Quale strada percorrere?

  • Giuffreeze
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10-12-20 20.02

Salve a tutti. Spero che questo mio post verrà approvato.
Parto con questa premessa: ho bisogno di consigli, racconti di esperienze e punti di vista altrui per conoscere meglio il mondo della musica (so bene che per farlo bisogna viverci dentro) e magari riuscire a vedere con più chiarezza i miei obiettivi.
Ho 21 anni, vivo in provincia di Catania. Il mio lato musicista 🎶è nato a 13 anni esatti, quando mi fu regalata la mia batteria 🥁(che ho tutt'ora); da allora nacque una passione per la musica e per lo strumento. Fino ad ora, a parte 2-3 mesetti, ho sempre fatto tutto da autodidatta. Riesco a leggere con facilità uno spartito e altrettanto nel praticare il solfeggio. Per quanto riguarda la conoscenza e il saper suonare lo strumento me la cavo piuttosto bene (non mi sto vantando 🙌🏾). Ho avuto parecchie band in questo lasso di tempo, con una delle quali ho persino registrato un inedito. Attualmente faccio parte di una band con la quale abbiamo intenzione di registrare un EP (sempre di inediti).
Ad ottobre del 2019 iniziai un corso di chitarra 🎸classica/acustica gratuito con un maestro a dir poco eccezionale, che mi ha fatto appassionare allo strumento ancor di più della batteria. Al momento riesco a leggere Tab e spartiti, conosco praticamente tutti i tasti e conosco le scale maggiori e minori, triadi, rivolti, progressioni, composizione dei giri armonici; gli accordi, anche di 5^, a parte qualcuno con barrè, mi riescono bene. Non so fare quelli di 7^ perché non li ho mai fatto ma so sostanzialmente in cosa consistono. Riesco a riportare qualcosa di ciò anche sul piano🎹.
In più, da settembre (fino ad agosto prossimo), seguo un corso online di produzione, mixaggio, masterizzazione e composizione che utilizza Cubase💻🎵 come daw perché sentivo la necessità di trascrivere le canzoni che avevo in testa in formato digitale. Ci ho provato con FLStudio per 4 annetti (a periodi scostanti) circa, ma sentivo che c'era qualcosa che non andava e sentivo anche il bisogno di essere guidato da qualcuno che sapesse come fare per fare le cose BENE, come si deve.
ADESSO VENGO AL DUNQUE. Al momento gli obiettivi che ho non sono abbastanza chiari. So soltanto che mi piacerebbe, con tutto me stesso, riuscire a vivere una vita da artista. Un'artista che compone e produce canzoni, per sé stesso, per la sua band o per altre persone (su commissione) almeno all' 80% da sé. Non disdegno nessun altro lavoro nell'ambito musicale: che sia l'insegnate, il commerciante, il fonico, il produttore discografico ecc.
Un'altra cosa che mi piacerebbe tantissimo avere è una formazione con la "F" maiuscola per quello che è il mio obiettivo, ma arrivato a questo punto la mia vista si annebbia: che strada dovrei prendere? Mi piacerebbe moltissimo studiare chitarra al conservatorio (così anche da avere un'abilitazione all'insegnamento) perché, ma non so se possa essere effettivamente la strada più adatta... Insomma arrivato qui entro in confusione, ed è per questo che vorrei conoscere la vostra al riguardo. Sapere anche un po' di pro e contro del mestiere non sarebbe male. Ovviamente questo mio post è riferito perlopiù a gente che è già addentrata nel campo e riesce a vivere economicamente di musica.🤔😣🥴🎶💶
  • motif74
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10-12-20 20.35

