Come apprendere l'indipendenza ritmica delle mani

  • whitus
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05-08-11 01.13

Ciao a tutti,
ho 35 anni e ho ripreso a studiare il pianoforte digitale tre mesi fa, dopo un passato lontano (15 anni fa) di tastierista di gruppetti giovanili.
Sto seguendo il Beyer, sono all'esercizio 88 per ora. Va tutto bene tranne per l'indipendenza ritmica della destra e la sinistra, so che è molto difficile ottenerla, come devo studiare per esercitarmi?
Fino ad ora ho fatto così per andare avanti con gli esercizi: metronomo lentissimo e digitazione pedissequa delle note nel rispettivo ordine e quando le mani hanno imparato la sequenza si va a salire di tempo.
Facendo così alla fine l'esercizio riesce ma non sento le mani indipendenti, semplicemente le note si incastrano nei tempi giusti.
Se provo a fare, per esempio, un blues, con accompagnamento della mano sinistra e improvvisazione con la destra, vado in crisi e la sinistra copia lo stesso ritmo della destra.
Cosa posso fare? Sono disposto anche a sacrificarmi molte ore e fare esercizi noiosi e ripetitivi ma vorrei avere la certezza che serviranno a qualcosa.
Mi aiutate? Grazie emo
  • Asterix
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05-08-11 01.24

@ whitus
Ciao a tutti,
ho 35 anni e ho ripreso a studiare il pianoforte digitale tre mesi fa, dopo un passato lontano (15 anni fa) di tastierista di gruppetti giovanili.
Sto seguendo il Beyer, sono all'esercizio 88 per ora. Va tutto bene tranne per l'indipendenza ritmica della destra e la sinistra, so che è molto difficile ottenerla, come devo studiare per esercitarmi?
Fino ad ora ho fatto così per andare avanti con gli esercizi: metronomo lentissimo e digitazione pedissequa delle note nel rispettivo ordine e quando le mani hanno imparato la sequenza si va a salire di tempo.
Facendo così alla fine l'esercizio riesce ma non sento le mani indipendenti, semplicemente le note si incastrano nei tempi giusti.
Se provo a fare, per esempio, un blues, con accompagnamento della mano sinistra e improvvisazione con la destra, vado in crisi e la sinistra copia lo stesso ritmo della destra.
Cosa posso fare? Sono disposto anche a sacrificarmi molte ore e fare esercizi noiosi e ripetitivi ma vorrei avere la certezza che serviranno a qualcosa.
Mi aiutate? Grazie emo
Bach "invenzioni a due voci"?...possono essere utili?
Ti suoni la sinistra e ti canti la destra, poi ti suoni la destra e ti canti la sinistra, poi mani unite.
A me questo tipo di esercizio serve.
Sopratutto è un esercizio mentale, devi pensare alle due voci e non agli incastri!!!
Buona musica. Stefano.

05-08-11 03.10

@ Asterix
Bach "invenzioni a due voci"?...possono essere utili?
Ti suoni la sinistra e ti canti la destra, poi ti suoni la destra e ti canti la sinistra, poi mani unite.
A me questo tipo di esercizio serve.
Sopratutto è un esercizio mentale, devi pensare alle due voci e non agli incastri!!!
Buona musica. Stefano.
Prima delle "invenzioni" fatti qualche pezzo dal "quaderno di maddalena" e dei 23 pezzi facili sempre di bach.
Tra gli esercizi puramente tecnici guarda il "piccolo Pischna", i primi esercizi.

Ciao
  • jacus78
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05-08-11 15.10




scott joplin in versione facilitata se non ne mastichi abbastanza........altrimenti............scott joplinemo!!
Edited 5 Ago. 2011 13:10
  • whitus
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05-08-11 15.23

Grazie, gentilissimi! emo
Comincerò con le parti cantate, è proprio un problema di testa. emo
  • anonimo

07-08-11 16.09

...confermo quanto detto sopra, ma per non fare un post inutile aggiungo un'altra cosa emo
A volte il problema non è tanto l'indipendenza in sè, ma la "pigrizia" della mano sinistra, che di conseguenza quando deve lavorare, e non supportare la sorella, va nel pallone.
"Hanon - Il pianista virtuoso" serve apposta a rendere le due mani omogenee. emo
  • febo50
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18-08-11 22.29

