06-02-20 10.50
Tutti i partecipanti a questo "Forum - Supporti Musicali" , li ritengo eruditi! Io, sono l'unico, anziano, vecchio, privo di documenti attestanti discipline dottorali, o meglio magistrali! In qualità di "poverello in attesa di andare ad...aspettarvi" , suggerisco quanto segue: Spiegare un problema difficile usando parole, il più possibili comuni, si può ritenere che quasi tutti lo comprendano. Usare parole, non comuni o magari in lingua straniera, l'emporio di lettori diminuisce, inoltre, senza volerlo, in forma sottile si generano le "caste!". "Gli Eruditi e i...mediocri! Libertà! Ossia, ognuno, questo "dono" lo esplichi come vuole: il dubbio di quanti lo ascoltano è conseguente e proporzionale all'uso delle parole scritte.06-02-20 11.24
ecc. si riconosce da come spiega argomenti di difficile comprensione usando parole il più possibile semplici e comuni. Si fa sempre in tempo, più tardi, una volta capiti ed assimilati i concetti da parte di allievi, discenti ecc. a "mettere i puntini sulle i", cioè a chiamare le cose con il proprio nome, usando termini tecnici, scientifici, rigorosi. Cioè il concetto è (o dovrebbe essere): prima spiego le cose in modo semplice e poi uso i termini tecnici più appropriati, assegnando ad ogni concetto semplice una parola "difficile" che solo "gli addetti ai lavori" sono in grado di comprendere.
Non sono sempre concetti semplicissimi da capire per chi si approccia la prima volta a tale Disciplina (spesso sono necessarie delle basi: penso, ad esempio, a certi termini Medici che derivano dal Greco Antico o dal Latino o che presuppongono una conoscenza pregressa della Chimica, della Biologia, dell'Anatomia, della Fisiologia
), ma credo sia sempre possibile semplificare e spiegare "a grandi linee" detti concetti.
06-02-20 11.43
In effetti chi non è in grado di spiegare un concetto anche complesso in maniera chiara e comprensibile (e mi ci metto io per primo) vuol dire che non lo capisce veramente a fondo.