@ Giuffreeze
Salve a tutti. Spero che questo mio post verrà approvato.
Parto con questa premessa: ho bisogno di consigli, racconti di esperienze e punti di vista altrui per conoscere meglio il mondo della musica (so bene che per farlo bisogna viverci dentro) e magari riuscire a vedere con più chiarezza i miei obiettivi.
Ho 21 anni, vivo in provincia di Catania. Il mio lato musicista 🎶è nato a 13 anni esatti, quando mi fu regalata la mia batteria 🥁(che ho tutt'ora); da allora nacque una passione per la musica e per lo strumento. Fino ad ora, a parte 2-3 mesetti, ho sempre fatto tutto da autodidatta. Riesco a leggere con facilità uno spartito e altrettanto nel praticare il solfeggio. Per quanto riguarda la conoscenza e il saper suonare lo strumento me la cavo piuttosto bene (non mi sto vantando 🙌🏾). Ho avuto parecchie band in questo lasso di tempo, con una delle quali ho persino registrato un inedito. Attualmente faccio parte di una band con la quale abbiamo intenzione di registrare un EP (sempre di inediti).
Ad ottobre del 2019 iniziai un corso di chitarra 🎸classica/acustica gratuito con un maestro a dir poco eccezionale, che mi ha fatto appassionare allo strumento ancor di più della batteria. Al momento riesco a leggere Tab e spartiti, conosco praticamente tutti i tasti e conosco le scale maggiori e minori, triadi, rivolti, progressioni, composizione dei giri armonici; gli accordi, anche di 5^, a parte qualcuno con barrè, mi riescono bene. Non so fare quelli di 7^ perché non li ho mai fatto ma so sostanzialmente in cosa consistono. Riesco a riportare qualcosa di ciò anche sul piano🎹.
In più, da settembre (fino ad agosto prossimo), seguo un corso online di produzione, mixaggio, masterizzazione e composizione che utilizza Cubase💻🎵 come daw perché sentivo la necessità di trascrivere le canzoni che avevo in testa in formato digitale. Ci ho provato con FLStudio per 4 annetti (a periodi scostanti) circa, ma sentivo che c'era qualcosa che non andava e sentivo anche il bisogno di essere guidato da qualcuno che sapesse come fare per fare le cose BENE, come si deve.
ADESSO VENGO AL DUNQUE. Al momento gli obiettivi che ho non sono abbastanza chiari. So soltanto che mi piacerebbe, con tutto me stesso, riuscire a vivere una vita da artista. Un'artista che compone e produce canzoni, per sé stesso, per la sua band o per altre persone (su commissione) almeno all' 80% da sé. Non disdegno nessun altro lavoro nell'ambito musicale: che sia l'insegnate, il commerciante, il fonico, il produttore discografico ecc.
Un'altra cosa che mi piacerebbe tantissimo avere è una formazione con la "F" maiuscola per quello che è il mio obiettivo, ma arrivato a questo punto la mia vista si annebbia: che strada dovrei prendere? Mi piacerebbe moltissimo studiare chitarra al conservatorio (così anche da avere un'abilitazione all'insegnamento) perché, ma non so se possa essere effettivamente la strada più adatta... Insomma arrivato qui entro in confusione, ed è per questo che vorrei conoscere la vostra al riguardo. Sapere anche un po' di pro e contro del mestiere non sarebbe male. Ovviamente questo mio post è riferito perlopiù a gente che è già addentrata nel campo e riesce a vivere economicamente di musica.🤔😣🥴🎶💶
Io ti dirò una sola cosa, e te la dico da insegnante e da ingegnere del suono con entrambe i titoli a livello accademico: invece di tante parole, devi rispettare un unico e solo denominatore comune: studiare, studiare e studiare...provare, provare e provare. Dire di voler andare in conservatorio per studiare chitarra in modo da conseguire anche l'abilitazione all'insegnamento include tutta una serie di sacrifici e rinunce di cui forse non hai tenuto conto...se invece, al contrario, hai pesato dovutamente tutti i PRO e i CONTRO allora sono io il primo a dirti di iniziare, perché il percorso non sarà né breve né semplice. E, come forza che smuove tutto, dev'esserci una grandissima passione...e quella sembra che non ti manchi...
  • vin_roma
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10-12-20 21.01

Tre punti base:

1) hai sbagliato epoca, forse è troppo tardi ...o troppo presto.

2) artisti si nasce, non si diventa studiando.

3) impegnarti nello studio seriamente (se dotato) può portarti ad essere anche un professionista di riferimento e se hai doti d'artista, queste le amplificherai.

Riuscire in questo campo è qualcosa che avviene per un'alchimia di fattori, certamente devi essere dotato ma poi serve fortuna, incontri e moooolta personalità.
Non è mai matematico che questi fattori si combinino insieme ma è bene farsi trovare sempre pronti e desiderosi di fare un passo avanti e sempre con precisione e puntualità.
Se invece l'indole artistica è strabordante ...puoi anche permetterti lussi negati al professionismo, tipo arrivare tardi, mandare a quel paese produttori e manager...

Lo devi sapere tu che esigenze hai e forse te ne accorgerai impegnandoti ma comincia ad essere tardi per capirlo.

11-12-20 09.21

Giuffreeze ha scritto:
Ho 21 anni,

Sei giovane, hai voglia, hai gli strumenti, hai tempo (?) per studiare e capire se sei davvero interessato/portato per questo tipo di vita.
Un consiglio più da papà che da "collega", trovati qualcuno (una band, un artista, uno studio) con cui collaborare e con cui suonare sul campo perchè è lì che capisci di che pasta sei fatto. Quando si potrà fai un po' di facchinaggio e montaggio di palchi con un service audio, così ti rendi conto di cosa c'è "dietro".
Scrivi e suona roba tua, falla sentire a chi ti pare e, fondamentale oggigiorno, quando potrai fatti un canale youtube/tik tok/instagram e/o una pagina Facebook per pubblicizzarti. Conosci Mark the Hammer? fatti un giro sul suo canale, sarà una stronzata ma lui ha fatto una cover di un brano di J-Ax e si è ritrovato a fare una tournèe con lui.
  • anonimo
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12-12-20 00.06

MarcezMonticus ha scritto:
sarà una stronzata ma lui ha fatto una cover di un brano di J-Ax e si è ritrovato a fare una tournèe con lui.

