Direzione d'orchestra e le varie dinamiche

  • Petra
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04-08-17 20.10

Ogni Direttore d'Orchestra si differenzia, nel svolgere il compito di dirigere, nel proprio modo "personale". V'è, colui che gesticola in modo ampio, altro, il viso lo contorce adeguandolo al brano musicale in esecuzione. insomma, pare, che ciò venga svolto per offrire un teatrino ma, fare il processo alle intenzioni, impropria è la sentenza! Domanda: Agli orchestrali, questi modi influiscono nel rendere migliore l'esecuzione? La gestualità, dal pubblico vista lateralmente, suscita emozioni più per il modo di dirigere o della qualità della esecuzione? In fine, sono indispensabili tali gestualità/smorfie?
  • michelet
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04-08-17 20.14

Premesso che non sono un accademico, tuttavia penso che il rapporto tra direttore ed orchestrali sia di natura esclusiva, nel senso che non si può generalizzare. In genere sono gli orchestrali che devono adeguarsi al "linguaggio" gestuale del direttore, che sia minimale o estremo, ed anche il direttore ha l'obbligo di spiegare agli orchestrali come interpretare i suoi movimenti.
Alla fine si tratta di un dialogo dove le due parti cercano di comprendersi reciprocamente. Più le informazioni passano da una parte all'altra e più il risultato sarà ricco.
  • vin_roma
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04-08-17 21.05

Petra ha scritto:
Domanda: Agli orchestrali, questi modi influiscono nel rendere migliore l'esecuzione?

Secondo te? I gesti servono all'orchestra, il pubblico può anche chiudere gli occhi ed ascoltare.
  • anonimo

04-08-17 21.28

Innanzitutto la direzione consta di due momenti: concertazione e conduzione

La concertazione, che secondo me é la parte più importante, si svolge durante le prove ed é qui che il direttore imposta il fraseggio, le dinamiche, le arcate, la pasta sonora, la complessiva strategia espressiva dell'orchestra

La conduzione, che si svolge durante il concerto, si compone di tre elementi:

1) ritmica: attacchi, stacchi, tempo etc
2) dinamica: tutti gli elementi legati all'ampiezza sonora (forte, piano etc)
3) teatro: mossette, faccette buffe, gestualità etcetera

I berliner hanno ampiamente dimostrato di essere in grado di esibirsi senza direttore, affidando al primo violino i compiti meramente ritmici (punta dell'archetto)
  • anonimo

04-08-17 21.44

Fabrizio Meloni, primo clarinetto della scala e mio commilitone nella fanfara dell'aeronautica militare, mi diceva sempre che il segreto per suonar bene in orchestra é non guardare mai il direttore (sopratutto quando trattasi del maesctro Muti) ma piuttosto leggere bene lo spartito emo
  • vin_roma
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04-08-17 21.51

Cyrano ha scritto:
I berliner hanno ampiamente dimostrato di essere in grado di esibirsi senza direttore, affidando al primo violino i compiti meramente ritmici (punta dell'archetto)

Ahah, a tal proposito in una certa data a Lucca successero dei battibecchi tra il direttore e il solista. Il direttore mollò l'orchestra e noi avevamo un'altra data a Como il giorno dopo. L'orchestra: come facciamo? Annulliamo? Noi: manco per niente, verrà meglio! Il primo violino, cara amica nonché conoscitrice delle mie orchestrazioni, si portava dietro tutti gli archi (per loro basta guardare l'archetto della spalla), un po' io, un po' il solista ...abbiamo fatto realmente meglio!
  • vin_roma
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04-08-17 22.02

Comunque, il segreto, come detto da Cyrano, sta nel momento della concertazione (prove), è lì che il direttore spiega. Ho avuto la fortuna di suonare con grandi direttori, tra cui Bernstein, e grandi orchestre ma ho sempre avuto timori perché nonostante tutto non sono mai stato preparato, a differenza di violinisti o trombonisti, a suonare nelle orchestre. Quando "ero giovane" venni chiamato per suonare sotto la direzione di Rostropovich ...era la seconda o terza volta che suonavo a S. Cecilia... Di ciò che dirigeva non capivo un' H! Ero preoccupato... Ma venni rincuorato quando la spalla prima e tutta l'orchestra dopo si alzò indignata per andarsene dopo soli 10 min. di prove ...Rostropovich era ubriaco! Alle 10:00 di mattina! Te credo che nun capivo un cxxxx! emo
  • vin_roma
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05-08-17 10.45

Per chi ne fosse a digiuno lo invito a seguire questi vecchi programmi RAI:

Il direttore d' orchestra parte 1

Il direttore d'orchestra ultima parte interessante dal 2'.40" per vedere la reazione dell'orchestra al gesto.

