Il cervello del pianista jazz vs classico

  • maxpiano69
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23-01-18 15.47

Buona lettura e poi via ai commenti emo

https://www.focus.it/comportamento/psicologia/jazz-o-classico-il-cervello-dei-pianisti-lavora-in-base-al-genere

(Cose magari ovvie per chi le fa e vive, ma ho pensato potesse essere un spunto interessante per il forum: c'é qualcuno che si trova ugualmente a suo agio in entrambi i ruoli o che passa/é passato agevolmente dall'uno all'altro?)
  • SavateVoeanti
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23-01-18 18.31

Io ho studiato Classica e adesso mi cimento nel Ragtime-Blues-boogie-Jazz(grancalmaemo), che per quanto imbrantato io sia(ma tanto lo si percepisce anche solo ascoltando i dischi) ho visto che grande parte della differenza lo fa il fatto che nella classica si da grandissima importanza al legare le note che tante volte è un grosso dispendio di energie e compromentte anche la velocità, mentre negli altri generi che ho citato c'è tutta la libertà di legarle come no, dipende dalla comodità delle dita visto che nell'improvvisare non si ha tempo di scegliere le diteggiature, e comunque anche se non è improvvisato non si sta la a complicarsi la vita per il legato.
  • ilay72
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23-01-18 18.32

@ maxpiano69
Buona lettura e poi via ai commenti emo

https://www.focus.it/comportamento/psicologia/jazz-o-classico-il-cervello-dei-pianisti-lavora-in-base-al-genere

(Cose magari ovvie per chi le fa e vive, ma ho pensato potesse essere un spunto interessante per il forum: c'é qualcuno che si trova ugualmente a suo agio in entrambi i ruoli o che passa/é passato agevolmente dall'uno all'altro?)
penso che oggi....nel 2000 e passa...essere un buon pianista jazz completo, significa avere una formazione classica di base...intendo una tecnica ben strutturata....da diploma insomma... emo
  • monika_A3
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23-01-18 19.14

tasti
maxpiano69 ha scritto:
c'é qualcuno che si trova ugualmente a suo agio in entrambi i ruoli o che passa/é passato agevolmente dall'uno all'altro?


Per una piccola coincidenza la cosa ha incuriosito anche me: in particolare quando nell'articolo si dice (sintetizzando) che "i pianisti classici si focalizzano su quali dita posare sui diversi tasti mentre pianisti jazz si concentrano invece più su quali"

Allora, io ho una piccola emo formazione classica e sto cominciando or ora, sola soletta ad avvicinarmi a protorudimenti jazz... appena pochi giorni fa ho cercato di suonare (anzi, per la precisione 'strimpellare' emo) Donna Lee ad una certa velocità... non ci sono riuscita se non dopo aver studiato con calma la ditteggiatura: e non sono affatto certa che quella che adotto sia giusta! emo

Quindi, in definitiva, credo che anche per suonare jazz - tolto il versante dell'improvvisazione in cui non oso nemmeno addentrarmi - ci sia bisogno di idee chiare almeno quanto è necessario averne per i preludi dell'Arte della Fuga...emo
  • anonimo

23-01-18 19.22

a me pare una boiata
  • paolo_b3
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23-01-18 20.09

@ maxpiano69
Buona lettura e poi via ai commenti emo

https://www.focus.it/comportamento/psicologia/jazz-o-classico-il-cervello-dei-pianisti-lavora-in-base-al-genere

(Cose magari ovvie per chi le fa e vive, ma ho pensato potesse essere un spunto interessante per il forum: c'é qualcuno che si trova ugualmente a suo agio in entrambi i ruoli o che passa/é passato agevolmente dall'uno all'altro?)
Mah, detto da uno che non ha nessuna delle due formazioni, non sono sorpreso da queste "tesi". Trovo interessante invece che qualcuno si sia occupato dell'argomento.
  • ilay72
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23-01-18 21.18

@ anonimo
a me pare una boiata
tutto sommato alla fine...la penso come te emo
  • maxpiano69
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23-01-18 22.00

@ anonimo
a me pare una boiata
A me pare una ovvietá, confermata "scientificamente", se mai ce ne fosse stato bisogno
  • anonimo

23-01-18 23.43

Il pianista jazz è un pianista classico (si pensi alle esposizioni dei temi) che in più sa improvvisare e conosce il lessico ritmico/armonico/melodico afro-americano

Il grande concertista classico è senz'altro specialista in virtuosismo della meccanica ed in raffinatezza del tocco
  • ilay72
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24-01-18 01.19

