Riprendere il mano le fughe del clavicembalo...

  • Frob84
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26-04-09 16.53

... Ben Temperato.

A suo tempo ne avevo iniziato a studiare alcune con la mia insegnante (prima di mollare il tutto). Ora, nei limiti del possibile sarei intenzionato a studiarne nuovamente qualcuna, anche dovesse volerci molto tempo.

Ai più esperti volevo chiedere, quali sono le più accessibili, oltre a quelle in do minore e mi maggiore del primo libro?
  • derek86
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26-04-09 18.19

Ti posso dire quelle che scelsi io per l'ottavo anno proprio in base alla semplicità, però all'interno di questo elenco non ricordo assolutamente quali erano le più accessibili in assoluto.

Diciamo che ti riduco il lavoro di scelta di un 50% emo

Volume 1: numero 1, 2, 5, 6, 9, 10, 11, 13, 15, 16, 19, 21

Volume 2: numero 1, 2, 5, 6, 7, 11, 15, 16, 19, 24 e le altre 2 non me le ricordo onestamente quali erano emo
  • Michele76
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26-04-09 18.23

A che punto hai mollato? Se eri all'inizio dello studio del programma per l'ottavo, hai considerato di riprendere prima le suite francesi, inglesi e le invenzioni?
  • Frob84
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26-04-09 18.44

Mollai dopo le fughe che ho appunto elencato (do minore e mi maggiore del primo libro), più una mia richiesta (stupidamente temeraria) di poter studiare quella in si bemolle minore del secondo libro (che non sono mai riuscito a "montare" a dovere). Le suites inglesi e le invenzioni filavano abbastanza bene a suo tempo (ma non essendo un contrappuntista "nato" venivano soltanto dopo un lunghissimo studio a mani separate che veniva poi parzialmente ricalibrato nei passaggi in cui il tema era diviso tra le due mani).

Curiosamente non mi venne fatta studiare nessuna suite francese dalla mia insegnante, ma partii direttamente dalle suites inglesi. Lo studio "preparatorio" lo feci studiando un gran numero di invenzioni a due voci. O almeno quella era la sua intenzione.

Ringrazio Derek per l'elenco, do un occhiata al tutto.
Edited 26 Apr. 2009 16:51

27-04-09 00.29

Del 1° vol, in ordine crescente di difficoltà (più o meno):

6 (la più facile)
11 - 21 - 10
2 (che ti consiglio di eseguire tutta staccata nelle semicrome)
5 -17 - 22 - 23 - 9
4 - 8 - 13 -14 - 12 - 16 - 18 - 19 - 24
3 - 20

la 15 è brutta

Ma perché vuoi affrontare le fughe se non hai studiato i preludi, che sono, in genere, più accessibili?


Sul 2° vol. un altro giorno.
  • raffamadda
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30-04-09 07.01

Ciao. x quello che riguarda la facilità d'approccio altri ti hanno già risposto, ma resta il fatto che Bach nn è più facile o difficile, cioè quello che all'apparenza sembra facile in realtà richiede sempre controllo tattile e soprattutto di fraseggio. nelle edizioni originali Urtext nn ci sono segni d'espressione o legature di frase, Bach è così universale che lascia ad ognuno la libertà di esporre i vari incisi, semifrasi, frasi e periodi "portandoli" modi diversi, a seconda dell'analisi dell'esecutore; quello che conta è che sia sempre un'analisi. Quindi se la tua intenzione di studiare Bach, nello specifico dei preludi e fughe del clavicembalo ben temperato è tenace, allora ti posso consigliare :1) di estrapolare tutte le voci cercando di esporle in maniera chiara logica e ritmica, prestando attenzione a nn dare accenti sbagliati per nn rompere l'equilibrio della frase. una volta imparate tutte le voci come se fossero delle melodie di vari cantanti o strumenti, il passo successivo 2) è unirle : un buon sistema, lento ma che ti da grande padronanza è quella eseguire senza nessuna fretta ogni evento sonoro, cioè devi prestare attenzione ad ogni nota che ti passa sotto le dita, cercando di nn contrarre in nessun caso la mano o peggio l'avambraccio, affinchè nel tempo tu riesca a "sentire" ogni nota che ti passa sotto le dita, e ricorda che nel piano 1) si suona muovendo le dita a livello di nocca, 2) meno muovi polso e avambraccio meglio è. insomma quello che cerco di dire è che molto spesso si rovina e si rende inascoltabile Bach perchè nn si ha la pazienza e l'umiltà necessarie. Ovviamente Nn dico sia il tuo caso, ma nn farti ingannare dal facile o difficile, Bach richiede introspezione cura dei dettagli, controllo dei movimenti (fai attenzione a nn contrarre la mano) e ricorda polso fermo e articolazione a livello di nocca, in teoria se anche avessimo bloccate falangine e falangette potremmo suonare benissimo lo stesso. Il polso si alza solo per rinnovare la caduta, per esempio quando inizi una nuova frase, e cmq si alza o si muove quando tu lo ritieni necessario e nn a caso : ogni movimento nn controllato ci allontana da una buona esecuzione. Buona fortuna. PS. una fuga senza preludio è come una pasta senza sugo, Stanlio senza Ollio, Tom senza Jerry ecc.emo
  • iltastieraio
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04-05-09 03.16

raffamadda ha scritto:
una fuga senza preludio è come una pasta senza sugo, Stanlio senza Ollio, Tom senza Jerry ecc.emo

Cip senza Ciop!emo