Gem RP-X

  • WTF_Bach
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28-01-23 11.00

Gironzolando per YouTube mi sono imbattuto in una demo che il Balla fece su Gem RP-X.

È incredibile come con un elementare sistema di string resonance e damper resonance, senza algoritmi esoterici e decine di giga, il campione di base sia ancora superiore a quello di quasi tutti i modelli contemporanei che ho potuto ascoltare.

Peccato. Mi immagino cosa sarebbe potuto divenire questo progetto se sviluppato alla luce della tecnologia di oggigiorno.
  • kurz4ever
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28-01-23 11.32

@ WTF_Bach
Gironzolando per YouTube mi sono imbattuto in una demo che il Balla fece su Gem RP-X.

È incredibile come con un elementare sistema di string resonance e damper resonance, senza algoritmi esoterici e decine di giga, il campione di base sia ancora superiore a quello di quasi tutti i modelli contemporanei che ho potuto ascoltare.

Peccato. Mi immagino cosa sarebbe potuto divenire questo progetto se sviluppato alla luce della tecnologia di oggigiorno.
già... tenendo conto che tutti i campioni del rp-x stavano in 64MB sembra quasi folle la tendenza attuale di misurare i suoni in GB invece che in efficacia...
alla fine è stato l'ultimo tentativo di salvare l'azienda dal fallimento...
la cosa strana di Gem è che il contenuto tecnico dei prodotti era buono tutto sommato... in alcuni casi (come questo ad esempio) era sicuramente a livello (se non meglio) della concorrenza nipponica...
  • WTF_Bach
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28-01-23 11.40

@ kurz4ever
già... tenendo conto che tutti i campioni del rp-x stavano in 64MB sembra quasi folle la tendenza attuale di misurare i suoni in GB invece che in efficacia...
alla fine è stato l'ultimo tentativo di salvare l'azienda dal fallimento...
la cosa strana di Gem è che il contenuto tecnico dei prodotti era buono tutto sommato... in alcuni casi (come questo ad esempio) era sicuramente a livello (se non meglio) della concorrenza nipponica...
Mi sembra di aver letto che però lo sviluppo di questa tecnologia comportò investimenti finanziari estremamente elevati, il che significa che probabilmente il capitale dell’azienda venne completamente utilizzato.

Per andare avanti sarebbero serviti ulteriori investimenti, che evidentemente nessuno si sentì di fare.

Mi chiedo però come mai nessuno acquistò e sviluppò dei brevetti così promettenti.
  • Gorans

28-01-23 11.41

@ kurz4ever
già... tenendo conto che tutti i campioni del rp-x stavano in 64MB sembra quasi folle la tendenza attuale di misurare i suoni in GB invece che in efficacia...
alla fine è stato l'ultimo tentativo di salvare l'azienda dal fallimento...
la cosa strana di Gem è che il contenuto tecnico dei prodotti era buono tutto sommato... in alcuni casi (come questo ad esempio) era sicuramente a livello (se non meglio) della concorrenza nipponica...
64 mb di un suono davvero bello , rotondo.
  • kurz4ever
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28-01-23 11.57

WTF_Bach ha scritto:
Mi chiedo però come mai nessuno acquistò e sviluppò dei brevetti così promettenti.

Già... oppure il ramo r&d...
Comunque stiamo parlando del 2009 che cadeva poco dopo la crisi dei subprime... diciamo che il momento non era proprio propizio per arrischiare grossi investimenti...
  • maxpiano69
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28-01-23 12.07

@ WTF_Bach
Gironzolando per YouTube mi sono imbattuto in una demo che il Balla fece su Gem RP-X.

È incredibile come con un elementare sistema di string resonance e damper resonance, senza algoritmi esoterici e decine di giga, il campione di base sia ancora superiore a quello di quasi tutti i modelli contemporanei che ho potuto ascoltare.

Peccato. Mi immagino cosa sarebbe potuto divenire questo progetto se sviluppato alla luce della tecnologia di oggigiorno.
Quella tecnologia, opportunamente aggiornata, oggi la trovi nella serie Numa X Piano (eccetto la string resonance, ma secondo me prima o poi la aggiungeranno)
  • Sbaffone
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28-01-23 12.19

@ maxpiano69
Quella tecnologia, opportunamente aggiornata, oggi la trovi nella serie Numa X Piano (eccetto la string resonance, ma secondo me prima o poi la aggiungeranno)
qual suono che oggi viene chiamato lastra d'acciaio emo
  • Gorans

28-01-23 12.27

@ Sbaffone
qual suono che oggi viene chiamato lastra d'acciaio emo
😂
  • zerinovic
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28-01-23 12.32

mi ricordo che c’è un solo campione mezzo forte x88 tasti. i vari livelli dinamici sono ottenuti con filtro in base a velocity. ed altro…(xfade? non ricordo bene..) forse il vantaggio è che non ci sono scalini evidenti, ed è sia dinamico che uniforme
  • Dadopotter
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28-01-23 12.53

ma rpx ricordo male o è a modellazione fisica? perché se ricordo bene la tecnologia usata spiega e molto il perché di poca memoria rispetto a dei campionamenti, diverso discorso invece sulla capacità di calcolo che serve bella pimpante
  • Bob_Braces
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28-01-23 13.10

