Preso il DSI rev2 per sostituire il Jx8p ma...

  • stesgarbi
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22-05-24 18.51

gig69 ha scritto:
Il Roland Jx8p suona per com'è ed idem il Prophet, hanno due personalità diverse, anche con il Roland posso avvicinarmi ad alcune sonorità del rev2 ,,,,insomma...e mò? )) Li tengo tutti e due? !!

Un JX8p non si vende, a meno di non essere in serie difficoltà economiche.
E' uno dei synth Roland più riusciti e ben suonanti (IMHO) e concordo totalmente con Michelet: è un synth unico.
Ti raccomando caldamente di tenerlo.
  • mima85
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22-05-24 19.30

SimonKeyb ha scritto:
Meno accettabile è una cosa come la colla rossa che se ti percola nelle schede ti tocca buttare via tutto, non solo D70 ma anche qualche JV e mi pare il JD800, e le procedure per prevenire non sono come cambiare un integrato.


Però appunto, come detto non si tratta di un problema di scarsa qualità costruttiva intriseca nel prodotto, quanto di imprevedibilità di come reagiscono certi materiali col passare degli anni. Quella colla ha iniziato a disgregarsi e colare 10/15 anni dopo che lo strumento è stato costruito, quindi anche qui si tratta di un problema legato all'invecchiamento e probabilmente a quei tempi non prevedibile.

Un sacco di altre cose, tra colle, plastiche e gomme varie, degradano. Rivestimenti gommati che si scompongono chimicamente e diventano melasse appiccicaticce; cinghie o rulli di trascinamento, guarnizioni, cuscinetti e altre parti di gomma che letteralmente si liquefano; plastiche che in origine erano molto robuste che diventano fragili come il vetro. E spesso l'ho visto succedere su apparecchi di fascia alta e conseguente qualità costruttiva (e prezzo), apparecchi che al tempo della loro fabbricazione erano assoluti top gamma. Però son problemi che appunto si sono presentati dopo un sacco di anni e ben oltre la durata prevista del prodotto.

Poi certamente è innegabile che oggi questo sia un grosso problema, nonché fonte di bestemmie a nastro quando ti ritrovi a sistemare i conseguenti disastri, ne so qualcosa.

SimonKeyb ha scritto:
cosa mi dici del P5 e del ModelD? nei quali a differenza degli OB e JP ho raccolto meno feedback negativi


Del Prophet 5, immagino che tu stia parlando del vintage, ti dico che ci hanno messo 3 revisioni per produrre uno strumento minimamente stabile. La prima versione per quanto rivoluzionaria fosse era una cosa al limite dell'inutilizzabile, la seconda era un po' meglio ma comunque problematica, la terza è quella che finalmente ha preso il volo, sebbene anche qui non fossero tutte rose e fiori.

Anche il Minimoog è passato da 4 revisioni prima di essere commercializzato e anche lui ha la fama di non essere uno strumento proprio di facile gestione. Dalla sua ha che elettronicamente è molto più semplice di qualsiasi polifonico analogico e quindi dalla manutenzione più facile.

Ad ogni modo a proposito dei vecchi analogici, in particolare dei polifonici, dobbiamo sempre ricordarci che stiamo parlando di strumenti pionieristici, la cui tecnologia era in continua evoluzione ed affinamento, con tutti i problemi che questo comporta. A questo oggi si aggiunge il problema dell'invecchiamento, che colpisce in particolare determinati componenti quali condensatori, amplificatori operazionali e porte logiche CMOS sulla circuitazione analogica delle voci. Quando si restaura un vecchio synth guasto, la maggior parte dei problemi viene da queste famiglie di componenti. Fortunatamente si tratta di pezzi che a parte qualche eccezione tutt'oggi sono ancora in produzione, discorso diverso invece se a saltare è stato qualche chip custom, e li a meno che non sia stato clonato, o prodotto in grosse quantità ai tempi, sono dolori.
  • gig69
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22-05-24 22.32

@ stesgarbi
gig69 ha scritto:
Il Roland Jx8p suona per com'è ed idem il Prophet, hanno due personalità diverse, anche con il Roland posso avvicinarmi ad alcune sonorità del rev2 ,,,,insomma...e mò? )) Li tengo tutti e due? !!

