[Polis] Suonare col portatile vale ancora la pena?

  • Raptus
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30-03-18 14.25

Prendo spunto da un recente messaggio dell'utente Zerinovic (non me ne volereemo ) che spesso scrive enfatizzando la bellezza del setup leggero e poco costoso (numa compact e pc)...per aprire un nuovo topic secondo me interessante..
Io col portatile ci lavoro, forse è per questo che sono proprio dell'opinione contraria alla sua... mi chiedo dove stia davvero la comodità di portarsi in giro il portatile (cavi, scheda audio come minimo), senza contare il doversi programmare il software, senza contare che il software ha affidabilità opinabile, così come l'hardware...e doversi portare dietro una master da 88 tasti semipesata che comunque non è una tastierina, è minimo 1 metro e 50 di spazio che se non hai una station wagon fa effetto "trasloco"... lo facevo tanti anni fa con la numa prima versione alle prove ma poi mi sono rotto perchè ci mettevo troppo a mettere giù le robe che gli altri erano già alla seconda traccia... cosa ne pensate?
Secondo me nel 2018 siamo arrivati ad un punto dove non c'è più così tanto distacco tra le due filosofie, una volta il portatile era la scelta "smart" perchè 1) costava poco comparato alle tastierone costose - mettiamoci anche perchè tanti usano software piratato - togliamo un po' di ipocrisia 2) i vst sono un mondo a portata di mano
Ma ora ne vale ancora la pena? Ad esempio con le tastiere che possiedo (che non sono né costosissime né ammiraglie) non mi sento scoperto su nessun fronte...emo
  • lucabbrasi
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30-03-18 14.30

@ Raptus
Prendo spunto da un recente messaggio dell'utente Zerinovic (non me ne volereemo ) che spesso scrive enfatizzando la bellezza del setup leggero e poco costoso (numa compact e pc)...per aprire un nuovo topic secondo me interessante..
Io col portatile ci lavoro, forse è per questo che sono proprio dell'opinione contraria alla sua... mi chiedo dove stia davvero la comodità di portarsi in giro il portatile (cavi, scheda audio come minimo), senza contare il doversi programmare il software, senza contare che il software ha affidabilità opinabile, così come l'hardware...e doversi portare dietro una master da 88 tasti semipesata che comunque non è una tastierina, è minimo 1 metro e 50 di spazio che se non hai una station wagon fa effetto "trasloco"... lo facevo tanti anni fa con la numa prima versione alle prove ma poi mi sono rotto perchè ci mettevo troppo a mettere giù le robe che gli altri erano già alla seconda traccia... cosa ne pensate?
Secondo me nel 2018 siamo arrivati ad un punto dove non c'è più così tanto distacco tra le due filosofie, una volta il portatile era la scelta "smart" perchè 1) costava poco comparato alle tastierone costose - mettiamoci anche perchè tanti usano software piratato - togliamo un po' di ipocrisia 2) i vst sono un mondo a portata di mano
Ma ora ne vale ancora la pena? Ad esempio con le tastiere che possiedo (che non sono né costosissime né ammiraglie) non mi sento scoperto su nessun fronte...emo
..boh, non saprei francamente. Alla fine dipende cosa devi fare. Un setup leggero (e il mio lo è: Numa Compact 2 e Korg Kross 2) paradossalmente viene...sputtanato da tutte le cianfrusaglie che metti a contorno: 2 reggitastiere, e il leggio da avvitare al reggitastiere, e il microfono (nel mio caso), cavi, alimentatori...insomma, anche così faccio come Pinocchio, arrivo per primo e finisco di montare per ultimo. Per cui, o come me o con un Mac al posto del Korg..mi cambierebbe poco. Ok, avrei tutti i VST del mondo ma....se trovo un pissero al mixer che già se mi equalizza male il Korg esce come un Solina anni 70...figuriamoci dei VST....siam sempre li...una categoria sfigata.
Per quanto light vorremmo essere, siamo sempre pieni di roba. Per quanto performanti vorremmo essere, dipendiamo sempre da quel tizio là in fondo al mixer. Ho sentito Clavia dal vivo suonare come il peggiore dei Thomann....

