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La domanda potrebbe sembrare un poco astratta e bizzarra ma negli ultimi tempi, a spanne da quando ho preso la mia prima workstation, ho un dilemma dal quale non riesco a venir fuori ed è sempre presente nella mia pratica con lo strumento: facendo un parallelo con il basso, trovare il tono che desideravo era diventato per me relativamente semplice, un certo setup nell'ampli da sala oppure a casa, un cambio corde, poi considerando che il 60% del suono di un basso lo fanno le mani, alternavo tecniche diverse per trovare quel suono che cercavo e rapidamente lo strumento suonava come avevo in mente rispetto al brano o rispetto al gruppo per il quale suonavo in quel momento. Con le tastiere è tutta un'altra cosa, si dirà "beh ci credo" e questo me lo aspettavo certamente, ho ascoltato e fatto musica da quasi tutta la vita e credo di saper riconoscere un bel suono, ma ora il mio dilemma si sintetizza nel concetto "avere troppe scelte è come non averne affatto (in alcuni casi)". Nella pratica, ad esempio, decido di cercare un suono di un piano: indosso le mie cuffie preferite, e quasi subito .. tac.. bello questo.. poi provo il banco dopo .. ma è bello anche questo......... anzi mi piace di più..
e vado avanti mezz'ore intere a cercare tra le centinaia di suoni senza capire quello che fa al mio caso, certo molti ne scarto perché chiaramente inapplicabili, ma quasi tutti mi sembrano gradevoli e credibili. Quindi in questo probabilmente il mio approccio non è corretto se non altro per il tempo che ci perdo senza trovare una dimensione definita. Vi domando, non considerando esclusivamente il proprio gusto personale, nella scelta dei vostri suoni preferiti come approcciate il vagliare di un suono rispetto ad un altro tra le migliaia delle vostre workstation, VST e app varie? Avete ascoltato e riuscite ad avere presente tutti i suoni di quelli a disposizione riuscendo ad isolare quelli che veramente vi servono? Nel caso che metodologica, metriche, strategie adottate in questo processo?
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Bella domanda, sono molto curioso di sentire le risposte.15-07-20 10.44
e vado avanti mezz'ore intere a cercare tra le centinaia di suoni senza capire quello che fa al mio caso, certo molti ne scarto perché chiaramente inapplicabili, ma quasi tutti mi sembrano gradevoli e credibili. Quindi in questo probabilmente il mio approccio non è corretto se non altro per il tempo che ci perdo senza trovare una dimensione definita. Vi domando, non considerando esclusivamente il proprio gusto personale, nella scelta dei vostri suoni preferiti come approcciate il vagliare di un suono rispetto ad un altro tra le migliaia delle vostre workstation, VST e app varie? Avete ascoltato e riuscite ad avere presente tutti i suoni di quelli a disposizione riuscendo ad isolare quelli che veramente vi servono? Nel caso che metodologica, metriche, strategie adottate in questo processo?
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Io faccio musica elettronica utilizzando esclusivamente VST e occasionalmente qualche sample.
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Distinguerei tra suoni che utilizzi per registrare e suoni che utilizzi dal vivo.15-07-20 14.12
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) .. ma ha mille mila parametri e nessuno sembra farlo suonare in assoluto male. A volte penso che mi servirebbe un'altra vita per maturare l'esperienza necessaria per risparmiare questo tempo
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Hai capito che quel ti rappresenta la domanda che rivolgo a me e non riferita a te vero?