Hanon, ha senso al giorno d‘oggi?

  • paolo_b3
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28-12-18 09.07

@ ruggero
io ultimamente oltre all'Hanon (che ritengo sempre un buon sciogli dita) ho scoperto l'intro di "Volta la Carta" e i fraseggi de "il pescatore" ...hanno risvegliato muscoli che erano dormienti da anni...
E circa quello che intendevo dire io, ci sono brani che se eseguiti ti aiutano a sviluppare ed a mantenere l'agilità. Certo Hanon è completo, ma fare quegli esercizi è molto meno gratificante sotto un profilo musicale.
  • Raptus
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28-12-18 09.50

@ vin_roma
raptus ha scritto:
Cioè, per essere ammessi al triennio jazz ad esempio, non lo vedo un requisito fondamentale saper fare l’Hanon intero 45 min al giorno.


Non centra niente "saper fare l'Hanon, centra "serve fare l'Hanon?"

raptus ha scritto:
"Quote" )
Io vorrei capire cosa intendi per livello 5 anno conservatorio, ammesso che sia vero che al 5 anno tutti gli studenti suonino alla stessa maniera e le stesse cose (supponendo fossero partiti da 0).

Il percorso "serio" di studio, del precedente ordinamento, prevedeva una serie di opere pianistiche che si districavano nelle varie epoche.
Un programma di V anno prevedeva questi 5 punti imprescindibili per la formazione tecnica/interpretativa:
1) scale maggiori e minori, moto retto/contrario e per terze e seste
2) Studi tecnici (una 40ina) tra Pozzoli, Cramer, Czerny...
3) Bach (invenzioni a 2 e 3 voci, suites), sonate di Scarlatti, Haendel...
4) sonate di Beethoven, Mozart, Clementi...
5) repertorio vario e libero, da Shumann a Debussy o altri specificati nel programma.

L'VIII era il più tosto, con tantissimo Gradus ad Parnassum di Clementi.
Chi ha mai detto che non serve l'Hanon? Il discorso era diverso.
Risposta al topic? Ovvio che serve ancora l'Hanon, visto che lo usiamo ancora per l' elasticità etc.
L'amico dice di non avere tempo ed energie quando torna da lavoro, scusa ma ne so qualcosa anche io e mi chiedo se abbia senso voler tenere a tutti i costi un programma da studente standard quando la sua condizione di vita non è quella lì. Secondo me tutto, così come l'Hanon, andrebbe dosato in base a quello che deve essere un obiettivo.
Tra l'altro dice di avere già avuto una buona base di partenza, anzi, ha già avuto una buona impostazione classica.
Se i suoi obiettivi sono arrivare ad iscriversi che so, al triennio Jazz, e i giorni sono fatti di 24 ore, uno come fa a studiarsi tutte le opere che hai citato, fare l'Hanon ogni giorno, per potersi dire "sono del quinto anno" (che cosa vuol dire poi? E' un aspetto culturale, l'aversi guardato diversi repertori? Continuo a pensare che sia proprio una cosa italiana fissarsi sulla forma, vorrei davvero vedere gli esami degli studenti di 5 anno per vedere se sono tutti, da un punto di vista esecutivo, allo stesso livello...una cosa è dire "mi sono studiato le sonate di Beethoven" un'altra cosa è saperle davvero fare, il tutto comunque pensando che stiamo parlando di chi studia in solitaria.
Non è forse meglio focalizzarsi su un obiettivo meno aleatorio come che so, riuscire a superare gli esami di ammissione?
  • mike71
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28-12-18 10.06

paolo_b3 ha scritto:
Lo sai che questa tua testimonianza mi fa venire in mente la polemica odierna sulla perniciosità del motore Diesel?

Dopo 200 anni e fior di pianisti che diplomandosi hanno studiato su quel testo ci accorgiamo che è il male assoluto?

A me verrebbe da dire che esiste il progresso nelle tecniche didattiche. Un libro di esercizi di analisi matematica o di fisica scritto adesso è impostato in maniera totalmente differente rispetto a quello di 50 anni fa od ad uno di 150 anni fa, ed il teorema di Guldino e la meccanica newtoniana non sono cambiati.
E non si tratta di un progresso tecnologico e scientifico come potrebbe essere per il calcolo strutturale, ma proprio di impostazione didattica.