E cmq anche io, per QUELLO CHE DEVO FARE, mi trovo bene così. Tra l'altro con i pad del Korg 2 ora posso pilotare anche piccoli loop...mi ci sganzo un monte!
  • Raptus
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30-03-18 14.41

@ lucabbrasi
..boh, non saprei francamente. Alla fine dipende cosa devi fare. Un setup leggero (e il mio lo è: Numa Compact 2 e Korg Kross 2) paradossalmente viene...sputtanato da tutte le cianfrusaglie che metti a contorno: 2 reggitastiere, e il leggio da avvitare al reggitastiere, e il microfono (nel mio caso), cavi, alimentatori...insomma, anche così faccio come Pinocchio, arrivo per primo e finisco di montare per ultimo. Per cui, o come me o con un Mac al posto del Korg..mi cambierebbe poco. Ok, avrei tutti i VST del mondo ma....se trovo un pissero al mixer che già se mi equalizza male il Korg esce come un Solina anni 70...figuriamoci dei VST....siam sempre li...una categoria sfigata.
Per quanto light vorremmo essere, siamo sempre pieni di roba. Per quanto performanti vorremmo essere, dipendiamo sempre da quel tizio là in fondo al mixer. Ho sentito Clavia dal vivo suonare come il peggiore dei Thomann....

E cmq anche io, per QUELLO CHE DEVO FARE, mi trovo bene così. Tra l'altro con i pad del Korg 2 ora posso pilotare anche piccoli loop...mi ci sganzo un monte!
Diciamo che il tuo setup in questo caso rientra nel range "due tastiere" e per molti versi è simile al mio (anzi, di gran lunga meno costoso).
Se non fosse per le caratteristiche della Nord che per ora non potrei mai cambiare (adoro i loro campionamenti, c'è poco da dire), in realtà per suonare in giro si potrebbe tranquillamente optare per la sola FA06 + master (pesata o meno).
Conta che però con un portatile è come se ti portassi dietro un "rack", conosco gente che si è fatta un mobile apposta e se lo scarrozza ovunque... per me questo è scomodo... ma mi era scomodo pure appoggiarlo ad un tavolo di plastica facendo animazione al mare... per questo non capisco chi ancora alimenta questa moda del "master e portatile"...
  • lucabbrasi
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30-03-18 14.46

@ Raptus
Diciamo che il tuo setup in questo caso rientra nel range "due tastiere" e per molti versi è simile al mio (anzi, di gran lunga meno costoso).
Se non fosse per le caratteristiche della Nord che per ora non potrei mai cambiare (adoro i loro campionamenti, c'è poco da dire), in realtà per suonare in giro si potrebbe tranquillamente optare per la sola FA06 + master (pesata o meno).
Conta che però con un portatile è come se ti portassi dietro un "rack", conosco gente che si è fatta un mobile apposta e se lo scarrozza ovunque... per me questo è scomodo... ma mi era scomodo pure appoggiarlo ad un tavolo di plastica facendo animazione al mare... per questo non capisco chi ancora alimenta questa moda del "master e portatile"...
...tempo fa studiavo il modo per dotarmi (appunto) di un unico rack (tipo Sonic cell o simili),ed un unica master (io non ce la fo a portarmi un Mac dietro...ho sempre paura di rompere ogni bene).
Però...boh, per il tipo di musica che suono non posso stare tanto limitato sulla tastiera (tipo 2 ottave piano, mezza ottava degli effetti, i pad tra il FA5 e il MI7...). Gnente da fa, comunque la si giri siam sempre belli zeppi. A meno di suonare come i moderni hipster con tutti quei ministasti, machine varie, control pad e via dicendo..
  • paolo_b3
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30-03-18 14.49