@ Dadopotter
ma rpx ricordo male o è a modellazione fisica? perché se ricordo bene la tecnologia usata spiega e molto il perché di poca memoria rispetto a dei campionamenti, diverso discorso invece sulla capacità di calcolo che serve bella pimpante
Il Nano Piano di Alesis aveva 8MB e suonava benone. All'epoca si cercava di sfruttare fino all'osso tutto quello che si aveva, di necessità virtù.
Comunque, il piano (anzi, i suoni di piano) del Numa X Piano potranno non piacere a qualcuno, ma davvero non li definirei né vetrosi, né acciaiosi
  • zerinovic
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28-01-23 13.50

ecco lo spiega il balla..
  • wildcat80
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28-01-23 13.54

Avevo il RealPiano expander che era il predecessore.
La tecnologia impiegata era abbastanza rivoluzionaria, in quanto impiegava accanto al tradizionale sample playback una tripla modellazione fisica: Natural strings resonance, Damper physical model, Advanced key release.
Il tutto realizzato in collaborazione con l'università di Padova.
I campioni presenti erano pochi, un paio di pianoforti coda, un paio di Rhodes, Wurly, CP70 e poco altro.
Tutti gli strumenti impiegavano una sintesi ibrida fatta di multisamples e modellazione delle componenti accessorie.

Poi è uscito RPX, basato sulla tecnologia DRAKE che era un'evoluzione di quanto già presente sul RealPiano.
La modellazione delle componenti accessorie si arricchisce di un nuovo sistema di generazione sonora.
Al posto di multisamples e filtro passabasso ad addolcire i crossfade fra i vari livelli dinamici, con la tecnologia FADE il suono nasceva da un singolo layer dinamico, un solo multisample in pratica, che veniva modificato in tempo reale in base al contenuto armonico di quel livello.
In pratica il suono nasceva da un sample che interagiva con filtri formanti dinamici, che andavano ad accentuare o attenuare le componenti armoniche caratteristiche di ogni livello, in maniera continua.
I suoni degli elettromeccanici invece erano realizzati totalmente mediante modellazione fisica.

PS: ho ancora il manuale del RealPiano e anche quello di RPX che non ho avuto ma desideranto a lungo.

PPSS: la generazione DRAKE è abbastanza vicina alla sintesi SuperNatural di Roland. La differenza sta nel fatto che i tecnici Generalmusic, oltre a essere italiani, non erano sordi emoemo
  • WTF_Bach
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28-01-23 14.17

@ wildcat80
Avevo il RealPiano expander che era il predecessore.
La tecnologia impiegata era abbastanza rivoluzionaria, in quanto impiegava accanto al tradizionale sample playback una tripla modellazione fisica: Natural strings resonance, Damper physical model, Advanced key release.
Il tutto realizzato in collaborazione con l'università di Padova.
I campioni presenti erano pochi, un paio di pianoforti coda, un paio di Rhodes, Wurly, CP70 e poco altro.
Tutti gli strumenti impiegavano una sintesi ibrida fatta di multisamples e modellazione delle componenti accessorie.

Poi è uscito RPX, basato sulla tecnologia DRAKE che era un'evoluzione di quanto già presente sul RealPiano.
La modellazione delle componenti accessorie si arricchisce di un nuovo sistema di generazione sonora.
Al posto di multisamples e filtro passabasso ad addolcire i crossfade fra i vari livelli dinamici, con la tecnologia FADE il suono nasceva da un singolo layer dinamico, un solo multisample in pratica, che veniva modificato in tempo reale in base al contenuto armonico di quel livello.
In pratica il suono nasceva da un sample che interagiva con filtri formanti dinamici, che andavano ad accentuare o attenuare le componenti armoniche caratteristiche di ogni livello, in maniera continua.
I suoni degli elettromeccanici invece erano realizzati totalmente mediante modellazione fisica.

PS: ho ancora il manuale del RealPiano e anche quello di RPX che non ho avuto ma desideranto a lungo.

PPSS: la generazione DRAKE è abbastanza vicina alla sintesi SuperNatural di Roland. La differenza sta nel fatto che i tecnici Generalmusic, oltre a essere italiani, non erano sordi emoemo
Forse i tecnici della Roland erano Birmani.
  • ruggero
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28-01-23 19.02

a quel tempo ero innamorato di Gem. Avevo il PRP7 e sognavo il gem PRO2
Avevo anche il realpiano expander che però per un bug di eprom aveva degli errori nel sistema operativo e 20 anni fa il firmware lo aggiornavi sostituendo la eprom!
  • MicheleJD
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28-01-23 19.22

@ ruggero
a quel tempo ero innamorato di Gem. Avevo il PRP7 e sognavo il gem PRO2
Avevo anche il realpiano expander che però per un bug di eprom aveva degli errori nel sistema operativo e 20 anni fa il firmware lo aggiornavi sostituendo la eprom!
Anch’io sognavo Gem Pro 2. C era un negozio nella mia città, piccolo ma ben fornito, e ci ho passato delle giornate. Non avevo mai sentito nulla di così bello prima, ma costava troppo e certo era troppo per le mie capacità