Studiare Musica in Italia

  • Max_89
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11-12-21 12.18

Buongiorno,

Grazie per avermi accettato nel forum.
Vorrei domandare, qualora fosse pertinente, quali scuole in Italia (accademie, università, college, etc.) permettono un percorso di uno/due anni per la formazione musicale, orientate in particolar modo agli adulti?
Sono un adulto di 30 anni, con una formazione diversa da quella musicale (anche suono dall'età di 10 anni) ma che da sempre ha voluto fare il musicista di professione.
Sono un chitarrista, con un primo imprinting nel Rock Blues, che negli ultimi 5 anni ha cominciato a spaziare nel Jazz, Fusion, e altri generi.
Al momento non risiedo in Italia, ma tornerei volentieri al fine di migliorare artisticamente e dedicarmi allo studio dello strumento, o semplicemente per definire al meglio il mio percorso.
Ringrazio per l'attenzione e nel caso qualcuno volesse rispondere.
Buon proseguimento di giornata,
M.
  • Raptus
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11-12-21 17.52

@ Max_89
Buongiorno,

Grazie per avermi accettato nel forum.
Vorrei domandare, qualora fosse pertinente, quali scuole in Italia (accademie, università, college, etc.) permettono un percorso di uno/due anni per la formazione musicale, orientate in particolar modo agli adulti?
Sono un adulto di 30 anni, con una formazione diversa da quella musicale (anche suono dall'età di 10 anni) ma che da sempre ha voluto fare il musicista di professione.
Sono un chitarrista, con un primo imprinting nel Rock Blues, che negli ultimi 5 anni ha cominciato a spaziare nel Jazz, Fusion, e altri generi.
Al momento non risiedo in Italia, ma tornerei volentieri al fine di migliorare artisticamente e dedicarmi allo studio dello strumento, o semplicemente per definire al meglio il mio percorso.
Ringrazio per l'attenzione e nel caso qualcuno volesse rispondere.
Buon proseguimento di giornata,
M.
Ciao,

per fare il professionista nel campo Jazz (e conseguentemente, Pop) secondo me il top è fare il conservatorio.

Lì non è un problema essere un adulto, sono tutti adulti se ti iscrivi al triennio, il problema semmai è trovare il tempo e la volontà di studiare.

Sinceramente lascerei stare le scuole, ho avuto diverse esperienze e la maggior parte, tranne quelle più blasonate, sono solo macchine frega-soldi.

Tra iscriversi ad una scuola blasonata o fare il conservatorio sinceramente non saprei, il livello di impegno credo sia simile, forse la scuola è più flessibile con gli orari, ma forse no.
  • WTF_Bach
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11-12-21 22.22

Per la tecnica: il conservatorio - quello vero, non i vari corsi jazz e pop - sarebbe la cosa migliore. Purtroppo entrare in età adulta é pressoché impossibile, almeno così mi risulta. Non resta che trovare un buon maestro e mettersi di buona lena su Bach, Mozart, Chopin etcetera.

Per il Jazz: tranne poche eccezioni - ad esempio il corso di jazz tenuto da Andrea Pozza, e pochi altri - il jazz al conservatorio non si impara. Serve molto ascolto, e qualcuno che non solo sappia suonare, ma sappia anche insegnare, ed insegnare come si improvvisa non é cosa facile. Ho visto ottimi musicisti "rovinare" degli allievi promettenti a causa di un metodo didattico inadeguato.
  • Max_89
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11-12-21 22.26

1
  • Max_89
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11-12-21 22.37

@ WTF_Bach
Per la tecnica: il conservatorio - quello vero, non i vari corsi jazz e pop - sarebbe la cosa migliore. Purtroppo entrare in età adulta é pressoché impossibile, almeno così mi risulta. Non resta che trovare un buon maestro e mettersi di buona lena su Bach, Mozart, Chopin etcetera.

Per il Jazz: tranne poche eccezioni - ad esempio il corso di jazz tenuto da Andrea Pozza, e pochi altri - il jazz al conservatorio non si impara. Serve molto ascolto, e qualcuno che non solo sappia suonare, ma sappia anche insegnare, ed insegnare come si improvvisa non é cosa facile. Ho visto ottimi musicisti "rovinare" degli allievi promettenti a causa di un metodo didattico inadeguato.
Ciao WTF_Bach,

Grazie per la tua risposta e per i consigli dati. Domanda onesta: quindi secondo te in Italia non ci sono delle scuole competenti, fatta eccezione dai conservatori? Ho visto nomi su nomi di scuole e college ma non saprei davvero da dove cominciare. Quello che anche mi vincola è la durata dei corsi, visto il fatto che non risiedo in Italia, e tornerei solo per uno stacco "sabbatico".
Grazie ancora per il feedback.
  • Max_89
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11-12-21 22.39

@ Raptus
Ciao,

per fare il professionista nel campo Jazz (e conseguentemente, Pop) secondo me il top è fare il conservatorio.