@ Raptus
Prendo spunto da un recente messaggio dell'utente Zerinovic (non me ne volereemo ) che spesso scrive enfatizzando la bellezza del setup leggero e poco costoso (numa compact e pc)...per aprire un nuovo topic secondo me interessante..
Io col portatile ci lavoro, forse è per questo che sono proprio dell'opinione contraria alla sua... mi chiedo dove stia davvero la comodità di portarsi in giro il portatile (cavi, scheda audio come minimo), senza contare il doversi programmare il software, senza contare che il software ha affidabilità opinabile, così come l'hardware...e doversi portare dietro una master da 88 tasti semipesata che comunque non è una tastierina, è minimo 1 metro e 50 di spazio che se non hai una station wagon fa effetto "trasloco"... lo facevo tanti anni fa con la numa prima versione alle prove ma poi mi sono rotto perchè ci mettevo troppo a mettere giù le robe che gli altri erano già alla seconda traccia... cosa ne pensate?
Secondo me nel 2018 siamo arrivati ad un punto dove non c'è più così tanto distacco tra le due filosofie, una volta il portatile era la scelta "smart" perchè 1) costava poco comparato alle tastierone costose - mettiamoci anche perchè tanti usano software piratato - togliamo un po' di ipocrisia 2) i vst sono un mondo a portata di mano
Ma ora ne vale ancora la pena? Ad esempio con le tastiere che possiedo (che non sono né costosissime né ammiraglie) non mi sento scoperto su nessun fronte...emo
Per me alla tua domanda non si può dare una risposta che valga in assoluto, ma deve essere valutato il caso. Se sei a posto col tuo setup HW allora sono il primo a dirti niente VST.
Per quanto mi riguarda ti dico che mi sono addentrato al mondo dei VST nel tentativo di trovare una soluzione comoda a mettere in layer suoni synth al mio pianoforte digitale. Dapprima ho constatato che avere un PC anzichè la PS60 è uno svantaggio, stesso tempo a montare il setup, limitazioni nell'avere solo una keybed anzichè due, rischio di piantarsi in live. Quindi inizialmente mi sono fatto un'idea sbagliata.
Ora però ho deciso di utilizzare tutti e tre: cosa mi da il PC in più? Più suoni, anche diversi (uso DEXED, VB3 e MESSIAH solo per fare un esempio), il tempo in più che occorre è accendere un PC, connettergli un cavo audio ed uno USB, quindi non sposta il tempo di montaggio, se mi molla il PC ho sempre due motori sonori HW. Ne sono completamente convinto.
  • Roberto_Forest
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30-03-18 15.04

Il portatile non ne vale la pena. Perché se vuoi affidabilità c'è poco da fare devi andare sul mac, e costa. Ai giorni d'oggi con una Roland fa, o una moxf ci fai di tutto, e i risultati in live, se parliamo di pop e rock, sono uguali a quelli che si avrebbero usando VST, anzi è più facile gestire i cambi suoni con queste workstation modernw.. Ma con meno cavi e problemi di un portatile
  • denismzz
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30-03-18 15.14

Io al mac ci sono arrivato ora e ti posso dire cosa piace *a me*.
Io adoro il fatto che ogni singolo suono, anzi ogni singola componente, ha esattamente e solamente l'interfaccia che serve per quello.
Quando programmi un va hai l'immediatezza che avresti con davanti un moog.
Quando programmi un hammond idem, hai davanti agli occhi i drawbars, perc, vibrato, il leslie, e basta. Senza distrazioni, senza fronzoli.
Poi è la modularità estrema... ho bisogno di un reverb che suoni in un certo modo? Lo carico e lo uso. Non ce l'ho? Lo compro (o magari lo trovo pure gratis). Idem per ogni cosa mi possa servire.
Domani decido di mettermi a fare pianobar con le basi? Interfaccia perfetta per fare quello, e via. Stesso hardware. In 10 secondi carico il concert per il karaoke, e 10 secondi dopo carico il concert per suonare i Pink Floyd.
Tra una decina di giorni ho una serata nella quale suono il basso. Per la prima volta non porterò l'ampli (siamo in acustico) ma userò mac + scarlett.

Per quanto riguarda i cavi, io ho comprato una pedal board usata (pedal tote gator) e ci ho montato fissi col velcro:
ciabatta di corrente
hub usb alimentato
una ventola sopra la quale appoggiare il macbook
la scarlett
per ora non ho messo anche il mixer ma lo spazio c'è e forse lo farò...
è tutto già collegato. I collegamenti che devo fare ogni volta sono:
master all'hub usb
mac all'hub usb
uscita della scarlett al mixer.
Rispetto a montare una tastiera penso occorrano 3 minuti in più.