La domanda che io mi porrei è se nel tempo sono stati sviluppati altri metodi migliori e più efficienti per avere gli stessi risultati.
  • drmacchius
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28-12-18 12.23

@ berlex65
Io oltre all’hanon mi sono trovato molto bene con il beringer peraltro consigliato da molti jazzisti..È sempre orientato algli esercizi quotidiani per la tecnica.
Vedo che qui nessuno ne ha parlato.
Ciao
Paolo
Beringer come? Trovo solo strumenti musicali
  • drmacchius
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28-12-18 12.58

@ Raptus
Chi ha mai detto che non serve l'Hanon? Il discorso era diverso.
Risposta al topic? Ovvio che serve ancora l'Hanon, visto che lo usiamo ancora per l' elasticità etc.
L'amico dice di non avere tempo ed energie quando torna da lavoro, scusa ma ne so qualcosa anche io e mi chiedo se abbia senso voler tenere a tutti i costi un programma da studente standard quando la sua condizione di vita non è quella lì. Secondo me tutto, così come l'Hanon, andrebbe dosato in base a quello che deve essere un obiettivo.
Tra l'altro dice di avere già avuto una buona base di partenza, anzi, ha già avuto una buona impostazione classica.
Se i suoi obiettivi sono arrivare ad iscriversi che so, al triennio Jazz, e i giorni sono fatti di 24 ore, uno come fa a studiarsi tutte le opere che hai citato, fare l'Hanon ogni giorno, per potersi dire "sono del quinto anno" (che cosa vuol dire poi? E' un aspetto culturale, l'aversi guardato diversi repertori? Continuo a pensare che sia proprio una cosa italiana fissarsi sulla forma, vorrei davvero vedere gli esami degli studenti di 5 anno per vedere se sono tutti, da un punto di vista esecutivo, allo stesso livello...una cosa è dire "mi sono studiato le sonate di Beethoven" un'altra cosa è saperle davvero fare, il tutto comunque pensando che stiamo parlando di chi studia in solitaria.
Non è forse meglio focalizzarsi su un obiettivo meno aleatorio come che so, riuscire a superare gli esami di ammissione?
Ho detto di non avere tempo per le lezioni perché torno tardi la sera, ma 2-4 ore 3-4 volte a settimana su un piano silent o un kawai digitale lo trovo.

Non ho detto di voler preparare il vecchio ottavo anno su un digitale in un anno suonando mezz‘ora la sera a 60 anni; ho detto di voler riraggiungere a 40 anni il livello che avevo a 16-20 (terzo-quarto anno) migliorando la tecnica e portandola a un livello del vecchio quinto anno, in 3-4 anni.

Non mi sembrano obiettivi strampalati (ho conosciuto gente che a 50 anni si é iscritta in medicina, si é laureata, specializzata e ha esercitato fino alla pensione partendo col solo diploma )
  • anonimo
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28-12-18 13.04

raptus ha scritto:
Non è forse meglio focalizzarsi su un obiettivo meno aleatorio come che so, riuscire a superare gli esami di ammissione?


E' vero, ma l'esame di ammissione per un corso a indirizzo *classico* verte anche sul lettura della partitura, livello ex-licenza di solfeggio. Se non superi quello non ti ammettono.
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28-12-18 13.05

@ drmacchius
Beringer come? Trovo solo strumenti musicali
Si riferiva a questo

drmacchius ha scritto:
ho conosciuto gente che a 50 anni si é iscritta in medicina, si é laureata, specializzata e ha esercitato fino alla pensione partendo col solo diploma


Forse è meglio medicina emo
  • orange1978
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28-12-18 17.19

@ drmacchius
Ho detto di non avere tempo per le lezioni perché torno tardi la sera, ma 2-4 ore 3-4 volte a settimana su un piano silent o un kawai digitale lo trovo.

Non ho detto di voler preparare il vecchio ottavo anno su un digitale in un anno suonando mezz‘ora la sera a 60 anni; ho detto di voler riraggiungere a 40 anni il livello che avevo a 16-20 (terzo-quarto anno) migliorando la tecnica e portandola a un livello del vecchio quinto anno, in 3-4 anni.

Non mi sembrano obiettivi strampalati (ho conosciuto gente che a 50 anni si é iscritta in medicina, si é laureata, specializzata e ha esercitato fino alla pensione partendo col solo diploma )
guarda le tue domande sono sempre ai confini della realtà....come credo la tua mente, cmq:

1) Hanon ha senso oggi....ahhahahahhahahahah.

