Programma e livello per autodidatti

  • maury3000
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19-03-10 00.30

Salve a tutti ragazzi,

chiedo qui perché ho sempre trovato in passato validi sostegni didattici. Sono da poco riuscito a riprendere a studiare il pianoforte, strumento che strimpello (non oserei di più) da svariati anni.
Essendo carente di tecnica (dal mio punto di vista), ho praticamente riniziato da zero o quasi. Mi sono armato dell'Hanon e quotidianamente faccio i miei esercizi (che bravo emo). L'approccio del libro mi piace e mi trovo bene, se non altro "alleno" le dita e l'organizzazione del libro è tale che mi obbliga a praticare quotidianamente (anche più volte al giorno) e per me che di natura sono un fancazzista vi assicuro che è una gran cosa.

Ora però, vorrei capire quale è il mio livello, rapportato diciamo ad uno studente del conservatorio. E mi piacerebbe sapere anche se esistono degli standard a livello di brani (immagino di sì). Ad esempio, i preludi di Chopin n.4, 7 e 20 dell'Op.28 a che anno di studi appartengono? Il rondò alla turca della sonata KV331 di Mozart?

Ultima cosa, l'Hanon è completo come metodo di studio? Ossia, unito allo studio di brani musicali "ad-hoc" per il mio livello, può portarmi ad un buon livello pianistico? O sarebbe meglio integrare con altri testi? Se sì, quali e quando?

Grazie a tutti quelli che avranno la pazienza di soddisfare le mie domande, saluti emo

Maurizio
  • clouseau57
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19-03-10 14.08

Un altro testo su cui credo tu debba esercitarti e quellodelle scale di Finizio.
I pianisti puri , potranno darti suggerimenti piu' completi....
emo
  • maury3000
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19-03-10 14.17

Anzitutto, grazie per aver risposto. Prendo nota del testo...ho trovato anche un file excel contenente una lista di brani con relativo livello fino al 10...Non sono sicuro che sia giusto, le Sonatine di Clementi Op.36/2 e 4 appaiono tra i pezzi di 4° livello emo. Nello stesso livello sono presenti alcuni pezzi delle suite inglesi di Bach, Per Elisa e i Preludi di Chopin che ho citato...boh emo

Qualche purista mi venga incontro emo.

Saluti,

Maurizio
  • clouseau57
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19-03-10 16.27

Credo che tu abbia comunque bisogno , oltre a un serio metodo di studio , a una qualsivoglia forma di insegnamento , scuola o comunque un programma da seguire.
Trovati un insegnante serio che ti possa indirizzare sul metodo da seguire e sui programmi sui quali studiare.
Con una modica spesa mensile avrai un punto di riferimento , un impegno e un traguardo da poter raggiungere !
In bocca al lupo !
Andrea
emo emo
Edited 19 Mar. 2010 15:29

20-03-10 11.11

ti consiglio MOZZATI-esercizi di tecnica pianistica

per quel che riguarda la cosiddetta "tecnica pura", ci sono esercizi interessanti ed ha un'impostazione diversa dagli altri manuali, e diametralmente opposta all' Hanon. è molto discorsivo, gli esercizi sono spiegati e di pentagramma c'è poco, giusto l'esempio. diciamo che è un libro "che fa pensare" ;)
  • maury3000
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20-03-10 20.29

Grazie per il consiglio, interessantissimo! Mi ha fatto pensare ad un manuale di armonia jazz che ho e che (sempre che abbia capito bene emo) è fatto in maniera simile: molta teoria e di "pentagrammato" c'è giusto qualche esempio.

Per quanto invece riguarda i brani? Diciamo che mi trovo a mio agio (ovviamente studiando) su brani come Per Elisa. Un anno e mezzo fa in due settimane imparai quasi completamente il Notturno Op. 9 No. 2 di Chopin. So che magari possono essere domande stupide, ma le mie prime (nonché uniche) lezioni di piano risalgono alla adolescenza.