@ whitus
Ciao a tutti,
ho 35 anni e ho ripreso a studiare il pianoforte digitale tre mesi fa, dopo un passato lontano (15 anni fa) di tastierista di gruppetti giovanili.
Sto seguendo il Beyer, sono all'esercizio 88 per ora. Va tutto bene tranne per l'indipendenza ritmica della destra e la sinistra, so che è molto difficile ottenerla, come devo studiare per esercitarmi?
Fino ad ora ho fatto così per andare avanti con gli esercizi: metronomo lentissimo e digitazione pedissequa delle note nel rispettivo ordine e quando le mani hanno imparato la sequenza si va a salire di tempo.
Facendo così alla fine l'esercizio riesce ma non sento le mani indipendenti, semplicemente le note si incastrano nei tempi giusti.
Se provo a fare, per esempio, un blues, con accompagnamento della mano sinistra e improvvisazione con la destra, vado in crisi e la sinistra copia lo stesso ritmo della destra.
Cosa posso fare? Sono disposto anche a sacrificarmi molte ore e fare esercizi noiosi e ripetitivi ma vorrei avere la certezza che serviranno a qualcosa.
Mi aiutate? Grazie emo
Ho fatto per molti anni l'insegnate di musica (flauto e tastiere) e ricordo un curioso caso di un giovane allievo che nonostante reiterati tentativi non riusciva proprio a superare, con la mano sinistra, neppure le minime difficoltà del Beyer: non appena era richiesto un fraseggio diverso per destra e sinistra, si bloccava. A questo punto gli consigliai di imparare bene gli accordi e la loro formazione e suonare, su una tastiera splittabile, la melodia con la destra e gli accordi con la sinistra. Avendo molto orecchio e gusto musicale, cominciò pian piano, da sé, a ritmare la sinistra, poi a trovare note di passaggio fra gli accordi, poi i rivolti giusti, fino ad eseguire correttamente il basso (ad orecchio). Adesso è un ottimo tastierista di successo e fa anche musica jazz. Quindi il suo blocco sembrerebbe risiedere nel rifiuto della partitura e probabilmente del tipo di esercizio. Questo non deve essere per te motivo di scoraggiamento, ma anzi, un possibile approccio diverso per superare le difficoltà che manifesti.
  • Claudio67
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08-03-12 09.09

Riprendo questo vecchio thread per approfondire il tema dell'indipendenza ritmica. Anche io vorrei migliorare in questo: anche se il mio problema è quasi opposto, se leggo lo spartito non ho problemi, ma se improvviso fatico a pensare due melodie separate. Se la sinistra va in automatico o fa ritmi molto di base, allora riesco a andare libero con la destra, ma se penso a un ritmo particolare anche la destra tende a seguire. Come migliorare questa capacità di pensare a due temi in contemporanea ? Mi sembrava una buona strada quella di suonarne uno e cantare l'altro. Avete qualche consiglio ulteriore ? E una domanda, ma voi riuscite proprio a "sentire" entrambe le parti in qualunque momento della song ? Grazie. C.
  • Asterix
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08-03-12 10.51

@ Claudio67
Riprendo questo vecchio thread per approfondire il tema dell'indipendenza ritmica. Anche io vorrei migliorare in questo: anche se il mio problema è quasi opposto, se leggo lo spartito non ho problemi, ma se improvviso fatico a pensare due melodie separate. Se la sinistra va in automatico o fa ritmi molto di base, allora riesco a andare libero con la destra, ma se penso a un ritmo particolare anche la destra tende a seguire. Come migliorare questa capacità di pensare a due temi in contemporanea ? Mi sembrava una buona strada quella di suonarne uno e cantare l'altro. Avete qualche consiglio ulteriore ? E una domanda, ma voi riuscite proprio a "sentire" entrambe le parti in qualunque momento della song ? Grazie. C.
Un esercizio che faccio per improvvisare (ma sono scarsissimo!) è quello di improvvisare a un tempo lentissimo ma perfettamente a tempo, poi di aumentare pian piano la velocità.
Come dici tu è una questione mentale, all'inizio la mia ragiona mooooolto lentamente!
La mente deve abituarsi ad andare avanti, è più o meno lo stesso esercizio che faccio fare agli allievi per imparare la lettura a prima vista, piuttosto leggi con il metronomo a 20 ma cerchi di non fermarti!
  • Claudio67
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08-03-12 21.58

Grazie. ma tu insegni classica o jazz o cos'altro ?
  • Asterix
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08-03-12 22.37

@ Claudio67
Grazie. ma tu insegni classica o jazz o cos'altro ?
Io insegno principalmente piano classico, insegno qualcosa di pianoforte/tastiere moderno ma a livello base.
(Per moderno intendo pop, rock, accompagnamento, etc...)
Non insegno assolutamente jazz...perchè non lo soemo, qualcosa ho studiato di jazz e di improvvisazione perché lavorando come tastierista a volte mi è utile.
Buona musica.
Stefano.
  • Claudio67
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09-03-12 23.41