Poi: Bernestein che dirige la sua "Ouverture da Candide"
bello apprezzarne le differenze ascoltando la versione diretta dall' ottimo L. Slatkin
  • kurwenald
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05-08-17 12.21

@ michelet
Premesso che non sono un accademico, tuttavia penso che il rapporto tra direttore ed orchestrali sia di natura esclusiva, nel senso che non si può generalizzare. In genere sono gli orchestrali che devono adeguarsi al "linguaggio" gestuale del direttore, che sia minimale o estremo, ed anche il direttore ha l'obbligo di spiegare agli orchestrali come interpretare i suoi movimenti.
Alla fine si tratta di un dialogo dove le due parti cercano di comprendersi reciprocamente. Più le informazioni passano da una parte all'altra e più il risultato sarà ricco.
Per esperienza in orchestra posso dire che,purtroppo ,pochi sono i direttori che spiegano agli orchestrali i loro gesti,che, a volte sono veramente "troppo"personalizzati.Umo di questi era Abbado e in minore entità, Muti,parlo anche del rapporto umano e di spiegazione e interpretazione della partitura.In generale ai livelli piu alti , ,il direttore bravo cerca con i mezzi piu semplici e diretti,a comunicare quello che richiede la parte orchestrale attenendosi alle indicazioni del compositore.Poi ,alla fine , è sempre un discorso di empatia, come avviene anche nella vita reale.E anche questo non è sempre vero:Toscanini aveva un rapporto pessimo con gli ochetrali,Parolacce e insulti,e un gesto a volte incomprensibile.ma le sue esecuzioni rimangono immortall
  • kurwenald
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05-08-17 12.32

comunque,generalmente, l orchestrarle guarda il direttore, negli attacchi dopo le pause e negli a solo.IL resto lo segue con la coda degli occhi per leggere lo spartito.Ma si presume che ,uno che ha vinto il concorso per il posto in orchestra, abbia gia risolto i problemi di intepretazione dei gesti direttoriali,destra per il tempo, sinistra per dinamica,staccati,legati etc.Alla fine, è l'esperienza che conta,come in tutte le cose
  • Petra
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05-08-17 13.30

@ vin_roma
Per chi ne fosse a digiuno lo invito a seguire questi vecchi programmi RAI:

Il direttore d' orchestra parte 1

Il direttore d'orchestra ultima parte interessante dal 2'.40" per vedere la reazione dell'orchestra al gesto.

Poi: Bernestein che dirige la sua "Ouverture da Candide"
bello apprezzarne le differenze ascoltando la versione diretta dall' ottimo L. Slatkin
Grazie per la segnalazione: Ho già visto il primo elencato. Pur conoscendo già alcuni particolari è sempre piacevole ed istruttivo, per me; quindi l'attenzione la pongo anche alle parole usate per la spiegazione. Aggiungo, gradisco pure ascoltare le varie opinioni dei partecipanti a "Supporti M", in quanto la loro cultura musicale varia a seconda della professionalità, passa tempo o altro. Questi pareri, espressi da vari pulpiti, palpitano ed esprimono un più ampio ventaglio di giudizi.
  • Petra
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07-08-17 18.00

@ Petra
Grazie per la segnalazione: Ho già visto il primo elencato. Pur conoscendo già alcuni particolari è sempre piacevole ed istruttivo, per me; quindi l'attenzione la pongo anche alle parole usate per la spiegazione. Aggiungo, gradisco pure ascoltare le varie opinioni dei partecipanti a "Supporti M", in quanto la loro cultura musicale varia a seconda della professionalità, passa tempo o altro. Questi pareri, espressi da vari pulpiti, palpitano ed esprimono un più ampio ventaglio di giudizi.
Ho visto ed ascoltato anche: "il Direttore d'orchestra ultima parte". La dimostrazione è molto efficace nell'evidenziare le varie dinamiche gestuali e sonore. Trovo troppo continuo le gesta delle braccia del Direttore in modo uguale: forse è dovuto per meglio far comprendere l'effetto della entità del gesto con il ritmo! Il braccio sinistro, a mio parere e piacimento, lo vedo meglio nel variare il volume del suono/canto. E' piacevole ascoltare quanto il Direttore esprime per spiegare: parole proprie e concise!
  • Petra
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09-08-17 11.13

@ Petra
Ho visto ed ascoltato anche: "il Direttore d'orchestra ultima parte". La dimostrazione è molto efficace nell'evidenziare le varie dinamiche gestuali e sonore. Trovo troppo continuo le gesta delle braccia del Direttore in modo uguale: forse è dovuto per meglio far comprendere l'effetto della entità del gesto con il ritmo! Il braccio sinistro, a mio parere e piacimento, lo vedo meglio nel variare il volume del suono/canto. E' piacevole ascoltare quanto il Direttore esprime per spiegare: parole proprie e concise!
Al mio parere circa il modo "sincrono" delle braccia del Direttore, esposto nel mio precedente e su esposto scritto, il Vostro parere qual'è!
  • anonimo

