@ Ovidio
Sono d'accordo. Per alcuni autori è restrittivo citare un solo album, anche in virtù delle collaborazioni con grandi musicisti.
Vorrei citare anche Brian Eno, David Bowie, Robert Wyatt (la scena di Canterbury), il folk inglese (Pentagle, Fairport Convention, etc), onnipresenti nei miei ascolti
Questi che ho citato sono tutti album senza un nome e sono tutti album che adoro:
1) Jaco Pastorius (quello con Donna Lee, in effetti preferisco "Word of mouth", ma questo rimane un gran lavoro)
2) Led Zeppelin (il primo album, anche gli altri non sono da meno, l'unico con cui non ho mai rotto il ghiaccio è Presence)
3) Fabrizio De Andrè (Quello con l'indiano, uno dei suoi capolavori al pari di Rimini)
4) Micheal Brecker (Dove c'è lui con il sax in copertina, fotonico)
5) The Beatles (anche per loro in effetti il resto della produzione è di pari livello)