Un JX8p non si vende, a meno di non essere in serie difficoltà economiche.
E' uno dei synth Roland più riusciti e ben suonanti (IMHO) e concordo totalmente con Michelet: è un synth unico.
Ti raccomando caldamente di tenerlo.
emoemoemoemo
  • SimonKeyb
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23-05-24 10.57

mima85 ha scritto:
Un sacco di altre cose, tra colle, plastiche e gomme varie, degradano. Rivestimenti gommati che si scompongono chimicamente e diventano melasse appiccicaticce; cinghie o rulli di trascinamento, guarnizioni, cuscinetti e altre parti di gomma che letteralmente si liquefano; plastiche che in origine erano molto robuste che diventano fragili come il vetro. E spesso l'ho visto succedere su apparecchi di fascia alta e conseguente qualità costruttiva (e prezzo), apparecchi che al tempo della loro fabbricazione erano assoluti top gamma. Però son problemi che appunto si sono presentati dopo un sacco di anni e ben oltre la durata prevista del prodotto.

Ci mancherebbe, magari la colpa sarà più del fornitore o di chi ha certificato per quell'uso quel tipo di colla.. però un errore di progettazione rimane.
Se macchine magari più semplici ingegnerizzate peggio ad oggi risultano ancora funzionanti, il verdetto da sempre ragione a chi resta in piedi sul ring emo

mima85 ha scritto:
Del Prophet 5, immagino che tu stia parlando del vintage, ti dico che ci hanno messo 3 revisioni per produrre uno strumento minimamente stabile. La prima versione per quanto rivoluzionaria fosse era una cosa al limite dell'inutilizzabile, la seconda era un po' meglio ma comunque problematica, la terza è quella che finalmente ha preso il volo, sebbene anche qui non fossero tutte rose e fiori.

Mi riferisco a Rev3 e Rev2 (più 3 che 2) che sono quelli che trovi in giro . Cmq parli di P5 e ModelD come macchine travagliate però sono anche tra gli analogici storici più diffusi ancora in mano a molti appassionati, qualcuno l'ho anche conosciuto negli anni e non me ne parlava in modo apprensivo da darmi l'idea che fossero oggetti rognosi (tipo il tuo JP8) però rispetto il tuo parere immagino maturato dall'esperienza diretta.

Ora tralasciando questo discorso, rimasi colpito dal pdv tattile, la sensazione di qualità che si ha toccando un Prophet e un Jupiter l'ho avuta a favore del primo sotto ogni aspetto nonostante fosse molto più vissuto (li andavo a trovare in un negozio di Vicenza a fine anni 2000, ti dico solo JP6 a 1800 euro mint condition tenuto 30 anni in scatolone con le plastiche ancora bianche e un P5 rev3 a 2500 euroemo), e niente tra l'americano e il giapponese sembrava di confrontare una radio a transistor con un una boombox nonostante fossero più o meno degli stessi anni. cmq entrambe gran macchine
  • mima85
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23-05-24 13.49

SimonKeyb ha scritto:
Cmq parli di P5 e ModelD come macchine travagliate però sono anche tra gli analogici storici più diffusi ancora in mano a molti appassionati


Che abbiano avuto una gestazione travagliata non significa che non siano comunque diventati strumenti di successo. E poi sono strumenti di assoluto valore storico, il Minimoog è stato il primo synth "per le masse", il Prophet 5 il primo polifonico a controllo digitale. Sfido che gli appassionati li hanno ancora in mano o se li comprano e rivendono per cifre molto alte.

SimonKeyb ha scritto:
qualcuno l'ho anche conosciuto negli anni e non me ne parlava in modo apprensivo da darmi l'idea che fossero oggetti rognosi (tipo il tuo JP8)


Come tutti gli analogici, richiedevano un certo impegno per poter essere usati correttamente, per esempio l'essere accesi parecchio prima di essere usati per stabilizzare l'intonazione. I problemi sorgevano quando le condizioni ambientali cambiavano, cosa tutt'altro che infrequente durante un concerto su un palco, questo faceva si che necessitassero di una riaccordata. La comparsa della funzione Auto-Tune, dal Prophet 5 in poi, ha semplificato parecchio la vita dei tastieristi in concerto.

Anche con gli sbalzi di tensione gli analogici non ci vanno mica tanto d'accordo, perché al loro interno ci sono parecchie tensioni di riferimento usate nella catena analogica ed un'alimentazione instabile le fa fluttuare. Gli alimentatori lineari che usavano all'epoca sono in grado di gestire gli sbalzi solo fino ad un certo punto, e quando questo punto viene oltrepassato lo strumento si comporta male. Sappiamo tutti come un palco possa essere la fiera degli sbalzi di alimentazione elettrica.

