Delucidazioni corsi di chitarra dei conservatori

  • Giuffreeze
  • Membro: Guest
  • Risp: 18
  • Loc:
  • Thanks: 2  

22-12-20 14.35

Salve, vorrei sapere quali sono esattamente le differenze tra un corso di chitarra e l'altro: in quali materie differiscono? Che formazione ti lasciano una volta finito? Questi sono i dubbi fondamentali che mi vengono quando guardo un corso di chitarra e l'altro.
Se non ho capito male nel corso di chitarra (o un altro strumento/canto) pop in genere si può affiancare il piano o sbaglio?
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 4548
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 983  

23-12-20 00.15

@ Giuffreeze
Salve, vorrei sapere quali sono esattamente le differenze tra un corso di chitarra e l'altro: in quali materie differiscono? Che formazione ti lasciano una volta finito? Questi sono i dubbi fondamentali che mi vengono quando guardo un corso di chitarra e l'altro.
Se non ho capito male nel corso di chitarra (o un altro strumento/canto) pop in genere si può affiancare il piano o sbaglio?
Scusa, ma la tua domanda non è molto precisa. Intendi la differenza tra i corsi di chitarra classica e quelli jazz? Se è così la formazione che lasciano è...quella di un chitarrista classico nel primo caso e quella di un chitarrista jazz nel secondo. Cosa vuoi sapere di preciso? È troppo vago il discorso così...

Un mio buon amico nonché collega in un progetto musicale (indovina...in pausa!) studia al triennio di chitarra jazz e so che deve fare un corso di pianoforte complementare, forse del propedeutico.

Per i "corsi" "pop" non so dirti...non ne so niente e non voglio saperne niente, anzi spero che li cancellino dalla faccia della terra e che puniscano severamente quelli che hanno pensato che una cosa del genere fosse sensata.
  • Giuffreeze
  • Membro: Guest
  • Risp: 18
  • Loc:
  • Thanks: 2  

23-12-20 22.52

@ d_phatt
Scusa, ma la tua domanda non è molto precisa. Intendi la differenza tra i corsi di chitarra classica e quelli jazz? Se è così la formazione che lasciano è...quella di un chitarrista classico nel primo caso e quella di un chitarrista jazz nel secondo. Cosa vuoi sapere di preciso? È troppo vago il discorso così...

Un mio buon amico nonché collega in un progetto musicale (indovina...in pausa!) studia al triennio di chitarra jazz e so che deve fare un corso di pianoforte complementare, forse del propedeutico.

Per i "corsi" "pop" non so dirti...non ne so niente e non voglio saperne niente, anzi spero che li cancellino dalla faccia della terra e che puniscano severamente quelli che hanno pensato che una cosa del genere fosse sensata.
perché andrebbero cancellati? Sinceramente non ne vedo il motiivo.
Comunque mi riferisco a cos'ha di diverso un chitarrista jazz da uno classico nella sostanza, visto che la metti in questi termini? Il modo di suonare? Solo il genere che suona?
  • serpaven
  • Membro: Expert
  • Risp: 4634
  • Loc: Torino
  • Thanks: 462  

24-12-20 11.43

Giuffreeze ha scritto:
cos'ha di diverso un chitarrista jazz da uno classico nella sostanza?

scusa la domanda, ma quanti anni hai?
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 4548
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 983  

24-12-20 12.40

@ Giuffreeze
perché andrebbero cancellati? Sinceramente non ne vedo il motiivo.
Comunque mi riferisco a cos'ha di diverso un chitarrista jazz da uno classico nella sostanza, visto che la metti in questi termini? Il modo di suonare? Solo il genere che suona?
Se non stai trollando (il dubbio è legittimo), vuol dire che hai le idee molto confuse...
Ma almeno lo sai cosa è il jazz e cosa è la musica classica?
  • Giuffreeze
  • Membro: Guest
  • Risp: 18
  • Loc:
  • Thanks: 2  

24-12-20 18.05

@ serpaven
Giuffreeze ha scritto:
cos'ha di diverso un chitarrista jazz da uno classico nella sostanza?

