Improvvisazione veloce jazz

  • JudoLudo
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18-02-19 00.45

SimonKeyb ha scritto:
Poi sulla pulizia, lui suona le tastiere da quando ha tipo tre anni, non ha nessun bisogno di guardare quello che suona (e lo fa a livelli notevoli)

forse Cory Henry non è l'esempio perfetto di pulizia, anche in Lingus ne stecca parecchie (anche con la destra).

però secondo me è pure una conseguenza naturale della posizione della mano mentre suona, suona con le dita quasi in iperestensione
  • orange1978
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18-02-19 01.28

....ma a voi piace cory henry? se io dovessi dire quello che penso di lui sarei bannato a vita da questo forum, posso pero dire in maniera molto diremmo "soft" che la sua musica e il suo modo di parlare non mi persuadono affatto, e appartengono a una cultura che non é la mia.

sinceramente....ma a me che c....me ne frega delle chiese gospel e di un bambino vestito da becchino suonare un coso di legno a due manuali mentre un pazzo vestito di nero urla facendo versacci e intando insiste col gridare a gran voce "pentitevi!" a centinaia di persone sedute sulle panche di legno?

boh....sulla questione che possa avere una tecnica tastieristica efficace non discuto, e che non sia facile suonare quella musica come la suonano "loro", ma non é facile nemmeno per un cane mettersi a miagolare o per un calciatore fare il tennista.

io credo che invece di continuare a voler imitare un mondo che non ci appartiene per nulla, dovremmo iniziare a sviluppare le nostre abilitá che rendono noi soggetto di invidia per loro e non il contrario, un cane che vuole miagolare e fare le fusa vivrá tutta la vita frustrato e solo come un cane appunto rimpiangendo di non essere nato con le orecchie a punta.

e non provate a dire cazzate tipo "cory henry puo suonare tutto mentre un bianco tipo maurizio pollini no", assolutamente falso....ma vero in parte.
se il vostro obbiettivo é diventare tastieristi pop sicuro se siete cory henry avrete molto lavoro e commissioni ma sapete perche....perche ci siamo fatti inquinare da quella culturaccia che non ci appartiene, perche oggi un cantante é figo se "canta come un nero", per la maggior parte della gente (per me assolutamente no)....cioe oggi il pop é una commercializzazione del gospel e del blues, se il pop di oggi fosse claudio villa, beniamino gigli o carla boni, non sarebbe cory henry il top dei musicisti invidiati.

e non solo....avere la tecnica di cory henry non significa affatto poter far tutto,altrimenti sarebbe l'uomo piu ricco del mondo! perche ogni settimana non fa un disco diverso? tipo....uno reggaeton (ha piu tecnica lui di ogni tastierista reggeton che esista), uno techno, uno rock psichedelico....cazzo potrebbe essere in tutte le classifiche! che fesso....

la veritá é che cory henry non sará mai noel gallagher degli oasis o rick wakeman o jean michelle jarre sebbene abbia una tecnica pianista superiore sia a rick che a mj, nessuna tecnica gospel o jazz fa di te un artista perfetto in ogni situazione, un grande chitarrista jazz suonerebbe con quella sfacciatezza con cui suona una band inglese brit pop? non é detto anzi...probabilmente tenderebbe a essere troppo pulito, troppo poco crudo come invece deve essere quella musica.

il senso del mio intervento é insomma di non prendere come esempio gente che con noi c entra ben poco, non parlo di fare "pizza mandolino e stornelli" ma di cercare strade che siano nostre e non appunto di un mondo (come il gospel o il rnb) che volenti o nolenti non c entra nulla con il terreno sul quale siamo cresciuti, e sopratutto di non sbavare e bagnarvi i pantaloni appena vedete uno frullare dieci scale octofoniche e pentatoniche in un secondo su un walking bass...la musica é (fortunatamente) anche altro.
  • ahivela
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18-02-19 02.15

pianomanvictor ha scritto:
come fosse possibile comandare le dita a suonare pattern che forse non hanno mai suonato prima


