03-12-10 09.32
Ciao,
eccomi qui, provato dalle fatiche del trasloco, ma soddisfatto per aver finalmente allestito una sala giochi un po’ più vivibile della precedente (ero ormai al collasso!).
Nel frattempo per una serie di fortuiti avvenimenti (veramente non cercati) ecco che mi ritrovo in mansarda uno splendido chop completamente revisionato da Silvio Della Mattia.
L’organo è un
C3 del ’64, che ho visto arrivare in Italia qualche anno fa a casa di un caro amico.
Il mobile originale era devastato, ma il suonone c’era, e fin da subito è stato amore a prima vista.
Poi è stato choppato, proprio perché era pià facile, moralmente, l’idea di sacrificare il mobile originale (per l’appunto ridotto maluccio).
Ora è (esteticamente e funzionalmente) il mio ideale di hammond, nero, cattivo.
Farò sempre in tempo, in futuro, a re-impiantarlo in un mobile C3 restaurato, ma per ora non se ne parla, mi piace troppo così!
Veniamo alle cose serie….
La prima cosa che ho voluto testare è stata la “credibilità” del mio KeyBDuo al cospetto di “Sua Maestà”.
Ecco allora che li ho collegati entrambi al Motion Sound Pro3-X, passando dal solito pre valvolare Speakeasy (per mezzo di un piccolo mixerino behringer, con i canali allo stesso volume (più o meno, ho fatto a orecchio).
Il clone caricato sul KeyBDuo è quello di un A100, con caratteristicha timbrica molto simile a quella di questo C3, ma evidentemente non si comporta nella stessa maniera del C3 su tutta l’estensione della tastiera.
Per tale motivo questo test serve solo come “sfizio”, e non vuole in alcun modo essere una comparativa “originale VS clone”, dato che per fare ciò occorrerebbe confrontare il KeyBDuo con l’organo che ha generato il modello fisico al suo interno.
Ma tant’è, l’esperienza è stata divertente e a tratti sorprendente.
Unico grande limite importante: la mancanza di un vero leslie (ho finito tutti i soldi, anche scavando nelle riserve più nascoste). Per quello tocca attendere la chiusura del mutuo!
La carenza timbrica su tutti i fronti del Motion Sound si fa sentire, se ascoltiamo l’audio dell’organo da solo.
In un mix rock, con qualche compressione e equalizzazione in realtà il piccolo Motion si fa valere (vedere i miei filmatini “One Man Band – Tribute to Deep Purple”), anche per il calore delle valvole del pre Speakeasy a manetta.
Ma per sentire il suono “nudo” e pulito dell’organo, a volume moderato e senza la “spinta” delle valvole del pre (che qui ho tenuto volutamente a bada, fino ai secondi finali del video che seguirà), il Motion si rivela per quel che è: un “mezzo leslie”, anzi, un quartino di leslie!
In ogni caso ci consente di poter sentire, a parità di elementi esterni, i due comportamenti timbrici dell’organo vintage e del clone digitale.
Abbiate pazienza e sorbitevi sto papocchio in cui ho voluto testare parecchi settaggi.
Poi, quando caricherò il video, l’occhio spiegherà all’orecchio ogni eventuale dubbio.
In buona sostanza, su tutti i settaggi, dal primo all’ultimo drawbar, il comportamento è davvero simile, a tratti decisamente indistinguibile tra i due strumenti.
Anche sulle ultime note alte e con tutti i drawbar aperti.
Ma questo lo sapevamo (ormai KeyBDuo e VB3 – e solo loro, a mio parere -) hanno raggiunto livelli di eccellenza, è veramente solo questione di “virgole”!
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