Inerentemente a questo e al consiglio dato dal caro ispettore: purtroppo al momento non la possibilità (in termini di tempo ed economica) per le lezioni di pianoforte. In secondo luogo, ho un carattere difficile e potrebbe volerci molto tempo per trovarmi un insegnante "compatibile" emo. Alla fine, credo che se potrò mi iscriverò al conservatorio, ma da qui a quel fatidico giorno, vorrei continuare a studiare e progredire, così da entrare magari già al 4-5 anno almeno emo. Conosco amici che lo hanno fatto per altri strumenti, o da autodidatti o tramite lezioni private, non credo sia una cosa difficilissima (visto anche alcuni diplomati in pianoforte emo)

Saluti,

Maurizio
  • camyrock86
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21-03-10 12.49

Se posso darti un consiglio: EVITA l'HANON!!!
Magari qualcuno mi darà del troglodita ma l'hanon ha solo esercizi ripetitivi che non aiutano a suonare in modo musicale, ma solo a muovere le dita. La tecnica di suonare il piano non deve essere finalizzata solo per essere agili ma essere agili in modo musicale. Anche se sono difficili ti consiglierei gli studi di Chopin: sono composizioni finalizzate all'esecuzione e sono anche belle. Te lo dico perchè ho provato sulla mia pelle l'hanon quando avevo 12,13 anni ma per me erano solo inutili ripetizioni sulla tastiera emo.

21-03-10 12.55

beh l'hanon va bene se "attualizzato": non tutti gli esercizi sono utili (sono spesso solo ripetizioni), e soprattutto vanno suonati in varie tonalità (così si abituano le dita a posizioni diverse).
  • maury3000
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21-03-10 14.31

camyrock86 ha scritto:
ma l'hanon ha solo esercizi ripetitivi che non aiutano a suonare in modo musicale, ma solo a muovere le dita. La tecnica di suonare il piano non deve essere finalizzata solo per essere agili ma essere agili in modo musicale.


Sì, mi trovi d'accordo su questo punto. Tuttavia, non ci sono esercizi migliori di quelli per rafforzare le dita. Con l'Hanon, per ogni esercizio, sto procedendo così: parto dalla velocità minima consigliata (per ora si va da 60-108 bpm) finché le dita non assimilano correttamente l'esercizio (per ora ci metto un 5 minuti a esercizio). Dopodiché, iniziano le varianti: in minore, su altre tonalità, cambiando gli accenti, cambiando la dinamica (anziché tutto in f, passo da p-mf-f-ff e poi a discendere). Fatto in questo modo, gli esercizi risultano molto più interessati e perdono la loro meccanicità. D'altra parte, anche il Czerny - Scuola di Velocità Op. 299 non è che sia poi chissà quanto musicale.
Per quanto riguarda Chopin...direi piano piano. Per ora ho ripreso le Sonatine di Clementi, e da oggi ho inserito anche il Preludio n.1 BWV846 di Bach e Per Elisa.
Non voglio strafare e arenarmi su uno spartito per cui non sono ancora pronto, poi finisce che mi viene lo sconforto emo. Arriverà il turno di Chopin, è uno dei miei autori preferiti, ma obiettivamente preferisco suonare bene qualcosa di facile che mediocremente o male qualcosa di difficile. Mi era già successo con il rondò alla turca di Mozart, l'avevo imparato (per altro neanche completamente giusto emo) ma la tecnica era carente e alcuni passaggi venivano molto sporchi e appicicati. Ora, pur conoscendo lo spartito, ho temporaneamente archiviato quel brano. Quando sarò migliorato, riprenderò a studiarlo come merita.

