Diteggiature scale pentatoniche

  • yurirob
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08-02-09 22.55

ciao a tutti,
esiste un testo (o dei testi) in cui vengano esposte le scale pentatoniche (maggiore, minore) e blues? Con consigli sulle diteggiature?
Esiste in generale un prontuario sulle scale di tutti i tipi per pianoforte?

Grazie.
Edited 8 Feb. 2009 21:55

09-02-09 01.27

Su questo mio sito ho iniziato a pubblicare delle cose circa le scale per improvvisare al pianoforte o per qualsiasi altro strumento musicale.
Per le diteggiature relative a certe scale (blues,pentatoniche,diminuite,superlocrie) sul piano ancora non ho scritto nulla.
emo
  • Asterix
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10-02-09 00.13

Diteggiature: forse dico un'eresia, ma non ci può essere una diteggiatura in assoluto, voglio dire, dipende dalla frase che suoni: se devo suonare DO - RE - Mi - FA non è che suono 1-2-3-1 perchè nella scala di do maggiore dopo il mi col 3' dito metto il 1' sul fa...
Qui sicuro le trovi le scale:
jazzitali.net
Buon lavoro. Stefano.
  • yurirob
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10-02-09 15.59

Grazie a chi mi ha risposto.
x Musica_Classica_Jazz: davvero un bel sito, spero tu possa continuare così e inserire parti più specifiche sul pianoforte.

x Asterix: in effetti mi rendo conto che queste scale non vengono magari studiate - come le scale maggiori e minori - con una certa diteggiatura per le due mani. Più che altro volevo sapere se c'erano dei testi che le trattavano in maniera specifica per gli strumenti a tastiera. Comunque guarderò il sito di jazzitalia

  • anonimo

10-02-09 16.22

1-3-1-2-3-1-3
sol-la-do-re-mi-sol-la

10-02-09 23.56

Comunque come detto sopra dipende dalla frase e l'importante è far lavorare le dita,il polso e la mano in modo più naturale possibile.
Se uno ha del tempo, con un po di pazienza potrebbe tirare giù le diteggiature più appropriate per sinistra e destra sulle 4 ottave, cosa che non ho mai fatto sinora.
Sinceramente ne ne ho mai visto e percepito l'utilità di fare scale pentatoniche in serie a 4 ottave con una diteggiatura standard, canonica tipo quella delle scale maggiori e minori che si portano agli esami di conservatorio.
Voi che ne pensate?
Per quale motivo potrebbe essere utile?
emo
  • yurirob
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11-02-09 00.17

Sì, in effetti mi rendo conto di aver chiesto una cosa un pò così...da "Jazz Hanon".
Però secondo me avere in testa la diteggiatura delle scale anceh su più ottave, come se fossero dei piccoli "patter" potrebbe aiutare nel momento dell'improvvisazione e nello studio delle scale suddette, specie nella memorizzazione. Boh, è un'idea. Non mi sono ancora cimentato in questi studi.

11-02-09 10.34

Guarda vorrei consigliarti fortemente che le vie per improvvisare bene non stanno certo nei pattern o nelle formule.
Anzi, allontano fortemente da quella che è la vera strada da seguire.
Ci sono passato su questo.
Le strade le ho percorse da almeno 25 anni e ti posso assicurare che per improvvisare bene, e per bene intendo in modo piacevole, musicale, armonico, gradevole, espressivo...,la strada da percorrere è quella del conoscere la composizione e l'armonia oltre che fare parecchia pratica in diversi settori musicali (strumento,swing,ritmo,orecchio,ascolto...).
emo
  • yurirob
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11-02-09 16.35

@ Musica_classica_jazz
Guarda vorrei consigliarti fortemente che le vie per improvvisare bene non stanno certo nei pattern o nelle formule.
Anzi, allontano fortemente da quella che è la vera strada da seguire.
Ci sono passato su questo.
Le strade le ho percorse da almeno 25 anni e ti posso assicurare che per improvvisare bene, e per bene intendo in modo piacevole, musicale, armonico, gradevole, espressivo...,la strada da percorrere è quella del conoscere la composizione e l'armonia oltre che fare parecchia pratica in diversi settori musicali (strumento,swing,ritmo,orecchio,ascolto...).
emo
ok, grazie del consiglio. In effetti io sono sempre stato un pò troppo schematico e mnemonico sulle cose e questo contrasta un pò con lo spirito dell'improvvisazione. Comunque presto voglio mettermi a studiare più seriamente. Ho già cominciato con l'armonia. Un pò alla volta proverò ad approfondire anche questi argomenti sperando che mi ispirino e che mi aprano nuove prospettive soprattutto nell'arrangiare pezzi al piano.

