Ho un problema con il mignolo destro. consigli, opinioni?

  • Mr_Banana
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12-09-12 19.30

Ciao.
Suono il pianoforte. Qualche anno fa pensai bene di rompermi il quinto metacarpo della mano destra, che sarebbe l'osso che sta tra il dito ed il polso. Dopo essermi fatto quindi una bella mesata con il gesso, non feci la riabilitazione, perche mi dissero che tanto l'avrei fatta suonando il piano. Comunque nella radiografia si vede benissimo che l'osso si è ricalcificato un po ricurvo verso l'interno causando così una inclinazione, lieve ma non troppo, del polpastrello del mignolo verso l'anulare, ed una perdita d'estensione della mano. Mi rimisi a suonare, ma senza fare specifici esercizi, vuoi per l'insegnante, vuoi per l'età, vuoi per l'incoscienza di quel periodo nero iniziato all'inizio della pubertà e protrattosi per tutta l'adolescenza, nel quale non pensavo minimanente al futuro e con il quale adesso devo fare i conti.
Da un paio d'anni frquento Siena Jazz ed avendo cambiato insegnante, adottato un metodo di studio e soprattutto avendo cambiato mentalità ho scoperto l'enorme importanza di fare gli esercizi di tecnica, scale hanon ecc ed ho scoperto tutta un'altra naturalezza nel suonare. Da qui tutto abbastanza ok, ero tornato in pista.
Poco meno di un'anno fa mi sono reso conto di avere un brutto vizio proprio al quinto dito della mano destra. Sembrerebbe che io abbia perso quasi tutta la forza del mignolo: premendo un tasto il dito non rimane inarcuato, ma si "spiaccica" rimanendo dritto e felttendo solo l'ultima falange, un po come farebbe normalmente suonando ottave o none, solo che lo fa sempre e a qualsiasi distanza dal pollice. La cosa, oltre ad essere a mio parere brutta a vedersi, mi da la sensazione che il dito non sia sotto il mio controllo e facesse quello che gli pare, come se non facesse parte della mano. Credo che influisca anche sull'esecuzione e sul tocco. Ciò mi causa malumore e frustrazione.
Ho provato a correggere la postura in vari modi, facendo gli esercizi per il quarto ed il quinto dito stando attento a metterlo inarcuato, cosa che mi è faticosa e mi causa indolenzimento. mi sono addirittura fatto un "tutore" da mettere proprio sulle ultime due falangi in modo che mi aiutasse a tenere la giusta posizione. Li per li sembrava che qualcosa migliorasse, ma in verità non è cambiato quasi niente. Se suono da Do a Sol in modo rilassato e naturale, senza pensare di tenere il dito inarcuato, ecco che si presenta ancora questo orrore.
E' strano, perche sono quasi sicuro che il problema sia apparso solo nell'ultimo anno dove avevo già iniziato a studiare tecnica seriamente. Il mio insegnante dice che non se ne era mai accorto e che non è affatto un problema.
Ma a me non va giù.
Edited 12 Set. 2012 17:40
  • Michele76
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13-09-12 15.53

A parte che non ho capito da quanto tempo hai "fissato" questo modo di suonare con il mignolo. Sicuramente, se dopo l'intervento c'è stato qualche piccolo dettaglio non andato perfettamente a posto, ci potrà anche stare un qualcosa di visibile tipo quello che racconti ma che forse non pregiudica affatto l'atto di suonare.
Mi sembra di capire che però questa è un'abitudine ormai di lunga data, dato che parli di suonare un intervallo e notare questa cosa, come se appunto ormai fosse un'abitudine acquisita al punto da non riuscire neppure più a renderti consapevole di cosa stai facendo con quel dito, nel momento in cui vai a suonarci un tasto... non so se mi sono spiegato, comunque credo che sia molto laborioso il recupero di una posizione diversa, come è sempre laborioso e prolungato nel tempo, correggere un vizio di qualsiasi tipo, dal momento che quella "cosa" ti viene da sé senza più pensarci
  • Mr_Banana
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13-09-12 18.12