Saluti,

Maurizio
  • bian75
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24-03-10 19.46

clouseau57 ha scritto:
Credo che tu abbia comunque bisogno , oltre a un serio metodo di studio , a una qualsivoglia forma di insegnamento , scuola o comunque un programma da seguire.
Trovati un insegnante serio che ti possa indirizzare sul metodo da seguire e sui programmi sui quali studiare.
Con una modica spesa mensile avrai un punto di riferimento , un impegno e un traguardo da poter raggiungere !

d'accordissimo con clouseau...
io ad esempio quando ho cambiato insegnante ho capito molte cose che da solo era praticamente impossibile che imparassi!!!
fino a che vuoi impiegare il tuo tempo libero in qualcosa che ti piace... ok fai l'autodidatta, ma se mi parli di conservatorio e se come sembra sei veramente appasionato di pianoforte, da solo rischi solo di imparare errori che nn riuscirai mai a correggere credimi emo
puoi anche saper fare tutti gli esercizi del mio primo maestro di pianoforte di czerny, ma dipende come li fai... io ad esempio con l'hannon mi ero mezzo rovinato... cioè senza rendermene conto irrigidivo la mano per la frenesia degli esercizi, che nn sono assolutamente musicali... e quindi il contrario di quello che dovresti imparare a fare: musica!!!

il mio nuovo maestro mi ha fatto ri-iniziare da capo e ora ad esempio studio insieme alcune cose di:
-tecnica e scale
-czerny il mio primo maestro di pianoforte
- cesi marciano
-beyer op 101 (mi sembra)
più cose che magri possono piacermi come satiè...ecc....

a lezione suono su un kawai a coda e anche se è poco tempo che ho iniziato a studiare in modo decente (sempre a livello amatoriale) inizio a capire cose che senza il maestro....emo
  • maury3000
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24-03-10 23.24

bian75 ha scritto:
d'accordissimo con clouseau...
io ad esempio quando ho cambiato insegnante ho capito molte cose che da solo era praticamente impossibile che imparassi!!!
fino a che vuoi impiegare il tuo tempo libero in qualcosa che ti piace... ok fai l'autodidatta, ma se mi parli di conservatorio e se come sembra sei veramente appasionato di pianoforte, da solo rischi solo di imparare errori che nn riuscirai mai a correggere credimi emo
puoi anche saper fare tutti gli esercizi del mio primo maestro di pianoforte di czerny, ma dipende come li fai... io ad esempio con l'hannon mi ero mezzo rovinato... cioè senza rendermene conto irrigidivo la mano per la frenesia degli esercizi, che nn sono assolutamente musicali... e quindi il contrario di quello che dovresti imparare a fare: musica!!!

il mio nuovo maestro mi ha fatto ri-iniziare da capo e ora ad esempio studio insieme alcune cose di:
-tecnica e scale
-czerny il mio primo maestro di pianoforte
- cesi marciano
-beyer op 101 (mi sembra)
più cose che magri possono piacermi come satiè...ecc....

a lezione suono su un kawai a coda e anche se è poco tempo che ho iniziato a studiare in modo decente (sempre a livello amatoriale) inizio a capire cose che senza il maestro....emo


Ringrazio anche a te per l'opinione espressa emo. A questo punto forse dovrei precisare delle cose: le basi, ma proprio basi basi, della tecnica pianistica le imparai a lezione privata di pianoforte quando avevo 15-16 anni...è passato qualche annetto da allora. Ma gli insegnamenti quali come tenere il polso, fare attenzione a non irrigidire il braccio, ad ascoltare la tensione muscolare, sono cose che continuo ad osservare tutt'oggi.
Il mio più grande problema è il fatto che:
- mi scoraggio facilmente, e anche da qui volevo capire quale fosse, in maniera più o meno precisa, il mio "livello tecnico", ammesso che poi abbia senso parlarne;
- mi sento spaesato nel panorama della musica classica e anche leggermente intimidito, forse anche dall'idea di dovermi in qualche modo confrontare con chi studia, si spera, seriamente...in pratica mi sembra di fare un qualcosa di illecito, è difficile da spiegare. Credo che l'espressione "non credo di esserne all'altezza" riassuma perfettamente lo stato d'animo di quando inizio a studiare uno spartito, sia che si tratti di uno studio di Czerny che una sonatina di Clementi;