Nulla di ansiogeno, ma sono fattori di cui i musicisti dovevano tenere conto. E gli appassionati oggi questi strumenti li tengono al sicuro in studio, in condizioni ambientali ed elettriche controllate e questo fa si che siano molto meno rognosi di quando usati fuori sui palchi.

Il mio Jupiter 8 era rognoso per un semplice motivo: era un synth di 36 anni d'età al quale non è mai stata fatta manutenzione. E quando l'ho aperto la prima volta dentro ci ho trovato residui di foglie ed aghi di pino, quindi o è stato usato spesso all'aperto e reso soggetto a sbalzi di temperatura e umidità, o ha passato anni chiuso in un posto che probabilmente non era il massimo in quanto a pulizia e condizioni ambientali. Nulla di sorprendente quindi che abbia avuto qualche rogna, robe peraltro comunissime in tutti i synth analogici con quegli anni sulle spalle. Ma quando erano nuovi, i Jupiter 8 erano considerati tra i poly analogici più affidabili, le testimonianze e recensioni dell'epoca positive in questo senso ed il fatto che tra l'81 e l'85 lo si è visto veramente su un sacco di palchi ne sono la prova.

SimonKeyb ha scritto:
Ora tralasciando questo discorso, rimasi colpito dal pdv tattile, la sensazione di qualità che si ha toccando un Prophet e un Jupiter l'ho avuta a favore del primo sotto ogni aspetto nonostante fosse molto più vissuto (li andavo a trovare in un negozio di Vicenza a fine anni 2000, ti dico solo JP6


Tu hai provato il Jupiter 6, non l'8. Il Jupiter 6 effettivamente ha dei controlli che sanno un po' di economico, sebbene comunque siano affidabili. Dal punto di vista tattile anche a me non fanno impazzire e questo tra l'altro è un aspetto a cui spesso è stato dato risalto nelle recensioni dell'epoca, nonché spesso punto di discussione al giorno d'oggi.

Il Jupiter 8 da questo punto di vista è un'altra cosa. Slider e pomelli hanno un feeling molto più solido, al pari di un Prophet 5, ed i pulsanti restituiscono una sensazione tattile molto più gradevole di quelli del 6.

Il Prophet può risultare più gradevole in virtù del case di legno, mentre mettendo le mani su un Jupiter si ha l'impressione di toccare solo un pezzo di metallo. Però è metallo solido, compatto e ben costruito.
  • gig69
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23-05-24 22.05

Approfitto della vostra esperienza per chiedervi se vale la pena al Jx8p pulire ripristinare l'aftertouch. Nel mio funziona ma a patto di forte pressione e forse non su tutta l'estenzione della tastiera. Ma siccome ho letto che è piuttosto duro da azionare anche quando è nuovo di fabbrica ne vale la pena smontare tutti i tasti se poi il miglioramento è poco e magari temporaneo? E' che mi mette ansia aprire la tastiera anche se dovrò comq farlo credo perchè a volte il selettore del livello di uscita fa contatto e si abbassa il livello o non suona un canale, salvo poi muoverlo un po e torna ok,,ho provato con disossidante da fuori ma nulla..
  • mima85
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23-05-24 22.59

gig69 ha scritto:
Approfitto della vostra esperienza per chiedervi se vale la pena al Jx8p pulire ripristinare l'aftertouch


Io l'ho fatto sul mio ma non è cambiato un granché. La cosa è piuttosto laboriosa perché oltre a dover smontare tutti i tasti, bisogna anche smantellare la striscia dell'aftertouch sottostante e pulire bene col disossidante sia le piste del sensore, che la striscia di gomma che contiene gli strati di grafite che venendo premuti contro il sensore ne mettono in contatto le piste.

C'è una modifica che si può fare, in modo da aumentare la sensibilità dell'aftertouch, che consiste nel saldare una resistenza su uno dei due fili che vanno al sensore dell'aftertouch, se cerchi in Google troverai informazioni. Ma questa modifica conviene farla dopo aver comunque pulito il sensore dell'aftertouch.

In alternativa lo si può sostituire del tutto, tempo fa ho visto che ne vengono prodotti di nuovi apposta per il JX-8P. Alla fine mi sa che questa è la soluzione migliore di tutte.
  • gig69
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23-05-24 23.30

@ mima85
gig69 ha scritto:
Approfitto della vostra esperienza per chiedervi se vale la pena al Jx8p pulire ripristinare l'aftertouch


Io l'ho fatto sul mio ma non è cambiato un granché. La cosa è piuttosto laboriosa perché oltre a dover smontare tutti i tasti, bisogna anche smantellare la striscia dell'aftertouch sottostante e pulire bene col disossidante sia le piste del sensore, che la striscia di gomma che contiene gli strati di grafite che venendo premuti contro il sensore ne mettono in contatto le piste.

