31-01-19 09.34
Vorrei condividere questa mia piccola riflessione: con mio grande rammarico, salvo qualche rara eccezione (T.Ferro- F. Gabbani), ho appurato che la canzone italiana non viene, al contrario di quella internazionale, più codificata e pubblicata in formato spartito. Ricordo che una volta a chi compilava il bordereau correttamente venivano inviate gratuitamente le partiture con linea melodica e accordi che facilitavano il compito degli esecutori. Oggi nell'era del digitale lo spartito di canzoni italiane è appannaggio forse solo dei professionisti che suonano nelle grandi orchestre (es. Sanremo). Forse faccio parte, data la mia età anagrafica, di una specie in via di estinzione ma non vedo in questo abbandono un progresso, al contrario l'assenza della codifica musicale su supporto sia esso cartaceo o elettronico rappresenta per me una regressione verso forme più approssimative di pseudocultura!31-01-19 09.40
28-02-19 08.07
Fondamentalmente si tratta di una mera questione di business. Il settore dello spartito cartaceo o in formato digitale/PDF della musica italiana “non tira”, per il semplice fatto che i trascrittori costano e questi costi, ribaltati sull’utente finale, generano un prodotto che non attrae. Per assurdo, pubblicare gli spartiti dovrebbe essere interesse dello stesso autore, perché così si faciliterebbero le esecuzioni pubbliche in contesti di piccoli concerti, pianobar ecc. Però, a quanto pare, oggi l’autore è più interessato alla riproduzione delle proprie opere tramite i canali tradizionali quali TV e radio.28-02-19 11.18
Scusa prendi un midifile fatto bene ( ad esempio songservice) vai su garage band selezioni la traccia che ti interessa e stampi la partitura...2 minuti 😂😂😂28-02-19 15.51