Un setup adeguato

Ovidio 18-11-25 10.09
Per quanto mi riguarda è l'aspetto più difficile: realizzare un home studio adeguato alle proprie necessità. Si tratta di plasmare le idee coniugando forma estetica e funzionale, binomio indispensabile per creare desiderio ed entusiasmo. Un setup con una disposizione non conforme alle proprie esigenze, seppur esteticamente gradevole, fa perdere la voglia di suonare. Almeno a me è successo così.
MrRudyRioly 18-11-25 10.24
ciao, se sei piu chiaro uno ti puo anche dare una mano, parli di setup di tastiere o di attrezzatura audio professionale ? Sicuramente se non si è soddisfatti non c'è nemmeno il piacere di suonare.
d_phatt 18-11-25 11.23
Ovidio ha scritto:
Un setup con una disposizione non conforme alle proprie esigenze, seppur esteticamente gradevole, fa perdere la voglia di suonare.

Concordo.

Personalmente ho risolto separando nettamente l'attrezzatura per il live da quella per la casa. Rack, master keyboard e (al bisogno) il synth sono sempre smontati e riposti nelle porte custodie, pronti per essere portati via quando necessario. Piano digitale e mixer sempre montati e cablati per accendere e suonare a casa, in cuffia e non. Inoltre in settimana ho in programma di montare la mia coppia di piccole casse monitor in una postazione fissa sopra al pianoforte per poter utilizzare Pianoteq e fare almeno la parte iniziale dei lavori di trascrizione senza dover utilizzare per forza le cuffie, così anche le casse saranno sempre cablate e collegate al mixer. L'unica cosa che attacco e stacco è la spina della multipresa dalla presa di corrente a muro.

L'unico elemento che ogni tanto passa da un sistema all'altro è lo Yamaha AG03 seconda revisione, troppo cristallino a livello audio (anche digitale) per poterne fare a meno in fase di trascrizione. Vale ogni singolo euro che costa.

Vado avanti così da diversi anni e sono a posto. Mi manca il mio pianoforte verticale ormai parcheggiato da anni in un'altra casa, ma ormai sono più trascrittore che pianista e quindi mi faccio andar bene quello che ho. Con questa soluzione sono comunque soddisfatto.
MrRudyRioly 18-11-25 11.27
suono spesso nella zona di Perugia... per caso ci conosciamo ?
d_phatt 18-11-25 11.49
@ MrRudyRioly
suono spesso nella zona di Perugia... per caso ci conosciamo ?
Non credo, o almeno non personalmente, io in realtà sono di Foligno e vivo lì. Sei mai capitato in zona?
zerinovic 18-11-25 12.00
ci ho messo un pò (suono da quando avevo 16 anni, ora ne ho 46) per trovare una postazione che mi soddisfi, un pò come la posizione in sella ad una moto è molto importante il tuo angolino nel fare musica. è molto soggettivo perché va in base a preferenze personali.
però posso dirti quello che secondo me sono punti fissi. in un setup con computer.