Il Beyer è un testo che usavo anche io (devo controllare se sia la stessa opera, ma mi pare di sì), proverò a reintegrarlo. Per quanto riguarda il Czerny, ho finito il primo studio della velocità, Op. 299 n.1. Sono distante anni luce dalla velocità indicata, ma sia il mio insegnante che altri mi hanno sempre detto che la qualità è più importante del tempo di esecuzione. Sottolineo il fatto che con l'Hanon non vado oltre gli 80bpm e lo faccio anche abbastanza di rado. Per il resto, faccio esercizi e riscaldamento sempre a tempi piuttosto blandi facendo attenzione a non irrigidire e articolare bene le dita, senza "spezzare". Grazie ancora a tutti per il supporto e i consigli, cercherò di farne tesoro. Chiunque voglia spendere qualche parola in più sull'argomento è ben accetto! emo

Saluti,

Maurizio

  • maury3000
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25-03-10 19.12

Confermo quanto detto prima: ho ancora a casa una copia del Beyer, Scuola preparatoria allo Studio del Pianoforte, Op.101...lo sto sfogliando giusto ora...quasi quasi lo uso per allenare l'esecuzione "a prima vista".

Saluti,

Maurizio
  • jacus78
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26-03-10 01.39

consiglio da pianista:
se dell'' Hanon hai l'edizione Ricordi, leggiti perbenino la parte introduttiva.......vedi, l'Hanon non è fatto per studiare le note, quelle le sai già avendo memorizzato la prima misura a salire e la prima misura a scendere di ogni esercizio!! e per questo per alcuni può essere ripetitivo!ma l'Hanon si studia principalmente per l'articolazione delle dita ,per l'uguaglianza delle dita tra loro ( a volte qualche dito suona sempre una frazione di secondo prima o dopo degli altri, facendo uscire le semicrome "sporche"(ma se non trovi qualcuno che ti faccia vedere come si fa, ti verrà difficile), si studia per la rilassatezza delle braccia e dei polsi ecc! e all'inizio di ogni esercizio troverai dei numerini in alto a sinistra tra parentesi che ti stanno ad indicare quali dita devono lavorare di più per quell'esercizio!e poi l'Hanon non finisce solo su questo tipo di esercizi, troverai trilli, troverai scale in doppie terze,(verso il numero 51) a parer mio è un fascicolo completo ma devi sapere come studiarlo!!!se leggi solo le note è lo stesso che hai fatto niente!!!
un'altro libro è "martelletti", noiosissimo da morire ma utilissimo per rafforzare le dita,(ad es. prova a tenere 5 tasti premuti con le 5 dita della sinistra, e tenendoli sempre premuti vedi se ti riesce bene ad alzare solo il 4° dito(anulare)e picchiarlo con una certa insistenza senza irrigidire spalla braccio polso e mano)).
di libri per la tecnica ne esistono centinaia ma devi sapere come studiarli e per questo ti ci vuole una guida anche solo per poco tempo!!una volta che hai capito come studiarli, poi dipenderà da te!!
se è da tre anni che non suoni, lascia stare chopin, almeno per il momento!!ci sono da fare tutte le dinamiche!!buttatti invece a rotta di collo su czerny seguendo però gli stessi principi dell'Hanon altrimenti non serve nemmeno Czerny!
buon divertimentoemo!!!
poi se vuoi approfondire ci sarebbero scale, arpeggi a 2 3 e 4 ottave ecc ecc ecc!!!!
  • jacus78
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26-03-10 01.44

