Perdonami Calav, ma il synth brass è uno dei suoni più semplici da ottenere con un analogico. Dopo questa tua domanda risulta difficile credere che tu sia in grado di programmare un synth oltre alla semplice modifica dei preset.
Detto questo, il synth brass tipico lo si ottiene con due (o se la macchina lo consente, tre) dente di sega sfasate a piacimento, e l'inviluppo del filtro con un leggero attacco (dev'essere veloce ma non immediato) ed un decay lento. Release immediato o quasi.
Se vuoi ottenere un synth brass più vicino ad una sezione di fiati acustica, o più semplicemente replicare il "mitico" synth brass alla Roland Jupiter, modula anche il pitch del secondo oscillatore con l'inviluppo del filtro, in modo da dare quel leggero attacco pure li. Il buon Steve Porcaro spiega molto bene il perché e percome in
questo video, e lo fa probabilmente dopo essersi tirato un paio di piste di qualche polverina strana
Se sceglierai di fare questa variante, imposta nell'inviluppo un decay corto o addirittura nullo e il sustain al massimo (perderai l'articolazione nel filtro a questo punto) altrimenti il secondo oscillatore ci metterà tutto il tempo dato dal decay ad arrivare all'intonazione desiderata e il risultato sarà piuttosto cacofonico. Tutto questo se il synth non mette a disposizione un terzo inviluppo (a libera assegnazione o legato al pitch degli oscillatori, è indifferente), in questo caso potrai usare quello e mantienere l'articolazione del filtro.
Ricordati inoltre che forse dovrai regolare di nuovo il detune del secondo oscillatore in base all'intensità di modulazione dell'inviluppo che gli andrai ad assegnare, quindi non meravigliarti se appena avrai fatto quell'assegnazione il secondo oscillatore improvvisamente stonerà come una campana. È normale.
Questa è la base, poi uno può aggiungere tutte le rifiniture e gli abbellimenti che desidera.