I segreti del fraseggio bebop

  • anonimo

17-11-15 22.33

Avete mai notato come si possano ascoltare degli assoli estremamente semplici, tecnicamente facili, che usano poche note basate su relazioni armonice relativamente basilari, ma che ci colpiscono per la loro estrema musicalità?

Clark Terry e Bob Brookmeyer, classe e puro fraseggio

Tutto il contrario del classico assolo da jazzista menoso, consistente in una girandola di velocissimi cromatismi senza né capo né coda, sparati impietosamente sul malcapitato ascoltatore come proiettili di mitragliatrice:

Arturo Sandoval, tante note e poca musica

Il segreto di un fraseggio che catturi l’attenzione dell’ascoltatore intelligente, quello che non si fa intortare da prestazioni velocistiche ed ardite masturbazioni mentali tipo lydian chromatic, é piuttosto semplice: consiste nel costruire frasi che abbiano una loro intima coerenza, una direzione chiara, fluida e musicale.

Fondamentalmente, se analizziamo il problema spezzandolo in componenti più semplici e più facili da analizzare (in effetti la parola “analisi” viene dal greco “analysis” da “analuo”, che significa “scomporre, risolvere o sciogliere nei suoi elementi costitutivi), ci accorgiamo che gli elementi da analizzare sono essenzialmente tre:

• Come si inizia una frase?
• Come si sviluppa una frase?
• Come si termina una frase?

Ci sono molti contributi che discutono di come creare incisi melodici interessanti, molti altri che analizzano l’architettura generale del periodo musicale, ma che io sappia pochi didatti hanno affrontato in maniera sistematica e pragmatica questi tre semplici elementi: dove iniziare, come sviluppare e come terminare una frase in modo logico e musicale.

Il fraseggio bebop é quello che a mio avviso ha portato ai massimi livelli questi principi di logica musicale e strutturazione melodica basata sui concetti di tensione e risoluzione, ponendosi come base indiscussa di tutta l’evoluzione improvvisativa moderna e contemporanea (ovviamente arricchita da altri principi e concetti).



NOTA BENE : inizialmente l’approccio e gli esercizi proposti potrebbero sembrare meccanici ed artefatti, ma il loro scopo é semplicemente afferrare i concetti sottostanti ed impratichirsi nella loro applicazione sino a che il tutto venga alla fine senza pensarci, in maniera libera e musicale.

Alla stessa stregua, le “regolette” enunciate nel corso di questa breve analisi sono da considerare come meri supporti alla comprensione dei principi sottostanti; poi nella nostra pratica reale di improvvisazione, i suddetti principi staranno dietro al nostro suonare ma non in maniera rigida ed implacabile, anzi lasciando spazio ad eccezioni, stravolgimenti e sorprese.

Utilissimo risulterà registrarsi e riascoltarsi, focalizzandoci non su quello che “non funziona” ma piuttosto su quello che ha funzionato, perché ha funzionato, come ci siamo sentiti mentre lo suonavamo...e far si che le frasi che “funzionano” divengano gradualmente una parte proporzionalmente sempre più rilevante del nostro fraseggio.

Vi interessa?
  • anonimo

17-11-15 22.38

qui si alza il livello emo
  • obiwan
  • Membro: Expert
  • Risp: 1014
  • Loc: Siracusa
  • Thanks: 53  

18-11-15 10.15

Eccooooooooome se m'interessa!!! emo

P.S. comunque quel Sandoval non si può ascoltare...e tra i commenti c'è pure chi gli da del genio...incredibile emo
  • anonimo

18-11-15 14.41

Le esecuzioni veloci de "Il Volo del Calabrone" sono il modo migliore per dimostrare di non avere avuto un'istruzione elementare.
  • anonimo

18-11-15 14.53

Ascolta una cosa Cyrano, vado un momento off topic.

Ho sempre avuto qualche problema col jazz, pur ascoltando un sacco di porcherie ben peggiori. Quei Clark Terry e Bob Brookmeyer che hai postato sono però proprio quello che mi va a genio.

Siamo nel bebop, vero?

Ecco, mi piacerebbe ascoltare altre cose del genere e farmi una piccola cultura. Mi fa impazzire questo approccio: gente che ha in testa veramente il fare-musica, genuini, senza sboronaggine e austerità "inutili".