Lì non è un problema essere un adulto, sono tutti adulti se ti iscrivi al triennio, il problema semmai è trovare il tempo e la volontà di studiare.

Sinceramente lascerei stare le scuole, ho avuto diverse esperienze e la maggior parte, tranne quelle più blasonate, sono solo macchine frega-soldi.

Tra iscriversi ad una scuola blasonata o fare il conservatorio sinceramente non saprei, il livello di impegno credo sia simile, forse la scuola è più flessibile con gli orari, ma forse no.
Ciao Raptus,

Grazie mille per il tuo feedback. A me più che fare il musicista jazz piacerebbe capirne e parlarne il linguaggio in maniera professionale, in modo tale da non limitarlo solo al jazz o al pop, in generale. Diciamo che per varie vicende personali, preferirei avere una struttura un pò più scolastica.
Per quanto riguarda la scuola non ho la minima idea di come sia strutturata in Italia, in quanto 10 anni fa ho fatto un corso di studi totalmente diverso. Mi piacerebbe appunto sapere qualche nome che porti un pò di valore e formazione, e capisco che la maggior parte siano trienni. Speravo, visto che in Europa ci sono corsi anche di un anno, di riuscire a trovare una soluzione simile, e che non mi faccia perdere troppe economie.
Grazie ancora per la risposta, buon proseguimento di serata.
  • WTF_Bach
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11-12-21 22.40

Comunque le basi sono:

ARMONIA

- rudimenti di armonia tonale
- bassi numerati
- bassi liberi
- armonizzazione della melodia
- rudimenti di contrappunto
- armonia funzionale
- principali voicings
- tecniche avanzate di armonizzazione jazzistica
- Armonizzazione, disposizione pianistica, accompagnamento ed arrangiamento di un tema

IMPROVVISAZIONE

- il concetto di tensione e risoluzione (appoggiature, enclosures eccetera)
- la tripartizione della frase (inizio, sviluppo, fine)
- target notes e loro piazzamento ritmico
- le scale bebop (che essendo di otto note permettono la regolarità di piazzamento delle target notes sul battere)
- rapporto scala/arpeggio
- cambio di armonia senza interrompere la frase
- cambio di direzione
- uso di estensioni e alterazioni
- scale diminuite, esatonali etc
- improvvisazione motivica
- tecniche modali (modi, incisi, pentatoniche, quarte, side slipping, accordi di Coltrane)
- improvvisazione orizzontale e verticale
- improvvisazione blues

REPERTORIO

- Il blues
- Rhythm changes
- Gli standards
- Gli originals
- Bossanova
- Latin
- Stride e ragtime
- Boogie, rhytm’n’blues
- jazz rock

TECNICA

- Peso e relax
- Suonare con la mano e non con le dita
- Rotazioni
- Pollice sopra
- indipendenza delle dita
- insiemi paralleli
- Scale
- Arpeggi
- Salti
- Terze, seste ed ottave
- fraseggio e respiro
- Scioltezza e velocità
- Tocco
  • WTF_Bach
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11-12-21 22.42

@ Max_89
Ciao WTF_Bach,

Grazie per la tua risposta e per i consigli dati. Domanda onesta: quindi secondo te in Italia non ci sono delle scuole competenti, fatta eccezione dai conservatori? Ho visto nomi su nomi di scuole e college ma non saprei davvero da dove cominciare. Quello che anche mi vincola è la durata dei corsi, visto il fatto che non risiedo in Italia, e tornerei solo per uno stacco "sabbatico".
Grazie ancora per il feedback.
Più che la scuola contano i docenti. Sicuramente ci sono scuole in cui insegnano bravi docenti.

Poi bisogna vedere da che punto parti tu, e dove vuoi arrivare.
  • Max_89
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11-12-21 23.00

@ WTF_Bach
Più che la scuola contano i docenti. Sicuramente ci sono scuole in cui insegnano bravi docenti.

