04-05-21 17.27
Vi racconto della mia recente esperienza.
Ho sempre fatto sport, prevalentemente atletica pesante, tolta la gioventù in cui ho fatto una quindicina di anni di nuoto fra pregonistica, agonistica e pallanuoto, e una breve parentesi rugbistica di "alto livello" (perché ho giocato una partita in under 18 nazionale, non per altro) durata poco causa infortunio.
Negli ultimi 3 anni complici i trasferimenti fuori per lavoro ho mollato e sono ingrassato come un maiale.
Il mio peso forma in attività è sempre stato suo 90/95 kg con una % di grasso corporeo fra il 12 e il 15%, che poi è la condizione normale per un atleta di categoria pesante che non fa uso di farmaci, altezza 180 cm. Un bel torello insomma.
Così un paio di mesi fa sono andato da un nutrizionista (scelta molto ragionata).
Visita estremamente accurata, comprensiva di plicometia, impedenziometria e calorimetria, cosa che praticamente nessuno fa (la maggior parte dei nutrizionisti fa solo plico).
Costo del tutto 210 euro che includono 4 mesi di controlli peso ogni 2 settimane.
La partenza era 112,5 kg.
Adesso ne ho perso 11 in 10 settimane, me ne restano 6 da perdere.
La dieta posso dire che è stata perfetta, perché in queste settimane non ho praticamente mai sgarrato, per diversi motivi facilitanti.
La compliance alla dieta è fondamentale, e dipende principalmente dalle abitudini inveterate.
Io ho la fortuna di avere alcune abitudini buone: non mangio schifezze e non sono uno spiluccatore fuori pasto.
I miei problemi erano essenzialmente due: mangiavo poco e in maniera squilibrata verso le proteine in settimana, e troppo nel weekend.
Il nutrizionista si era fatto l'idea che bevessi molto, cosa non vera tanto che alla fine mi ha concesso alcol in libertà che non ha minimamente influito sulla perdita di peso (anche perché più che una birra media nel giorno pizza o un paio di bicchieri di rosso quando mangio la carne rossa non bevo).
Morale della favola, mangio mediamente più di prima, e con soddisfazione.
Visto che mi piace cucinare mi ha predisposto una dieta piuttosto libera nella rotazione delle varie giornate, indicandomi invece che i pasti fissi gli ingredienti: in pratica ho una dozzina di giornate tipo da alternare con una certa libertà, in cui per ogni pasto sono indicati gli ingredienti base (quantità di pane, pasta o parete, quantità di olio, quantità di cibi proteici).
Io devo solo assemblare a mio gusto: ho pasta con verdure, scelgo che tipo di pasta (integrale, di segale, di kamut, di grano saraceno, di farine di legumi), e il condimento lo preparo rispettando la quantità di olio.
Ad esempio pasta alla Norma con le melanzane grigliate e la ricotta salata, oppure risotto ai carciofi, oppure una bella ribollita, o ancora pasta con broccoli e acciughe, etc etc.
Lo stesso coi secondi: quantità di carne o pesce come da prescrizione, olio in base al quantitativo giornaliero, etc etc.
Così mi sono studiato dei bei piatti: filetti di maiale brasati alla senape, tonno crudo con vellutata di asparagi, polpo con carciofi, merluzzo panato al forno, petto di tacchino arrosto con il fondo di brodo, etc etc.
Tutto ciò mi ha fatto capire ad esempio che in mensa mangio meno di quel che dovrei, cosa che mai più avrei pensato.
È una soddisfazione, fatica zero, e ora con 10 kg in meno posso riprendere ad allenarmi a casa.