....oggi hai 4 dita anziche cinque? sei una scimmia? oppure le scimmie vivevano ai tempi di hanon e oggi hai tre mani con un dito ciascuno?
voglio dire, la musica classica è sempre la stessa, il pianoforte a livello evolutivo è fermo dai tempi di hanon, perche non dovrebbe avere senso?
inoltre tieni presente che esistevano pianisti come horowitz che a te e al tuo amico con una puzzetta vi eclissano, e lui si fece seppellire con una copia di hanon nella tomba! dicendo non farei niente senza aver suonato un oretta hanon prima, nemmeno morire! anzi cu fu un oeriodo storico in cui si pensava che il segreto dei pianisti russi fosse proprio hanon, molto diffuso in quelle zone...cosi magari gia che ci sei impari qualcosa di storia va.

quindi....la tua domanda legittima è, serve hanon? tutto serve....pero con la didattica attuale e considerata la tua eta CON MODERAZIONE E BUON SENSO.

a parte che tu hai le idee molto confuse perche chiedi metodi di scale arpeggi ahahhaahhah....ma hanon ti sei accorto che ha interi capitoli nella seconda parte e nelle appendici in cui ci sono TUTTE LE SCALE E ARPEGGI con relative ditteggiature? quindi come vedi hanon è un libro di esercizi ma anche un compendio di scale e ditteggiature anche in doppie terze e seste e moto contrario.

sugli esercizi della prima parte, non seguire le indicazioni tipo suonali quattro volte poi passa al secondo etc, tu suonali LENTI MOLTO LENTI curando il rilassamento, e sulle DODICI TONALITA MINORI E MAGGIORI...non tutte ma le piu ardue come sib minore e maggiore, Mi bemolle maggiore etc....i vantaggi tecnici possono essere immensi ma a patto che tu li suoni lentamente molto lentamente curando peso e rilassatezza senza forzare, e aumentando la velocita quando sarai sicuro, la trappola dell hanon è tutta li.

ovviamente non basta a imparare il pianoforte, dovrai fare molte altre cose pero io fossi in te hanon lo userei magari mezz ora al giorno per scaldarti, per scioglierti, è anche utile per improvvisare jazz....ehhh? non ci credi? .....cosa sono secondo te i patterns for improvisation? cambiano le note il mood ma l'idea quella è....insomma ci si puo fare molto con hanon, pero non dimenticate di lavorare sugli studi di cramer, sono fantastici insieme al gradus sono le composizioni piu belle secondo me mai sentite per pianoforte.

insomma devi lavorare a materie, un po di ginnastica e stretching (Mozzati), un po di patterns e scioltezza (Hanon), un po di polifonia (bach e scarlatti), un po di classicismo (mozart e clementi) etc etc....a scuola non studi 5 ore al giorno di latino e basta...studi latino, italiano, matematica. etc

2) discorso della medicina a 40 anni.
cazzata, allora tu se vuoi (e ne avessi il tempo e capacità ma ne dubito visto che hai gia un lavoro impegnativo mi pare....e le ore sono 24 appunto) puo prenderti tre lauree anche adesso! lo puoi fare da domani se avessi il culo parato.

pero attenzione, un conto sono quelle cose nozionistiche come medicina, giurisprudenza, pisicologia etc...in cui alla fine devi STUDIARE fine, è solo mentale se uno ha il cervello che gli funziona potrebbe farlo anche a 70 anni.

un conto cazzo è il pianoforte, non la musica attenzione....il pianoforte purtroppo è un mix di nozioni, coordinazione motoria, psicofisica, forza muscolare etc etc etc....un uomo affetto da SLA non potrebbe mai suonarlo anche se avesse il cervello di stephen hawkins, voglio dire alla tua eta si puo certamente studiare e migliorarsi pero tieni presente che non è come iscriversi a 40 anni a medicina purtroppo.

anche se da piccolo hai giocato tre quattro anni a calcio, se a 30 anni vuoi arrivare a fare il professionista non dico nella juventus a fianco di cristiano ronaldo ma anche in serie B, non si puo fare! è inutile, anche se hai talento.
  • berlex65
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  • orange1978
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28-12-18 17.25

voglio dire purtroppo il pianoforte come tutti gli strumenti che non siano la caccavella o le maracas, sono come fare arti marziali a livello altissimo, come fare l'acrobata da circo.

se a 18 anni gia non sei un super atleta sei finito, morto, sepolto....figurati a 40.

questo non vuol dire che non si possa studiare in eta avanzata attenzione, ma che comunque non si puo paragonare prendere una laurea a 50 anni in giurisprudenza dove devi solo memorizzate una sfilza di stupidaggini in latino e in italiano avvocatese ridicolo, a una disciplina complessa come il calcio, il rugby, il krabi krabong o anche appunto la chitarra o il pianoforte.