scusa la domanda, ma quanti anni hai?
21
  • Giuffreeze
  • Membro: Guest
  • Risp: 18
  • Loc:
  • Thanks: 2  

24-12-20 18.07

@ d_phatt
Se non stai trollando (il dubbio è legittimo), vuol dire che hai le idee molto confuse...
Ma almeno lo sai cosa è il jazz e cosa è la musica classica?
ho le idee UN PO' confuse, questo è vero, ma so cos'è il jazz e so cos'è la musica classica. Piuttosto mi sa che tu non hai capito la mia domanda.
  • paolo_b3
  • Membro: Supporter
  • Risp: 13372
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2018  

24-12-20 18.19

Giuffreeze ha scritto:
Comunque mi riferisco a cos'ha di diverso un chitarrista jazz da uno classico nella sostanza, visto che la metti in questi termini? Il modo di suonare? Solo il genere che suona?

Imparare a suonare la chitarra è un fatto fisico, tecnico. La musica che suoni è un fatto mentale. La chitarra è il motore, la tua sensibilità artistica è la benzina. Se non assimili questo concetto poi sei portato a fare queste domande che non hanno risposta.
  • wildcat80
  • Membro: Guru
  • Risp: 6538
  • Loc: Genova
  • Thanks: 1405  

24-12-20 18.25

Ora io non so nel dettaglio che tipo di programmi vengano offerti, comunque, la chitarra classica è un corso incentrato appunto su uno strumento, che è appunto la chitarra definita come classica (sostanzialmente corde in nylon, suonata a pizzico con le dita e non col plettro, etc etc), che ha un'impostazione tecnica sua, che inizia a differenziarsi dalla chitarra in contesti "popolari" già da come viene imbracciata.
Chitarra jazz è un concetto un pochino più ampio: se per convenzione come jazz guitar si intende una chitarra elettrica semihollow con un suono abbastanza identificabile, è anche vero che nel jazz ci sono correnti che attingono ad esempio dalla musica brasiliana dove si usano chitarre acustiche (tipo le Di Giorgio).
Diciamo che alla fine le differenze tecniche ci sono, così come quelle legate alla teoria che sottende un genere vasto come il jazz.
  • Giuffreeze
  • Membro: Guest
  • Risp: 18
  • Loc:
  • Thanks: 2  

24-12-20 18.52

@ wildcat80
Ora io non so nel dettaglio che tipo di programmi vengano offerti, comunque, la chitarra classica è un corso incentrato appunto su uno strumento, che è appunto la chitarra definita come classica (sostanzialmente corde in nylon, suonata a pizzico con le dita e non col plettro, etc etc), che ha un'impostazione tecnica sua, che inizia a differenziarsi dalla chitarra in contesti "popolari" già da come viene imbracciata.
Chitarra jazz è un concetto un pochino più ampio: se per convenzione come jazz guitar si intende una chitarra elettrica semihollow con un suono abbastanza identificabile, è anche vero che nel jazz ci sono correnti che attingono ad esempio dalla musica brasiliana dove si usano chitarre acustiche (tipo le Di Giorgio).
Diciamo che alla fine le differenze tecniche ci sono, così come quelle legate alla teoria che sottende un genere vasto come il jazz.
grazie mille, 90 min di applausi. Questo è il genere di risposta che sto cercando. Sai dirmi altro al riguardo?
  • wildcat80
  • Membro: Guru
  • Risp: 6538
  • Loc: Genova
  • Thanks: 1405  

24-12-20 19.31

@ Giuffreeze
grazie mille, 90 min di applausi. Questo è il genere di risposta che sto cercando. Sai dirmi altro al riguardo?
Sì. Che invece di pensare al successo forse dovresti fare un passo indietro e capire un po' di cose.
Mi rendo conto che è un commento tranciante, che probabilmente non è neanche colpa tua, o meglio vostra, se la vostra generazione ha questa fissazione per il successo come se fosse qualcosa non dico dovuto o scontato, ma molto a portata di mano.
Fatti una cultura musicale ampia, a 360° gradi.
Cerca di capire per cosa sei portato, se hai un talento, e coltivalo.
Non trascurare i social, ma non credere neppure che sia sufficiente la visibilità social per arrivare al successo: la visibilità serve se si ha qualcosa da proporre.
  • paolo_b3
  • Membro: Supporter
  • Risp: 13372
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2018  