Seguendo la logica del profitto, allora è meglio consigliare al forumer lo stesso iter formativo/esperienziale di J-Ax. Il quale non mi risulta abbia studiato musica o canto e men che meno abbia avuto bisogno dei social (nei primi anni 90 non esistevano neanche i cellulari)... il che è già un bel fagotto di fatica in meno.
  • Giuffreeze
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12-12-20 15.20

@ motif74
Io ti dirò una sola cosa, e te la dico da insegnante e da ingegnere del suono con entrambe i titoli a livello accademico: invece di tante parole, devi rispettare un unico e solo denominatore comune: studiare, studiare e studiare...provare, provare e provare. Dire di voler andare in conservatorio per studiare chitarra in modo da conseguire anche l'abilitazione all'insegnamento include tutta una serie di sacrifici e rinunce di cui forse non hai tenuto conto...se invece, al contrario, hai pesato dovutamente tutti i PRO e i CONTRO allora sono io il primo a dirti di iniziare, perché il percorso non sarà né breve né semplice. E, come forza che smuove tutto, dev'esserci una grandissima passione...e quella sembra che non ti manchi...
Sono anni che cerco risposte su questa questione, solo ora mi ci sto mettendo con più impegno in questa ricerca perché avendo abbandonato ciò che stavo facendo per la musica mi sento e sono più determinato! Ho parlato con persone che frequentano/ hanno frequentato il conservatorio, sono consapevole dei sacrifici che richiede. Conosco, nella mia ignoranza, i pro e i contro. Forse non tutti, ma ne conosco.
Ad ogni modo il mio dubbio non nasce sulla scelta di fare il conservatorio in sé, bensì sul completo non sapere quale sia la strada migliore che mi permetta di raggiungere il mio obiettivo. Per dirla in altre parole: non è che voglio necessariamente fare il conservatorio, come se fosse una priorità assoluta per me; a me andrebbe benissimo avere un altro tipo di formazione, purché sia seria e professionale e che magari mi lasci qualche certificazione (come l'abilitazione all'insegnamento, per esempio).
Per quanto riguarda lo studio della chitarra al conservatorio ho detto che si, mi piacerebbe, ma lo seguirei soltanto se questo può aiutarmi nel conseguimento del mio obiettivo. Se scopro che c'è una strada più, ad esempio lo studio della composizione (sempre al conservatorio, oppure no), che so... allora sceglierei quella.
Comunque hai indovinato: la passione per la musica non mi manca. Dammi una tastiera e mi dimentico quello che stavo facendo o dovevo fare. Stessa cosa con una chitarra o con una batteria, ma vale per qualsiasi altro strumento. Oltre la passione è anche la curiosità e un insieme di fattori a spingermi di entrare in questo mondo.
  • Giuffreeze
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12-12-20 15.41

@ vin_roma
Tre punti base:

1) hai sbagliato epoca, forse è troppo tardi ...o troppo presto.

2) artisti si nasce, non si diventa studiando.

3) impegnarti nello studio seriamente (se dotato) può portarti ad essere anche un professionista di riferimento e se hai doti d'artista, queste le amplificherai.

Riuscire in questo campo è qualcosa che avviene per un'alchimia di fattori, certamente devi essere dotato ma poi serve fortuna, incontri e moooolta personalità.
Non è mai matematico che questi fattori si combinino insieme ma è bene farsi trovare sempre pronti e desiderosi di fare un passo avanti e sempre con precisione e puntualità.
Se invece l'indole artistica è strabordante ...puoi anche permetterti lussi negati al professionismo, tipo arrivare tardi, mandare a quel paese produttori e manager...

Lo devi sapere tu che esigenze hai e forse te ne accorgerai impegnandoti ma comincia ad essere tardi per capirlo.
Allora, voglio essere ben chiaro su alcuni punti:

1) L'aver sbagliato epoca la considero una grandissima c*****a! Secondo questo ragionamento non ci sarebbero più artisti e forse ascolteremmo ancora le canzoni dei padri della musica. Sottolineo il "forse" perché magari non ci sarebbero nemmeno gli strumenti per poter riascoltare quelle opere come facciamo oggi con un semplice click su Spotify.
La questione del "troppo tardi/troppo presto" la trovo semplicemente una scusa per "non fare". La vita è una e se non si sceglie di inseguire ciò che sentiamo per cui sentiamo di essere nati allora sei già morto, amico mio. Non mi interessa se è troppo tardi perché magari nell'epoca storica in cui viviamo avere 21 anni significa "essere in ritardo" per fare ciò che mi piace e amo fare. Forse lo è, stica', ma per sintetizzare mi rifaccio alla canzone "E' tardi" di Caparezza (uno dei miei idoli). Non pretendo di riuscire ad arrivare a quel traguardo, ma di certo iniziare a camminare. Non voglio vivere con la consapevolezza di non star facendo nulla per inseguire il mio piacere; preferisco morire provandoci, anche se non sono arrivato al traguardo.