@ maxpiano69
A me pare una ovvietá, confermata "scientificamente", se mai ce ne fosse stato bisogno
perdonami ma mi sembra assurdo...è come voler intrappolare la musicalità (al di là dell'aspetto tecnico, che più è di livello, meglio è in TUTTI i casi) in un compartimento stagno....quasi a dire che se si è bravi....eccelsi o comunque validi in un ambito...si è irrimediabilmente mediocri o scadenti nell'altro. In realtà la storia non ci insegna questo.....basti pensare a Oscar Peterson, allievo indiretto di Liszt...oppure Bill Evans che se non sbaglio ha anche inciso qualcosa di classica...per finire poi all'amore di Mehldau verso Bach.....o alla stupefacente formazione classica di Bollani....e jarrett ad esempio? all'inverso abbiamo ad esempio gulda....grande interprete classico....notevole jazzista....quindi.... emo
  • ilay72
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24-01-18 01.22

@ anonimo
Il pianista jazz è un pianista classico (si pensi alle esposizioni dei temi) che in più sa improvvisare e conosce il lessico ritmico/armonico/melodico afro-americano

Il grande concertista classico è senz'altro specialista in virtuosismo della meccanica ed in raffinatezza del tocco
ma ormai...credo che tu possa confermarlo...il pianoforte jazz si nutre della stessa raffinatezza del tocco classico....ovviamente in particolare nel piano solo, c'è una ricerca profonda della purezza sonora....gli esempi non mancano....
  • anonimo

24-01-18 06.25

@ ilay72
ma ormai...credo che tu possa confermarlo...il pianoforte jazz si nutre della stessa raffinatezza del tocco classico....ovviamente in particolare nel piano solo, c'è una ricerca profonda della purezza sonora....gli esempi non mancano....
Certo, in linea di massima hai ragione...ma una certa parte del repertorio classico, quella "trascendentale" diciamo, presenta difficoltà specifiche

Per quanto riguarda il tocco, dopo bill evans e jarrett anche il pianista jazz può dire la sua...
  • maxpiano69
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24-01-18 07.18

@ ilay72
perdonami ma mi sembra assurdo...è come voler intrappolare la musicalità (al di là dell'aspetto tecnico, che più è di livello, meglio è in TUTTI i casi) in un compartimento stagno....quasi a dire che se si è bravi....eccelsi o comunque validi in un ambito...si è irrimediabilmente mediocri o scadenti nell'altro. In realtà la storia non ci insegna questo.....basti pensare a Oscar Peterson, allievo indiretto di Liszt...oppure Bill Evans che se non sbaglio ha anche inciso qualcosa di classica...per finire poi all'amore di Mehldau verso Bach.....o alla stupefacente formazione classica di Bollani....e jarrett ad esempio? all'inverso abbiamo ad esempio gulda....grande interprete classico....notevole jazzista....quindi.... emo
Infatti volevo discutere col forum di quello studio, non penderlo come lro colato.

A mio modo di vedere non credo che quanto riportato in quell'articolo voglia dire che necessariamente c'é una separazione tra i due "tipi di pianista" tale da rendere impossibile avere entrambi gli "skill" in una stessa persona, piuttosto che l'esecuzione classica e quella jazz comportano delle differenze nell'approccio mentale (questo é ció che lo studio ha confermato mediante misure strumentali). Questo per me non é affatto sorpendente, é la realtá, sono due "specializzazioni" distintive, ma questo non vuol dire che qualcuno non sia in grado di svilupparle entrambe.

Per quel motivo ho posto la domanda, per capire se qualcuno potesse testimoniare che in effetti, nella sua personale esperienza, si trova a suo agio allo stesso modo in entrambi i "mondi", volevo avere dei pareri e meglio se anche in disaccordo con quello studio, altrimenti cosa discutiamo a fare? emo emo
  • benjomy
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24-01-18 09.20

Non mi pare ci sia niente di assurdo. Fermo restando che Ad alti livelli sia necessario avere una tecnica ineccepibile, l'approccio È necessariamente diverso, piu filologico nella classica piu creativo nel jazz. Anche la mancanza di uno spartito di riferimento (quale versione scegliere?) per il brano jazz, al contrario della classica comporta un approccio un po’ diverso, quindi mi pare normale che il cervello lavori in maniera differente. Si dice ( e a volte è vero) che un pianista classico senza spartito sia un po’ perso. Ma sono solo aspetti e caratteristiche diverse dello stesso mondo.. ciascuno con le proprie prerogative
  • lipzve
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24-01-18 10.13