09-08-17 11.18

@ Petra
Al mio parere circa il modo "sincrono" delle braccia del Direttore, esposto nel mio precedente e su esposto scritto, il Vostro parere qual'è!
Come detto più sopra, a mio avviso i gesti del direttore d'orchestra servono sostanzialmente a soddisfare il suo ego ed a fare un po' di teatrino...dunque simmetrici o asimmetrici, ampi o quasi inavvertibili, aggressivi o paciosi, in buona sostanza non cambia quasi nulla

Quello che da cambiare l'esecuzione è una buona concertazione durante le prove
  • Petra
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09-08-17 11.33

@ anonimo
Come detto più sopra, a mio avviso i gesti del direttore d'orchestra servono sostanzialmente a soddisfare il suo ego ed a fare un po' di teatrino...dunque simmetrici o asimmetrici, ampi o quasi inavvertibili, aggressivi o paciosi, in buona sostanza non cambia quasi nulla

Quello che da cambiare l'esecuzione è una buona concertazione durante le prove
Grazie per la chiara risposta! Nel sottolineare questo particolare del "Direttore", senza seguito di considerazioni dai vari Forumers, mi è sorto il dubbio circa il timore, o la non opportunità di esporsi in giudizi. "Il Direttore" è un Maestro Insignito e pare porre "paura" fare rilievi, in questo caso, al modo di dirigere. Cyrano! Con la tua risposta, esprimi il tuo parere ma, anche di praticare e vivere nella "Libertà!
  • anonimo

09-08-17 11.46

@ Petra
Grazie per la chiara risposta! Nel sottolineare questo particolare del "Direttore", senza seguito di considerazioni dai vari Forumers, mi è sorto il dubbio circa il timore, o la non opportunità di esporsi in giudizi. "Il Direttore" è un Maestro Insignito e pare porre "paura" fare rilievi, in questo caso, al modo di dirigere. Cyrano! Con la tua risposta, esprimi il tuo parere ma, anche di praticare e vivere nella "Libertà!
Certo che sìemo
  • vin_roma
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09-08-17 12.25

Certamente non esiste un modo "unico" per dirigere l'orchestra.
Si può dirigere anche con una sola mano tant'è che la bacchetta, quando usata, è una sola! Ma poi il linguaggio gestuale diventa caratteristica di ogni direttore che più o meno può poi usare come "effetto spettacolo" ma sempre, di fondo, c'è l'esigenza di imprimere l'energia che si vuole ottenere.
Il fondamento della direzione è quello di usare gli stessi movimenti del solfeggio: battere in basso al centro, se si è in ternario il secondo movimento esterno al corpo e il terzo il alto. Se si è in quaternario: battere in basso al centro, secondo interno al corpo, terzo fuori e quarto in alto sulla verticale del battere.

Poi ci sono le "varianti" personalizzate: c'è chi dirige anche solo con le sopracciglia e chi cade dal podio per quanto si agita... dipende, dipende dall'interpretazione dei messaggi che il direttore desidera e che ha spiegato nel momento della concertazione.

Ci sono dei punti basilare comunque:
>battere della battuta sempre al centro in basso
>per l'attacco si tiene la mano ferma in un punto e per ottenere il suono si esegue un movimento in alto che ricade nel punto in cui prima si era fermi: questo è il battere della battuta.
Ovviamente, se l'attacco deve essere tenue in un tempo lento il movimento in levare sarà lento quanto la velocità che si desidera ottenere e l'escursione poco ampia. Se si vuole un attacco deciso, violento, in tempo lento, si useranno tutt'e due le braccia con un movimento ampio e pieno di energia che si esprimerà nell'escursione delle mani in alto nel tempo di un movimento e nella ricaduta nel punto della mano ferma.
Altro modo per far comprendere la velocità e l'attacco è fare un respiro evidente e "a tempo" prima del battere.

>Durante l'esecuzione ci possono essere variazioni di velocità e queste vengono espresse con l'allargamento del gesto per rallentare o nell'abbreviare l'escursione per accelerare.

>Dirigere musica sinfonica, da film etc... è una cosa, dirigere l'opera è un'altra.
  • Petra
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09-08-17 13.44

Grazie vin_roma. L'ampia ed esauriente descrizione dell'argomento in trattazione ricalca quella, concisa di Cyrano. Onde evitare dei malintesi, preciso che il mio rilievo è riferito solamente al 2° "Film" : " Il Direttore d'orchestra, ultima parte" da te opportunamente indicato nel post del 5 agosto scorso. Detta registrazione è assai ben fatta, ho prestato attenzione alla scorrevolezza del parlare del Direttore, al significato delle parole agli esempi fatti ed all'audio. A una cosa così ben fatta, mi è parso il particolare della direzione delle braccia mosse in modo uguale, come una "stonatura". Questo modo di dirigere lo si nota nei Cori e Bande musicali amatoriali. E con un po' di fantasia, lo si può associare alle "bimbette" annunciatrici alla TV del Meteo. Vestite con un "tubino" e le due braccia/mani mosse a mò di "marionette". Anche tu dimostri di fare uso della "Libertà". Ciò, fa aureola ai tuoi testi scritti su questo Blog.