polybrute 12 e Muse moog

calav 10-11-25 12.14
Come sapete ho tutti e due i synth, volevo solo fare alcune considerazioni per qualcuno di voi che fosse orientato su uno di questi sue modelli. Da un'accurata programmazione dovessi sceglerne uno andrei dritto sul polybrute. Malgrado il Muse ha filtri moog classici, gira e rigira le possibilità sonore che puoi ottenere sono infinitamente minori di quelle del polybrute 12. Quest'ultimo riese a creare suoni in stile moog come può sembrare un digitale , trovo che la sua architettura a matrice sia complessa ma efficace per tutto. da modulazioni ad altro. Il polybrute è un'innovazione, il moog no , a parte il fatto che quest'ultimo è polifonico rispetto a molti modelli classici. La cosa entusiasmante è l'espressività della tastiera del polybrute che tramite morph e aftertoutch si apre un mondo, da modulazione, stereofonia, filtri, e quanto si possa immaginare. Per come la vedo io l'Arturia riesce a riprodurre quasi fedelmente le sonorità del Muse ciò che non avviene al contrario. Ciò che mi ha stupito favorevolmente del Muse è la stereofonia quando apri delay e panpotti ( impressionante l'effetto stereo ). Di negativo, visto chè un moog modernizzato potevano almeno mettere qualche effetto in più, soprattutto un buon riverbero che puoi creare con delay dosando al minimo altrimenti le note si sovrappongono e si crea un pastrocchio esagerato.
Consiglio: se possedete altry synth analogici e non polifonici consiglio di andare su un moog classico monofonico spendendo la metà, ha più senso. Quando recentemente acquistai il Muse provai il messanger, sembra un giocattolo ma sia come materiali che come suono ha il suono moog vero e proprio e una potenza micidiale . Al prezzo che si trova, non lo dico per me e mai più sarei tentato, è un moog di tutto rispetto
calav 10-11-25 12.16
@ calav
Come sapete ho tutti e due i synth, volevo solo fare alcune considerazioni per qualcuno di voi che fosse orientato su uno di questi sue modelli. Da un'accurata programmazione dovessi sceglerne uno andrei dritto sul polybrute. Malgrado il Muse ha filtri moog classici, gira e rigira le possibilità sonore che puoi ottenere sono infinitamente minori di quelle del polybrute 12. Quest'ultimo riese a creare suoni in stile moog come può sembrare un digitale , trovo che la sua architettura a matrice sia complessa ma efficace per tutto. da modulazioni ad altro. Il polybrute è un'innovazione, il moog no , a parte il fatto che quest'ultimo è polifonico rispetto a molti modelli classici. La cosa entusiasmante è l'espressività della tastiera del polybrute che tramite morph e aftertoutch si apre un mondo, da modulazione, stereofonia, filtri, e quanto si possa immaginare. Per come la vedo io l'Arturia riesce a riprodurre quasi fedelmente le sonorità del Muse ciò che non avviene al contrario. Ciò che mi ha stupito favorevolmente del Muse è la stereofonia quando apri delay e panpotti ( impressionante l'effetto stereo ). Di negativo, visto chè un moog modernizzato potevano almeno mettere qualche effetto in più, soprattutto un buon riverbero che puoi creare con delay dosando al minimo altrimenti le note si sovrappongono e si crea un pastrocchio esagerato.
Consiglio: se possedete altry synth analogici e non polifonici consiglio di andare su un moog classico monofonico spendendo la metà, ha più senso. Quando recentemente acquistai il Muse provai il messanger, sembra un giocattolo ma sia come materiali che come suono ha il suono moog vero e proprio e una potenza micidiale . Al prezzo che si trova, non lo dico per me e mai più sarei tentato, è un moog di tutto rispetto
Comunque alla fine sono due trumenti molto diversi, dipende da chi acquista se vuole il classico suono moog o un polibrute 12 camaleontico dalla pasta sonora analogica ma imho più moderna. Un'altracosa che non li accomuna purtroppo è il peso, il Muse lo porti in live tranquillamente, prova invece a spostare il polybrute 12, pesa una tonnellata anche se stà sotto i 25 kg. ma comunque, oltre al peso, è l'ingombro che è notevole. Spesso mi ritrovo nel periodo primaverile/estivo su grossi palchi, prima o poi il polybrute lo voglio testare live, tanto, ed è l'unico modo, i miei musicisti sono brave persone che ti aiutano sempre, prendere in due lo strumento è più che fattibile. Quando 30 anni fà mi trasportavo yamaha s80, tastiera pesata più flaycase rigido no trolley allora che dovevo dire? Ma avevo 20 anni in meno, a 57 con le nord che pesano poco e rendono tanto mi ci trovo più che bene. Oggi ci lamentiamo oltre i 10 kg. di peso, figuriamoci...