24-12-20 20.56

@ wildcat80
Sì. Che invece di pensare al successo forse dovresti fare un passo indietro e capire un po' di cose.
Mi rendo conto che è un commento tranciante, che probabilmente non è neanche colpa tua, o meglio vostra, se la vostra generazione ha questa fissazione per il successo come se fosse qualcosa non dico dovuto o scontato, ma molto a portata di mano.
Fatti una cultura musicale ampia, a 360° gradi.
Cerca di capire per cosa sei portato, se hai un talento, e coltivalo.
Non trascurare i social, ma non credere neppure che sia sufficiente la visibilità social per arrivare al successo: la visibilità serve se si ha qualcosa da proporre.
90 minuti di applausi! emoemoemo
  • orange1978
  • Membro: Supporter
  • Risp: 11116
  • Loc: Milano
  • Thanks: 809  

24-12-20 20.58

d_phatt ha scritto:
Per i "corsi" "pop" non so dirti...non ne so niente e non voglio saperne niente, anzi spero che li cancellino dalla faccia della terra e che puniscano severamente quelli che hanno pensato che una cosa del genere fosse sensata.


...ben detto! è patetico leggere corso di laurea in pianoforte/chitarra "pop" dentro un conservatorio di musica.
  • orange1978
  • Membro: Supporter
  • Risp: 11116
  • Loc: Milano
  • Thanks: 809  

24-12-20 21.00

Giuffreeze ha scritto:
Se non ho capito male nel corso di chitarra (o un altro strumento/canto) pop in genere si può affiancare il piano o sbaglio?


....che non ha alcun senso in conservatorio in quanto entrambi sono strumenti polifonici.
solitamente certi strumenti come gli archi ma anche il canto, hanno il pianoforte complementare.....ma perchè non essendo polifonici il piano ti serve oltre che per l'intonazione (nel caso di canto e archi utilissimo aiuto) anche per capire l'armonia, ma se uno studia già chitarra classica (che è uno strumento polifonico) a cosa servirebbe affiancargli il pianoforte?
  • wildcat80
  • Membro: Guru
  • Risp: 6538
  • Loc: Genova
  • Thanks: 1405  

24-12-20 21.05

Io sono un medico e come specialità chirurgo.
Nel mio lavoro ho talento.
L'ho scoperto giorno dopo giorno, non è che ho deciso di essere un chirurgo vascolare degno erede di Michael DeBakey così dal nulla.
E negli anni mi sono tolto soddisfazioni.
Non fosse andata così, mi sarei comunque trovato uno spazio nel mio campo, con un profilo magari diverso.
Lo stesso per la musica.
Vuoi farne un lavoro? Bene, provaci, con determinazione, ma non partire con la ricerca del successo, inizia con la ricerca delle tue qualità.
E poi capirai se sei un predestinato, un onesto mestierante o un buon musicista amatoriale.
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 4548
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 983  

24-12-20 21.21

@ Giuffreeze
ho le idee UN PO' confuse, questo è vero, ma so cos'è il jazz e so cos'è la musica classica. Piuttosto mi sa che tu non hai capito la mia domanda.
Io ho capito la tua domanda. Però la mia domanda sorgeva spontanea. Comunque provo a darti una mano concreta e a chiarirti le idee:
La prima differenza è lo strumento. Nella corso classico si usano solo ed esclusivamente chitarre classiche, in quello jazz in genere si usano le semiacustiche o le elettriche. Poi ovviamente nulla ti impedisce di suonare del jazz con una classica, ma questo è un altro discorso.
E questa è la prima differenza, e neanche quella più importante.
Poi nei corsi di strumento classici (che sono sempre esistiti, da secoli potremmo dire) si studia il repertorio classico, barocco, romantico e in generale "colto" di uno strumento, quindi brani e opere dei più grandi compositori della storia della musica come Bach, Mozart, ecc...poi in realtà per la chitarra classica gli autori in genere sono un po' diversi perché per certi versi e per motivi storici lo strumento in questione ha un repertorio un po' "a parte".
Si studiano i brani di questi autori, nota per nota ESATTAMENTE come sono stati scritti, si studia come interpretarli, si studia tantissima tecnica perché il repertorio è immenso e arriva a punte di complessità tecnica altissime (quando non trascendentali, per esempio molti diplomati con 10 e lode al pianoforte gli studi trascendentali di Liszt non li vedono manco col binocolo). Poi per chi vuole fare il concertista o per chi vuole perfezionarsi il diploma di conservatorio non è la fine, ma solo un passaggio verso ulteriori corsi di perfezionamento.
Il corso classico mira quindi a formare esecutori, interpreti dei brani del repertorio "colto" (parola che non mi piace granché).