Se può aiutarti a capire un po' meglio i miei gusti nel settore a me piace molto lo swing. Mi piace molto anche Baker. Apprezzo Coltrane, Davis già lo trovo troppo astratto. Detto da uno con i miei gusti dovrebbe far ridere ma ribadisco: con il jazz ho qualche difficoltà che con gli altri generi non ho.
  • anonimo

18-11-15 15.07

ascoltati i fondatori del bebop
Edited 18 Nov. 2015 14:29
  • anonimo

18-11-15 15.51

@ anonimo
ascoltati i fondatori del bebop
Edited 18 Nov. 2015 14:29
giusto!

Pianisti:

Bud Powell
Thelonious Monk
Red Garland
Wynton Kelly
Hank Jones
Tommy Flanagan
Kenny Barron
Barry Harris

Sax:

Charlie Parker
Charlie Rouse
Sonny Stitt
Dexter Gordon
Cannonball Adderley

Tromba:

Clark Terry
Clifford Brown
Fats Navarro
Nat Adderley
Art Farmer
Jon Faddis
Dizzy Gillespie
Lee Morgan

Lista davvero minimale ma é un inizioemo

emo
  • anonimo

18-11-15 15.54

La prima nota, la nota iniziale della nostra frase é importantissima per almeno due ragioni:

• Una ragione interna, psicologica: essere sicuri di “da dove si inizia” aiuta grandemente a rompere il “blocco della creatività” che paralizza non solo i principianti, ma spesso anche gli improvvisatori che hanno già raggiunto un livello intermedio di abilità. Le terribili conseguenze di questo blocco sono duplici: o il poveretto si incammina nell’orrendo ed angusto sentiero dei “patterns”, trasformandosi da musicista in macchinetta per sparare frasi fatte, o se ha fortuna si affida ad un approccio aleatorio al fraseggio, iniziando ogni frase a caso, cosi come capita...

• Una ragione esterna, musicale: una frase iniziata fiaccamente, nella palude dell’incertezza e della casualità, ha buone chances di evolversi in un accrocchio di idee semiabortite e affannate che sono sempre inevitabilmente in ritardo sul fluire ritmico del tempo, col risultato di produrre un fraseggio allo stesso tempo greve e fiacco

Cominciamo quindi nella maniera più semplice: la frase si inizia su una nota dell’accordo sottostante (la prima, la terza, la quinta e in minor misura la settima) suonata su un tempo forte; chiameremo questa nota “nota target”

• Esercizio numero uno:

o I grado sul primo tempo, secondo tempo, terzo tempo, quarto tempo
o III grado minore sul primo tempo, secondo tempo, terzo tempo, quarto tempo
o V grado sul primo tempo, secondo tempo, terzo tempo, quarto tempo

  • anonimo

18-11-15 15.54

@ anonimo
giusto!

Pianisti:

Bud Powell
Thelonious Monk
Red Garland
Wynton Kelly
Hank Jones
Tommy Flanagan
Kenny Barron
Barry Harris

Sax:

Charlie Parker
Charlie Rouse
Sonny Stitt
Dexter Gordon
Cannonball Adderley

Tromba:

Clark Terry
Clifford Brown
Fats Navarro
Nat Adderley
Art Farmer
Jon Faddis
Dizzy Gillespie
Lee Morgan

Lista davvero minimale ma é un inizioemo

emo
basta per 10 anni emo
  • anonimo

18-11-15 15.56

Introdurre il principio di tensione e risoluzione

Adesso che siamo in grado di suonare una nota appartenente all’accordo sottostante (una “nota target”) su un tempo forte della battuta, possiamo introdurre un ulteriore principio: far precedere la nota target da una o più note di lancio che creino una tensione che imprime dinamica alla frase fin dall’inizio.

Questa nota/note di lancio puo’ essere un appoggiatura diatonica o cromatica superiore od inferiore, un breve cluster ascendente o discendente, un aggiramento cromatico, diatonico o misto più o meno complesso; la cosa importante é di congegnare queste “note preparatorie” in modo che la nota “target”, la nota che fa parte dell’accordo sottostante, cada comunque su un tempo forte.

Nota bene: se vogliamo far cadere la nota relativa all’accordo sottostante sul primo tempo, é ovvio che dobbiamo suonare le note di “lancio” in maniera anacrusica (parolone che vuol dire semplicemente sui tempi finali della battuta precedente)

Già qui ci accorgiamo di quante opzioni e possibilità ci si aprono davanti!