Molto probabilmente la risposta e' qui.
E cioe' che non e' vero che sono pattern che non hanno mai suonato prima.
Al contrario, ne hanno suonati tanti e tantissime volte, ma tante di quelle volte da considerarli e trattarli alla stregua di cellule, di strutture "one shot", per cui diventa naturale inanellarli e incastrarli perfettamente uno dopo l'altro. D'altronde a determinate velocita' e' impossibile "pensare" le note una per una, si ragiona per strutture o pattern, facendo attenzione alla cosa piu' importante: il tempo (e gli accenti), e di conseguenza le sole note di partenza e quelle di arrivo.
  • orange1978
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18-02-19 02.24

@ ahivela
pianomanvictor ha scritto:
come fosse possibile comandare le dita a suonare pattern che forse non hanno mai suonato prima


Molto probabilmente la risposta e' qui.
E cioe' che non e' vero che sono pattern che non hanno mai suonato prima.
Al contrario, ne hanno suonati tanti e tantissime volte, ma tante di quelle volte da considerarli e trattarli alla stregua di cellule, di strutture "one shot", per cui diventa naturale inanellarli e incastrarli perfettamente uno dopo l'altro. D'altronde a determinate velocita' e' impossibile "pensare" le note una per una, si ragiona per strutture o pattern, facendo attenzione alla cosa piu' importante: il tempo (e gli accenti), e di conseguenza le sole note di partenza e quelle di arrivo.
sicuro conta molto l'aver ascoltato per anni e anni quasi solo quel tipo di musica, non prendiamoci in giro, sicuro i genitori di quel bimbo erano musicisti gospel o comunque gente che gravitava quasi solo a quell ambiente, e a casa sin da piccolo avrá ascoltato quasi solo ed esclusivamente quella musica, che probabilmente gli si é impressa nella mente come nel dna.

conta moltissimo, essere eclettici va bene ma spesso si scopre che molti strumentisti di particolari generi lo sono ben poco, ci sono ragazzi che suonano il banjo sin da quando erano piccoli, o il fiddle...sono dei mostri....sicuro quelli al 90% hanno ascoltato solo country e derivati, e ben poco altro...noi invece non avendo una cultura cosi come potremmo dire, tipica, siamo cresciuti un po dove tirava il vento.

tra musica pop italiana, metal, hard rock....poi michael jackson e prince...e poi arriva la dance anni 80...e poi la house anni 90....un ragazzo italiano nato dalla fine degli anni 70 a oggi é stato bombardato da mille cose anche in contrasto tra loro, non avendo noi una nostra identitá forte....poi alla fine hai piu cultura e conosci piu cose ma la tua mente é meno plasmata su un determinato genere, a meno che non sei figlio per esempio di una cantante jazz e di un jazzista che odiavano tutto cio che non era jazz e fin da piccolo ti hanno massacrato la mente con quella musica al punto di proibirti di ascoltarne altra, se la cosa ti persuade sicuro hai delle buone probabilitá di diventare un valido jazzman anche se non sei nato a new orleans negli anni 20.

io credo che qualcosa abbia a che fare anche con questo...

io sono cresciuto male, tra Loretta Goggi (che inspiegabilmente mi ha trasmesso la passione dello studio di registrazione e dei registratori analogici, non chiedetemi perche!), la disco anni 79, la idm, la techno....che cacchio poteva uscire?! io é questo che mi ricordo della mia infanzia...

18-02-19 08.03

orange1978 ha scritto:
e appartengono a una cultura che non é la mia.