Chi usa solo tastiere hw (come me fino a ieri) fa bene a farlo se si trova bene così... ci mancherebbe!
Io però con mainstage mi sto divertendo da matti!
  • lucabbrasi
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30-03-18 15.24

una grande idea che poteva mettere d'accordo tutti ("belli con i brutti"...cit) potevano essere la V Machine, o il Muse Receptor o altri similari..piccoli scatolotti con la gestione off line dei VST...per un cavolo o l'altro non mi pare abbiano avuto gran fortuna (limiti tecnici, prezzo o poca insistenza nel progetto)
  • paolo_b3
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30-03-18 15.35

@ lucabbrasi
una grande idea che poteva mettere d'accordo tutti ("belli con i brutti"...cit) potevano essere la V Machine, o il Muse Receptor o altri similari..piccoli scatolotti con la gestione off line dei VST...per un cavolo o l'altro non mi pare abbiano avuto gran fortuna (limiti tecnici, prezzo o poca insistenza nel progetto)
Ah ecco un dettaglio che non ho detto, che anche questo vale nel mio caso. Materiale freeware o molto economico. Sinceramente se avessi dovuto spendere cifre consistenti mi sarei fatto bastare l'HW. emo
  • Constrictor
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30-03-18 15.38

@ Raptus
Prendo spunto da un recente messaggio dell'utente Zerinovic (non me ne volereemo ) che spesso scrive enfatizzando la bellezza del setup leggero e poco costoso (numa compact e pc)...per aprire un nuovo topic secondo me interessante..
Io col portatile ci lavoro, forse è per questo che sono proprio dell'opinione contraria alla sua... mi chiedo dove stia davvero la comodità di portarsi in giro il portatile (cavi, scheda audio come minimo), senza contare il doversi programmare il software, senza contare che il software ha affidabilità opinabile, così come l'hardware...e doversi portare dietro una master da 88 tasti semipesata che comunque non è una tastierina, è minimo 1 metro e 50 di spazio che se non hai una station wagon fa effetto "trasloco"... lo facevo tanti anni fa con la numa prima versione alle prove ma poi mi sono rotto perchè ci mettevo troppo a mettere giù le robe che gli altri erano già alla seconda traccia... cosa ne pensate?
Secondo me nel 2018 siamo arrivati ad un punto dove non c'è più così tanto distacco tra le due filosofie, una volta il portatile era la scelta "smart" perchè 1) costava poco comparato alle tastierone costose - mettiamoci anche perchè tanti usano software piratato - togliamo un po' di ipocrisia 2) i vst sono un mondo a portata di mano
Ma ora ne vale ancora la pena? Ad esempio con le tastiere che possiedo (che non sono né costosissime né ammiraglie) non mi sento scoperto su nessun fronte...emo
Per me suonare significa avere due mani su 61/73/76/88 tasti.
Con un PC si riesce ad esibire soltanto una potenzialità tecnologica
che riduce la capacità personale al movimento di un mouse.
  • Raptus
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30-03-18 15.47

@ Constrictor
Per me suonare significa avere due mani su 61/73/76/88 tasti.
Con un PC si riesce ad esibire soltanto una potenzialità tecnologica
che riduce la capacità personale al movimento di un mouse.
Questo commento non lo capisco, non parlo dei DJ ma di chi usa il pc come unico "modulo esterno" pilotato da master (che di norma sono tastiere a 61/73/88 tasti)...
  • anonimo

30-03-18 16.01

@ lucabbrasi
una grande idea che poteva mettere d'accordo tutti ("belli con i brutti"...cit) potevano essere la V Machine, o il Muse Receptor o altri similari..piccoli scatolotti con la gestione off line dei VST...per un cavolo o l'altro non mi pare abbiano avuto gran fortuna (limiti tecnici, prezzo o poca insistenza nel progetto)
sono stati un flop perchè un pc da 600€ era più potente
  • lucabbrasi
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30-03-18 16.05

@ anonimo
sono stati un flop perchè un pc da 600€ era più potente
...sono stati un flop forse perchè progettati male...bastava appunto metterci un hardware di un PC e via...già solo la V machine, avesse avuto 2 giga di ram...
  • anonimo