1-monitor video e audio. ad altezza degli occhi, postazione da scrivania tipica.mouse ,tastiera,controller midi,scheda audio. tutto a portata di mano
2-anche la tastiera che suoni, deve essere all'altezza giusta, (no alta o sovrapposta) possibilmente una.
3-la tastiera che usi interfacciata al pc, va usata anche come tastiera in live, questo per non avere limiti nell'utilizzo di suoni. live>studio e studio>live. questo consente anche di "tenere l'orecchio sui suoni" se sono adatti o no alla situazione, e di velocizzare tutti i processi.
4-anche i vst sono strumenti. inutile averne 500 quando puoi fare gli stessi suoni con 2. questo evita dispersione di energia. è sicuramente un investimento a lungo termine,danneggiando un po il risultato a breve termine, ma che porta un sacco di benefici sul processo di creativita. senza interromperla.
5-il comandamento piu importante. "Niente e Nessuno devo disturbare la creativita" e su questo ci devo ancora lavorare...emo ..sopratutto la parte "nessuno".
michelet 18-11-25 12.03
@ Ovidio
Per quanto mi riguarda è l'aspetto più difficile: realizzare un home studio adeguato alle proprie necessità. Si tratta di plasmare le idee coniugando forma estetica e funzionale, binomio indispensabile per creare desiderio ed entusiasmo. Un setup con una disposizione non conforme alle proprie esigenze, seppur esteticamente gradevole, fa perdere la voglia di suonare. Almeno a me è successo così.
L'ergonomia è fondamentale nella progettazione di un setup, in particolare altezza del piano di lavoro, della seduta e distanze dai controlli/tastiera(e) sono parametri fondamentali per non trovarsi spiazzati.
Poi, bisogna vedere anche quali proporzioni si desidera dare all'hardware piuttosto del software. I parametri sono moltissimi e gran parte molto soggettivi. Bisogna fare anche i conti con lo spazio disponibile, perché un conto è avere a disposizione una stanza di 15/20 mq, altra cosa dover lottare all'interno di 9 mq, come ho dovuto fare io...
La soluzione che ho trovato è stata di autocostruirmi un mobile dove posizionare una tastiera di controllo (inizialmente Yamaha S90ES, oggi Kurzweil K2700) un mixer digitale (Yamaha 01V96i che fa principalmente da superficie di controllo - seppure non in posizione comodissima, perché tutto a sinistra), monitor audio, interfacce audio, vari expander...
Come dicevo, l'obiettivo era di avere quasi tutto sotto gli occhi e raggiungibile allungando le braccia, senza eccessivo sforzo. Dove però ho dovuto sacrificare, per questioni di scarso spazio, è stato il posizionamento della tastiera di controllo che avrebbe dovuto essere più distanziata dal resto... ma non era possibile.
Con il senno di poi, avrei potuto impostare tutto lo studio in modo diverso, privilegiando maggiormente la parte dei virtual instrument... però il tempo che ho per suonare è sempre meno e quindi la situazione rimane così.
MrRudyRioly 18-11-25 12.20
@ d_phatt
Non credo, o almeno non personalmente, io in realtà sono di Foligno e vivo lì. Sei mai capitato in zona?
cavolo ancora piu vicino ... ho suonato a foligno per i primi d'italia !!!
d_phatt 18-11-25 13.00
@ MrRudyRioly
cavolo ancora piu vicino ... ho suonato a foligno per i primi d'italia !!!
Se è successo di recente (negli ultimi anni) allora il batterista che suona con me ti ha fatto da fonico di palco e hai suonato sul palco (nonché impianto Kara della L-Acoustics) del loro service emo
Deckard 18-11-25 14.47
@ d_phatt
Ovidio ha scritto:
Un setup con una disposizione non conforme alle proprie esigenze, seppur esteticamente gradevole, fa perdere la voglia di suonare.

Concordo.

Personalmente ho risolto separando nettamente l'attrezzatura per il live da quella per la casa. Rack, master keyboard e (al bisogno) il synth sono sempre smontati e riposti nelle porte custodie, pronti per essere portati via quando necessario. Piano digitale e mixer sempre montati e cablati per accendere e suonare a casa, in cuffia e non. Inoltre in settimana ho in programma di montare la mia coppia di piccole casse monitor in una postazione fissa sopra al pianoforte per poter utilizzare Pianoteq e fare almeno la parte iniziale dei lavori di trascrizione senza dover utilizzare per forza le cuffie, così anche le casse saranno sempre cablate e collegate al mixer. L'unica cosa che attacco e stacco è la spina della multipresa dalla presa di corrente a muro.

L'unico elemento che ogni tanto passa da un sistema all'altro è lo Yamaha AG03 seconda revisione, troppo cristallino a livello audio (anche digitale) per poterne fare a meno in fase di trascrizione. Vale ogni singolo euro che costa.

Vado avanti così da diversi anni e sono a posto. Mi manca il mio pianoforte verticale ormai parcheggiato da anni in un'altra casa, ma ormai sono più trascrittore che pianista e quindi mi faccio andar bene quello che ho. Con questa soluzione sono comunque soddisfatto.
Io “strategia” simile alla tua, angolo home studio con synth, mixer e ammennicoli vari fissi e cablati al pc/scheda audio ed un altro angoletto che uso per acchitare le situazioni live, col Fantom 7 come unico “nomade” ad uso promiscuo monta-smonta (tastiera principale di studio e live, a volte in live aggiungo una master o il VR-09), il tutto disposto secondo le mie esigenze, sia “manuali” che logiche.
Ovidio 19-11-25 13.35
d_phatt ha scritto:
Personalmente ho risolto separando nettamente l'attrezzatura per il live da quella per la casa

E' ciò che sto attuando anch'io. Purtroppo il desk classico stile home studio non giova al mio workflow, registro poco o niente, ho altre priorità.