2) Sicuramente una buona base biologica (e qui mi riferisco all' "artisti si nasce") aiuta, ma la mia passione e curiosità per la psicologia, considerando anche il periodo di studio di essa all'università, mi ha insegnato che è l'esperienza (quindi anche lo studio) e le scelte che fai che ti portano a diventare quello che sei. Sicuramente avere talento in qualcosa ti facilità la strada, ma non è di certo superiore all'impegno e al duro lavoro, tra l'altro decisamente più appagante. Non è stata soltanto la psicologia a farmi capire questo, ma anche i miei 8 anni di esperienza nel settore. Ho avuto parecchie band e ho fatto qualche contest, nonché ho conosciuto tantissime persone del mondo della musica.

Non so se sono nato artista o no. So soltanto che io mi innamoro ogni qualvolta sento anche solo parlare di un argomento musicale. Mi perdo quando mi metto a suonare anche solo per cazzeggiare. Quando si tratta di incontrarmi con la mia band non ci sono per nessuno.
Mandare a quel paese produttori e manager non è quello che voglio, poiché vorrei conoscerli e magari iniziare a lavorarci (perché no?).
Io so quali sono le mie esigenze, ma, se avessi anche solo letto il titolo del topic, avresti capito che non conosco quale sia la strada più adatta e consona per arrivarci. Ancora mi ritrovo a sperimentare e provare, ma non voglio continuare così in eterno, perché può iniziare a diventare frustrante.
  • paolo_b3
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12-12-20 15.56

Giuffreeze ha scritto:
Per quanto riguarda lo studio della chitarra al conservatorio ho detto che si, mi piacerebbe, ma lo seguirei soltanto se questo può aiutarmi nel conseguimento del mio obiettivo.

Ho come la sensazione che tu non sappia di cosa stai parlando emo
  • Giuffreeze
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12-12-20 16.25

@ MarcezMonticus
Giuffreeze ha scritto:
Ho 21 anni,

Sei giovane, hai voglia, hai gli strumenti, hai tempo (?) per studiare e capire se sei davvero interessato/portato per questo tipo di vita.
Un consiglio più da papà che da "collega", trovati qualcuno (una band, un artista, uno studio) con cui collaborare e con cui suonare sul campo perchè è lì che capisci di che pasta sei fatto. Quando si potrà fai un po' di facchinaggio e montaggio di palchi con un service audio, così ti rendi conto di cosa c'è "dietro".
Scrivi e suona roba tua, falla sentire a chi ti pare e, fondamentale oggigiorno, quando potrai fatti un canale youtube/tik tok/instagram e/o una pagina Facebook per pubblicizzarti. Conosci Mark the Hammer? fatti un giro sul suo canale, sarà una stronzata ma lui ha fatto una cover di un brano di J-Ax e si è ritrovato a fare una tournèe con lui.
Grazie del consiglio, già adesso adesso ho una band con la quale stiamo registrando un EP di inenditi, quindi musica totalmente nostra. Montaggio e smontaggio palchi non mi dispiacerebbe.
Per quanto riguarda i social, ahimé, mi piacerebbe ma ancora non ho la strumentazione elettronica adatta per poterlo fare... Per intenderci: ho soltanto il telefono e un microfono molto scrauso xD. Piano piano, col lavoro, sto puntando a migliorare anche questo aspetto.
Conosco Mark the Hammer e praticamente lui ha raggiunto buona parte di ciò a cui aspiro io. Non so bene che formazione abbia avuto, so soltanto che ha studiato nella stessa scuola di formazione in cui ha studiato Giovanni Pizzigoni (Giopizzi). Per il resto non so niente. Una volta gli ho persino scritto direttamente nella speranza di riuscire ad ottenere risposta, ma, come immaginavo non ho avuto successo.
Comunque, da quello che ho capito, è che lui per arrivare a dove è ora è stato molto attaccato su YT e sui social. Io sinceramente vorrei arrivare ad un punto in cui avrei bisogno del supporto minimo degli strumenti di condivisione attuali. Non dico di non utilizzare mai e poi mai i social, perché sono un'arma potentissima (e spesso doppio taglio, purtroppo), però di campare di musica utilizzandoli il meno possibile. Conosco gente che ce la fa.
  • Giuffreeze
  • Membro: Guest
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12-12-20 16.27

@ paolo_b3
Giuffreeze ha scritto:
Per quanto riguarda lo studio della chitarra al conservatorio ho detto che si, mi piacerebbe, ma lo seguirei soltanto se questo può aiutarmi nel conseguimento del mio obiettivo.

Ho come la sensazione che tu non sappia di cosa stai parlando emo
Una spiegazione sarebbe più che gradita emo
  • paolo_b3
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12-12-20 16.38

@ Giuffreeze
Una spiegazione sarebbe più che gradita emo
Ti faccio una domanda: uno che mette il cappello in terra per le offerte ed inizia a suonare i suoi brani con la chitarra secondo te è un artista?
  • nicolo
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12-12-20 17.22

Ti porto la mia esperienza. Avrei potuto tentare il professionismo.
Le condizioni c’erano.
Ma.
Volevo una solida indipendenza economia, delle sicurezze.
Volevo una famiglia.
Volevo fare musica, ma solo quello che decidevo io.
Ho scelto altro, e ne sono felice.
Ho quello che volevo.
Certo, vorrei aver dedicato più tempo alla musica, essere un musicista migliore.
Ma il prezzo era troppo alto.
Detto ciò, non ho nulla da suggerire.
Volevo solo condividere, casomai possa darti uno spunto in un senso o nell’altro.
  • Giuffreeze
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12-12-20 17.35