• Appoggiature diatoniche/cromatiche:

o Esercizio “one step”: far precedere la nota target da una o più note, anche cromatiche, avendo cura la nota target cada su un tempo forte
o Esercizio “two steps”: far precedere la nota target da una o più note, anche cromatiche, avendo cura che la nota target cada su un tempo debole, e poi procedere verso un’altra nota appartenente all’accordo sottostante (un’altra nota target, sia uguale alla prima sia differente) inserendo altre note diatoniche/cromatiche che riportino questa ulteriore nota target su un tempo forte

• Aggiramenti semplici:

o Sopra/sotto: un tono/un semitono sopra la nota target seguito da un tono/un semitono sotto e poi la nota target
o Sotto/sopra: un tono/un semitono sotto la nota target seguito da un tono/un semitono soprae poi la nota target
o Considerazioni ritmiche: anche in questo caso inizieremo facendo cadere la nota target su un tempo forte della battuta, ma niente ci vieta di sperimentare facendo cadere la nota target su un tempo debole e dirigendoci come sopre su un’ulteriore nota target inserendo due o più note di passaggio che ci riportino tale nota sul tempo forte

• Aggiramenti complessi:

o Il principio consiste nel “girare intorno” alla nota targer con una serie di note superiori ed inferiori (o inferori e superiori), un po’ come una bilia checompie una spirale discendente mente rotola in una piccola buca.
o Esempi: un tono sotto, mezzo tono sotto, un tono sopra, due toni sopra, un tono sopra, mezzo tono sopra...target!
o Qui le possibilità sono davvero tantissime: esplorare, esplorare, esplorare...sempre facendo attenzione a far cadere la nota target su un tempo forte
o Quando siamo sicuri del principio di cui sopra, potremo sperimentare facendo cadere la nota target su un tempo debole e dirigendoci come sopre su un’ulteriore nota target inserendo due o più note di passaggio che ci riportino tale nota sul tempo forte

Il tutto, beninteso, su tutti e 12 le tonalità, suonando lentamente, con sicurezza e swing, cercando la musica e non l’accrocchio di note, cominciando a discernere cosa funziona e cosa non funziona.
Vi assicuro che in pochi giorni sarete in grado di “mettere giù” l’inizio della vostra frase in maniera del tutto naturale, sicura, logica, variata e musicale.
  • anonimo

18-11-15 15.57

A questo punto una variante che potete tentare é iniziare la frase con una nota target su un tempo debole; saremo a questo punto “costretti” a fare due cose:

• Ritornare alla medesima nota target dopo aver inserito due note o più note che riportino la nota appartenente all’accordo sottostante su un tempo forte
• Muoversi verso un altra nota target, anch’essa appartenente all’accordo sottostante, inserendo due o più note diatoniche o cromatiche che facciano ritornare una nota target sul tempo forte
  • anonimo

18-11-15 20.34

Gentilissimi, grazie mille.
  • anonimo

18-11-15 23.57

Tommy Flanagan e la sua precisione nell'iniziare le frasi

A scopo puramente didattico, concentriamoci sull'energia, la precisione e l'intenzione con cui Tommy "aggredisce" le note iniziali di ogni frase
Edited 18 Nov. 2015 23:04
  • obiwan
  • Membro: Expert
  • Risp: 1014
  • Loc: Siracusa
  • Thanks: 53  

19-11-15 11.32

Interessantissimo argomento...grazie mille!!! emo
Scusa la banalità della domanda: la nota "target" immagino che cambi ad ogni cambio di accordo, giusto? Quindi se non dico fesserie siamo nell'ambito del modale?
  • anonimo

19-11-15 11.48

@ obiwan
Interessantissimo argomento...grazie mille!!! emo
Scusa la banalità della domanda: la nota "target" immagino che cambi ad ogni cambio di accordo, giusto? Quindi se non dico fesserie siamo nell'ambito del modale?
Grazie!