Con precisione non lo so nemmeno io da quanto tempo è che che mi porto dietro questa cosa, ma sono abbastanza certo che non sia più di un'anno.
Il problema non è tanto tutta quella storia dell'osso che è rimasto in qualche modo storto (il quale ha provocato una perdita dell'estenzione della mano, problema che ho già praticamente risolto), è ovvio che se uno si spacca una mano è difficile che torni tutto perfettamente a posto. E' la postura, che queto dito ha preso a distanza di anni dall'incidente, che mi fa incazzare. La mano me la sono rotta quattro o cinque anni fà. Ho iniziato a studiare tecnica in modo serio piu di due anni fà e prima dell'estate scorsa sono quasi certo che non avevo questo problema. E' proprio questo che non mi torna, il problema si è presentato DOPO che io ho iniziato ad esercitare le dita.
Mettiamo caso invece, che abbia aquisito questo vizio proprio da quando mi sono rotto la mano (quindi al massimo 5 anni) e che io non me ne sia mai accorto, dici che il mio è proprio un caso disperato e che sia così improbabile che riesca a correggere il difetto?
Ci saranno pure degli esercizi da poter consigliare nei casi come il mio...
Edited 13 Set. 2012 16:25
  • Michele76
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15-09-12 18.08

E' una cosa strana in effetti ma un vizio è un vizio e non si può pretendere che venga con ordine e con consapevolezza, tutto qui.
L'unico tentativo da fare con costanza e pazienza (secondo me) è che PRIMA di studiare qualsiasi cosa, ti concentri sul movimento di quel dito anche insieme ovviamente al resto delle dita delle mani, per posizionarlo ed usarlo bene durante l'esercitazione. Proprio importi di fare un po' di articolazione con la sola mano "difettata" in modo che puoi proprio tenerla d'occhio, cercare di sentire la mano nella posizione corretta. Immagino che sicuramente sarà molto impegnativa questa cosa ma non vedo altre strade. Esercizi lenti, tranquilli in modo che proprio puoi tener d'occhio la mano che non faccia quel movimento, quando utilizzi il dito incidentato. E' chiaro che quando riparti con le cose che già hai studiato, riandrà per i fatti suoi, ma col tempo, di certo riuscirai a controllare questa cosa.
Sicuramente è una correzione che richiederà molta pazienza e attenzione
  • Mr_Banana
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15-09-12 18.59

In fono in fondo mi immaginavo che questa sarebbe stata l'unica sulozione... é che non ero sicuro che facendo così sarei veramente riuscito a risolvere il problema, effettivamente mi sono scoraggiato un pò troppo presto. Perche un pò di esercizi li ho già fatti ma senza arrivare praticamente a nulla, cosa piu che ovvia visto che non è una seccatura che si risolve in du giorni. Non devo far altro che martellare e rimartellare.
  • Michele76
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16-09-12 00.29

Infatti... anche perché quello che ti ho, diciamo così, suggerito puoi farlo tranquillamente con il beyer, per fare un esempio... esercizi "sciocchi" (si fa per dire) ma dove non c'è difficoltà tecnica quindi su quel piano non devi mettere attenzione. Esercizi terra terra di quel tipo ti permettono di guardare il dito e concentrarti sulla sua "rieducazione", diciamo così. Secondo me non c'è altra soluzione. Con costanza e pazienza, molto probabilmente nel giro di non molte settimane, il tuo cervello sarà già abituato a far muovere quel dito di nuovo in maniera più corretta. Devi investirci un po' di tempo sicuramente e molta pazienza ma non c'è dubbio che ne avrai dei benefici
  • Asterix
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17-09-12 13.57

Io ti consiglio do studiare molto con le orecchie, e di preoccuparti un po' meno della posizione del dito.
Tu dici "Credo che la posizione influisca sul tocco", prova a fare dei passaggi legati, staccati, con varie intensità e velocità e controlla - CON LE ORECCHIE - il tocco, puoi provare anche a registrarti.
Penso che la tecnica derivi sempre dalla sonorità che si vuole ottenere.
Magari in questi anni il tuo dito incriminato ha trovato da solo degli accorgimenti per suonare con la stessa qualità dele altre dita.
Io avevo un problema simile al 4 dito, ho fatto esercizi di articolazione per anni (senza usare correttamente l'orecchio) senza riuscire a ottenere nulla, poi mi sono registrato dei passaggi e li ho rallentati, da lì ho capito che il tocco era perfettamente uguale, solo che era pigro a rialzarsi.