@ paolo_b3
Ti faccio una domanda: uno che mette il cappello in terra per le offerte ed inizia a suonare i suoi brani con la chitarra secondo te è un artista?
più che una domanda mi sembra una presa in giro
  • Dallaluna69
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12-12-20 17.46

@ Giuffreeze
Allora, voglio essere ben chiaro su alcuni punti:

1) L'aver sbagliato epoca la considero una grandissima c*****a! Secondo questo ragionamento non ci sarebbero più artisti e forse ascolteremmo ancora le canzoni dei padri della musica. Sottolineo il "forse" perché magari non ci sarebbero nemmeno gli strumenti per poter riascoltare quelle opere come facciamo oggi con un semplice click su Spotify.
La questione del "troppo tardi/troppo presto" la trovo semplicemente una scusa per "non fare". La vita è una e se non si sceglie di inseguire ciò che sentiamo per cui sentiamo di essere nati allora sei già morto, amico mio. Non mi interessa se è troppo tardi perché magari nell'epoca storica in cui viviamo avere 21 anni significa "essere in ritardo" per fare ciò che mi piace e amo fare. Forse lo è, stica', ma per sintetizzare mi rifaccio alla canzone "E' tardi" di Caparezza (uno dei miei idoli). Non pretendo di riuscire ad arrivare a quel traguardo, ma di certo iniziare a camminare. Non voglio vivere con la consapevolezza di non star facendo nulla per inseguire il mio piacere; preferisco morire provandoci, anche se non sono arrivato al traguardo.

2) Sicuramente una buona base biologica (e qui mi riferisco all' "artisti si nasce") aiuta, ma la mia passione e curiosità per la psicologia, considerando anche il periodo di studio di essa all'università, mi ha insegnato che è l'esperienza (quindi anche lo studio) e le scelte che fai che ti portano a diventare quello che sei. Sicuramente avere talento in qualcosa ti facilità la strada, ma non è di certo superiore all'impegno e al duro lavoro, tra l'altro decisamente più appagante. Non è stata soltanto la psicologia a farmi capire questo, ma anche i miei 8 anni di esperienza nel settore. Ho avuto parecchie band e ho fatto qualche contest, nonché ho conosciuto tantissime persone del mondo della musica.

Non so se sono nato artista o no. So soltanto che io mi innamoro ogni qualvolta sento anche solo parlare di un argomento musicale. Mi perdo quando mi metto a suonare anche solo per cazzeggiare. Quando si tratta di incontrarmi con la mia band non ci sono per nessuno.
Mandare a quel paese produttori e manager non è quello che voglio, poiché vorrei conoscerli e magari iniziare a lavorarci (perché no?).
Io so quali sono le mie esigenze, ma, se avessi anche solo letto il titolo del topic, avresti capito che non conosco quale sia la strada più adatta e consona per arrivarci. Ancora mi ritrovo a sperimentare e provare, ma non voglio continuare così in eterno, perché può iniziare a diventare frustrante.
Guarda che secondo me, Vincenzo non voleva dire che a 21 anni sei già in ritardo.
Vincenzo è uno dei pochi musicisti professionisti sul forum. Ha avuto una lunga e variegata esperienza professionale ed è tuttora in attività.
Secondo me, quello che voleva dire è che in passato era più facile decidere di intraprendere una carriera musicale. C'erano più soldi e più opportunità. Tutto qui.

A parte questo, il mondo della musica è vastissimo. Secondo me, prima ti chiarisci le idee, dandoti un obiettivo macro con un progetto definito, meglio è.
Se vuoi diventare il pianista concertista che fa le tournée, il percorso è diverso rispetto a diventare DJ o cantante nella band metal.
Io partirei proprio da questo: un bell'elenco di "quelli che con la musica ci campano" e inizierei a depennare quello che non vuoi diventare. Più restringi, meglio è emo

12-12-20 17.53

nicolo ha scritto:
Ti porto la mia esperienza. Avrei potuto tentare il professionismo.
Le condizioni c’erano.
Ma.
Volevo una solida indipendenza economia, delle sicurezze.


Anch'io posso dire la stessa cosa! Volevo avere la mia indipendenza economica, un lavoro sicuro, uno stipendio sicuro a fine mese, avere sempre qualche soldo in tasca e una casa di mia proprietà, volevo suonare ma solo la Musica che piace a me senza scendere a compromessi ecc., per cui, nella vita, ho fatto altre scelte, ho deciso di fare altro di lavoro, pur continuando a suonare in moltissimi Gruppi, a volte anche con alcuni Musicisti Professionisti. Nel 2021 saranno 50 anni che suono il Pianoforte e sono contento così.

