerose critiche, in particolar modo al PC4 che comunque ho avuto e, in accordo con altri utenti del forum, devo dire che non suona bene quanto il PC3.

Kurzweil a metà anni novanta e fino ai primi anni Duemila era una grande azienda. Negli anni Ottanta erano dei veri innovatori, guardavano al futuro come ci insegna il suo fondatore. Fino a quindici o venti anni fa producevano strumenti che erano veramente delle novità, che portavano sul mercato qualcosa di mai sentito. In concomitanza con il declino delle workstation (che comunque per alcuni musicisti, come me, sono ancora preferibili a stage piano dedicati) si sono un pò persi. Il problema è che si ostinano a produrre strumenti che sono un pò tutti uguali: con l'uscita di K2088 hanno replicato praticamente il K2700 e hanno fatto aspettare più di un anno, per non parlare del fatto che non penso sia ancora effettivamente sul mercato. Che bisogno c'era?
Il K2061 ha un suo senso sul mercato e posso capirlo: ma perché non fare un K2073.

L'ostinazione di Kurzweil sta nel produrre generalmente stage piano entry level combinati a workstation pesantissime di oltre 24 kg con taglio esclusivamente 88 tasti (precludendo la possibilità di una 73/76 tasti che potrebbe essere molto utile per alcuni musicisti, soprattutto per la trasportabilità) in cui sostanzialmente non si aggiunge nulla di nuovo (un pò come sta facendo Korg con il Kronos).

A parte il nome, che a me proprio non piaceva, il FORTE7 era davvero un gran bello strumento. Perché non hanno pensato ad un prodotto del genere, magari scendendo sul peso, risparmiando (al limite) sui materiali di produzione o sulla meccanica? Ne ho posseduto uno, ma sono stato costretto a venderlo quando necessitavo di un buon clone Hammond. Anche su questo versante Kurzweil è davvero un piangere: siamo rimasti al 1999.

Perché – infine – non hanno pensato ad un PC5 più versatile, con diversi tagli disponibili, dove l'opzione 76 tasti può includere anche una meccanica pesata, senza offrire esclusivamente prodotti con 76 tasti semipesati sui quali diventa difficile suonare decentemente il pianoforte?

Scusate le mille domande lasciate in sospeso, ma avevo bisogno di capirci qualcosa di più...
Raptus 27-08-25 20.06
@ Maestro_Salieri
Apro questo thread per sollevare alcune riflessioni sulla politica di Kurzweil e le sue scelte di mercato.

Ho suonato strumenti Kurzweil da quando uscì il PC1 e leggo sul forum numerose critiche, in particolar modo al PC4 che comunque ho avuto e, in accordo con altri utenti del forum, devo dire che non suona bene quanto il PC3.

Kurzweil a metà anni novanta e fino ai primi anni Duemila era una grande azienda. Negli anni Ottanta erano dei veri innovatori, guardavano al futuro come ci insegna il suo fondatore. Fino a quindici o venti anni fa producevano strumenti che erano veramente delle novità, che portavano sul mercato qualcosa di mai sentito. In concomitanza con il declino delle workstation (che comunque per alcuni musicisti, come me, sono ancora preferibili a stage piano dedicati) si sono un pò persi. Il problema è che si ostinano a produrre strumenti che sono un pò tutti uguali: con l'uscita di K2088 hanno replicato praticamente il K2700 e hanno fatto aspettare più di un anno, per non parlare del fatto che non penso sia ancora effettivamente sul mercato. Che bisogno c'era?
Il K2061 ha un suo senso sul mercato e posso capirlo: ma perché non fare un K2073.

L'ostinazione di Kurzweil sta nel produrre generalmente stage piano entry level combinati a workstation pesantissime di oltre 24 kg con taglio esclusivamente 88 tasti (precludendo la possibilità di una 73/76 tasti che potrebbe essere molto utile per alcuni musicisti, soprattutto per la trasportabilità) in cui sostanzialmente non si aggiunge nulla di nuovo (un pò come sta facendo Korg con il Kronos).

A parte il nome, che a me proprio non piaceva, il FORTE7 era davvero un gran bello strumento. Perché non hanno pensato ad un prodotto del genere, magari scendendo sul peso, risparmiando (al limite) sui materiali di produzione o sulla meccanica? Ne ho posseduto uno, ma sono stato costretto a venderlo quando necessitavo di un buon clone Hammond. Anche su questo versante Kurzweil è davvero un piangere: siamo rimasti al 1999.

