Considerazioni inattuali

  • vin_roma
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17-09-18 08.17

@Savate...
nel più profondo sud sono più emancipati.
  • anonimo

17-09-18 08.39

Non è un problema di bellezza, è un problema di volgarità

Essere belle non obbliga a partecipare alla cultura della mercificazione
  • LukeBB
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17-09-18 08.48

Per la mia piccola esperienza, cioè dopo che mi sono iscritto anni fa ad un noto Conservatorio per Tecnologie, ho concluso che il conservatorio, ma credo ormai tutti gli istituti, siano interessati a fare cassa e sbattersene successivamente degli allievi.

Gli esami di ammissione ridicoli, ha preso gente che non sapeva cos’era un pentagramma (sì, confermo quello che dice Spectrum), e le lezioni per la maggior parte non partirono. Riuscivo a seguire solo due materie con due docenti, ma le altre erano tutte per le classi del quarto-quinto anno, e io mi ci ritrovavo in mezzo perché i miei compagni di corso del primo non si vedevano mai, e il docente chiedeva a me dove fossero, e che avrei dovuto aspettare che si facessero vivi per iniziare le lezioni, di seguire le lezioni del quarto e poi avrei capito più avanti. !!!!!????????!!!!!

La segreteria inesistente, se ne sbattevano altamente.

Alla prima occasione me ne sono andato silenziosamente, senza nemmeno protestare. Ho capito che quell’andazzo era la prassi...gente al quinto DIPLOMA che si lamentava di non trovare lavoro, roba allucinante.

Mi sono defilato dopo qualche mese e non ci ho mai più messo piede, e me ne guardo bene da rientrarci. Non ho dato nessun esame, ma meglio così a sto punto.

E questo andazzo ce l’hanno credo la maggior parte degli istituti e accademie: ammettiamo tutti, che 1500 euro a testa (minimo) all’anno ci fanno comodo, fa niente se non sanno nemmeno il nome delle note.

Ci ho rimesso 1500 euro ma è un’esperienza che mi è servita molto, ho aperto gli occhi e ora non credo più a niente finché non lo vedo realizzarsi davanti ai miei occhi.
  • LukeBB
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17-09-18 08.54

E aggiungo: quello che si studia al corso suddetto c’è scritto su un po’ di manuali, quindi pago per cosa? Perché mi insegni ad usare Reaktor e Max MSP? Ma leggo i manuali e faccio prima, grazie!
  • mima85
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17-09-18 09.54

SavateVoeanti ha scritto:
Tanto per la cultura la bravura e tutto il resto ci pensano già i maschi, non è indispensabile che ci si mettano anche le femmine ad usare il cervello, esse sono fatte per essere fecondate quindi è giusto che sviluppino la loro bellezza prima delle altre cose se vogliono.


Ma sei serio? emo
  • giosanta
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17-09-18 10.14

@ anonimo
Non è un problema di bellezza, è un problema di volgarità

Essere belle non obbliga a partecipare alla cultura della mercificazione
Standing ovation!
  • michelet
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17-09-18 10.49

Ecco perché li chiamano ConservaTRO*E...emo
  • Raptus
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17-09-18 11.03

