Il “brutto artistico”

  • WTF_Bach
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05-09-21 09.24

Quando bacio il tuo labbro profumato,
cara fanciulla non posso obbliare
che un bianco teschio vi è sotto celato.

Quando a me stringo il tuo corpo vezzoso,
obbliar non poss'io, cara fanciulla,
che vi è sotto uno scheletro nascosto.

E nell'orrenda visione assorto,
dovunque o tocchi, o baci, o la man posi,
sento sporger le fredde ossa di un morto.

(Iginio Ugo Tarchetti)

È “bello”? Non mi pare.

È “arte”? Così sembra.

Corollario: il brutto trova posto nell’arte, pur senza dover essere pensato come “bello”.

Ma qual’è allora il criterio per cui il “brutto” diviene “brutto artistico” e non resta “brutto tout court”?

L’intenzione e la capacità di mostrare, ancora una volta, il Vero.
  • claudio101
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05-09-21 09.52

WTF_Bach ha scritto:
Ma qual’è allora il criterio per cui il “brutto” diviene “brutto artistico” e non resta “brutto tout court”?

E questo è bello o brutto artistico?
- Milano: chiesa San Bernardino alle ossa.
Ossario dove migliaia di teschi, tibie ed altre ossa umane decorano le pareti con fare artistico.
Io non so rispondere correttamente, mi viene solo da pensare che il brutto, assurgendo ad arte, diviene bello, il brutto fine a se stesso resta semplicemente brutto, se va bene sfocia nel grottesco (volutamente?).
In altre parole: si può ricorrere al brutto quando questo rafforza uno splendido pensiero, divenendone parte integrante e veicolo comunicativo.
Sono benvenute interpretazioni migliori ! emo
  • keyboard7
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05-09-21 10.10

senza generalizzare, però talvolta alcuni critici per "distinguersi" sostengono di vedere arte o bellezza dove non sembrerebbe esserci... alla fine penso che l'arte vale (per ciascuno di noi) quanto saresti disposto a pagarla (tu). C'è chi spende somme folli per acquistare dipinti, che io non appenderei alla parete nemmeno se mi venissero regalati. Ma è un argomento troppo soggettivo, la discussione può diventare interminabile...emo
  • claudio101
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05-09-21 10.24

@ keyboard7
senza generalizzare, però talvolta alcuni critici per "distinguersi" sostengono di vedere arte o bellezza dove non sembrerebbe esserci... alla fine penso che l'arte vale (per ciascuno di noi) quanto saresti disposto a pagarla (tu). C'è chi spende somme folli per acquistare dipinti, che io non appenderei alla parete nemmeno se mi venissero regalati. Ma è un argomento troppo soggettivo, la discussione può diventare interminabile...emo
Si si, i criteri di valutazione dei critici e relative spinte motivazionali (culturali o meno nobili), sono stati oggetto di confronto serrato (ed interessante), nel thread Gnocchi Assortiti.
Ciao ! emo
  • WTF_Bach
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05-09-21 11.20

@ claudio101
WTF_Bach ha scritto:
Ma qual’è allora il criterio per cui il “brutto” diviene “brutto artistico” e non resta “brutto tout court”?

E questo è bello o brutto artistico?
- Milano: chiesa San Bernardino alle ossa.
Ossario dove migliaia di teschi, tibie ed altre ossa umane decorano le pareti con fare artistico.
Io non so rispondere correttamente, mi viene solo da pensare che il brutto, assurgendo ad arte, diviene bello, il brutto fine a se stesso resta semplicemente brutto, se va bene sfocia nel grottesco (volutamente?).
In altre parole: si può ricorrere al brutto quando questo rafforza uno splendido pensiero, divenendone parte integrante e veicolo comunicativo.
Sono benvenute interpretazioni migliori ! emo
Direi che ha senso, l’orrido diviene sublime quando è funzionale all’intenzione artistica.

La bruttezza delle voci di Jannacci e Conte, che si propone onestamente senza velleità di bellezza, non è la stessa cosa della bruttezza della voce della Consoli, della Ferrovieri, di Ramazzotti e di Bocelli, che ci vogliono spacciare per “belle”.
  • paolo_b3
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07-09-21 08.12

@ WTF_Bach
Direi che ha senso, l’orrido diviene sublime quando è funzionale all’intenzione artistica.

La bruttezza delle voci di Jannacci e Conte, che si propone onestamente senza velleità di bellezza, non è la stessa cosa della bruttezza della voce della Consoli, della Ferrovieri, di Ramazzotti e di Bocelli, che ci vogliono spacciare per “belle”.
Conte è un prodotto unico, non puoi estrapolare l'interpretazione canora dal brano e dall'arrangiamento.
Probabilmente se cantasse un brano di Ramazzotti temo il risultato sarebbe deludente ossia peggio ancora dell'originale.
  • Pianolaio
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08-09-21 11.23

@ WTF_Bach
Quando bacio il tuo labbro profumato,
cara fanciulla non posso obbliare
che un bianco teschio vi è sotto celato.

Quando a me stringo il tuo corpo vezzoso,
obbliar non poss'io, cara fanciulla,
che vi è sotto uno scheletro nascosto.

E nell'orrenda visione assorto,
dovunque o tocchi, o baci, o la man posi,
sento sporger le fredde ossa di un morto.

(Iginio Ugo Tarchetti)

È “bello”? Non mi pare.

È “arte”? Così sembra.

Corollario: il brutto trova posto nell’arte, pur senza dover essere pensato come “bello”.

Ma qual’è allora il criterio per cui il “brutto” diviene “brutto artistico” e non resta “brutto tout court”?

L’intenzione e la capacità di mostrare, ancora una volta, il Vero.
Il "Memento"!
E' stato uno degli argomenti di discussione all'esame di maturità emo
Una singola frase, ti porta all'improvviso a ricordare un'intera giornata di oltre 25 anni fa emo
E quindi thanks solo per questo! emoemo
  • wildcat80
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08-09-21 11.58

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