Grazie, ho visto il tuo sito, insegni solo a Gaggiano o anche a Milano ? PS: sto cercando un insegnante come avrai capito :-), ma baggiano è troppo lontano!!!
  • anonimo

04-07-17 21.36

non dipende anche dla genere che si suona l'indipendenza delle mani?
Esempio, un brano come questo presenta difficoltà diverse da scott joplin che io suono senza troppe difficoltà.
Io ad esempio quando ritmo con la sinistra molte volte destra e sinistra vanno all'unisono ed è sbagliato; se rallento e mi concentro molto riesco a tenere il ritmo blues con la sinistra e fare la melodia con la destra, ma è difficoltoso.
  • Bartholdy
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04-07-17 22.42

Claudio67 ha scritto:
Riprendo questo vecchio thread per approfondire il tema dell'indipendenza ritmica. Anche io vorrei migliorare in questo: anche se il mio problema è quasi opposto, se leggo lo spartito non ho problemi, ma se improvviso fatico a pensare due melodie separate. Se la sinistra va in automatico o fa ritmi molto di base, allora riesco a andare libero con la destra, ma se penso a un ritmo particolare anche la destra tende a seguire. Come migliorare questa capacità di pensare a due temi in contemporanea ? Mi sembrava una buona strada quella di suonarne uno e cantare l'altro. Avete qualche consiglio ulteriore ? E una domanda, ma voi riuscite proprio a "sentire" entrambe le parti in qualunque momento della song ?

Questo perchè la pura indipendenza delle mani, nel senso di eseguire un ritmo qualsiasi con la sinistra ed improvvisare liberamente con la destra, è una facoltà che a mio avviso non esiste. Il cervello impara modelli di incastro ritmico tra le due mani, per cui per me è più corretto parlare di interdipendenza delle mani. Conoscevo un pianista argentino molto bravo, capace di tenere un tumbao con la sinistra ed improvvisare cose complesse con la destra, ma aveva problemi a farlo su un boogie woogie con il movimento tipico della sinistra.
  • anonimo

05-07-17 00.19

La soluzione al problema é invero semplicissima ma é difficile esporla senza avere una tastiera sottomano

I miei (pochi) allievi possono testimoniarlo
  • anonimo

05-07-17 06.48

@ Bartholdy
Claudio67 ha scritto:
Riprendo questo vecchio thread per approfondire il tema dell'indipendenza ritmica. Anche io vorrei migliorare in questo: anche se il mio problema è quasi opposto, se leggo lo spartito non ho problemi, ma se improvviso fatico a pensare due melodie separate. Se la sinistra va in automatico o fa ritmi molto di base, allora riesco a andare libero con la destra, ma se penso a un ritmo particolare anche la destra tende a seguire. Come migliorare questa capacità di pensare a due temi in contemporanea ? Mi sembrava una buona strada quella di suonarne uno e cantare l'altro. Avete qualche consiglio ulteriore ? E una domanda, ma voi riuscite proprio a "sentire" entrambe le parti in qualunque momento della song ?

Questo perchè la pura indipendenza delle mani, nel senso di eseguire un ritmo qualsiasi con la sinistra ed improvvisare liberamente con la destra, è una facoltà che a mio avviso non esiste. Il cervello impara modelli di incastro ritmico tra le due mani, per cui per me è più corretto parlare di interdipendenza delle mani. Conoscevo un pianista argentino molto bravo, capace di tenere un tumbao con la sinistra ed improvvisare cose complesse con la destra, ma aveva problemi a farlo su un boogie woogie con il movimento tipico della sinistra.
già, è vero: anche suonando con la sinistra un ritmo e semplicemente cantando la melodia il cervello va in tilt emo
  • anonimo

05-07-17 06.53

@ anonimo
La soluzione al problema é invero semplicissima ma é difficile esporla senza avere una tastiera sottomano

I miei (pochi) allievi possono testimoniarlo
ciao Maestro,
io ho notato che rallentando le cose migliorano di molto. Forse non sono ancora pronto per una velocità maggiore, ma insisto. Ho conosciuto un insegnante che ea in grado di suonare due brani completamente diversi, uno con la mano destra e l'altro con la mano sinistra quindi, forse per alcuni vale la regola dell'incastro, ma per altri l'indipendenza delle mani è reale.