Il corso jazz è diverso, si studiano gli standard, si studia ed esercita l'improvvisazione, e anche lì ovviamente c'è lo studio tecnico perché senza quello non si va da nessuna parte, perché anche i bravi jazzisti sono mostri del loro strumento, i normali diplomati sono in genere MEDIAMENTE meno preparati sulla tecnica strumentale rispetto alle controparti classiche, ma questo non è per colpa del jazz, è per colpa della MEDIAMENTE ancora acerba organizzazione dei corsi jazz.
Insomma nei corsi jazz si studiano le cose tipiche del jazz. Poi questi corsi sono molto giovani, la musica jazz stessa è giovane se confrontata con quella barocca per dire, quelli che verranno fra 200 anni potranno guardarla nella stessa prospettiva storica in cui noi oggi guardiamo a Handel e Haydn. Quindi non stupirti se sentirai parlare di professori jazz non diplomati nei corsi jazz, è perché i corsi jazz ai loro tempi non esistevano. Chissà cosa avrebbero dato per averli, magari.
Poi lo studio del jazz presenta una difficoltà per noi insita, quella dell'apprendimento di un linguaggio musicale che viene da basi storiche e culturali completamente diverse dalle nostre, insomma è un mondo diverso.

Poi in entrambi i corsi si fa tanta teoria musicale, specialmente con i nuovi ordinamenti dove i laureati IN MEDIA sono un po' meno strumentisti e più "conoscitori a 360° della musica rispetto ai diplomati del vecchio ordinamento (che era solo classico) che avevano meno materie accessorie ma esami di strumento estremamente più pesanti. Si studiano storia della musica, solfeggio, armonia, ecc., materie che al preaccademico sono in gran parte comuni sia al corso classico che jazz e poi si differenziano ulteriormente nel triennio e nel biennio.
  • d_phatt
  • Membro: Guru
  • Risp: 4548
  • Loc: Perugia
  • Thanks: 983  

24-12-20 21.34

Parte 2:

Poi entrambi i corsi sono facce diverse di quella stessa medaglia (anzi, poliedro ad infinite facce) che è la musica, tutta la buona musica segue principi universali e comuni a tutti i generi, che sono solo declinazioni, visioni filosoficamente diverse della musica stessa. La classica non esclude il jazz e viceversa, anzi, esistono jazzisti in grado di eseguire in maniera impeccabile i brani classici e classici in grado di improvvisare divinamente (anche se più raramente in chiave jazz), tipo Gulda. Quindi studiare una determinata cosa non chiude tutte le altre porte, ma bisogna tenere conto di un altro fatto che le due cose hanno in comune: bisogna farsi il c**o, studiare tantissimo e con la massima serietà e sopratutto umiltà, tenendo ben presente di non essere NESSUNO pur sapendo di poter essere o diventare grandi musicisti. Il che ci riporta all'altro thread, il fine del conservatorio, di qualsiasi conservatorio non è renderti un artista, ma è renderti un professionista, uno bravo e solido, uno in grado di poter portare degnamente a termine i suoi compiti di musicista, insomma un operaio della musica.

