Analisi di un brano jazz

  • anonimo

22-08-17 19.26

Ciao,
è da un pezzo che ascolto questo brano che trovo molto bello ed istruttivo, almeno per me. Noto una certa facilità dell'esecutore per quanto concerne l'indipendenza delle mani e mi dà anche la sensazione, sin da subito, che l'esecutore stia raccontando una storia col suo pianoforte.
Mi chiedevo quindi, se esclusivamente attraverso l'analisi uditiva, si è in grado di capire le scale usate, magari i fraseggi, non so se si dice così, o giri o pattern, già noti a chi fa jazz.

Ho la sensazione dei aver fatto una domanda da schifo ma non mi riusciva di meglio emo

Grazie
  • anonimo

23-08-17 06.09

Lo stile è un mix tra errol garner (la sinistra) e stilemi stride/swing (destra)

Ricordando per l'ennesima volta che non si improvvisa pensando alle scale ma agli accordi, lo stile improvvisativo è basato su semplici frasi (anche ad imitazione) che evidenziano le note dell'accordo sottostante, alternate con frasi ad accordi e qualche run (scala veloce ascendente o discendente su più ottave)
  • anonimo

23-08-17 17.37

@ anonimo
Lo stile è un mix tra errol garner (la sinistra) e stilemi stride/swing (destra)

Ricordando per l'ennesima volta che non si improvvisa pensando alle scale ma agli accordi, lo stile improvvisativo è basato su semplici frasi (anche ad imitazione) che evidenziano le note dell'accordo sottostante, alternate con frasi ad accordi e qualche run (scala veloce ascendente o discendente su più ottave)
caro Maestro, ti venisse mai la voglia di fare un video emo

In termini di accordi mi viene in mente solo II V I ma poi muore tutto lì
  • anonimo

23-08-17 17.48

@ anonimo
caro Maestro, ti venisse mai la voglia di fare un video emo

In termini di accordi mi viene in mente solo II V I ma poi muore tutto lì
Ma gli accordi te li da il brano stesso!

mettiamo autumn leaves

IVm7 | VII7 | IIImaj7 | VImaj7 | IIm7b5 | V7 | Im6 | I7 etc etc...

Adesso non devi pensare a scale e modi, pensa a suonare le note consonanti di ogni accordo (I, III e 7) sui tempi forti ed "abbellirle" con note le dissonanti che gli stanno vicine (sia diatoniche che cromatiche)
  • anonimo

23-08-17 20.36

@ anonimo
Ma gli accordi te li da il brano stesso!

mettiamo autumn leaves

IVm7 | VII7 | IIImaj7 | VImaj7 | IIm7b5 | V7 | Im6 | I7 etc etc...

Adesso non devi pensare a scale e modi, pensa a suonare le note consonanti di ogni accordo (I, III e 7) sui tempi forti ed "abbellirle" con note le dissonanti che gli stanno vicine (sia diatoniche che cromatiche)
grazie,
ci sto provando ma non è banale cavarci fuori qualcosa di interessante; comunque ho capito cosa intendi.
Con questi estremi, allora qualunque giro di accordi di un qualsiasi canzone che si presta, possono essere usati per fare jazz o meglio: improvvisare?
  • anonimo

24-08-17 00.22

@ anonimo
grazie,
ci sto provando ma non è banale cavarci fuori qualcosa di interessante; comunque ho capito cosa intendi.
Con questi estremi, allora qualunque giro di accordi di un qualsiasi canzone che si presta, possono essere usati per fare jazz o meglio: improvvisare?
Yes, corretto
  • anonimo

06-09-17 20.32

@ anonimo
Yes, corretto
maestro domanda: sembra quasi che col giusto swing anche le note apparentemente sbagliate trovano il loro posto: sbaglio?

che roba è questa?
  • anonimo

07-09-17 09.20

@ anonimo
maestro domanda: sembra quasi che col giusto swing anche le note apparentemente sbagliate trovano il loro posto: sbaglio?

che roba è questa?
Se ti riferisci a Botos e Di Francisco, è roba buona, ottima...Robi fa del bebop purissimo, Joey del blues moderno con sprazzi di bebop

Col giusto swing, e risolvendo le "note sbagliate" sulla nota target (ovvero una nota che appartenga alla triade sottostante) ogni nota trova il suo posto
  • anonimo

08-09-17 21.24

@ anonimo
Se ti riferisci a Botos e Di Francisco, è roba buona, ottima...Robi fa del bebop purissimo, Joey del blues moderno con sprazzi di bebop

Col giusto swing, e risolvendo le "note sbagliate" sulla nota target (ovvero una nota che appartenga alla triade sottostante) ogni nota trova il suo posto
esatto, mi riferivo proprio a quei due

grazie Maestro
  • anonimo

10-09-17 13.40

@ anonimo
esatto, mi riferivo proprio a quei due

grazie Maestro
scusa maestro ma qui mi ci vogliono 10 anni
  • anonimo

10-09-17 15.07

@ anonimo
scusa maestro ma qui mi ci vogliono 10 anni
Eh qui ci vuole dello studio
  • paolo_b3
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10-09-17 15.21