Concordo al 100%. Obiettivamente può anche piacermi il suo modo di suonare, posso provar ad imitarlo, ma alla fine bisogna riconoscere che l'Italia ci ha plasmato in modo diverso, e ci riescono altre cose che a loro non riescono, per lo più al di fuori della musica... chiedere a Cory Henry di preparare una carbonara.... good luck.

orange1978 ha scritto:
io credo che invece di continuare a voler imitare un mondo che non ci appartiene per nulla, dovremmo iniziare a sviluppare le nostre abilitá che rendono noi soggetto di invidia per loro e non il contrario,

Qui concordo a metà. Diciamo che studiare il loro mondo è comunque necessario al fine di sviluppare poi una propria idea di musica e iniziare una ricerca personale.

Se viaggi scoprirai brani nigeriani, brani cinesi, brani russi, ecc ecc. Non riuscirai mai a suonare e ottenere il sound originale di nigeriani, cinesi, russi, ma puoi integrare i loro elementi con una tua composizione unica. I beatles han fatto cosi.

orange1978 ha scritto:
avere la tecnica di cory henry non significa affatto poter far tutto,

Verissimo. Ho visto un famoso e virtuoso jazzista (senza far nomi) cimentarsi in un funk improvvisato. Una schifezza totale.
Cory è però un eccezione. Solitamente il gospel ti prepara a tutto, senza limitarti in alcune "regolette" che magari ti instaura il jazz. O almeno è questo che ho notato.
Studiando per un annetto con Papadia mi sono reso conto che il suo suonare gospel lo ha poi preparato a suonare di tutto, e infatti è fenomenale nel funk, nel pop, nel soul, nel blues, nel jazz...

Ultimamente comunque scrivi dei bei post. Quando non si parla di tastiere, tiri fuori dei bei concetti facilmente condivisibili emo
  • Arci66
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18-02-19 10.40

marcoballa ha scritto:
quelli sì che si esercitano tutti i giorni.

Io nella mia incapacità noto che quando riesco ad esercitarmi 1-2 h tutte le sere...poi in prova suono meglio.
Sarà un'ovvietà ma funziona anche per i talentuosi ed i geni.
Suonare, suonare...e poi suonare.
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18-02-19 11.03

SimonKeyb ha scritto:
Per imparare il fraseggio di Cory Henry basta studiare Chick Corea.

non sono d'accordo... non sit ratta di far ei pappagalli.. il talento, oltre allo studio che è imprescindibile, fa la differenza
altrim,enti tutti studiando chick corea saremmo dei fenomei..
  • tsuki
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18-02-19 12.16

Il fatto è che per essere proprio bavo in una cosa,servono 2 componenti: 1) Avere un talento naturale per quella cosa,e questo serve eccome,ad esempio impari il triplo degli altri con 1/4 della fatica. 2) Studiare seriamente ed intensamente per far fruttare tutta la tua potenzialita';le due componenti devono armonizzarsi; perché se ne usi una sola,non arriverai mai alle potenzialita' che potressti esprimere,anche se ti dicono bravo. Riguardo a Piatek: di uno che ha il dono del goal come lui,se ne riparlera' a livello internazionale.Scommettiamo???
  • zerinovic
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18-02-19 12.34

Quando andavo a scuola nel concerto di fine anno, il mio maestro mi chiese di sostituire un allievo per un brano, quando mancava un ora, e gli dissi ma come non c'è la fo....dai sei uno che si sa arrangiare.
In effetti feci in tempo ad imparare solo la struttura, il solo l'ho fatto io sul momento,diverso ovviamente, sai quando ti mettono il faro addosso e non sai che cavolo fare esattamente...in realtà mi torno piu semplice del previsto. Le prime scoperte...emo
  • lucabbrasi
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18-02-19 13.02

@ zerinovic
Quando andavo a scuola nel concerto di fine anno, il mio maestro mi chiese di sostituire un allievo per un brano, quando mancava un ora, e gli dissi ma come non c'è la fo....dai sei uno che si sa arrangiare.
In effetti feci in tempo ad imparare solo la struttura, il solo l'ho fatto io sul momento,diverso ovviamente, sai quando ti mettono il faro addosso e non sai che cavolo fare esattamente...in realtà mi torno piu semplice del previsto. Le prime scoperte...emo
...quando c'immaginavamo un mondo nella pagina "biancheria intima" del Postalmarket...emo
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18-02-19 13.11

@ lucabbrasi
...quando c'immaginavamo un mondo nella pagina "biancheria intima" del Postalmarket...emo
Eh si, tra l'altro l'eta era quella emo
  • markelly2
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18-02-19 13.30

@ SimonKeyb
Per imparare il fraseggio di Cory Henry basta studiare Chick Corea. Poi il resto è solo tecnica e tanto, tanto esercizio, niente di sovrumano.