ah dimenticavo....anche dopo diplomato, se è da tre anni che non suoni è come ripartire da zero tagliato!!
pensa a un giocatore che non si allena da tre anni, sarà grasso e completamente fuori forma e non in clima partita!!
il livello di cui parli lo capirai tu stesso con l'andar del tempo e dopo averti rinfrescato la memoria con un bel pò di tecnica (abbondante) dopo di che, ti metti davanti mozart o chicchessia, se reggi bene e le braccia non si stancano sei sulla pista giusta!!!
per il 4 o 5 anno di conservatorio scusa se te lo dico ma te lo puoi scordare o perlomeno è molto difficile,emo, al 3° ci sono gli esami di solfeggio che dovrai darti per passare avanti......e quegli esami riguardano tutta la teoria musicale, tempi, semplici, composti, setticlavio(studio delle 7 chiavi),dettato musicale....insomma dovrai essere ferratissimo e ti porta via molto tempo!!
però se si ha voglia di fare, sono del parere che non esistano barriere insuperabili emoemo!!
un'ultima cosa, non avere mai paura di suonare o di commettere un sacrilegio alla musica classica, ognuno da alle esecuzioni un'interpretazione che in linea di massima è uguale ma nei dettagli ognuno da le sfumature che vuole, altrimenti non si avrebbe "stile"..
P.S. non avevo letto che avevi già studiato in precedenza con qualcuno, quindi visto che sai di che parlo, ti verrà tutto più semplice!!!
Edited 26 Mar. 2010 1:17
  • maury3000
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26-03-10 02.23

jacus78 ha scritto:
vedi, l'Hanon non è fatto per studiare le note, quelle le sai già avendo memorizzato la prima misura a salire e la prima misura a scendere di ogni esercizio!! e per questo per alcuni può essere ripetitivo!ma l'Hanon si studia principalmente per l'articolazione delle dita ,per l'uguaglianza delle dita tra loro ( a volte qualche dito suona sempre una frazione di secondo prima o dopo degli altri, facendo uscire le semicrome "sporche"(ma se non trovi qualcuno che ti faccia vedere come si fa, ti verrà difficile), si studia per la rilassatezza delle braccia e dei polsi ecc! e all'inizio di ogni esercizio troverai dei numerini in alto a sinistra tra parentesi che ti stanno ad indicare quali dita devono lavorare di più per quell'esercizio!

Sì, l'ho notato subito. Una cosa che faccio è dare sempre una lettura generale e mi hanno colpito subito le indicazioni delle dita che lavorano per ogni esercizio e come l'esercizio debba essere effettuato (la posizione delle dita da tenere, la morbidezza dell'avanbraccio). Per questo mi ha fatto un ottima impressione e mi sto trovando bene. Certo, imparare la sequenza delle note dell'esercizio è semplice (almeno quello) ma durante l'esecuzione bisogna stare molto attenti e "ascoltare" il proprio corpo facendo attenzione a non irrigidirsi.

jacus78 ha scritto:
ad es. prova a tenere 5 tasti premuti con le 5 dita della sinistra, e tenendoli sempre premuti vedi se ti riesce bene ad alzare solo il 4° dito(anulare)e picchiarlo con una certa insistenza senza irrigidire spalla braccio polso e mano

Ci credi? Questo esercizio lo conoscevo perché consigliato in un video di J. Rudess. Ottimo sapere che proviene da un manuale preciso. Anche solo per questo, ti sei meritato sicuramente un thanks emo.

jacus78 ha scritto:
se è da tre anni che non suoni, lascia stare chopin, almeno per il momento!!ci sono da fare tutte le dinamiche!!buttatti invece a rotta di collo su czerny seguendo però gli stessi principi dell'Hanon altrimenti non serve nemmeno Czerny!

Dunque, sono tre anni fermo per quel che riguarda la musica classica. Questo ha causato un enorme scompenso tra le mani, lasciando indietro la sinistra (che sfortunatamente è la "mano degli accordi"emo).
Chopin in effetti l'ho archiviato, così come Beethoven. Ho ripreso le sonatine di Clementi, fatto la prima senza troppe difficoltà (a parte il mio intestardirmi sul trillo finché non esce come dico io emo e ancora non ci siamo) e iniziato a studiare il minuetto in E dalla Suite Francese N.6 di Bach in cui invece sento grosse carenze a livello di dinamica...ossia non sono riuscito a inquadrare ancora un buon andamento che renda giustizia al brano.
Piuttosto, di Czerny cosa dovrei fare? Ho fatto il primo studio della velocità (guarda caso, al 90% è solo mano destra emo) e la settimana prossima iniziarmi a studiare con calma il secondo. Forse però dovrei affiancarlo a qualche altro metodo di Czerny? Tipo l'Arte di rendere le dita agili o l'Op.453, composta da 110 esercizi in ordine di difficoltà crescente.