@ anonimo
Qualcuno scrisse che chi non si adegua e' segno che sta invecchiando. E per quanto mi impegni ad accettare alcuni cambiamenti sociali, altri non riescono proprio ad andarmi giu'... Fra di essi, sono stato direttamente partecipe di un episodio, credo significativo dei tempi in cui viviamo.
Nello specifico: devo ritenere normale che nel 2018, agli esami di ammissione di un conservatorio, il 95% dei candidati siano tutti interessati a corsi jazz? E trovate altrettanto normale che tali candidati siano stati tutti ammessi al triennio nonostante, ad eccezione di un paio di loro, nessuno avesse mai fatto teoria e solfeggio in vita sua?.... E da un punto di vista sociologico, premesso che ogni individuo e' liberissimo di fare cio' che vuole della propria vita, trovate "coerente" che ragazze strafighe che frequentano il conservatorio, nel contempo partecipino a concorsi di bellezza?
Nessun intento polemico o provocatorio. Vorrei sapere soltanto cosa ne pensate, perche' mi trovo veramente in confusione. Probabilmente sono rimasto a un'epoca, neanche tanto distante, in cui tutto girava diversamente... come e' successo per Windows XP, forse sono finiti anche per me gli aggiornamenti.
Mi dai i contatti del tuo conservatorio? emo
Io sto leggendo i requisiti per accedere al "PREPARATORIO" jazz e da quello che scrive richiede di saper già suonare e leggere musica (classica) ad un discreto livello... boh!
Per il resto... sai che mi hai tirato su di morale? mi sto facendo il mazzo per poter tentare l'accesso l'anno prossimo, se dici che è così easy (sono un ingegnere, sono abituato a NON passare gli esami emo ) davvero posso avere una speranza!
  • LukeBB
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17-09-18 12.06

@ Raptus
Mi dai i contatti del tuo conservatorio? emo
Io sto leggendo i requisiti per accedere al "PREPARATORIO" jazz e da quello che scrive richiede di saper già suonare e leggere musica (classica) ad un discreto livello... boh!
Per il resto... sai che mi hai tirato su di morale? mi sto facendo il mazzo per poter tentare l'accesso l'anno prossimo, se dici che è così easy (sono un ingegnere, sono abituato a NON passare gli esami emo ) davvero posso avere una speranza!
Tranquillo, che ti prendono, indipendentemente che tu sia un genio o una capra. Hanno bisogno di soldi e prendono tutti 😂
  • anonimo
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17-09-18 12.13

@ anonimo
Non è un problema di bellezza, è un problema di volgarità

Essere belle non obbliga a partecipare alla cultura della mercificazione
Credo il problema inizi dalla considerazione, forse sopravvalutata, nei confronti di certe istituzioni, che ho sempre reputato (ingenuamente) templi della cultura, del sapere, del saper fare, un rifugio contro la sciatteria che impera la' fuori. Mentre, come giustamente sottolineato da alcuni di voi, gia' da un paio di decenni molti corsi di laurea si sono trasformati in diplomifici. Senza voler fare di tutta l'erba un fascio, s'intende. Sicuramente i corsi tradizionali classici di strumento, canto e composizione, fondati sulla vecchia linea dell'intransigenza didattica, riescono a sfornare ancora ottimi musicisti, semplicemente perche' la mole di studio e lavoro non consentono all'allievo di avere grilli per la testa.
  • LukeBB
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17-09-18 12.16

@ anonimo
Credo il problema inizi dalla considerazione, forse sopravvalutata, nei confronti di certe istituzioni, che ho sempre reputato (ingenuamente) templi della cultura, del sapere, del saper fare, un rifugio contro la sciatteria che impera la' fuori. Mentre, come giustamente sottolineato da alcuni di voi, gia' da un paio di decenni molti corsi di laurea si sono trasformati in diplomifici. Senza voler fare di tutta l'erba un fascio, s'intende. Sicuramente i corsi tradizionali classici di strumento, canto e composizione, fondati sulla vecchia linea dell'intransigenza didattica, riescono a sfornare ancora ottimi musicisti, semplicemente perche' la mole di studio e lavoro non consentono all'allievo di avere grilli per la testa.
Mah. Sfornare ora come ora pianisti degni di questo nome la vedo dura.

Già solo il fatto di dimezzare il percorso di apprendimento da 10 anni di pianoforte classico a 5...se li fai tutti e 5, altrimenti ti fermi al triennio...come vuoi suonare dopo cinque anni, come uno di dieci?