Poi sulla pulizia, lui suona le tastiere da quando ha tipo tre anni, non ha nessun bisogno di guardare quello che suona (e lo fa a livelli notevoli) secondo me questa cosa può aiutare per sviluppare l'approccio veloce, dove le mani vanno più veloce degli occhi e della tua capacità stessa di visualizzare i movimenti delle mani.
Nel solo di Lingus ci sento anch'io molto Chick Corea, e ben poco gospel.
  • Arci66
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18-02-19 14.01

lucabbrasi ha scritto:
...quando c'immaginavamo un mondo nella pagina "biancheria intima" del Postalmarket...

Oggi, oramai, non ci eccita nemmeno youporn emo.....da ragazzini trovavamo postal market intrigante...emo
  • markelly2
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18-02-19 14.06

orange1978 ha scritto:
...ma a voi piace cory henry? se io dovessi dire quello che penso di lui sarei bannato a vita da questo forum, posso pero dire in maniera molto diremmo "soft" che la sua musica e il suo modo di parlare non mi persuadono affatto, e appartengono a una cultura che non é la mia.

Invece il Brit Pop è cultura tua?
Certo che pur di dire qualcosa, ne spari a manetta! emo

Ma che vuol dire? Non ha senso.
Allora dovrei capire e apprezzare solo la musica italiana?
Che chiusura mentale è questa?

Allora io sono tastierista ma devo accontentarmi di fare Loretta Goggi perché la musica italiana è quella... Dai!

A chi devo ambire? A Cory Henry o un arrangiatore di qualche brano di Sanremo?
  • JudoLudo
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18-02-19 14.15

ma può essere che ogni volta che non sapete fare una cosa tirate fuori la carbonara? emo

che poi io manco so prepararla, sti stereotipi del cazzo boh non li capisco
  • orange1978
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18-02-19 14.16

@ CoccigeSupremo
orange1978 ha scritto:
e appartengono a una cultura che non é la mia.

Concordo al 100%. Obiettivamente può anche piacermi il suo modo di suonare, posso provar ad imitarlo, ma alla fine bisogna riconoscere che l'Italia ci ha plasmato in modo diverso, e ci riescono altre cose che a loro non riescono, per lo più al di fuori della musica... chiedere a Cory Henry di preparare una carbonara.... good luck.

orange1978 ha scritto:
io credo che invece di continuare a voler imitare un mondo che non ci appartiene per nulla, dovremmo iniziare a sviluppare le nostre abilitá che rendono noi soggetto di invidia per loro e non il contrario,

Qui concordo a metà. Diciamo che studiare il loro mondo è comunque necessario al fine di sviluppare poi una propria idea di musica e iniziare una ricerca personale.

Se viaggi scoprirai brani nigeriani, brani cinesi, brani russi, ecc ecc. Non riuscirai mai a suonare e ottenere il sound originale di nigeriani, cinesi, russi, ma puoi integrare i loro elementi con una tua composizione unica. I beatles han fatto cosi.

orange1978 ha scritto:
avere la tecnica di cory henry non significa affatto poter far tutto,

Verissimo. Ho visto un famoso e virtuoso jazzista (senza far nomi) cimentarsi in un funk improvvisato. Una schifezza totale.
Cory è però un eccezione. Solitamente il gospel ti prepara a tutto, senza limitarti in alcune "regolette" che magari ti instaura il jazz. O almeno è questo che ho notato.
Studiando per un annetto con Papadia mi sono reso conto che il suo suonare gospel lo ha poi preparato a suonare di tutto, e infatti è fenomenale nel funk, nel pop, nel soul, nel blues, nel jazz...