quindi attenzione a prendere le cose troppo di petto, studia impegnati datti da fare ma cerca di restare con i piedi per terra e preparati mentalmente che certe cose che gli altri magari a 11 anni farebbero in un mese a te potrebbero richiedere ben piu tempo....ma non lasciarti persuadere da leggende tipo a 40 anni posso diventare come maurizio pollini.

consiglio insomma non farti mille domande assurde, vuoi migliorare il pianoforte? benissimo....TROVATI UN INSEGNANTE serio, che sicuro ne sa 100 volte te e affidati a lui, fai quello che ti dice e finiscila di porre domande assurde a te stesso, e a leggere castronaggini su internet, non cè altro modo credimi.
ovviamente affidati a uno bravo, serio, non un cialtrone, il maestro è importante, un tempo funzionava cosi e i risultati arrivavano, oggi tutti pretendono di imparare le cose su internet contestando pure sistemi didattici in uso da secoli come se fossero tutti fessi quelli che li hanno studiati per anni e anni....e il risultato musicale si vede, purtroppo.

questo è il guaio, la gente parla troppo, si arriva a mettere in dubbio tutto, hanon....e poi? il solfeggio ma siiii....via....e poi? ah si....il gradus....via pure quello.

la terra? è piattaaaaa.....ma si, chi ha detto che è rotonda

le malattie??? non esistono, siamo noi che decidiamo di ammalarci.

ditemi e dimmi se non è cosi...
  • vin_roma
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28-12-18 17.27

Andrea ...me sei piaciuto! emo
  • orange1978
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28-12-18 17.49

@ vin_roma
Andrea ...me sei piaciuto! emo
ma guarda vincenzo a me sti discorsi fanno davvero incazzare.

conosco diversi ragazzi che ti fanno domande, non sanno le cose, gliele spieghi e loro ti bloccano dicendo "ma secondo me non serve ma se facessi cosi? etc etc"

oggi si mettono in dubbio colpa di internet in primis troppe certezze!

la terra che non è tonda, e sulla luna non ci è andato nessuno, e gli alieni sono tra noi, e gesu cristo era un marziano, etc etc etc....anche la validità di sistemi didattici in uso da sempre i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti poi.
  • anonimo
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28-12-18 18.17

orange1978 ha scritto:
quindi....la tua domanda legittima è, serve hanon? tutto serve....pero con la didattica attuale e considerata la tua eta CON MODERAZIONE E BUON SENSO.


Ma secondo me il focus andrebbe spostato sulla seguente domanda:
"Ha senso l'Hanon per chi non può permettersi più di un piano digitale?" emo
  • drmacchius
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28-12-18 19.20

@ orange1978
ma guarda vincenzo a me sti discorsi fanno davvero incazzare.

conosco diversi ragazzi che ti fanno domande, non sanno le cose, gliele spieghi e loro ti bloccano dicendo "ma secondo me non serve ma se facessi cosi? etc etc"

oggi si mettono in dubbio colpa di internet in primis troppe certezze!

la terra che non è tonda, e sulla luna non ci è andato nessuno, e gli alieni sono tra noi, e gesu cristo era un marziano, etc etc etc....anche la validità di sistemi didattici in uso da sempre i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti poi.
Come al solito parti per la tangente senza nemmeno leggere pur di dire qualcosa, illuso di dire grandi verità!
  • drmacchius
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28-12-18 19.25

@ anonimo
orange1978 ha scritto:
quindi....la tua domanda legittima è, serve hanon? tutto serve....pero con la didattica attuale e considerata la tua eta CON MODERAZIONE E BUON SENSO.


Ma secondo me il focus andrebbe spostato sulla seguente domanda:
"Ha senso l'Hanon per chi non può permettersi più di un piano digitale?" emo
Tu ovviamente di giorno non hai niente da fare e puoi suonare quanto vuoi e ovviamente hai iniziato con un Bösendorfer Inperiori, come buona parte dei concertisti che alla fine ce la fa (chi inizia col piano affittato, raramente vive facendo il solista).

Ho detto che per un po‘ho intensione di suonare su un pianoforte ibrido o un piano digitale con tastiera in legno per questioni logistiche e non perché non posso permettermi altro o delle lezioni private.