Perché – infine – non hanno pensato ad un PC5 più versatile, con diversi tagli disponibili, dove l'opzione 76 tasti può includere anche una meccanica pesata, senza offrire esclusivamente prodotti con 76 tasti semipesati sui quali diventa difficile suonare decentemente il pianoforte?

Scusate le mille domande lasciate in sospeso, ma avevo bisogno di capirci qualcosa di più...
Azzarderei una risposta un po' sociologica.

Kurzweil dove si incastrava bene? Nel rock/metal o comunque musica che ha bisogno di componenti sinfoniche o elettroniche, suoni molto particolari o pianoforti belli e limpidi dove il timbro era molto presente.

Ora questi generi sono diffusi? Viviamo in un'epoca in cui la musica, anche quella "alternativa" si è molto semplificata. Secondo me il declino è dovuto anche a questo, alla fine se uno deve fare generi "generalisti", permettetemi il gioco di parole, vale la pena impelagarsi così tanto? Al limite prende una workstation Yamaha tipo Modx e forse ha anche troppa roba.
fefepa 27-08-25 20.39
@ Raptus
Azzarderei una risposta un po' sociologica.

Kurzweil dove si incastrava bene? Nel rock/metal o comunque musica che ha bisogno di componenti sinfoniche o elettroniche, suoni molto particolari o pianoforti belli e limpidi dove il timbro era molto presente.

Ora questi generi sono diffusi? Viviamo in un'epoca in cui la musica, anche quella "alternativa" si è molto semplificata. Secondo me il declino è dovuto anche a questo, alla fine se uno deve fare generi "generalisti", permettetemi il gioco di parole, vale la pena impelagarsi così tanto? Al limite prende una workstation Yamaha tipo Modx e forse ha anche troppa roba.
Quello che dici è sensato e corrisponde al successo delle tastiere stage.
michelet 28-08-25 11.21
Premesso che ho sognato di avere un sintetizzatore Kurzweil fin dall'uscita di K2000, sono riuscito a permettermi K2700 (di seconda mano) solo l'anno scorso... In raltà qualche anno fa avevo trovato un PC3K7, sempre di seconda mano, ma aveva qualche problema di dinamica alla tastiera (note che di tanto in tanto "sparavano") e, per il migliaio di euro richiesti, non mi andava di spenderne altri per sistemarla.
Così, ho aspettato finché non è arrivata l'occasione buona, anche se, il K2700 acquistato mi ha fatto penare un po' a causa di un malfunzionamento, inizialmente difficile da tracciare, che grazie alla costanza e metodicità di analisi, ho "stanato" e documentato adeguatamente, prima di inviarlo al centro assistenza. Devo dire che la qualità costruttiva Kurzweil è calata molto negli ultimi anni. Ho amici con K2500 che si limitano esclusivamente a ripassare con Deoxit i pulsanti una volta ogni tanto, per il resto lo strumento funziona perfettamente.
Detto questo, la mia opinione, per tornare all'argomento del thread è che Kurzweil sia un costruttore molto "conservatore" e che sia anche conscio della grande validità del suo motore di sintesi - ammesso di saperlo sfruttare appieno. Di conseguenza, non ritiene ci sia necessità di innovare particolarmente (come poi se Yamaha, Roland e Korg innovassero tutto questo granché).
Potrei essere d'accordo sull'interfaccia utente... infatti K2700, a mio modesto avviso, avrebbe necessitato di un display di maggiori dimensioni, almeno come quello che viene utilizzato in SP7 Grand, ma in merito al motore di sintesi posso dire che è talmente VAST (consentitemi questa licenza poetica) che è veramente difficile toccarne il fondo.
In merito alla "nuova" serie K20xx posso solo dire che, oltre ad essere uno spin off del K2700, ha un'estetica decisamente più accattivante e, almeno a me, piace molto di più di K2700.
Forse Kurzweil dovrebbe lavorare di più sugli editor, fornendo ai propri utenti sottware che funzionano, esenti da bug, ma per il resto ritengo che il motore di sintesi di K2700 è già abbastanza complesso e versatile, tanto che può dare tranquillamente filo da torcere a Kronos, Montage M e Fantom EX. Come già dicevo, la difficoltà della VAST sta nello sfruttarla appieno.
morgan74 28-08-25 13.19
Kurzweil k2061/k2088 pianoforti acustici qui

Kurzweil k2061/k2088 hammond (KB3) qui

che ne pensate?
Maestro_Salieri 28-08-25 14.40
@ morgan74
Kurzweil k2061/k2088 pianoforti acustici qui

Kurzweil k2061/k2088 hammond (KB3) qui

che ne pensate?
Sono gli stessi delle vecchie serie PC...