MrRudyRioly ha scritto:
parli di setup di tastiere o di attrezzatura audio professionale ?


Setup di strumenti, suono anche chitarra e basso quindi ho necessità di tenere monitor e piano su un'unico desk. Alla fine sono tornato al setup di 10 anni fa, quilok ws421+ws422 con mensolone su cui ho sistemato i monitor e ho un bel pò di spazio per leggio, ipad, notebook, etc. Il famoso "angolino"... per le attività extrapianistiche ho una postazione in un'altra stanza con leggio, panchetto, ampli, microfoni, etc. Ho anche in programma l'acquisto di una batteria elettronica per fare le prove, purtroppo qui nella mia zona le salette hanno chiuso e quelle più distanti sparano cifre assurde. Ho la fortuna di avere una stanza esterna da poter adibire a rehearsal studio (ovviamente mooolto cheap) per invitare gli amici a fare jam session.

zerinovic ha scritto:
ci ho messo un pò


Condivido in toto la tua analisi

michelet ha scritto:
L'ergonomia è fondamentale nella progettazione di un setup, in particolare altezza del piano di lavoro, della seduta e distanze dai controlli/tastiera(e) sono parametri fondamentali per non trovarsi spiazzati


Sottoscrivo anche le virgole, infatti per due mesi mi sono scervellato per trovare la quadra, affidandomi anche al vecchio adagio "less is more"... e poi, come rimarcava Zerinovic, c'è anche il problema vicinato rumoroso, per fortuna non tutti i giorni. E nel caso mi rifugio nella stanza esterna.

Deckard ha scritto:
angolo home studio


Ho trovato grandi difficoltà a separare la parte "piano digitale" da "keystation + ipad", non riuscivo a gestire entrambe le cose. Alla fine ho messo da parte la master, che userò con l'ipad solo per le prove, e in casa suono esclusivamente il piano, anche per gestire le scalette di camelot su ipad. In pratica ho tolto un desk.
ruggero 19-11-25 14.49
io credo che questo ambiente deve crescere piano piano con le tue esigenze. Suono anche io vari strumenti e ho nello stesso ambiente sia gli stumenti che uso dal vivo che quelli che stanno fermi (in realtà sono strumenti per live ma escono di casa molto meno di altri). Ogni tanto mi faccio anche io la stessa domanda e il mio tallone d'Achille è il computer che ora è in una postazione "stand up" su una cassettiera ma mi piacerebbe averlo a portata di mano sullo stesso livello delle tastiere. Problema è che ho 5 tastiere due due colonne quindi ho sempre almeno 2 tastiere sovrapposte. Consideriamo poi che una figlia studia al pomeriggio nello stesso ambiente...emo
greg 19-11-25 16.36
@ d_phatt
Non credo, o almeno non personalmente, io in realtà sono di Foligno e vivo lì. Sei mai capitato in zona?
Annamo bene....da circa quattro anni.....per amore.....navigo tra Spoleto e Terniemo
greg 19-11-25 16.46
@ ruggero
io credo che questo ambiente deve crescere piano piano con le tue esigenze. Suono anche io vari strumenti e ho nello stesso ambiente sia gli stumenti che uso dal vivo che quelli che stanno fermi (in realtà sono strumenti per live ma escono di casa molto meno di altri). Ogni tanto mi faccio anche io la stessa domanda e il mio tallone d'Achille è il computer che ora è in una postazione "stand up" su una cassettiera ma mi piacerebbe averlo a portata di mano sullo stesso livello delle tastiere. Problema è che ho 5 tastiere due due colonne quindi ho sempre almeno 2 tastiere sovrapposte. Consideriamo poi che una figlia studia al pomeriggio nello stesso ambiente...emo
Io ho risolto sia dal vivo che in studio il problema pc e tablet (posso usare entrambi nella medesima serata ) dal reggitastiere classico tipo Bespeco avvito un supporto pc-synth desktop, modificato da me così da far arrivare il pc sopra la seconda tastiera.
Naturalmente ho accorciato anche i supporti della tastiera superiore in modo da ridurre al massimo gli spazi.
Chiaro che sulla tastiera superiore perdo di vista qualche controllo. Ma se si è abituati a ridurre al minimo gli interventi su determinati comandi, il problema è superabile.
Esempio; tastiera master SL 88 2 Studiologic ( dal vivo uso SL 73), Seconda tastiera ModxM Yamaha oppure MPC 61 in base ai repertori, sul lato destro arrivano i braccioli del sostegno Proel per pc (nato più per le esigenze dei DJs probabilmente) su cui sistemo il mio Lenovo I 7 ultra.....
d_phatt 19-11-25 17.24
@ greg
Annamo bene....da circa quattro anni.....per amore.....navigo tra Spoleto e Terniemo
Azz... Da Salerno? Una bella gita... emo il mondo è piccolo.