Comunque temo di aver ho capito, la prossima volta evito.
  • orange1978
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28-12-18 19.27

@ drmacchius
Come al solito parti per la tangente senza nemmeno leggere pur di dire qualcosa, illuso di dire grandi verità!
ecco va bene, mi illuderò.

intanto tu invece di perdere tempo qui a postare domande ai confini della realtà, se vuoi migliorare il saper suonare il pianoforte trovati un valido MAESTRO, che ti assista, fai quello che ti dirà di fare, non chiederti sempre se sia giusto o sbagliato, sicuramente ne saprà molto piu di te, non cè altro modo credimi, hanno fatto tutti cosi.
  • anonimo
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28-12-18 19.32

@ drmacchius
Tu ovviamente di giorno non hai niente da fare e puoi suonare quanto vuoi e ovviamente hai iniziato con un Bösendorfer Inperiori, come buona parte dei concertisti che alla fine ce la fa (chi inizia col piano affittato, raramente vive facendo il solista).

Ho detto che per un po‘ho intensione di suonare su un pianoforte ibrido o un piano digitale con tastiera in legno per questioni logistiche e non perché non posso permettermi altro o delle lezioni private.

Comunque temo di aver ho capito, la prossima volta evito.
Non era una frase provocatoria. Penso che i trattati e metodi scritti per piano acustico abbiano poca applicabilità su un digitale per i limiti che tutti conosciamo. Poi ovviamente uno fa come vuole, ci mancherebbe.
  • orange1978
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28-12-18 20.29

su questo non sono molto d'accordo sinceramente....oggi un buon digitale puo sicuramente aiutare molto nello studio del pianoforte, poi chiaramente un certo lavoro sul suono puo essere fatto praticamente solo con lo strumento acustico ma studiare l'hanon e le scale/arpeggi su un digitale di buona fattura non fa certo male, meglio questo che niente.

bisogna pero fare attenzione a come si imposta lo studio degli esercizi, che siano hanon o oskar beringer o mozzati etc....e in questo l'esperienza di un insegnante qualificato è sicuramente un valore non di poco, per questo il mio consiglio è piu che domandarsi sulla reale utilità o meno di un libro di tecnica pianistica, contattare un insegnante serio e fare come ti dirà lui di fare.

a un certo punto occorre prendere una strada e fidarsi, per forza, altrimenti non se ne esce piu.
  • anonimo
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28-12-18 20.45

@ orange1978
su questo non sono molto d'accordo sinceramente....oggi un buon digitale puo sicuramente aiutare molto nello studio del pianoforte, poi chiaramente un certo lavoro sul suono puo essere fatto praticamente solo con lo strumento acustico ma studiare l'hanon e le scale/arpeggi su un digitale di buona fattura non fa certo male, meglio questo che niente.

bisogna pero fare attenzione a come si imposta lo studio degli esercizi, che siano hanon o oskar beringer o mozzati etc....e in questo l'esperienza di un insegnante qualificato è sicuramente un valore non di poco, per questo il mio consiglio è piu che domandarsi sulla reale utilità o meno di un libro di tecnica pianistica, contattare un insegnante serio e fare come ti dirà lui di fare.

a un certo punto occorre prendere una strada e fidarsi, per forza, altrimenti non se ne esce piu.
Mah.. Ho praticato l'Hanon tutti i gg per più di un anno sul digitale. Poi 2 mesi fa ho provato su un coda ed era meglio che non lo facessi, mi sono reso conto che è praticamente un altro strumento. Da quel giorno l'Hanon è nel cassetto. Non diciamo fesserie, studiare piano classico su un digitale è come pensare di imparare a suonare flamenco su una Godin Multiac (o peggio ancora su una silent guitar).
  • orange1978
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28-12-18 22.26

@ anonimo
Mah.. Ho praticato l'Hanon tutti i gg per più di un anno sul digitale. Poi 2 mesi fa ho provato su un coda ed era meglio che non lo facessi, mi sono reso conto che è praticamente un altro strumento. Da quel giorno l'Hanon è nel cassetto. Non diciamo fesserie, studiare piano classico su un digitale è come pensare di imparare a suonare flamenco su una Godin Multiac (o peggio ancora su una silent guitar).
cazzo c entra il flamenco dio bono e la chitarra acustica.

io possiedo sia un coda 187 cm che due digitali tra cui cp1, e ho sempre avuto anche digitali oltre il coda, kurzweil k2500, kurzweil k2600...anche sv1 per esempio, mai avuto problemi.

e conosco gente che ha fatto il quinto anno e parte dell ottavo su dei clavinova a mobile.