Tralasciando ovviamente i talentuosi che in un anno studiano per tre, ovviamente. Il discorso di cui sopra si intende a parità di livello di apprendimento
  • anonimo
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17-09-18 12.25

Non trovo giusto invece che per insegnare nelle scuole pubbliche siano messi sullo stesso piano uno studente uscito dal triennio "jazz" e un diplomato (per esempio) in pianoforte classico; ritengo sia una prassi pericolosa in virtu' del fatto che nei corsi jazz la pratica classica del solfeggio, lettura della partitura, armonia, composizione complementare, formazione audio percettiva, etc sono affrontate in maniera superficiale, con probabili ripercussioni negative sull'insegnamento di base nelle scuole primarie e secondarie.
  • anonimo
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17-09-18 12.36

@ LukeBB
Mah. Sfornare ora come ora pianisti degni di questo nome la vedo dura.

Già solo il fatto di dimezzare il percorso di apprendimento da 10 anni di pianoforte classico a 5...se li fai tutti e 5, altrimenti ti fermi al triennio...come vuoi suonare dopo cinque anni, come uno di dieci?

Tralasciando ovviamente i talentuosi che in un anno studiano per tre, ovviamente. Il discorso di cui sopra si intende a parità di livello di apprendimento
In realta' i corsi tradizionali di strumento/canto/composizione durano ancora 10 anni. L'ingresso al triennio e' subordinato a un esame di ammissione equivalente alla preparazione dei primi 5 anni preaccademici (a loro volta equivalenti ai primi 5 anni del vecchio ordinamento). Questi ultimi sono facoltativi, nel senso che puoi prepararti all'esame di ammissione del triennio accademico anche privatamente. Quindi, se nel vecchio ordinamento (durata 10 anni) potevi diplomarti da privatista, col nuovo ordinamento questo vale per i primi 5 anni; nei secondi 5 (triennio+biennio), se ammesso, hai l'obbligo di frequenza. A livello di programma didattico rispetto al vecchio ordinamento non cambia assolutamente niente.
Per i corsi "jazz" invece l'esame di ammissione, come gia' scritto, e' pro-forma e non preclude l'ammissione.
  • LukeBB
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17-09-18 12.42

@ anonimo
In realta' i corsi tradizionali di strumento/canto/composizione durano ancora 10 anni. L'ingresso al triennio e' subordinato a un esame di ammissione equivalente alla preparazione dei primi 5 anni preaccademici (a loro volta equivalenti ai primi 5 anni del vecchio ordinamento). Questi ultimi sono facoltativi, nel senso che puoi prepararti all'esame di ammissione del triennio accademico anche privatamente. Quindi, se nel vecchio ordinamento (durata 10 anni) potevi diplomarti da privatista, col nuovo ordinamento questo vale per i primi 5 anni; nei secondi 5 (triennio+biennio), se ammesso, hai l'obbligo di frequenza. A livello di programma didattico rispetto al vecchio ordinamento non cambia assolutamente niente.
Per i corsi "jazz" invece l'esame di ammissione, come gia' scritto, e' pro-forma e non preclude l'ammissione.
Peccato che per tecnologie del suono serve l’obbligo del 70-75% (non ricordo bene) di frequenza per il triennio e il biennio. Se potessi solo studiare a casa e dare gli esami, potrei anche pensare di iscrivermi di nuovo, facendo prima la rinuncia agli studi, giusto per lo sfizio di farlo.
Di andare in conservatorio 3-4 giorni a settimana non ne ho proprio voglia. La segreteria è di un’incompetenza inaudita, e anche certi docenti sono da dimenticare.
  • luigitarta
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17-09-18 12.42