La musica classica è statica, è quella, chi la va ad ascoltare vuole sentire quei strumenti in quel momento.
Mi è capitato una volta di sentire due in autobus che commentavano un concerto alla Fenice, "ma sai nel secondo movimento quel flauto è stato poco invisivo, sullo spartito la parte è contrassegnata con FF". Ma boia can, comrati un CD e non rompere le balle.
Niente; uno può anche interpretare la musica ma sempre dentro certi limiti. Se adagio dalla sonata patetica op 3 il passaggio del tema da 8va bassa a 8va alta è interposto da una scaletta
C3-Eb-Ab-C4-Eb.Ab che sullo spartito è staccato, staccato deve essere. Ma a me fa un po cagare, e la faccio legata. Giu criticheeee non sai leggereeeeee ma comeeeee non vedi che è staccatooooooo.

Ecco. La differenza con la classica e il jazz - mi dispiace dirlo- è che nel jazz i pianisti sono semplicemente veri pianisti.
E il mio cervello, mi dispiace altrettanto dirlo, è classico. Peccato.
  • anonimo

24-01-18 13.38

@ maxpiano69
Infatti volevo discutere col forum di quello studio, non penderlo come lro colato.

A mio modo di vedere non credo che quanto riportato in quell'articolo voglia dire che necessariamente c'é una separazione tra i due "tipi di pianista" tale da rendere impossibile avere entrambi gli "skill" in una stessa persona, piuttosto che l'esecuzione classica e quella jazz comportano delle differenze nell'approccio mentale (questo é ció che lo studio ha confermato mediante misure strumentali). Questo per me non é affatto sorpendente, é la realtá, sono due "specializzazioni" distintive, ma questo non vuol dire che qualcuno non sia in grado di svilupparle entrambe.

Per quel motivo ho posto la domanda, per capire se qualcuno potesse testimoniare che in effetti, nella sua personale esperienza, si trova a suo agio allo stesso modo in entrambi i "mondi", volevo avere dei pareri e meglio se anche in disaccordo con quello studio, altrimenti cosa discutiamo a fare? emo emo
Di certo si attivano due percorsi neuronali diversi quando si deve improvvisare o quando non si deve improvvisare
  • SavateVoeanti
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24-01-18 15.37

lipzve ha scritto:
Niente; uno può anche interpretare la musica ma sempre dentro certi limiti. Se adagio dalla sonata patetica op 3 il passaggio del tema da 8va bassa a 8va alta è interposto da una scaletta
C3-Eb-Ab-C4-Eb.Ab che sullo spartito è staccato, staccato deve essere. Ma a me fa un po cagare, e la faccio legata. Giu criticheeee non sai leggereeeeee ma comeeeee non vedi che è staccatooooooo.


La mia insegnante del conservatorio me l'ha anche comfermato, "non credere di venire qua a fare l'artista sai, qui si impara a fare l'operaio, che è il lavoro che dovrai fare quando ti ritroverai in un orchestra". Alla fine non a caso si chiama conservatorio quindi non gli si può dare tutti i torti, il problema è che di solito uno che ci si iscrive non ha ben presente questa cosa, la scopre strada facendo.
  • lipzve
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24-01-18 15.41

SavateVoeanti ha scritto:
La mia insegnante del conservatorio me l'ha anche comfermato, "non credere di venire qua a fare l'artista sai, qui si impara a fare l'operaio, che è il lavoro che dovrai fare quando ti ritroverai in un orchestra". Alla fine non a caso si chiama conservatorio quindi non gli si può dare tutti i torti, il problema è che di solito uno che ci si iscrive non ha ben presente questa cosa, la scopre strada facendo.


Orribile. Una mia amica mi ha raccontato che un insegnante del C...onservatorio di Venezia ha detto a suo fratello che se lo vedeva in giro a suonare musica moderna sarebbero stati C...onservatori amari.
Ma scusa, se io vengo li e faccio giusto tutto quello che mi chiedi, che c...onservatorio t'importa della mia vita privata?
  • tsuki
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24-01-18 16.04

Ma i maestri spesso son cosi'. Il mio ,se per caso mi sorprendeva a suonare un'aria "moderna",apriti cielo!!! Mezz'ora di esercizi supplementari!!!
  • lipzve
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24-01-18 16.15

tsuki ha scritto:
Ma i maestri spesso son cosi'. Il mio ,se per caso mi sorprendeva a suonare un'aria "moderna",apriti cielo!!! Mezz'ora di esercizi supplementari!!!

emoemoemoemo