30-03-18 16.06

@ Raptus
Prendo spunto da un recente messaggio dell'utente Zerinovic (non me ne volereemo ) che spesso scrive enfatizzando la bellezza del setup leggero e poco costoso (numa compact e pc)...per aprire un nuovo topic secondo me interessante..
Io col portatile ci lavoro, forse è per questo che sono proprio dell'opinione contraria alla sua... mi chiedo dove stia davvero la comodità di portarsi in giro il portatile (cavi, scheda audio come minimo), senza contare il doversi programmare il software, senza contare che il software ha affidabilità opinabile, così come l'hardware...e doversi portare dietro una master da 88 tasti semipesata che comunque non è una tastierina, è minimo 1 metro e 50 di spazio che se non hai una station wagon fa effetto "trasloco"... lo facevo tanti anni fa con la numa prima versione alle prove ma poi mi sono rotto perchè ci mettevo troppo a mettere giù le robe che gli altri erano già alla seconda traccia... cosa ne pensate?
Secondo me nel 2018 siamo arrivati ad un punto dove non c'è più così tanto distacco tra le due filosofie, una volta il portatile era la scelta "smart" perchè 1) costava poco comparato alle tastierone costose - mettiamoci anche perchè tanti usano software piratato - togliamo un po' di ipocrisia 2) i vst sono un mondo a portata di mano
Ma ora ne vale ancora la pena? Ad esempio con le tastiere che possiedo (che non sono né costosissime né ammiraglie) non mi sento scoperto su nessun fronte...emo
con il nuovo ipad hai il ravenscroft, il neo soul e un sacco di synth con una interfaccia touch direi che sei ben coperto, 359/450€ il nuovo ipad appena uscito + korgplug key come interfaccia 80€, + i vari moduli di suono, direi più comodo di un pc per il live.
  • Constrictor
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30-03-18 16.07

@ Raptus
Questo commento non lo capisco, non parlo dei DJ ma di chi usa il pc come unico "modulo esterno" pilotato da master (che di norma sono tastiere a 61/73/88 tasti)...
Non lo capisci perché non hai capito che io avevo capito tu parlassi di ciò che hai or ora precisato e che adesso ho capito.
Il gioco di parole, è intenzionale..
  • anonimo

30-03-18 16.08

@ lucabbrasi
...sono stati un flop forse perchè progettati male...bastava appunto metterci un hardware di un PC e via...già solo la V machine, avesse avuto 2 giga di ram...
il problema è che a livello di prezzo non riescono a star dietro ai portatili prodotti in milioni di esemplari, una macchina dedicata audio alla fine viene a costare almeno il doppio di un pc
  • denismzz
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30-03-18 16.37

@ Constrictor
Per me suonare significa avere due mani su 61/73/76/88 tasti.
Con un PC si riesce ad esibire soltanto una potenzialità tecnologica
che riduce la capacità personale al movimento di un mouse.
Questa è una castroneria.
  • zerinovic
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30-03-18 16.41

Di fatto sono d'accordo con te perche nonostante tutto...io mi porto dietro sempre due tastiere.
(una e mezza..emo)
Però ci sono dei vantaggi con i computer,tutto il resto sono preferenze,possibilità, e organizzazione.
  • alemar78
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30-03-18 16.46