@ anonimo
Ma quello che piu' mi angoscia e' "lo studio in conservatorio" a fianco dei "concorsi di bellezza" che credevo fossero due prassi dicotomiche. Per cui, o sono io un bel prevenuto, oppure l'alta formazione artistica e' diventata tutta una presa per i fondelli. Non si sfugge.
Beh , considera che Lola Astanova è bellissima ma suona da Dio......Ciò che ho letto è mentalità medievale.....scusate....
Poi oggi le donne sonoquasi tutte davvero carine.....La bellezza è pur sempre un vantaggio ma anche un grosso limite....
Poi le donne hanno molte ed innumerevoli qualità rispetto a noi....oggettivamente è vero!
  • SavateVoeanti
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17-09-18 12.57

markelly2 ha scritto:
Stai scherzando, spero! emo
vin_roma ha scritto:
@Savate...
nel più profondo sud sono più emancipati.
mima85 ha scritto:
Ma sei serio? emo

Suvvia dite la verità che sotto sotto la pensate così anche voi emo
  • Jerrymusic
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17-09-18 13.03

@ anonimo
Qualcuno scrisse che chi non si adegua e' segno che sta invecchiando. E per quanto mi impegni ad accettare alcuni cambiamenti sociali, altri non riescono proprio ad andarmi giu'... Fra di essi, sono stato direttamente partecipe di un episodio, credo significativo dei tempi in cui viviamo.
Nello specifico: devo ritenere normale che nel 2018, agli esami di ammissione di un conservatorio, il 95% dei candidati siano tutti interessati a corsi jazz? E trovate altrettanto normale che tali candidati siano stati tutti ammessi al triennio nonostante, ad eccezione di un paio di loro, nessuno avesse mai fatto teoria e solfeggio in vita sua?.... E da un punto di vista sociologico, premesso che ogni individuo e' liberissimo di fare cio' che vuole della propria vita, trovate "coerente" che ragazze strafighe che frequentano il conservatorio, nel contempo partecipino a concorsi di bellezza?
Nessun intento polemico o provocatorio. Vorrei sapere soltanto cosa ne pensate, perche' mi trovo veramente in confusione. Probabilmente sono rimasto a un'epoca, neanche tanto distante, in cui tutto girava diversamente... come e' successo per Windows XP, forse sono finiti anche per me gli aggiornamenti.
Come saprete, commento sempre in punta di piedi e ciò che affermo è sempre parziale, poiché dettato dall'esperienza, per definizione "soggettiva". Ma ho letto alcune inesattezze, in merito agli ordinamenti dei conservatori, e forse vale la pena chiarirle.

Quello dei Dipartimenti Jazz forieri di gente "ignorante" musicalmente parlando, è un pregiudizio tipico di chi non conosce gli Ordinamenti dei Conservatori.
1. Non esistono Corsi di Base in Jazz o Popular Music, giocoforza sarà oggetto di precedenti studi, esperienze musicali, frequenza di Accademie, lezioni private etc. Intanto, per chi non avesse basi solide dal punto di vista "teorico", è previsto il cosiddetto "periodo di debito", cioé un biennio in cui l'aspirante dovrà affrontare materie facenti parte del "Corso di Base", che possiamo riconoscere come quelle del vecchio diploma di Teoria e Solfeggio (oggi Teoria, Ritmica e Percezione Musicale). Se non si supera questo biennio, non si passa al Triennio Accademico (Io, ad esempio, provenivo dagli studi classici e avevo già i titoli per accedere).

2. Le finalità dei Dipartimenti Jazz e Popular Music sono quelle della teorizzazione, concettualizzazione e studio della musica contemporanea, non meno meritevole di approfondimento rispetto a quella cosiddetta "colta" (definizione che odio...). Sono semplicemente due mondi diversi, che a volte si incontrano, dando origine a delle belle situazioni musicali, ma ciascuna con le proprie peculiarità. Altrimenti rischieremmo di perdere il patrimonio musicale (che piaccia o no) dei nostri giorni, che tra 40 o 50 anni diventerà a sua volta cultura da studiare ed apprendere per le future generazioni, come è stato per Bach, Beethoven etc.

3. Il Jazz, il Rock, il Pop etc. hanno una loro collocazione anche nel mercato della musica, anzi, vende molto di più della musica classica. Ora, la percentuale di chi ascolta e compra musica classica è calante, c'è sempre meno interesse, i compositori moderni si accostano sempre più a contaminazioni... Bisogna evolversi, andare avanti, stare a passo con i tempi, senza perdere la propria identità culturale, che viene dal passato.

