Strano problema...

  • anonimo
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11-08-20 22.24

Ieri sera una chiavetta usb ha smesso di funzionare (cmos danneggiato), stasera è toccato al pc desktop (si accende la spia verde della MoBo, ventola e hd partono per qualche secondo, poi si ferma tutto).
Non sono un elettrotecnico, ma ho come l'impressione che tali danni siano riconducibili al climatizzatore installato pochi gg fa... chiedo consiglio ai più esperti
  • mima85
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11-08-20 23.01

In teoria l'alimentatore del PC dovrebbe filtrare i disturbi, ma se è di pessima qualità o è vecchio e logoro può diventare molto sensibile agli sbalzi di tensione e quindi causare instabilità o, nel peggiore dei casi, danni.

Dovresti armarti di multimetro per misurare le tensioni in uscita sulle rail da 3.3 V, 5 V e 12 V, e di oscilloscopio per misurarne il ripple, che per le linee da 3.3 V e 5 V deve stare entro i 50 mV, per la linea da 12 V entro i 120 mV. L'alimentatore va testato con un minimo di carico, altrimenti le misure vengono sballate. Il carico lo si può creare o lasciando collegato il resto del PC mentre si fanno le misure oppure, se si preferisce non rischiare di fare danni al computer, con una lampadina alogena da 12 V di potenza di 20 o 50 W, da collegare sui pin di una linea a 12 V di uno dei connettori molex.

Esegui le misure anche mentre entra in funzione il climatizzatore, così verifichi l'alimentatore in quelle condizioni operative in cui potrebbero manifestarsi maggiormente le instabilità.

Consiglio la visione del canale Youtube di Falco 75 per approfondimenti su questo argomento. Magari a volte non è precisissimo con le spiegazioni e/o la terminologia, ma dice quel che serve ed a tratti il personaggio è pure divertente, specie quando tira il collo agli alimentatori di pessima qualità ("alimentatori brutti" come li chiama lui) emo

Tra l'altro, parlando dei sintomi del tuo PC, quel comportamento è tipico di quando c'è qualche componente in cortocircuito. Dopo aver verificato che l'alimentatore sia OK, se non l'hai già fatto stacca tutti i componenti del PC e ricollegali uno ad uno, partendo dalla scheda madre (ma solo con installati su processore e RAM, niente schede e niente cavi di periferiche). Dopodiché uno ad uno ricollega il resto delle schede e delle periferiche, e ad ogni singolo componente collegato prova a riaccendere il PC fino a quando non si manifesta di nuovo il sintomo. Quando il problema tornerà a presentarsi avrai trovato il componente che crea il cortocircuito.
  • BB79
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12-08-20 07.43

@ mima85
In teoria l'alimentatore del PC dovrebbe filtrare i disturbi, ma se è di pessima qualità o è vecchio e logoro può diventare molto sensibile agli sbalzi di tensione e quindi causare instabilità o, nel peggiore dei casi, danni.

Dovresti armarti di multimetro per misurare le tensioni in uscita sulle rail da 3.3 V, 5 V e 12 V, e di oscilloscopio per misurarne il ripple, che per le linee da 3.3 V e 5 V deve stare entro i 50 mV, per la linea da 12 V entro i 120 mV. L'alimentatore va testato con un minimo di carico, altrimenti le misure vengono sballate. Il carico lo si può creare o lasciando collegato il resto del PC mentre si fanno le misure oppure, se si preferisce non rischiare di fare danni al computer, con una lampadina alogena da 12 V di potenza di 20 o 50 W, da collegare sui pin di una linea a 12 V di uno dei connettori molex.

Esegui le misure anche mentre entra in funzione il climatizzatore, così verifichi l'alimentatore in quelle condizioni operative in cui potrebbero manifestarsi maggiormente le instabilità.

Consiglio la visione del canale Youtube di Falco 75 per approfondimenti su questo argomento. Magari a volte non è precisissimo con le spiegazioni e/o la terminologia, ma dice quel che serve ed a tratti il personaggio è pure divertente, specie quando tira il collo agli alimentatori di pessima qualità ("alimentatori brutti" come li chiama lui) emo