calav 10-11-25 14.59
@ calav
Comunque alla fine sono due trumenti molto diversi, dipende da chi acquista se vuole il classico suono moog o un polibrute 12 camaleontico dalla pasta sonora analogica ma imho più moderna. Un'altracosa che non li accomuna purtroppo è il peso, il Muse lo porti in live tranquillamente, prova invece a spostare il polybrute 12, pesa una tonnellata anche se stà sotto i 25 kg. ma comunque, oltre al peso, è l'ingombro che è notevole. Spesso mi ritrovo nel periodo primaverile/estivo su grossi palchi, prima o poi il polybrute lo voglio testare live, tanto, ed è l'unico modo, i miei musicisti sono brave persone che ti aiutano sempre, prendere in due lo strumento è più che fattibile. Quando 30 anni fà mi trasportavo yamaha s80, tastiera pesata più flaycase rigido no trolley allora che dovevo dire? Ma avevo 20 anni in meno, a 57 con le nord che pesano poco e rendono tanto mi ci trovo più che bene. Oggi ci lamentiamo oltre i 10 kg. di peso, figuriamoci...
Sò che volete evirare di rispondermi, e vi capisco, ma è una breve recensione mia personale che può essere del tutto diversa da un altro musicista, di strumenti che attualmente ho già. Non vi stò chiedendo qual'è meglio o peggio dei due per un futuro acquisto compulsivo . Anzi pregherei di non commettere gli stessi errori miei....tenetevi ciò che avete e sfruttateli al meglio, ormai tutti i synth suonano bene, bisogna solo sapere programmarli. Avrei benissimo potuto fare a meno sia del polybrute 12 che del muse, ma oramai .....
filigroove 10-11-25 16.37
@ calav
Sò che volete evirare di rispondermi, e vi capisco, ma è una breve recensione mia personale che può essere del tutto diversa da un altro musicista, di strumenti che attualmente ho già. Non vi stò chiedendo qual'è meglio o peggio dei due per un futuro acquisto compulsivo . Anzi pregherei di non commettere gli stessi errori miei....tenetevi ciò che avete e sfruttateli al meglio, ormai tutti i synth suonano bene, bisogna solo sapere programmarli. Avrei benissimo potuto fare a meno sia del polybrute 12 che del muse, ma oramai .....
Personalmente commenterei anche, ma non conosco gli strumenti in questione, proprio mai visti di persona.
Io di synth analogici ho Arp Odyssey e Behringer Model D e come poli un Jx8p. Mi piacerebbe un Prophet 5/10, ma proprio non riesco a giustificare la spesa.
Goditi i tuoi bellissimi synth!
Deckard 10-11-25 18.06
@ calav
Sò che volete evirare di rispondermi, e vi capisco, ma è una breve recensione mia personale che può essere del tutto diversa da un altro musicista, di strumenti che attualmente ho già. Non vi stò chiedendo qual'è meglio o peggio dei due per un futuro acquisto compulsivo . Anzi pregherei di non commettere gli stessi errori miei....tenetevi ciò che avete e sfruttateli al meglio, ormai tutti i synth suonano bene, bisogna solo sapere programmarli. Avrei benissimo potuto fare a meno sia del polybrute 12 che del muse, ma oramai .....
Calav ce l’hai, tieniteli ben stretti e suonali fino allo sfinimento perché suonano da Dio, sono abbastanza complementari e, secondo me, destinati a diventare dei classici
greg 11-11-25 17.51
Di Moog attualmente ( anche se non proprio attuali) mi piacciono Granmother e Matriarch. La cosa che 'rompe' è il modulo del riverbero a molla su Granmother, mentre la matriarca monta il delay analogico.
Io penso che ci sono dei souni classici e i loro cloni.
Moog è, col suo filtro, Moog, gli Oberheim sono gli se stessi, uguale dicasi per Prophet.
A me non interessa in genere un originale che debba somigliare , 'clonare' un altro originale.
Il Polybrute l'ho 'toccato' in tre occasioni, senza avere il tempo necessario per approfondire le capacità enormi di sintesi.
Personalmente lo ritengo un synth da studio, e non perchè non possa trovare posto in un setup, ma lo vedo adatto per sperimentatori. Se dovessi riprodurre dal vivo pads, leads su pochi brani in un repertorio, ma per rifare suoni che con un buon software posso ottenere, non mi trascino 20 chili di synth appresso.