Ultimamente comunque scrivi dei bei post. Quando non si parla di tastiere, tiri fuori dei bei concetti facilmente condivisibili emo
ecco quello é l'errore....il gospel per non é vero che ti fa "suonare tutto" perche é gospel....ti fa suonare tutto perche gli stili di cui parli tu derivano da quello e dal blues, perche gli americani hanno imposto la loro cultura di merda a tutti.

se fai musica come il gradus di clementi o ettore pozzoli o petrassi, il gospel serve a ben poco...anche se alla fine un punto di contatto lo trovi anche li perche se non fosse esistita l'armonia del barocco e del classicismo, e anche l'armonia romantico/tardo ottocento, non esisterebbe il gospel (non dimenticatelo mai).
  • anonimo
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18-02-19 14.20

Personalmente non ho mai creduto alle doti innate o divine o genetiche (o chiamatele come volete). Il cosiddetto "talento", di base, cova in qualsiasi essere umano. Penso piuttosto che nel 99,9999% conti unicamente il fattore "fortuna sfacciata".
Se qualcuno di voi ha ascoltato l'intervista nel video, in lingua inglese, è lui stesso a dirlo:"Come ho fatto a diventare ciò che sono? Mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto, tutto qui." Tradotto: "mi sono trovato in una famiglia di musicisti che mi ha insegnato a suonare e trasmesso l'amore per la musica fin da piccolo; sono nato e cresciuto a Brooklyn, luogo che mi ha dato le possibilità di crescere musicalmente, confrontarmi con centinaia di altri musicisti di livello pari o superiore, frequentare quotidianamente manager di label, accademie, seminari, locali, concerti, fino ad arrivare ad essere quel che sono".
Il destino di un artista nel 99% dei casi è già segnato dalla nascita, dall'ambiente familiare e culturale in cui cresce e si sviluppa il talento. In Italia, poi, conta anche il cognome, ma questo è un altro discorso.
  • orange1978
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18-02-19 14.26

@ markelly2
orange1978 ha scritto:
...ma a voi piace cory henry? se io dovessi dire quello che penso di lui sarei bannato a vita da questo forum, posso pero dire in maniera molto diremmo "soft" che la sua musica e il suo modo di parlare non mi persuadono affatto, e appartengono a una cultura che non é la mia.

Invece il Brit Pop è cultura tua?
Certo che pur di dire qualcosa, ne spari a manetta! emo

Ma che vuol dire? Non ha senso.
Allora dovrei capire e apprezzare solo la musica italiana?
Che chiusura mentale è questa?

Allora io sono tastierista ma devo accontentarmi di fare Loretta Goggi perché la musica italiana è quella... Dai!

A chi devo ambire? A Cory Henry o un arrangiatore di qualche brano di Sanremo?
....sono molto piu vicini a noi gli oasis o elton john che cory henry, anche se non sei inglese.

con il gospel e i reverendi esaltati c entriamo ben poco noi.

inoltre piano a sputare sugli arrangiatori di sanremo, cory henry non ha neanche la metá della raffinatezza che ebbero certi maestri di musica italiani come gian piero reverberi o vince tempera, che poi abbiano lavorato spesso con artisti che a me non piacciono é vero ma non si puo certo denigrarli come dei poveracci.

questa é la ragione per la quale fondamentalmente odio il gospel, odio l'rnb, il rap il jazz e tutta quella musica nera che qualcuno inspiegabilmente ha deciso che "é la piu figa", e anche se non mi piacesse la dobbiamo mangiare per forza.
  • markelly2
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18-02-19 14.40

orange1978 ha scritto:
fondamentalmente odio il gospel, odio l'rnb, il rap il jazz e tutta quella musica nera che qualcuno inspiegabilmente ha deciso che "é la piu figa",

E chi lo avrebbe deciso, scusa?
I rothschild? Ma che è, complottismo?