  • nubi
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12-02-09 18.34

Musica_classica_jazz ha scritto:
Guarda vorrei consigliarti fortemente che le vie per improvvisare bene non stanno certo nei pattern o nelle formule.


emo

brutto vizio (spesso chitarristico) di ricondurre tutto a schemi prefissati.
  • Lorenzo_83
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14-02-09 01.06

Secondo me (studio piano classico e jazz) la diteggiatura standard delle scale aiuta molto ad avere una impostazione perfetta della mano. Chiaro poi che la diteggiatura cambia in base al brano, ma avendo studiato il metodo giusto di postare, i problemi si dimezzano nell'impovvisazione..Poi studiare altri brani con diteggiature obbligate fa anche molto..studiate Bach 48 preludi e fughe e poi ditemi....
  • Lorenzo_83
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14-02-09 01.10

@ Musica_classica_jazz
Guarda vorrei consigliarti fortemente che le vie per improvvisare bene non stanno certo nei pattern o nelle formule.
Anzi, allontano fortemente da quella che è la vera strada da seguire.
Ci sono passato su questo.
Le strade le ho percorse da almeno 25 anni e ti posso assicurare che per improvvisare bene, e per bene intendo in modo piacevole, musicale, armonico, gradevole, espressivo...,la strada da percorrere è quella del conoscere la composizione e l'armonia oltre che fare parecchia pratica in diversi settori musicali (strumento,swing,ritmo,orecchio,ascolto...).
emo
Quoto appieno ed aggiungo che per poter bene improvvisare con gusto, bisogna ,oltre a quello scritto da musicaClassicaJazz, imparare a cantarsi i soli e poi tirarseli sul piano..il bee boop può essere d'aiuto.

14-02-09 11.02

Lorenzo_83 ha scritto:
studiate Bach 48 preludi e fughe e poi ditemi....


Li ho studiati circa 20 anni fa e presi 10 alla prova di ottavo anno.
emo
Non confondiamo il suonare un brano classico con la giusta diteggiatura o le scale canoniche occidentali (maggiori, minori) che è cosa fondamentale come appunto dici per impostare la mano a muoversi nel modo più naturale, agevole e corretto possibile.

Il fatto è che usare diteggiature fisse per improvvisare ti porta in una strada opposta a quello che è la strada dell'improvvisazione.
emo
  • Lorenzo_83
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14-02-09 13.49

Certo. Ti riporto la mia esperienza dicendoti che quando suonavo da autodidatta usavo diteggiature paurose (a volte prendevo un fa#maj con 2°-3° e 4° ditoemo). Da quando però ho iniziato a studiare i brani classici ho sviluppato una certa sensibilità a ricavarmi da solo le diteggiature giuste per l'esecuzione anche delle improvvisazioni. Per questo dico che a volte studiare per bene qualcosa di molto complicato sulla diteggiatura (ricordiamoci delle parti ferme e delle girate paurose della dx e della sx per suonare le 4 voci di Bach, o le tre) aiuta a facilitare e a sviluppare con facilità le proprie posizioni.
Ma tu sei un insegnante di musica?

14-02-09 17.12

Lorenzo_83 ha scritto:
Ma tu sei un insegnante di musica?


[OT]Si, ma sono soprattutto un compositore e musicista auto prodotto.
Poi ho diversi siti musicali cerca musilosophy che sarei io.[/OT]

Nella pianoforte classico la corretta diteggiatura è un aspetto fondamentale.
Ma come puoi diteggiare un qualcosa che ancora non esiste, durante l'improvvisazione?
Se suoni sempre le cose seguendo lo schema di diteggiatura (pattern) ovviamente produce cose poco originali e ripetute.
Vorrei aggiungere, però, che nell'improvvisazione occorre fare parecchia attenzione a usare tutte le dita e a passare sopra o sotto il pollice in diversi modi.
Ho notato su me stesso e su tanti altri pianisti improvvisatori, che spesso si gira solo sul terzo dito e raramente con il quarto. O che, per esempio, molti (tra cui anche io) hanno più facilità nel scendere con le note che ne salire, questo a causa delle abitudini di uso della diteggiatura.
Certo è che anche quando si improvvisa, conoscere le diteggiature corrette in senso lato è importante.
Ma bisogna evitare di imparare a memoria pattern con dita corrette e suonare solo quelli, perdendo ore ed ore, tolte allo studio di cose ben più importanti.
Una cosa è imparare una recita in una lingua straniera senza sapere cosa si sta dicendo, ed una cosa conoscere quello che si sta dicendo e creando ex-novo.
  • Lorenzo_83
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14-02-09 21.33

Complimenti ho visto il sito.
è davvero interessante. Ci studierò qualcosa sopra. Tanks