Se posso permettermi di darti un consiglio, caro Giuffreeze (visto che scrivi che suoni la Batteria, la Chitarra, la Tastiera, stai studiando tecniche di Mixaggio del suono, vorresti studiare Composizione, ecc.) concentrati, per il momento, su UN SOLO obiettivo alla volta. Vuoi imparare a suonare bene la Chitarra? Studia Chitarra! Vuoi imparare a suonare bene il Pianoforte? Studia Pianoforte! Non disperderti in mille altre cose! È già difficile saper suonare BENE un solo strumento! Per studiare Composizione devi avere LA PADRONANZA di ALMENO UNO Strumento Musicale (e un'approfondita conoscenza della Teoria Musicale).

Io è da 50 anni che suono il Pianoforte (ho cominciato a suonare all'età di 6 anni e l'anno prossimo ne compirò 56) e ancora sto imparando cose nuove...

Concentrati su un solo obiettivo per volta.
  • paolo_b3
  • Membro: Supporter
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12-12-20 17.57

@ Giuffreeze
più che una domanda mi sembra una presa in giro
Nessuna presa in giro, per te cosa significa essere un artista?
  • giulio12
  • Membro: Expert
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  • Loc: Udine
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12-12-20 18.15

@ Giuffreeze
Salve a tutti. Spero che questo mio post verrà approvato.
Parto con questa premessa: ho bisogno di consigli, racconti di esperienze e punti di vista altrui per conoscere meglio il mondo della musica (so bene che per farlo bisogna viverci dentro) e magari riuscire a vedere con più chiarezza i miei obiettivi.
Ho 21 anni, vivo in provincia di Catania. Il mio lato musicista 🎶è nato a 13 anni esatti, quando mi fu regalata la mia batteria 🥁(che ho tutt'ora); da allora nacque una passione per la musica e per lo strumento. Fino ad ora, a parte 2-3 mesetti, ho sempre fatto tutto da autodidatta. Riesco a leggere con facilità uno spartito e altrettanto nel praticare il solfeggio. Per quanto riguarda la conoscenza e il saper suonare lo strumento me la cavo piuttosto bene (non mi sto vantando 🙌🏾). Ho avuto parecchie band in questo lasso di tempo, con una delle quali ho persino registrato un inedito. Attualmente faccio parte di una band con la quale abbiamo intenzione di registrare un EP (sempre di inediti).
Ad ottobre del 2019 iniziai un corso di chitarra 🎸classica/acustica gratuito con un maestro a dir poco eccezionale, che mi ha fatto appassionare allo strumento ancor di più della batteria. Al momento riesco a leggere Tab e spartiti, conosco praticamente tutti i tasti e conosco le scale maggiori e minori, triadi, rivolti, progressioni, composizione dei giri armonici; gli accordi, anche di 5^, a parte qualcuno con barrè, mi riescono bene. Non so fare quelli di 7^ perché non li ho mai fatto ma so sostanzialmente in cosa consistono. Riesco a riportare qualcosa di ciò anche sul piano🎹.
In più, da settembre (fino ad agosto prossimo), seguo un corso online di produzione, mixaggio, masterizzazione e composizione che utilizza Cubase💻🎵 come daw perché sentivo la necessità di trascrivere le canzoni che avevo in testa in formato digitale. Ci ho provato con FLStudio per 4 annetti (a periodi scostanti) circa, ma sentivo che c'era qualcosa che non andava e sentivo anche il bisogno di essere guidato da qualcuno che sapesse come fare per fare le cose BENE, come si deve.
ADESSO VENGO AL DUNQUE. Al momento gli obiettivi che ho non sono abbastanza chiari. So soltanto che mi piacerebbe, con tutto me stesso, riuscire a vivere una vita da artista. Un'artista che compone e produce canzoni, per sé stesso, per la sua band o per altre persone (su commissione) almeno all' 80% da sé. Non disdegno nessun altro lavoro nell'ambito musicale: che sia l'insegnate, il commerciante, il fonico, il produttore discografico ecc.
Un'altra cosa che mi piacerebbe tantissimo avere è una formazione con la "F" maiuscola per quello che è il mio obiettivo, ma arrivato a questo punto la mia vista si annebbia: che strada dovrei prendere? Mi piacerebbe moltissimo studiare chitarra al conservatorio (così anche da avere un'abilitazione all'insegnamento) perché, ma non so se possa essere effettivamente la strada più adatta... Insomma arrivato qui entro in confusione, ed è per questo che vorrei conoscere la vostra al riguardo. Sapere anche un po' di pro e contro del mestiere non sarebbe male. Ovviamente questo mio post è riferito perlopiù a gente che è già addentrata nel campo e riesce a vivere economicamente di musica.🤔😣🥴🎶💶
Sei bravo in quello che fai? La gente vi chiama a suonare? Piacete? Vi pagano?
  • d_phatt
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12-12-20 18.35

Ciao.
Le cose sicure sono due: uno, hai questa passione per la musica ed è sacrosanto e giustissimo che tu la persegua, in qualche modo, professionale o no.
Due: devi assolutamente scegliere UNO strumento principale, devi capire qual è il tuo strumento. Come già ti è stato detto. Questo non significa che non puoi saper suonare gli altri in maniera decente, ma già serve una vita di studio e dedicazione per saperne suonare uno a livello professionale. Se vuoi diventare veramente bravo in qualcosa devi scegliere cosa portare avanti e cosa lasciare indietro, altrimenti rischi di essere "solo" un buon amatore polistrumentista e tuttofare (che già non è poco), che però non è "professionale" in niente. Specialmente se non inizi tutto da piccolissimo. Anche se non è impossibile essere, per esempio, un ottimo batterista e un ottimo tecnico del suono. E questo lo so perché conosco molto bene uno così, il batterista con cui suono in varie situazioni da quasi 10 anni ormai, e mio grande amico.