Fosse mai che con qualche forumer "passante" un giorno o l'altro ci scappasse un caffè emo
greg 19-11-25 17.40
@ d_phatt
Azz... Da Salerno? Una bella gita... emo il mondo è piccolo.

Fosse mai che con qualche forumer "passante" un giorno o l'altro ci scappasse un caffè emo
Dopo un rapporto durato 33 anni, di cui 27 di matrimonio, mi ritrovai fidanzato con una ragazza sassone e viaggiavo fino a Lipsia spesso, prima del covid. 18 mesi spettacolari, una gran botta di vita.
Solo 3 ore e mezza di viaggio o meno se viaggiavo col regional fino ad Halle....
Per arrivare a Terni, scioperi dei treni permenttendo mi ci vuole anche di più-
Ma sono fortunato, mi raggiunge spesso lei a Salerno. A lei l'Umbria non piace molto e poi, vuoi mettere un concerto dei Pooh in riva al mare in piazza col Crescent a fare da scenografiaemo
Ovidio 19-11-25 17.52
@ greg
Dopo un rapporto durato 33 anni, di cui 27 di matrimonio, mi ritrovai fidanzato con una ragazza sassone e viaggiavo fino a Lipsia spesso, prima del covid. 18 mesi spettacolari, una gran botta di vita.
Solo 3 ore e mezza di viaggio o meno se viaggiavo col regional fino ad Halle....
Per arrivare a Terni, scioperi dei treni permenttendo mi ci vuole anche di più-
Ma sono fortunato, mi raggiunge spesso lei a Salerno. A lei l'Umbria non piace molto e poi, vuoi mettere un concerto dei Pooh in riva al mare in piazza col Crescent a fare da scenografiaemo
Parecchio tempo fa, seconda metà degli anni '90, ho venduto un basso Fender Mustang degli anni '70 (a scala corta, piuttosto raro) a un bassista di Salerno che suonava blues. Facemmo una lunga chiacchierata telefonica, penso sia stata la mia prima vendita a distanza in assoluto. È passato qualche lustro ma chissà, magari lo conosci.
greg 19-11-25 17.55
@ Ovidio
Parecchio tempo fa, seconda metà degli anni '90, ho venduto un basso Fender Mustang degli anni '70 (a scala corta, piuttosto raro) a un bassista di Salerno che suonava blues. Facemmo una lunga chiacchierata telefonica, penso sia stata la mia prima vendita a distanza in assoluto. È passato qualche lustro ma chissà, magari lo conosci.
Io non sono proprio di Salerno, abito ad Eboli. Alcuni bassisti di Salerno li ho conosciuti.
Ho un'età per cui di musicisti, anche di alto profilo mi sono capitati. Senza un nome mi viene difficile poter immaginare chi possa essere.
Pensa che alcuni miei brani furono registrati la prima volta in uno studio di Salerno di cui non ricordo il nome, già nel 1982.
Una band di amici mi rese partecipe, avevano bisogno di un paroliere, il cui chitarrista comprò ad un'asta una 15 ina di anni fa la chitarra, credo di John Lennon....
Avrebbero partecipato al famoso festival degli sconosciuti di Ariccia, organizzato dal marito di Rita Pavoneemo