Per questo mi associo a Wildcat80: l'idea del "successo" è pericolosissima perché il "quotidiano" dello studente di conservatorio prima e del musicista professionista poi non è non può essere il "successo" di pubblico ma lo studio della musica, delle sue profondità, della sua propria "verità". Poi il successo al massimo è un effetto collaterale. Questo devi pensare se vuoi essere un vero musicista.
Ovviamente non significa che non devi avere sogni o obiettivi; però la prima cosa e l'unica costante nella vita del musicista è tenere i piedi per terra e pedalare.
Spero di essermi spiegato bene; e spero che tra queste righe, si inizi a intravedere il perché del fatto (non opinione) da me espresso nel giudicare i cosidetti "corsi" pop, parole che non hanno nulla a che vedere con il mio rapporto con la musica pop, che anzi quando degna e ben fatta ascolto e suono con piacere.
Spero di averti chiarito un po' la panoramica generale e di esserti d'aiuto.
  • Teo777
  • Membro: Guest
  • Risp: 130
  • Loc:
  • Thanks: 6  

24-12-20 21.45

Non voglio fare polemiche o demoralizzare i più giovani. ho 43 anni e 15 anni di studio in conservatorio sul groppone e ricordo BENE i miei 20/25 anni.
Molto tempo fa lessi un'intervista su un giornale periodico che alcuni "vecchi" qui ricorderanno sicuramente.. il mitico european musician che tutti i mesi proponeva interviste serie a personaggioni e talenti del mondo musicale..
un certo David Foster, pianista con i controcazzi, compostitore, arrangiatore, e in seguito produttore e ora manager discografico diceva "se hai bisogno di chiedere come fare a diventare un musicista di successo o cosa studiare, allora significa che non lo diventerai mai".
diceva di vivere ogni giorno imparando, ascoltando, studiando, frequentando ambienti,persone, sale di incisione, case discografiche. ora i tempi sono cambiati sicuramente, ma per me tutto parte ancora dal live. specializzati in uno strumento, diventane un virtuoso apprezzato e ricercato e solo così se oltre al talento che è imprescindibile, hai anche tanta fortuna e tanta tanta dedizione e motivazione forse hai una piccola possibiltà di sfondare e diventare qualcuno. "uno su 1000 ce la fa...". forse anche meno... aggiungerei io.
poi il mondo musicale è ampio e puoi fare l'insegnante, puoi aprire una sala prove, uno studio di registrazione ma tutto parte dallo strumento. lascia stare i corsetti poppettari. sono scorciatoie o specchietti per le allodole. cerca il "tuo" strumento, ascolta e studia seriamente.
  • orange1978
  • Membro: Supporter
  • Risp: 11116
  • Loc: Milano
  • Thanks: 809  

25-12-20 05.46

si ma chissenefrega dei titoli, di quello che avete studiato, delle prediche da professore.

la risposta è semplice, la chitarra anche se si chiama chitarra non è uno strumento unico, suonare la chitarra jazz (o elettrica) usando il plettro o combinazioni tra plettro/dita, piuttosto che la chitarra classica spagnola con le corde di nylon, sono due cose completamente diverse, molto piu diverse che suonare ad esempio pianoforte e organo, potremmo azzardare a dire "due strumenti diversi".

quindi se a uno interessa la letteratura per chitarra classica alla "andrès segovia", la cui letteratura va da carulli, sor, passando per tutti i vari autori spagnoli e non come villa lobos, tàrrega, albeniz etc....cosi come brani trascritti da altri strumenti (vedi le trascrizioni delle suite di js bach) e anche la letteratura liutistica che tramite alcuni accorgimenti puo essere eseguita sulla chitarra, il corso da seguire è CHITARRA CLASSICA.

se a uno interessa la chitarra elettrica "jazz", ossia la semiacustica, quindi imparare a suonare gli standard, leggere e realizzare le sigle degli accordi in realtime dal realbook, arrangiare una canzone partendo dalla melodia, imparare a improvvisare su una struttura armonica etc etc etc.....si fa il TRIENNIO DI JAZZ scegliendo come strumento la chitarra.

