Sarà un Natale particolare per motivi che magari qualcuno conosce in parte, motivi che mi hanno estraniato completamente dalla voglia di fare musica perché mi hanno tolto la capacità e la forza di ascoltare, di suonare, di provare a fare qualcosa che mi dicesse qualcosa.
Vorrei che leggeste prima di ascoltare. E' qualcosa di tremendamente diverso, mi è uscito un rigurgito di tutto quello che ho studiato da giovane, in una severa scuola di musica di matrice cattolica.
Così, dopo mesi di deserto, è nato
Dyrne Carol: un cantico natalizio del mondo anglosassone più antico, cantato in un antico linguaggio immaginario grazie alla tecnologia moderna, che mi ha fatto subito tornare fra i resti di un'abbazia appena fuori Sligo.. dove potevi realmente vedere il mondo arcaico dei Celti fondersi e intrecciarsi con il Cristianesimo, e sopravvivere fino ai giorni nostri.
E così che ho voluto mettere assieme delle frasi sussurrate, ancestrali, dialogare con un coro armonizzato a 4 voci (senza quinte. e ottave parallele

) e con un organo che accompagna muovendosi sulla linea di pedale come fosse un basso continuo.
Un giorno trovo una pubblicità di un plugin di voci femminili... parte immediatamente l'idea di fare un arrangiamento di Carol of the bells, e invece è venuto fuori qualcosa di nuovo, qualcosa di molto diverso: uno sconto non speso in precedenza per avere un plugin con le voci maschili, una libreria essenziale di organi a canne con cui riuscire a ricreare il suono di un piccolo positivo con un manuale e una pedaliera, e qualche avanzo di percussioni orchestrali.
E un tocco di AI per le immagini (ispirate alla chiesa di San Giovanni di Dublino, che non è antichissima ma è stata una buona ispirazione per Firefly).
E' un augurio malinconico a tutti voi.
Buon Natale