Ma lo sai che in Inghilterra la musica italiana è considerata non zero, ma meno di zero!

A parte pfm e Banco, ma ormai quella musica è per pochi.
  • orange1978
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18-02-19 14.59

@ markelly2
orange1978 ha scritto:
fondamentalmente odio il gospel, odio l'rnb, il rap il jazz e tutta quella musica nera che qualcuno inspiegabilmente ha deciso che "é la piu figa",

E chi lo avrebbe deciso, scusa?
I rothschild? Ma che è, complottismo?

Ma lo sai che in Inghilterra la musica italiana è considerata non zero, ma meno di zero!

A parte pfm e Banco, ma ormai quella musica è per pochi.
la musica pop italiana non l'ascolto e mai l'ho ascoltata anche perche di italiano ha ben poco, a parte l'uso della lingua, i suoni degli artisti italiani piu importanti, compreso anche gigi d'alessio tanto per prendere uno tipico dell italia del sud, sono standardizzati con il sound americano a tal punto che spesso nei dischi chiamano a suonare musicisti stranieri...

di italiano come lo erano un tempo carla boni, nilla pizzi, claudio villa, tanto per fare i nomi piu famosi, oggi cé ben poco, nemmeno il liscio che oramai é sceso pure lui di livello come qualita delle performances rispetto a un tempo.
quel tipo di musica é il nostro brit pop ma a differenza degli inglesi non siamo stati capaci di esportarlo, all epoca del fascismo e anche prima in un certo senso si, ma non per questioni di regimi etc....ma perche in quel periodo l'Italia cmq era una meta forse piu ambita, il bel paese pieno di sole, paesaggi, arte, musica raffinata etc...
oggi assolutamente no, ma riferendoci prettamente alla musica, gli inglesi attraverso la loro musica pop a partire dai beatles ma non solo, hanno creato un sound, delle soluzioni sia sonore che produttive e tecniche, che poi sono state esportate in tutto il mondo, noi purtroppo non ci siamo riusciti...

peró tutto sommato io mi sento molto piu vicino alla musica dei beatles o degli stones che alla musica dentro una chiesa gospel.

inoltre secondo me cé qualocosa che ci sfugge....

provate a fare questo esperimento, andate a vedere i video dei gospel musicians....cé gente che ha una tale faccia da cazzo, vestiti da pagliacci, con delle facce che sembrano dei gangster, eppure suonano....eccome....cioe li senti al pianoforte fare la loro musica e sembrano molto sciolti e sicuri.

vedendoli sembrano dei mostri....sembrano....appunto! ma probabilmente cé qualche trucco in tutto questo che a noi sfugge, una persona che ha quel look, quel modo di parlarle sconclusionato e sgrammaticato, anche per un inglese stesso, insomma si vede che non é gente che ha fatto studi di un certo tipo, ma che probabilmente ha sempre e solo suonato come una bestia assumendo degli automatismi, un po come quelli che nelle periferie giocavano a basket tutto il giorno e poi finiscno in nba da grandi ma se gli fanno un intervista nemmeno sanno esprimersi in modo normale.

io quando vedo un pianista come pollini o campanella, parlare ed esprimersi, capisco che cé un eleganza plasmata da anni di studio non solo musicale....li vedo gente da strada sbiascicare parole e frasi cosi, sgrammaticate, boh...non mi pare molto compatibile con un percorso culturale fatto di anni e anni di studio, ma probabilmente molta pratica.

insomma, se vedo stockhausen mi rendo conto di avere di fronte un mostro di cultura e teoria, spesso quando vedo quel genere di musicisti parlare non ho l'impressione di aver di fronte uno che ha passato molto tempo a studiare "musica" nel senso lato del termine, se non da un punto di vista pratico.