@ calav
Vi ringrazio, ma dopo vent'anni non ho più forza di combattere. Purtroppo siamo il lavoro che la famiglia non può fare a meno di me, per fortuna ho datore di lavoro che la famiglia cercano di sostenermi e comprendono la situazione. Non sono in condizione di lavorare, stringo i denti sperando passano in fretta 8 ore, mia moglie che lavora nella mia stessa ditta è a letto immobile per una caduta e si è staccata la caviglia dal piede. Ha dovuto subire due operazioni . Io tra casa, figli, lavoro e musica non sono in grado mentalmente e fisicamente di sostenere tutto
vent'anni sono tanti, capisco la fatica.
Non so se ti faccia bene o male sentire le nostre storie, ma nel mio piccolo posso farti un sunto della mia: nel 2017 diagnosi di diabete tipo 1 a mio figlio (allora aveva 9 anni), nel 2019 è scomparso improvvisamente mio padre, l'ho trovato io e ho cercato di rianimarlo ma non c'era più nulla da fare. D'improvviso mi sono trovato sulle spalle la ditta di famiglia (ci lavoravamo solo io e lui e tuttora la porto avanti da solo) e la cura di mia nonna, la mamma di mio papà. Ho avuto un paio di fibrillazioni atriali notturne (una nel 2018, una nel 2020) e dopo l'ultima ho avuto un piccolo crollo, niente depressione ma una piccola crisi di ansia in cui ogni tanto ricado ancora, quando mi accorgo di avere tutto io sulle spalle. Ora mi sto separando da mia moglie dopo quasi 20 anni di matrimonio. Sai qual è il mio obiettivo, al momento? Aggiustare al più presto la casa in cui abiterò, con il mio fido pianoforte e fare una ristrutturazione importante dell'esterno. E' una cosa veniale, me ne rendo conto, ma mi aiuta a guardare avanti. Per quanto riguarda la musica, mi tiene occupato a sufficienza per dimenticare il resto quando suono. Forse ho avuto la fortuna di trovare sempre un punto di equilibrio, per quanto precario. Forse mi aiuta il fatto di pianificare. Non so come funzioni, ma funziona e mi aiuta, attualmente posso dire di essere sereno.