Devi capire cosa ti piace, cosa vuoi che diventi parte integrante della tua vita, perché lo studio vero di uno strumento, sia al conservatorio che non, richiede tantissimo tempo e impegno.
Inoltre devi sempre ricordare che lo studio vero e serio di uno strumento, anche se culmina con un 10 e lode al diploma di conservatorio, e magari perfezionato con corsi e studi successivi e interminabili, non serve a fare di te un artista, ma un bravo e solido professionista. Se poi tale professionista è anche un artista creativo...è un altro discorso. Dipende dalle persone.

Il mio consiglio, brutto, triste, ma credo sensato è questo: studia quello che vuoi, quanto vuoi, ma tieni sempre pronta con te una strada parallela o di riserva, qualcosa di sicuro che ti permetta di non rimanere senza un tetto, perché E' VERO che OGGI e sicuramente anche domani campare (bene) di musica è quasi impossibile, e diventa sempre più difficile. Se poi ti capita...bravo, e sopratutto fortunato, ma sai quanti pianisti bravissimi conosco che di lavoro fanno gli ingegneri, o altro? Parlo anche di gente che è uscita con 10 e lode dal vecchio ordinamento e ha fatto multipli percorsi di perfezionamento con grandi pianisti.

Io invece pur avendo studiato al conservatorio ho smesso senza finire quel percorso, e nel frattempo ho studiato e studio matematica (a proposito di strade alternative), ma i miei motivi sono altri. Non ho mai avuto la pretesa né la volontà di fare il concertista classico, e la matematica per me non è mai stata una semplice riserva. Anche perché non credo che sia possibile studiarla davvero senza la massima passione.
Come la musica, del resto.

Buona fortuna, e valuta bene.
  • vin_roma
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12-12-20 19.02

@ Giuffreeze
Allora, voglio essere ben chiaro su alcuni punti:

1) L'aver sbagliato epoca la considero una grandissima c*****a! Secondo questo ragionamento non ci sarebbero più artisti e forse ascolteremmo ancora le canzoni dei padri della musica. Sottolineo il "forse" perché magari non ci sarebbero nemmeno gli strumenti per poter riascoltare quelle opere come facciamo oggi con un semplice click su Spotify.
La questione del "troppo tardi/troppo presto" la trovo semplicemente una scusa per "non fare". La vita è una e se non si sceglie di inseguire ciò che sentiamo per cui sentiamo di essere nati allora sei già morto, amico mio. Non mi interessa se è troppo tardi perché magari nell'epoca storica in cui viviamo avere 21 anni significa "essere in ritardo" per fare ciò che mi piace e amo fare. Forse lo è, stica', ma per sintetizzare mi rifaccio alla canzone "E' tardi" di Caparezza (uno dei miei idoli). Non pretendo di riuscire ad arrivare a quel traguardo, ma di certo iniziare a camminare. Non voglio vivere con la consapevolezza di non star facendo nulla per inseguire il mio piacere; preferisco morire provandoci, anche se non sono arrivato al traguardo.

2) Sicuramente una buona base biologica (e qui mi riferisco all' "artisti si nasce") aiuta, ma la mia passione e curiosità per la psicologia, considerando anche il periodo di studio di essa all'università, mi ha insegnato che è l'esperienza (quindi anche lo studio) e le scelte che fai che ti portano a diventare quello che sei. Sicuramente avere talento in qualcosa ti facilità la strada, ma non è di certo superiore all'impegno e al duro lavoro, tra l'altro decisamente più appagante. Non è stata soltanto la psicologia a farmi capire questo, ma anche i miei 8 anni di esperienza nel settore. Ho avuto parecchie band e ho fatto qualche contest, nonché ho conosciuto tantissime persone del mondo della musica.

Non so se sono nato artista o no. So soltanto che io mi innamoro ogni qualvolta sento anche solo parlare di un argomento musicale. Mi perdo quando mi metto a suonare anche solo per cazzeggiare. Quando si tratta di incontrarmi con la mia band non ci sono per nessuno.
Mandare a quel paese produttori e manager non è quello che voglio, poiché vorrei conoscerli e magari iniziare a lavorarci (perché no?).
Io so quali sono le mie esigenze, ma, se avessi anche solo letto il titolo del topic, avresti capito che non conosco quale sia la strada più adatta e consona per arrivarci. Ancora mi ritrovo a sperimentare e provare, ma non voglio continuare così in eterno, perché può iniziare a diventare frustrante.
Giuffreeze, se sai tutto, sei convinto, cosa chiedi a fare? Vuoi che ti si dica che è tutto come la vedi tu?