@ anonimo
scusa maestro ma qui mi ci vogliono 10 anni
Usando un termine recentemente in voga emo sì, Camilo ha talento, ma questa versione di "take five" è un po' vetrosa emoemoemo
  • anonimo

10-09-17 16.20

@ anonimo
Eh qui ci vuole dello studio
in alcuni passaggi, non so se intenzionale o meno, mi è sembrato che mano sx e dx non fossero troppo indipendenti, comunque che livello emo

Siccome mi fa rabbia volevo trovare un difetto emo
  • anonimo

12-09-17 20.15

@ anonimo
in alcuni passaggi, non so se intenzionale o meno, mi è sembrato che mano sx e dx non fossero troppo indipendenti, comunque che livello emo

Siccome mi fa rabbia volevo trovare un difetto emo
comunque Maestro,
la prima parte di take five sta riuscendo anche a me, chiaramente non come a Camilo, magari, però ti chiedo se esistono strategie per migliorare l'indipendenza per brani tipo take five o il consiglio è ancora: insistere, insistere ed ancora insistere?

Grazie
  • anonimo

12-09-17 21.47

Strategie per migliorare nella poliritmia ce ne sono a bizzeffe, ma si possono riassumere fondamentalmente in tre categorie:

1) solfeggio ritmico

2) esercizi di poliritmia con le mani e poi con la batteria

3) studio di brani classici (da bach a listz a chopin a ginastera a ravel a debussy etcetera etcetera

emo

PS non è detto che insistere sia per forza una buona strategia: insistere nell'errore potrebbe essere una cosa esiziale

Bisogna invece sapere cosa bisogna fare, e farlo con dedizione e costanza
  • anonimo

13-09-17 17.23

@ anonimo
Strategie per migliorare nella poliritmia ce ne sono a bizzeffe, ma si possono riassumere fondamentalmente in tre categorie:

1) solfeggio ritmico

2) esercizi di poliritmia con le mani e poi con la batteria

3) studio di brani classici (da bach a listz a chopin a ginastera a ravel a debussy etcetera etcetera

emo

PS non è detto che insistere sia per forza una buona strategia: insistere nell'errore potrebbe essere una cosa esiziale

Bisogna invece sapere cosa bisogna fare, e farlo con dedizione e costanza
perchè parli di poliritmia?
  • anonimo

13-09-17 17.51

@ anonimo
perchè parli di poliritmia?
Perché l'indipendenza delle mani non consiste solo nel suonare note differenti, ma sopratutto nel suonare figurazioni ritmiche differenti emo
  • ideare1
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13-09-17 20.46

@ anonimo
Ma gli accordi te li da il brano stesso!

mettiamo autumn leaves

IVm7 | VII7 | IIImaj7 | VImaj7 | IIm7b5 | V7 | Im6 | I7 etc etc...

Adesso non devi pensare a scale e modi, pensa a suonare le note consonanti di ogni accordo (I, III e 7) sui tempi forti ed "abbellirle" con note le dissonanti che gli stanno vicine (sia diatoniche che cromatiche)
Scusa l'ignoranza, ma cosa intendi per " tempi forti " ?
e gia che ci stai, se puoi spiegarmi anche quest'altra tua risposta " lo stile improvvisativo è basato su semplici frasi (anche ad imitazione) che evidenziano le note dell'accordo sottostante "
Grazie per la tua pazienza e per condividere con altre persone il tuo sapere ;)
  • anonimo

13-09-17 20.56

@ ideare1
Scusa l'ignoranza, ma cosa intendi per " tempi forti " ?
e gia che ci stai, se puoi spiegarmi anche quest'altra tua risposta " lo stile improvvisativo è basato su semplici frasi (anche ad imitazione) che evidenziano le note dell'accordo sottostante "
Grazie per la tua pazienza e per condividere con altre persone il tuo sapere ;)
No problem carissimo

1) i tempi forti sono il battere: 1 2 3 4

2) i tempi deboli sono il levare: 1 E 2 E 3 E 4 E

3) la frase si basa sul suonare dei piccoli incisi in cui le note dell'accordo cadono di
norma sui tempi forti...in do maggiore, metteremo do oppure mi oppure sol sul battere, e lo "prepareremo" con delle note adiacenti che non appartengono all'accordo: se la nota target, quella sul tempo forte, fosse per esempio mi (siamo in do maggiore) potremmo farla precedere da fa re#...e risolvere appunto su mi

Poi c'è tutto il discorso della frase tripartita e della ripetizione-variazione

emo
  • ideare1
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13-09-17 22.47

@ anonimo
No problem carissimo

1) i tempi forti sono il battere: 1 2 3 4

2) i tempi deboli sono il levare: 1 E 2 E 3 E 4 E

3) la frase si basa sul suonare dei piccoli incisi in cui le note dell'accordo cadono di
norma sui tempi forti...in do maggiore, metteremo do oppure mi oppure sol sul battere, e lo "prepareremo" con delle note adiacenti che non appartengono all'accordo: se la nota target, quella sul tempo forte, fosse per esempio mi (siamo in do maggiore) potremmo farla precedere da fa re#...e risolvere appunto su mi

Poi c'è tutto il discorso della frase tripartita e della ripetizione-variazione

emo
Grazie.... spiegazione perfetta !!!! :)
Tripartita...mhhhh aspettero' la spiegazione ;)