Poi bisogna vedere da che punto parti tu, e dove vuoi arrivare.
Non vivendo in Italia da sette anni, purtroppo non so da dove cominciare. Son d'accordo sulla validità dei docenti, però non conosco la scena.
Il mio punto di partenza è quello di un musicista che suona dall'età di 8 anni, con una base classica (dovuta alla formazione di mio padre, anche lui musicista), che ha spaziato dal rock blues fino al jazz e fusion, non necessariamente con il fine di fare il jazzista quanto di capirne e usarne il linguaggio per adattarlo anche ad altri generi. Sono un autodidatta che vuole intraprendere un percorso formativo al fine di rafforzare le proprie capacità (soprattutto in ambito armonia/arrangiamento/composizione) al fine di fare della musica il mio lavoro.
Conosci qualche nome/scuola valida/docente in Italia?
Grazie del feedback.
  • WTF_Bach
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11-12-21 23.09

@ Max_89
Non vivendo in Italia da sette anni, purtroppo non so da dove cominciare. Son d'accordo sulla validità dei docenti, però non conosco la scena.
Il mio punto di partenza è quello di un musicista che suona dall'età di 8 anni, con una base classica (dovuta alla formazione di mio padre, anche lui musicista), che ha spaziato dal rock blues fino al jazz e fusion, non necessariamente con il fine di fare il jazzista quanto di capirne e usarne il linguaggio per adattarlo anche ad altri generi. Sono un autodidatta che vuole intraprendere un percorso formativo al fine di rafforzare le proprie capacità (soprattutto in ambito armonia/arrangiamento/composizione) al fine di fare della musica il mio lavoro.
Conosci qualche nome/scuola valida/docente in Italia?
Grazie del feedback.
Uno tra i docenti migliori in Italia (per il Jazz) è Andrea Pozza di Genova.

Poi Paolo Alderighi e Greg Burk (Milano) - Enrico Pieranunzi e Pietro Lussu (Roma)

Per l’armonia, è molto più facile. Credo che si possa affrontare anche con lezioni online. Mi raccomando però di diffidare di chi ti parla di “armonia jazz” - l’armonia è una sola e va imparata come si deve.

Sul lavorare con la musica: è un bell’obiettivo, ma assai difficile da realizzare.
  • WTF_Bach
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11-12-21 23.15

Se poi tocchiamo la composizione, allora dopo l’armonia andrebbero studiate le varie forme.

Per il contrappunto almeno le cinque specie a quattro voci come base e poi mottetti, procedimenti imitativi, canoni, invenzioni a due/tre voci, suites di danze ed infine le fughette di scuola.

Corali

Forma sonata.

Forme classiche “minori” (lied, ballata, eccetera).

Forme di genere e folkloristiche: canzone, valzer, tango etc.

Poi magari un po’ di armonia cromatica avanzata e, se c’è la passione, di armonia atonale e forme seriali.

Inoltre qualche base di orchestrazione ed arrangiamento.
  • Raptus
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13-12-21 09.16

@ WTF_Bach
Per la tecnica: il conservatorio - quello vero, non i vari corsi jazz e pop - sarebbe la cosa migliore. Purtroppo entrare in età adulta é pressoché impossibile, almeno così mi risulta. Non resta che trovare un buon maestro e mettersi di buona lena su Bach, Mozart, Chopin etcetera.

Per il Jazz: tranne poche eccezioni - ad esempio il corso di jazz tenuto da Andrea Pozza, e pochi altri - il jazz al conservatorio non si impara. Serve molto ascolto, e qualcuno che non solo sappia suonare, ma sappia anche insegnare, ed insegnare come si improvvisa non é cosa facile. Ho visto ottimi musicisti "rovinare" degli allievi promettenti a causa di un metodo didattico inadeguato.
Sul primo punto non è vero, ho visto gente determinata (e che se lo poteva permettere, ovviamente) riuscire ad entrare anche a classica.

Sul secondo secondo me, dipende dalle priorità che date per diventare un musicista.
So che voi jazzisti considerate fondamentale insegnare fin da subito il linguaggio ma il linguaggio lo si impara se si hanno le basi necessarie.
Se non conosco l'armonia, non ho una solida ritmica, ho fatto poco ear training etc, farò molta più fatica a fare tutto.

Tutta quella listona di elementi "a corredo" che avevi postato è da sapere senza indugi, solo così si può imparare il linguaggio, che poi, o entra o non entra c'è poco da fare, è anche una questione culturale.
  • WTF_Bach
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13-12-21 10.31

@ Raptus
Sul primo punto non è vero, ho visto gente determinata (e che se lo poteva permettere, ovviamente) riuscire ad entrare anche a classica.