Tra l'altro, parlando dei sintomi del tuo PC, quel comportamento è tipico di quando c'è qualche componente in cortocircuito. Dopo aver verificato che l'alimentatore sia OK, se non l'hai già fatto stacca tutti i componenti del PC e ricollegali uno ad uno, partendo dalla scheda madre (ma solo con installati su processore e RAM, niente schede e niente cavi di periferiche). Dopodiché uno ad uno ricollega il resto delle schede e delle periferiche, e ad ogni singolo componente collegato prova a riaccendere il PC fino a quando non si manifesta di nuovo il sintomo. Quando il problema tornerà a presentarsi avrai trovato il componente che crea il cortocircuito.
Falco è in gamba. Lo seguo da tempoemoemo
  • Tama72
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15-08-20 05.55

@ mima85
In teoria l'alimentatore del PC dovrebbe filtrare i disturbi, ma se è di pessima qualità o è vecchio e logoro può diventare molto sensibile agli sbalzi di tensione e quindi causare instabilità o, nel peggiore dei casi, danni.

Dovresti armarti di multimetro per misurare le tensioni in uscita sulle rail da 3.3 V, 5 V e 12 V, e di oscilloscopio per misurarne il ripple, che per le linee da 3.3 V e 5 V deve stare entro i 50 mV, per la linea da 12 V entro i 120 mV. L'alimentatore va testato con un minimo di carico, altrimenti le misure vengono sballate. Il carico lo si può creare o lasciando collegato il resto del PC mentre si fanno le misure oppure, se si preferisce non rischiare di fare danni al computer, con una lampadina alogena da 12 V di potenza di 20 o 50 W, da collegare sui pin di una linea a 12 V di uno dei connettori molex.

Esegui le misure anche mentre entra in funzione il climatizzatore, così verifichi l'alimentatore in quelle condizioni operative in cui potrebbero manifestarsi maggiormente le instabilità.

Consiglio la visione del canale Youtube di Falco 75 per approfondimenti su questo argomento. Magari a volte non è precisissimo con le spiegazioni e/o la terminologia, ma dice quel che serve ed a tratti il personaggio è pure divertente, specie quando tira il collo agli alimentatori di pessima qualità ("alimentatori brutti" come li chiama lui) emo

Tra l'altro, parlando dei sintomi del tuo PC, quel comportamento è tipico di quando c'è qualche componente in cortocircuito. Dopo aver verificato che l'alimentatore sia OK, se non l'hai già fatto stacca tutti i componenti del PC e ricollegali uno ad uno, partendo dalla scheda madre (ma solo con installati su processore e RAM, niente schede e niente cavi di periferiche). Dopodiché uno ad uno ricollega il resto delle schede e delle periferiche, e ad ogni singolo componente collegato prova a riaccendere il PC fino a quando non si manifesta di nuovo il sintomo. Quando il problema tornerà a presentarsi avrai trovato il componente che crea il cortocircuito.
Secondo te potrebbe avere senso utilizzare un gruppo di continuità ? Se fosse veramente il climatizzatore a creare problemi, aiuterebbe a mantenere la tensione corretta o il computer userebbe costantemente l'energia del gruppo fino ad arrivare allo spegnimento del PC ?
  • mima85
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15-08-20 23.24

@ Tama72
Secondo te potrebbe avere senso utilizzare un gruppo di continuità ? Se fosse veramente il climatizzatore a creare problemi, aiuterebbe a mantenere la tensione corretta o il computer userebbe costantemente l'energia del gruppo fino ad arrivare allo spegnimento del PC ?
Dipende dal gruppo di continuità, perché ce ne sono di diversi tipi. Gli UPS cosiddetti "off-line", che sono quelli più economici, applicano un semplice filtraggio passivo sulle uscite, buono solo per ridurre interferenze ed armoniche ma nulla di più. Non c'è nessuna regolazione attiva, semplicemente quando la tensione in entrata al gruppo di continuità va fuori da un certo intervallo, o in caso di black-out totale, interviene la batteria, che viene commutata sulle uscite per mezzo di un relé. Questi apparecchi vanno bene in quelle situazioni dove la rete è stabile e ragionevolmente pulita, e serve solo una protezione contro i black-out. Inoltre bisogna fare attenzione che il tempo di commutazione della batteria sia sufficientemente rapido, altrimenti se il computer ed il resto delle apparecchiature collegate non sono molto tolleranti ai transienti di tensione potrebbero bloccarsi o iniziare a funzionare male. In particolar modo in quei casi in cui la rete è particolarmente instabile e costringe ad interventi ripetuti e rapidi della batteria, come potrebbe accadere per il caso in questione.