Come mi hai suggerito tu stesso, ho praticamente resettato forzatamente tutto, costringendomi a riprendere le cose a livello più basso possibile e studiando con il metronomo, lettura a mani separate, poi insieme, poi aumentando pian piano la velocità ma senza mai strafare.

Saluti e grazie mille per i consigli!

Maurizio
  • jacus78
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26-03-10 02.40

nooooooooo....l'arte di render agili le dita si fa agli esami di ottavo!!! se non hai una tecnica discretamente egregia rischi di farti venire una tendinite!!!l'op, 299 va più che bene, si tratta di esercizi di 1 pagina e mezza, o 2......nell'altro andiamo dalle 4 alle 9 pagine a mò di moto perpetuo in sedicesimi e trentaduesimi!!sarebbe sfiancante e non riusciresti a finirlo un esercizio!!clementi va pure bene, niente di troppo complicato a livello tecnico, anche le suite inglesi vanno bene, occhio alle dinamiche e alle note legate!!
prova quest'altro libro: Studi di media difficoltà di Ettore Pozzoli, per certi versi è molto simile a czerny con lo stesso grado di difficoltà tecniche! per il resto va bene così, non appesantirti troppo!
il mio maestro mi diceva sempre: è meglio studiare un'ora con la testa al pianoforte che 4 ore con la testa al pallone!emo

dai un 'occhiata qua.........io sto cercando di studiare questa......è una trascrizione!!
http://www.youtube.com/watch?v=24CtaG5QS24&feature=PlayList&p=3A739D7F9B44A356&playnext=1&playnext_from=PL&index=2
e lui è l'esaurito che l'ha trascritta!!
Edited 26 Mar. 2010 1:55
  • maury3000
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26-03-10 02.48

jacus78 ha scritto:
nooooooooo....l'arte di render agili le dita si fa agli esami di ottavo!!! se non hai una tecnica discretamente egregia rischi di farti venire una tendinite!!!

Infatti mi sono limitato a sfogliarlo e ascoltare qualche esecuzione emo.

jacus78 ha scritto:
Studi di media difficoltà di Ettore Pozzoli

emo lo conosco e lo odio profondamente emo, una palla micidiale. Ho capito comunque che dovrò imparare a digerire questo genere di cose se voglio migliorare davvero. emo

jacus78 ha scritto:
dai un 'occhiata qua.........io sto cercando di studiare questa......è una trascrizione!!
http://www.youtube.com/watch?v=24CtaG5QS24&feature=PlayList&p=3A739D7F9B44A356&playnext=1&playnext_from=PL&index=2

Fenomenale, non conoscevo questa trascrizione di Volodos emo. In bocca al lupo e grazie ancora!

Saluti,

Maurizio

30-03-10 12.36

Maury: per il pozzoli, ascoltali eseguiti da Libetta, vedrai che comincieranno a piacerti! :P

@Jacus: dove si trova questa trascrizione?!?!? emoemoemo
  • maury3000
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30-03-10 13.35

shiningkeyboard ha scritto:
Maury: per il pozzoli, ascoltali eseguiti da Libetta, vedrai che comincieranno a piacerti! :P

Ok! emo.

Ho trovato qualcosa anche di Czerny su YouTube molto carino...però non ho mai visto questo volume...si chiama Op.139...emo. Qualcuno di voi la conosce? Sembra piena zeppa di minuetti e esercizi simili.

Saluti,

Maurizio
  • camyrock86
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30-03-10 18.33

Ti consiglio per l'indipendenza delle mani le invenzioni a 2 voci di Bach: la n.8 per cominciare.
Studiandole prima a mani separate e poi unendo le 2, sono un toccasana per la tecnica! E poi sono pezzi di 2 pagine, non molto lunghi e con neanche tanto sforzo in una settimana possono essere già suonicchiati a mani separate o unite a seconda del tuo livello.