....fine, non cè altro da dire.

poi se interessano altri stili tipo la chitarra country acustica ed elettrica, conviene andarsene a nashville o in usa, oppure trovarsi un insegnante privato che suona quella musica, di sicuro la lauera in chitarra country non è prevista nei conservatori italiani.
la chitarra "pop" (ammesso che esista) da quello che so io fa parte di un indirizzo specialistico del triennio di jazz, non penso che nessuno si possa laureare in chitarra "da spiaggia" imparando a suonare il giro di do, e portando acqua azzurra acqua chiara al diploma allo stesso modo che un laureato in chitarra porterebbe il concierto di aranjuez per chitarra e orchestra, eddai.
  • paolo_b3
  • Membro: Supporter
  • Risp: 13372
  • Loc: Ravenna
  • Thanks: 2018  

25-12-20 10.44

@ orange1978
si ma chissenefrega dei titoli, di quello che avete studiato, delle prediche da professore.

la risposta è semplice, la chitarra anche se si chiama chitarra non è uno strumento unico, suonare la chitarra jazz (o elettrica) usando il plettro o combinazioni tra plettro/dita, piuttosto che la chitarra classica spagnola con le corde di nylon, sono due cose completamente diverse, molto piu diverse che suonare ad esempio pianoforte e organo, potremmo azzardare a dire "due strumenti diversi".

quindi se a uno interessa la letteratura per chitarra classica alla "andrès segovia", la cui letteratura va da carulli, sor, passando per tutti i vari autori spagnoli e non come villa lobos, tàrrega, albeniz etc....cosi come brani trascritti da altri strumenti (vedi le trascrizioni delle suite di js bach) e anche la letteratura liutistica che tramite alcuni accorgimenti puo essere eseguita sulla chitarra, il corso da seguire è CHITARRA CLASSICA.

se a uno interessa la chitarra elettrica "jazz", ossia la semiacustica, quindi imparare a suonare gli standard, leggere e realizzare le sigle degli accordi in realtime dal realbook, arrangiare una canzone partendo dalla melodia, imparare a improvvisare su una struttura armonica etc etc etc.....si fa il TRIENNIO DI JAZZ scegliendo come strumento la chitarra.

....fine, non cè altro da dire.

poi se interessano altri stili tipo la chitarra country acustica ed elettrica, conviene andarsene a nashville o in usa, oppure trovarsi un insegnante privato che suona quella musica, di sicuro la lauera in chitarra country non è prevista nei conservatori italiani.
la chitarra "pop" (ammesso che esista) da quello che so io fa parte di un indirizzo specialistico del triennio di jazz, non penso che nessuno si possa laureare in chitarra "da spiaggia" imparando a suonare il giro di do, e portando acqua azzurra acqua chiara al diploma allo stesso modo che un laureato in chitarra porterebbe il concierto di aranjuez per chitarra e orchestra, eddai.
Premesso che abbiamo già saputo da Giuffreeze che il suo obiettivo è diventare un compositore famoso, ora ovviamente non esiste il diploma per diventare compositori famosi, ma accantoniamo un attimo.
Scegliere di studiare uno strumento al conservatorio significa doverci trascorrere molte ore sopra per molti anni, quindi la prima cosa che mi chiederei è se lo strumento mi stimola al punto di poter pensare di affrontare i sacrifici che mi saranno richiesti per portare al compimento gli studi.
Dopodichè dovrai studiare anche la musica, quindi licenza di solfeggio, armonia complementare, prima ancora di aver raggiunto quel minimo di capacità sullo strumento per pensare di cominciare a suonare qualcosa che abbia una collocazione nel panorama musicale dello strumento, la chitarra in questo caso.
A quel punto forse, dico forse, avrai la maturità per capire se la tua strada è la classica o il jazz, ma nessuna delle due strade ha a che fare con le esecuzioni di chitarra che sentiamo nei dischi di musica leggera, quindi se la tua aspirazione è comporre i brani per "Tiro mancino" piuttosto che "Negrita" forse fai prima a prendere una chitarra e cominciare a suonarla sotto la guida di qualche insegnante che abbia esperienza su quello stile.
Per questo ad un neofita che mi chiede che differenza c'è tra la chitarra classica e la chitarra jazz io risponderei "adesso inizia a studiare la chitarra", perchè, parafrasando il filosofo greco, non sa nemmeno cosa non sa.
Poi per carità è verissimo che la chitarra jazz differisce dalla classica sia come strumento che come tecnica, ma prima impara a camminare, poi sceglierai se vuoi fare il centometrista o il maratoneta.