Dall'altra parte abbiamo gli UPS "on-line", altrimenti detti "a doppia conversione". In questi apparecchi le uscite sono completamente separate dalla rete, la quale viene utilizzata esclusivamente per tenere cariche le batterie. Alle batterie è collegato un inverter, che ricostruisce la sinusoide da 230V/50Hz (o una qualche forma d'onda più grezza che la approssima in qualche modo) in maniera assolutamente stabile, ed è a questo inverter che sono collegate le uscite dell'UPS. Questo è il tipo più costoso ma anche quello che presenta la minore efficienza elettrica in termini di consumi, oltre a richiedere maggior manutenzione in quanto le batterie appunto sono costantemente usate e quindi si usurano più in fretta. Oltrettutto questi UPS sono dotati di ventole, che oltre a rappresentare un elemento in più che potrebbe rompersi sono anche fonte di rumore.

Di mezzo ci sono gli UPS "line interactive", dove l'uscita è regolata per mezzo di un regolatore attivo, e la batteria viene commutata in linea solo in caso di black-out. Anche qui, essendoci un relé, bisogna prestare attenzione al tempo di commutazione.

Per il caso specifico si potrebbe usare un UPS on-line o line interactive, possibilmente del tipo con inverter ad uscita sinusoidale pura e non a sinusoide approssimata (o peggio quadra) e, nel caso si scelga un line interactive, uno il cui tempo di commutazione del relé sia al massimo di 10 millisecondi. Oppure, se i black-out non sono un problema ma bisogna rettificare le instabilità della rete, in alternativa all'UPS forse è più indicato usare uno stabilizzatore di rete, in modo da non avere il problema della batteria da cambiare ogni tot tempo. Qui se ne parla.
  • Tama72
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17-08-20 23.11

@ mima85
Dipende dal gruppo di continuità, perché ce ne sono di diversi tipi. Gli UPS cosiddetti "off-line", che sono quelli più economici, applicano un semplice filtraggio passivo sulle uscite, buono solo per ridurre interferenze ed armoniche ma nulla di più. Non c'è nessuna regolazione attiva, semplicemente quando la tensione in entrata al gruppo di continuità va fuori da un certo intervallo, o in caso di black-out totale, interviene la batteria, che viene commutata sulle uscite per mezzo di un relé. Questi apparecchi vanno bene in quelle situazioni dove la rete è stabile e ragionevolmente pulita, e serve solo una protezione contro i black-out. Inoltre bisogna fare attenzione che il tempo di commutazione della batteria sia sufficientemente rapido, altrimenti se il computer ed il resto delle apparecchiature collegate non sono molto tolleranti ai transienti di tensione potrebbero bloccarsi o iniziare a funzionare male. In particolar modo in quei casi in cui la rete è particolarmente instabile e costringe ad interventi ripetuti e rapidi della batteria, come potrebbe accadere per il caso in questione.

Dall'altra parte abbiamo gli UPS "on-line", altrimenti detti "a doppia conversione". In questi apparecchi le uscite sono completamente separate dalla rete, la quale viene utilizzata esclusivamente per tenere cariche le batterie. Alle batterie è collegato un inverter, che ricostruisce la sinusoide da 230V/50Hz (o una qualche forma d'onda più grezza che la approssima in qualche modo) in maniera assolutamente stabile, ed è a questo inverter che sono collegate le uscite dell'UPS. Questo è il tipo più costoso ma anche quello che presenta la minore efficienza elettrica in termini di consumi, oltre a richiedere maggior manutenzione in quanto le batterie appunto sono costantemente usate e quindi si usurano più in fretta. Oltrettutto questi UPS sono dotati di ventole, che oltre a rappresentare un elemento in più che potrebbe rompersi sono anche fonte di rumore.

Di mezzo ci sono gli UPS "line interactive", dove l'uscita è regolata per mezzo di un regolatore attivo, e la batteria viene commutata in linea solo in caso di black-out. Anche qui, essendoci un relé, bisogna prestare attenzione al tempo di commutazione.

Per il caso specifico si potrebbe usare un UPS on-line o line interactive, possibilmente del tipo con inverter ad uscita sinusoidale pura e non a sinusoide approssimata (o peggio quadra) e, nel caso si scelga un line interactive, uno il cui tempo di commutazione del relé sia al massimo di 10 millisecondi. Oppure, se i black-out non sono un problema ma bisogna rettificare le instabilità della rete, in alternativa all'UPS forse è più indicato usare uno stabilizzatore di rete, in modo da non avere il problema della batteria da cambiare ogni tot tempo. Qui se ne parla.
Ok, chiarissimo.
Grazie milleemo