Per ciò che riguarda la domanda: la nota (o meglio le note) target sono le note dell'accordo (I III ed eventualmente 7) e quindi dipendono dall'accordo sottostante...direi che siamo nell'ambito del l'improvvisazione tonale verticaleemo


Esempio su Dmin7 (in minuscolo le note di "lancio", in maiuscolo la nota target che cadrà sul tempo forte): d e g a g gb F ovvero andare sulla III minore

Altro esempio su Cmaj7: f d d# E

Comunque a scanso di equivoci non è necessario usare note di lancio, o essere troppo cromatici...Il concetto è sapersi dirigere con musicalità sulla nota target
Edited 19 Nov. 2015 10:55
  • anonimo

19-11-15 12.00

Altra cosa già detta ma importantissima: queste regolette servono ad acquisire padronanza del flusso del fraseggio, poi nella nostra improvvisazione saremo liberissimo di trasgredire ad libitum...ma prima di trasgredire una regola bisogna conoscerlaemo
  • ahivela
  • Membro: Expert
  • Risp: 1401
  • Loc: Benevento
  • Thanks: 124  

19-11-15 20.01

obiwan ha scritto:
P.S. comunque quel Sandoval non si può ascoltare...e tra i commenti c'è pure chi gli da del genio...incredibile emo


Un momento, non scherziamo.
Sandoval, che io considero di gran lunga il miglior trombettista vivente, e' anche questo, un concentrato di arte e musicalita' sublime, nonche' la migliore versione mai ascoltata del brano


Nel video di Cyrano sta a fa' lo sborone, probabilmente per il contesto, per un fatto scenico, per fare spettacolo, perche' forse era l'ospite e doveva stupire un pubblico incolto, perche' i trombettisti cubani ci tengono a far sapere che sono grandi acutisti, ecc ecc.
Ma che sia un musicista immenso e' fuori discussione.
Edited 19 Nov. 2015 19:02
  • anonimo

19-11-15 20.07

@ ahivela
obiwan ha scritto:
P.S. comunque quel Sandoval non si può ascoltare...e tra i commenti c'è pure chi gli da del genio...incredibile emo


Un momento, non scherziamo.
Sandoval, che io considero di gran lunga il miglior trombettista vivente, e' anche questo, un concentrato di arte e musicalita' sublime, nonche' la migliore versione mai ascoltata del brano


Nel video di Cyrano sta a fa' lo sborone, probabilmente per il contesto, per un fatto scenico, per fare spettacolo, perche' forse era l'ospite e doveva stupire un pubblico incolto, perche' i trombettisti cubani ci tengono a far sapere che sono grandi acutisti, ecc ecc.
Ma che sia un musicista immenso e' fuori discussione.
Edited 19 Nov. 2015 19:02
Certamente vero, e tecnicamente l'ho sottolineato pure io

In effetti il suo problema é forse proprio di essere cubanoemo

Come fraseggio bebop, quello in questione nel migliore dei casi é mediocre, e se dovessi scegliere preferirei suonare un blues con Clark (tra l'altro ho avuto il privilegio di suonarci una data con Clark) piuttosto che un contratto di 5 anni con Sandoval

Ma qui entrano in ballo i gusti personali, a me il volo del calabrone non é mai piaciutoemo

emo
Edited 19 Nov. 2015 19:13
  • ahivela
  • Membro: Expert
  • Risp: 1401
  • Loc: Benevento
  • Thanks: 124  

19-11-15 20.12

Cyrano ha scritto:
Ma qui entrano in ballo i gusti personali, a me il volo del calabrone non é mai piaciutoemo


Mah, la colpa non e' del brano in se' (che invece e' na roba geniale), e' dell'abuso pecoreccio che se ne e' fatto negli anni. Comunque concordo che il video che hai linkato tu di Sandoval e' una pecionata marchettara di scarso valore musicale.
  • anonimo

19-11-15 20.14

@ ahivela
Cyrano ha scritto:
Ma qui entrano in ballo i gusti personali, a me il volo del calabrone non é mai piaciutoemo


Mah, la colpa non e' del brano in se' (che invece e' na roba geniale), e' dell'abuso pecoreccio che se ne e' fatto negli anni. Comunque concordo che il video che hai linkato tu di Sandoval e' una pecionata marchettara di scarso valore musicale.
invece qui Arturo suona delle belle frasi bebop

ad esempio

score dell'inizio dell'assolo

ultimo tempo della battuta di "lancio": aggiramento complesso per atterrare sul Bb (quinto grado) sul primo tempo della prima battuta (accordo Eb)

poi la frase prosegue (ma vedremo in seguito) per andare verso un Eb (primo grado di Eb) sul quarto tempo della stessa misura...
Edited 19 Nov. 2015 19:47