Sul secondo secondo me, dipende dalle priorità che date per diventare un musicista.
So che voi jazzisti considerate fondamentale insegnare fin da subito il linguaggio ma il linguaggio lo si impara se si hanno le basi necessarie.
Se non conosco l'armonia, non ho una solida ritmica, ho fatto poco ear training etc, farò molta più fatica a fare tutto.

Tutta quella listona di elementi "a corredo" che avevi postato è da sapere senza indugi, solo così si può imparare il linguaggio, che poi, o entra o non entra c'è poco da fare, è anche una questione culturale.
Sull'ingresso al conservatorio in età adulta, non conosco la legge odierna, ma se uno non ha già basi tecniche e teoriche assai avanzate mi sa che non entra. Senza parlare dell'obbligo di frequenza e della necessità di studiare per molte ore ogni giorno.

Sul fatto che il linguaggio si impara anche senza basi - ma solo se si vive in un determinato "milieu culturale" - ci sono prove concrete, ovvero le centinaia se non migliaia di jazzisti degli anni "pre 1950" che erano dei "semianalfabeti musicali".

Sulla listona: tutti sanno che io non faccio MAI listeemo
  • Raptus
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13-12-21 10.48

@ WTF_Bach
Sull'ingresso al conservatorio in età adulta, non conosco la legge odierna, ma se uno non ha già basi tecniche e teoriche assai avanzate mi sa che non entra. Senza parlare dell'obbligo di frequenza e della necessità di studiare per molte ore ogni giorno.

Sul fatto che il linguaggio si impara anche senza basi - ma solo se si vive in un determinato "milieu culturale" - ci sono prove concrete, ovvero le centinaia se non migliaia di jazzisti degli anni "pre 1950" che erano dei "semianalfabeti musicali".

Sulla listona: tutti sanno che io non faccio MAI listeemo
ahahah esatto emo

Oddio, sai che io non ci credo molto a quella leggenda? Intendo che quei jazzisti fossero semianalfabeti musicali. Dal punto di vista teorico forse ma dal punto di vista pratico erano dei mostri altro che semianalfabeti.
Il problema vero è "come fare a ricreare quell'hummus che produceva quel tipo di musicisti?" La risposta è una sola, cercando di insegnare un sacco di basi.
Non potendo avere quel clima dove imparavi sul campo perché ne venivi amalgamato, occorre dividere le materie e farle una per una.
  • WTF_Bach
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13-12-21 10.53

@ Raptus
ahahah esatto emo

Oddio, sai che io non ci credo molto a quella leggenda? Intendo che quei jazzisti fossero semianalfabeti musicali. Dal punto di vista teorico forse ma dal punto di vista pratico erano dei mostri altro che semianalfabeti.
Il problema vero è "come fare a ricreare quell'hummus che produceva quel tipo di musicisti?" La risposta è una sola, cercando di insegnare un sacco di basi.
Non potendo avere quel clima dove imparavi sul campo perché ne venivi amalgamato, occorre dividere le materie e farle una per una.
Avevano un approccio del tutto diverso alla questione, molto più simile al modo in cui un bambino impara a parlare piuttosto che ad un adulto che studia una lingua straniera.

Ma, giustamente, questo per noi non é possibile. Dunque occorre un metodo di studio.

Ma mentre i metodi per lo studio della musica classica godono di secoli di sperimentazioni, errori, correzioni e consolidamento, per il jazz siamo solo agli inizi.
  • MicheleJD
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13-12-21 19.05

@ WTF_Bach
Avevano un approccio del tutto diverso alla questione, molto più simile al modo in cui un bambino impara a parlare piuttosto che ad un adulto che studia una lingua straniera.

Ma, giustamente, questo per noi non é possibile. Dunque occorre un metodo di studio.

Ma mentre i metodi per lo studio della musica classica godono di secoli di sperimentazioni, errori, correzioni e consolidamento, per il jazz siamo solo agli inizi.
Non riesco a quotare la prima frase (mi sa colpa ultimo aggiornamento del ios), volevo pero dire: che bella metafora la prima frase dipinge così bene il concetto! io non ho una cultura jazz/blues/R&B ecc, ma mi ha descritto così bene quello che magari si percepiva in qualche film, tipo quello (bellissimo) su Ray Charles dove si vede proprio che la musica passa al ragazzo in una maniera naturale, come permeasse il corpo arrivando all anima. bella metafora!! grazie! (il thanks appena funziona di nuovo)