C'è una modifica che si può fare, in modo da aumentare la sensibilità dell'aftertouch, che consiste nel saldare una resistenza su uno dei due fili che vanno al sensore dell'aftertouch, se cerchi in Google troverai informazioni. Ma questa modifica conviene farla dopo aver comunque pulito il sensore dell'aftertouch.

In alternativa lo si può sostituire del tutto, tempo fa ho visto che ne vengono prodotti di nuovi apposta per il JX-8P. Alla fine mi sa che questa è la soluzione migliore di tutte.
Ah ecco grazie, bene, vediamo cosa trovo emo
  • greg
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24-05-24 06.18

@ gig69
Ah ecco grazie, bene, vediamo cosa trovo emo
Da utilizzatore di Super Jx della prima ora ed anche delle successive, fino al 2018, rinunciai appunto a qualsiasi intervento di manutenzione. Ho sostituito tutto con il sottovalutato Jupiter XM, non sostituisce alcun modello che emula, ma nel mix si difende più che bene. Semmai ció di cui sento un pó la mancanza è proprio la tastiera a 76 tasti.
  • maxpiano69
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24-05-24 08.36

@ gig69
Ah ecco grazie, bene, vediamo cosa trovo emo
Video sul tema Roland JX-8P Repair - Part 3 Keybed and Aftertouch e se cerchi su Google "Roland JX8P aftertouch replacement" trovi anche i ricambi.
  • gig69
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24-05-24 20.11

Tanks, Si video già visto, circa i ricambi c'è un kit che rimpiazza totalmente l'originale ma costa 249$ ! per la resistenza si dovrebbe sostituire quella di serie da 15k con una da 22k...
  • mima85
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24-05-24 22.43

gig69 ha scritto:
circa i ricambi c'è un kit che rimpiazza totalmente l'originale ma costa 249$ !


Ellamadonna emo

Costa meno un'intera meccanica synth action con aftertouch della Fatar che quel kit. Non ricordavo avesse 'sto prezzo folle.
  • maxpiano69
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24-05-24 23.07

@ mima85
gig69 ha scritto:
circa i ricambi c'è un kit che rimpiazza totalmente l'originale ma costa 249$ !


Ellamadonna emo

Costa meno un'intera meccanica synth action con aftertouch della Fatar che quel kit. Non ricordavo avesse 'sto prezzo folle.
Si sta parlando di questo immagino https://plasmamusic.com/replacement-aftertouch-sensor-for-the-roland-jx-8p ma quello non é un "ricambio", é un kit completo di strip + elettronica (passiva) custom che in qualche modo reingegnerizza l'AT originale, permettendo di avere 2 livelli di sensibilità selezionabili via jumper. Rimane caro, ma almeno c'è un motivo.

Ho visto invece delle strip di ricambio su eBay attorno ai 15-25€ ma difficile dire se sono affidabili, ci sono molte discussioni sul tema @gig69, meglio non fermarsi al primo link e leggerne un po' magari, per capire meglio le varie esperienze di chi ci ha già provato.
  • gig69
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24-05-24 23.50

@ maxpiano69
Si sta parlando di questo immagino https://plasmamusic.com/replacement-aftertouch-sensor-for-the-roland-jx-8p ma quello non é un "ricambio", é un kit completo di strip + elettronica (passiva) custom che in qualche modo reingegnerizza l'AT originale, permettendo di avere 2 livelli di sensibilità selezionabili via jumper. Rimane caro, ma almeno c'è un motivo.

Ho visto invece delle strip di ricambio su eBay attorno ai 15-25€ ma difficile dire se sono affidabili, ci sono molte discussioni sul tema @gig69, meglio non fermarsi al primo link e leggerne un po' magari, per capire meglio le varie esperienze di chi ci ha già provato.
Si si è proprio quel kit ;) a 15-25€ ho trovato un link su ebay dal giappone,c'è un ultimo pezzo disponibile ,ma sono strip originali ripristinati mi sembra di capire...e poi allo stesso prezzo si trovano striscie conduttive nuove sensibili alla dinamica ma generiche forse,,,non saprei....c'è pure chi modifica il valore dello slider aftertouch , insomma si, ci vuole un po di tempo a cercare ,indagare ecc, magari troviamo una soluzione alternativa alla semplice pulizia )