Come studio ti consiglio questo:
Schubert_improvviso_op_90_n3
(melodia al 5' dito della destra).
Buona musica.
Stefano.
  • jacus78
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25-09-12 22.29

la cosa che mi stranizza è quando dici che "il dito è come se non facesse parte della mano"......in questo caso, sarebbe poprio un vizio quello di mettere il dito storto, e purtroppo l'unico metodo per correggere un vizio è quello di starci attenti, concentrarsi su tutti i movimenti del dito sia quando suona sia quando sono le altre dita a suonare.....praticamente prima impari a memoria lo spartito e poi ti concentri (guardandotelo) sul movimento del dito...

ci vuole molta pazienza e costanza per correggere questo tipo di vizi, appena molli un attimo la concentrazione, il dito ritorna a far le bizze.....riguardo alla frase incriminata, un pianista o uno che studia tecnica seriamente dovrebbe essere in grado perfettamente di autocontrollarsi i movimenti di tutte le dita, mani e polsi compresi......se a te questo sfugge, è proprio perchè finora, non hai prestato troppa attenzione al movimento del dito incriminato, o lo hai fatto in maniera sbagliata....

per quanto riguarda la rottura in sè dell'osso e la mancata riabilitazione, stai fresco, cè poco da fare.

io mi sono lesionato il polso sinistro in 2 punti (però ho parato un rigoreemo) e, come te, non ho fatto la riabilitazione....ne consegue il fatto che la sinistra mi si indurisce rispetto alla destra e ci devo mettere attenzione a rilassarla cosa che invece mi viene del tutto naturale con la destra, tranne quando cambia il tempo che non riesco completamente a suonare perchè mi fa mun male cane.
Edited 25 Set. 2012 20:30
  • Michele76
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27-09-12 16.42

E è un casino perché la sinistra comunque di solito è impegnata in ruoli di "sostegno", quindi disposizioni late degli accordi che rendono più tensione sul polso prima di tutto, quindi un problema del genere, conseguenza di un incidente, è una bella palla al piede che ti porti dietro.
Il discorso del dito che va un po' per gli affari suoi, in effetti si può correggere con tanta costanza. Poi è anche vero che conta il suono che esce ma dal momento che questa cosa è riportata qui come "problema", penso proprio che l'unico modo per correggere questa cosa (ovviamente senza andare a peggiorare la qualità del suono generale) sia l'attenzione da porgli mese dopo mese e col tempo la situazione deve migliorare per forza. A meno che quella "stortura" non sia la conseguenza di qualche auto-aggiustamente che il fisico fa per ovviare a doloretti o conseguenze dell'incidente. Allora ti abitui ad "usarlo" così e se non ci sono dolori né problemi di altro tipo, va sicuramente bene lo stesso
  • Mr_Banana
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28-09-12 18.55

Dolore al dito stesso non ne ho mai avuto. Gli unici indolenzimenti che ho avvertito a tutta la mano sono quelli legati al "meteo", e al cabiamento del tempo, classici per chi si è rotto qualcosa.
Quindi per quello che dici te in effetti il dito potrebbe anche rimanere così, perche effettivamente non mi ha mai fatto male nel suonare. Anche il mio insegnante mi ha detto, oltre al fatto che non se ne era mai accorto, che non è un problema.
Ma la cosa parte proprio da me. La posizione, o vizio, che questo dito ha preso mi fa, in un certo modo, sentire un "mezzo pianista". Perche è vero sì che non mi causa dolori e che probabilmente si è assestato così per motivi funzionali fisiologici, ma è anche vero che lo percepisco passivo e privo di forze, in piu cosa non meno importante, è veramente brutto a vedersi e per questo no lo sopporto.
Anche se sò già che il problema lo risolvo solo stando molto pazientemente al piano, prenderò comunque appuntamento da un fisioterapista, per sentire anche il parere di un medico e perche tanto male non può farmi.