C'ho speso la vita nella musica ed ho visto com'era prima e com'è adesso.
A vent'anni mi bastò suonare al portone di un'edizione musicale cinematografica e mi fecero entrare, mi accolsero e lavorai con loro in sala d'incisione e nei corridoi incontravo Morricone, Fidenco, Cipriani. Io ero forte dei miei studi classici e dell'attitudine alle nuove tecnologie e non mi fu difficile entrare "nel giro" perché l'ambiente era in espansione e ti giuro che erano tante le richieste che dovevo rifiutarle e non era scegliere se suonare con un gruppo o in un pianobar, era scegliere tra la RAI e la sinfonica dell'Accademia di S. Cecilia, tra un film o l'allestimento di un'opera. Oggi queste opportunità sono quasi sparite: le produzioni cinematografiche si contano sulle punte delle dita, Cinecittà stessa, per sopravvivere, affitta gli studi per convention o spettacoli privati. Allora c'erano almeno 4/5 orchestre stabili solo a Roma, oggi (sempre a Roma) quelle due che sono rimaste hanno i conti in rosso ed una di queste verrà anche chiusa a breve. La musica non gode più di protezione istituzionale ed è prodotta empiricamente da singoli con conseguenti ristrettezze e clientelismi. Tutto questo per dirti che vivere di musica oggi, con l'idea e i modi di anni fa, è molto più difficile ed è un fatto oggettivo. Oggi siamo in un momento di "bassa", prima era meglio (per alcune ragioni) e forse lo sarà di nuovo tra un po' (per altre ragioni) perciò ho detto "troppo tardi o troppo presto" e puoi considerarlo una "cazzata" come ti pare ma le cose stanno così.

Questo sempre parlando di "musicista" che vuole fare questo come lavoro, l'artista è un'altra cosa, quello lo sarai sempre se lo sei fondamentalmente e il "troppo tardi o troppo presto" è una condizione ininfluente, anzi, magari nascessero "Artisti" (con la A maiuscola) che abbiano cose da dire.
Noi, ancora oggi, guardiamo a quel fenomeno rivoluzionario accaduto negli anni '60/70 e pensiamo che sia la normalità del mercato musicale, una cosa ripetibile o stabile con nuovi Lucio Dalla, Pink Floyd, Vangelis, Moog, Pat Metheney, Leo Fender... Io penso di no, è accaduto allora perché era un momento socialmente voluto, oggi siamo in un nuovo passaggio epocale dove si sta ristrutturando tutto il futuro ed ancora dobbiamo capire come ci si adatterà. Quello che è stato, perlomeno in occidente, lo è stato relativamente al post bellico con tutta la voglia di ricostruire e guardare a nuovi orizzonti e la musica ne è stata una delle espressioni e quel periodo ha dato i suoi frutti e sono stati spremuti tutti. Oggi c'è una nuova sfida: la "globalizzazione" e l'interconnessione continua col tutto, gli scambi che ne derivano, tutte le sue possibilità, ancora non sono a regime, anzi, per certi versi la globalizzazione sta creando disagi e confusione ed anche il senso artistico ed umanistico ne sta soffrendo.

In riferimento alla "base biologica" ...so che ci vuole esperienza per comprendere ciò che ho detto.
Puoi studiare quanto ti pare ma se diventi un innovatore è perché lo eri già da prima, al limite con lo studio puoi scoprire di esserlo ma lo studio da solo, per quanto intenso, ti porterà ad esssere solo un contenitore di informazioni, non uno sviluppatore.

Cosa fare?
Diventa professionista in una disciplina: pianista, batterista, tecnico del suono e quando sentirai di poter dire la tua meglio di un altro e vista l'esiguità sempre più accentuata di occasioni, parti e vai a Bologna, a Milano, a Roma dove ancora un po' di mercato c'è e cerca di intrometterti nell'ambiente, in questo modo avrai anche occasione di vedere da vicino chi "ce l'ha fatta" e potrai trarne insegnamento. Poi se vali qualcuno si accorgerà di te.
Ma è comunque un rischio che solo una grande volontà può permettersi di affrontare.
  • Giuffreeze
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12-12-20 20.47

@ paolo_b3
Nessuna presa in giro, per te cosa significa essere un artista?
Per me un'artista è una persona che esprime qualcosa che parte da sé. Che sia un messaggio, un punto di vista, una storia, una provocazione... qualsiasi cosa purché nasca da quella persona. E con ciò non mi riferisco semplicemente a gente che si ritrova nel mondo dell'arte (quindi musicisti, artisti, attori ecc.), anche perché so c'è gente che si ci ritrova, priva di una qualche vena artistica. Mi riferisco a chiunque: persino un architetto, un agronomo o una qualsiasi altra persona nel suo lavoro potrebbe essere definita "artista".
Questo, secondo me, significa essere un'artista.