Vi dico quelli che sono i vantaggi per me, per quella che è la mia esperienza personale, per il mio modo di essere, per le mie abitudini, senza voler convincere nessuno:
Un paio di anni fa circa ho acquistato un MacBook Pro late 2012 usato (650€) e l'ho "pompato" aggiungendo un SSD da 512 Gb (150€ circa). L'ho affiancato ad una Studiologic SL 88 Studio (399€) e ad una Nektar LX61+ (165€).
Acquistato Mainstage (29€) che copre già da solo la gran parte delle necessità sonore a cui ho comunque affiancato altri VST (e lì dipende dalle necessità idi ognuno: per quanto mi riguarda si sente solo l'esigenza di un VST specifico per piani acustici (prezzo variabile in base alla scelta), e di un VST generalista tipo Halion Sonic (249€). Poi ne ho acquistati altri, magari in sconto o per curiosità, ma non indispensabili.
Se non serve mandare il click al batterista non c'è nemmeno l'esigenza di acquistare una'interfaccia audio esterna. (io la uso perchè do il click al batterista e perchè mi serve in base alla band per uscire da un'uscita separata rispetto alle tastere con il vocoder o con la chitarra e in ogni caso Focusrite Scarlett 6i6 225€) Con circa 2000€ ho un setup leggero, versatile (4 band diverse, di generi diversi e Mainstage è programmato in modo differente per i 4 diversi repertori in base alle esigenze cosa più difficilmente gestibile con tastiere "hardware").
Le due Master rimangono in garage pronte per essere caricate in macchina o le lascio direttamente in sala prove. A casa ho altre due master (un Yamaha P115 che uso anche come master 439€) e una m-Audio Keystation 61 1° versione regalata, quindi costo 0, ma volendo parlare di cifre credo che costi usata 50€) così quando devo studiare ho comunque tutto montato e mi basta collegarle al MacBook Pro. Questo è un vantaggio per me perchè mi è scomodo di volta in volta trasportare gli strumenti tra garage e casa o tra sala prove e casa, magari per altri è solo uno spreco di soldi.
Un altro vantaggio è che fare editing dei suoni su un 13" è diverso che farlo su un display di una workstation.
Inoltre usando tastiere hardware, nel caso in cui si debba cambiare modello è necessario "rifare tutti i suoni", utilizzando Mainstage questo problema non c'è. Questo è più o meno importante in base a quanti suoni e che genere di suoni si utilizzino. Io ne uso parecchi e già questo è per me un deterrente rilevante all'idea di ritornare alle tastiere hardware. Un altro deterrente è il costo dell'Hardware. Oltre 3000€ per una workstation top 88 tasti pesati (vedo il Montage in pesante sconto per quella cifra lì, la Kronos sta a molto di più. E' vero che c'è anche FA08 ma da quello che ho letto qui mi pare di aver capito sia uno scalino sotto) a cui aggiungere (perchè nel mio caso anche utilizzando parecchio punti di split con una non riuscirei) comunque una 61 tasti (che sia synth o workstation almeno 500€ bisogna contarli).
I tempi di boot (con un SSD), da quello che leggo non sono molto dissimili da quelli di una workstation top. I collegamenti senza scheda audio si riducono ad alimentatore del macbook e due cavi usb per le tastiere. Per l'uscita audio c'è un unico cavo che si sdoppia in jack left e right. Mentre nel caso delle tastiere hardware ci sarebbero 2 cavi di alimentazione e 4 jack jack
Svantaggi: c'è chi dice l'affidabilità. Ma è tutto da dimostrare che le probabilità che un MacBook muoia in serata siano maggiore rispetto al fatto che possa accadere ad una Kronos, tanto per dirne una. Altro svantaggio: in caso di morte del MacBook sei senza suoni. Certo verissimo. Ma non è che usare solo strumenti hardware renderebbe proprio agevole il proseguimento del live nel caso della morte di una delle due tastiere.
Questa è la mia esperienza. Io ne sono decisamente soddisfatto. Posso dire tranquillamente che se non avessi preso questa strada non avrei ripreso a suonare (ero fermo da 5 anni per vari motivi, tra cui la scomodità di trasportare strumenti pesanti e scomodi, S90 ES)
  • fulezone
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30-03-18 17.00

@ denismzz
Questa è una castroneria.
io ho provato con i VST ma proprio non riesco, sarà che ho poco tempo e preferisco impegnare quel poco tempo a suonare invece che programmare canali midi program change per poi smontare tutto andare a ricollegare tutto suonare rismontare tutto tornare a casa rimontare tutto, sarà che avendo smesso per 10 anni di suonare mi è saltato in blocco tutta una parte di tecnologia di strumenti musicali, sarà che quando avevo 17 anni quella D70 la riprogrammavo dalla testa ai piedi e oggi non saprei dove mettere mani, forse avevo più pazienza e più passione sicuramente più tempo, oggi c'è meno tempo, più pensieri e tanto altro, 17 anni alle 2 di notte mi svegliavo con un'idea mi alzavo e cominciavo a produrre, oggi alle 21.15 svengo sul divano e mi sveglio 2 minuti prima che suoni la sveglia alle 6.43 del mattino