4. Il fatto che il jazzista non sia un finissimo lettore a prima vista della partitura, è accettato anche negli ambienti più intransigenti. Sono altri i canoni sui quali si punta: capacità di improvvisazione, interazione in formazioni di varia tipologia, capacità di arrangiamento, di armonizzazione. Semplicemente, bisogna che sviluppi competenze "diverse" rispetto a quelle di un musicista classico. Nulla di così terribile o indegno.

5. Oggi le ragazze e i ragazzi sono molto diversi dai tempi nostri. Hanno canoni culturali diversi e lo dobbiamo accettare. Quando mi muovo nei corridoi del Conservatorio (quando il lavoro me lo permette...) mi rendo conto di quanto siano diversi di quando andavo all'Università... Ciò che allora ci rendeva pienamente inseriti nel contesto sociale era studiare e andare avanti il meglio possibile, il fatto puramente estetico non aveva l'importanza che ha adesso. Quindi, se le mie colleghe, oltre che suonare bene uno strumento o cantare altrettanto bene, partecipano anche alle gare di bellezza tipo Miss Italia, che problema c'è? E' come se i miei colleghi del Foro (sono un avvocato) ritenessero disdicevole che io vada a suonare in giro nei locali e nelle piazze...
  • markelly2
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17-09-18 13.30

@ SavateVoeanti
markelly2 ha scritto:
Stai scherzando, spero! emo
vin_roma ha scritto:
@Savate...
nel più profondo sud sono più emancipati.
mima85 ha scritto:
Ma sei serio? emo

Suvvia dite la verità che sotto sotto la pensate così anche voi emo
Un pensiero così sessista? No guarda, hai sbagliato indirizzo.
  • mima85
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17-09-18 13.35

@ SavateVoeanti
markelly2 ha scritto:
Stai scherzando, spero! emo
vin_roma ha scritto:
@Savate...
nel più profondo sud sono più emancipati.
mima85 ha scritto:
Ma sei serio? emo

Suvvia dite la verità che sotto sotto la pensate così anche voi emo
Ma anche no guarda, sei proprio fuori su tutta la linea emo

Un pensiero del genere è da medioevo, non è degno di una civiltà evoluta.

Sarebbe interessante vedere cosa ti risponderebbero donne come Rita Levi Montalcini, Ada Lovelace, Margherita Hack, Grace Hopper e tutte le altre grandi scienziate e studiose che hanno lasciato il loro grande contributo nella ricerca scientifica e tecnologica. Peccato che ormai non possano più farlo, e per te è una fortuna perché altrimenti ti sotterrerebbero per la monumentale figura di palta che ti farebbero fare. Però se proprio ci tieni a provare l'esperienza puoi sempre andare a chiedere a Samantha Cristoforetti, che è ancora viva e pimpante emo

Ci sono donne che prese da sole hanno di gran lunga molte più palle di un'intera squadra di calciatori.

Fatti un favore e dai una lettura a questa lista, che tra l'altro tiene in considerazione solo l'ambito tecnico/scientifico, perché se si estendesse anche a tutto il resto (arte, letteratura, eccetera) si allungherebbe considerevolmente.
  • anonimo
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17-09-18 13.52

@ luigitarta
Beh , considera che Lola Astanova è bellissima ma suona da Dio......Ciò che ho letto è mentalità medievale.....scusate....
Poi oggi le donne sonoquasi tutte davvero carine.....La bellezza è pur sempre un vantaggio ma anche un grosso limite....
Poi le donne hanno molte ed innumerevoli qualità rispetto a noi....oggettivamente è vero!
Scusa se mi permetto ma non hai capito cosa intendevo esprimere. Ho scritto "concorsi di bellezza" (merce), non "bellezza" (natura).