Consigli su metodi per imparare con la tastiera

  • Jacopo87
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08-05-20 01.51

@ anonimo
Il costo dipende dal maestro e dagli obiettivi.

Io non faccio testo perché posso insegnare gratuitamente a coloro che manifestano talento, umiltà e dedizione, ma se devo farmi pagare sono abbastanza caro.

I miei pochissimi allievi potranno testimoniare che non guardo mai l’orologio ma dedico ad ogni allievo tutto il tempo necessario, e credo che ogni insegnante dovrebbe fare così.

Per un approccio sereno e disteso un’ora ogni 15 giorni potrebbe bastare, un’ora la settimana forse sarebbe già troppo.
Pensavo più ore a settimana :) e poi di norma si lasciano gli esercizi da fare per la volta dopo e si può rimanere in contatto se ci fosse bisogno di aiuto nel farli, compreso sempre nella tariffa? Ho letto altri post e ho visto che godi di molto rispetto artistico da parte degli utenti, di che città sei?
Edit: ho letto ora che se di Genova, lontano quindi :S
  • keyboard7
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08-05-20 05.47

@ Jacopo87
Considera che rimarrei sempre nel campo della musica leggera, non ho interesse ad oggi di arrivare a fare musiche classiche complicate. Leggere gli spartiti è una condizione fondamentale da saper fare oppure è evitabile? E quanto mediamente ci si mette a imparare a leggerli? Considerando che la fregatura doppia sta anche nel fatto che il basso ha una chiave diversa da quella di violino che suoni con la mano destra (non sempre, ma spesso mi pare di aver capito). Quindi leggere due righi insieme ma che hanno due letture diverse, visto da un neofita sembra quasi impossibile XD
Come avevo scritto nell'altro post, mi ero prefissato che in due settimane circa avrei dovuto imparare the scientist dei Coldplay, perché mi piace come canzone soft e perché era semplice. In questa pochissima esperienza in cui mi sono esercitato da zero, ho notato che anche se il giorno prima un pezzo non mi riusciva, il giorno dopo è come se le mie dita lo avessero memorizzato e quindi come se ogni giorno quei passaggi diventassero sempre più spontanei. Ora la suono con molta disinvoltura rispetto a 3 giorni fa. Sto parlando di una canzone banalissima per uno qualunque che suoni da qualche mese immagino, però ho notato questo quindi so di poter imparare se continuo nella perseveranza, ma mi sembra chiaro che devo essere ben indirizzato almeno all'inizio
da quello che scrivi mi sembra di capire che alla fine quello che ti interessa è imparare a suonare un pò "a orecchio" senza troppe complicazioni.Se decidi di studiare pianoforte devi mettere in conto anni di studio, solfeggiare, imparare il pentagramma, fare gli esercizi, e non avrai nessun risultato del tipo che hai in mente tu ( in due settimane circa avrei dovuto imparare the scientist dei Coldplay). Se vuoi imparare a suonare a orecchio, puoi farlo anche senza saper leggere il pentagramma, però devi necessariamente almeno conoscere gli accordi, maggiori e minori, quindi partirei da quello. Se impari gli accordi, puoi accompagnare la melodia e più o meno potresti ottenere quello che avevi in mente in due settimane circa avrei dovuto imparare the scientist dei Coldplay, . E' chiaro che parliamo dell'accordo fisso, tre note e la melodia a orecchio. Se ti basta quello puoi passarci il tempo. Se poi sentirai l'esigenza di andare avanti, allora devi studiare, però nulla ti impedisce di portare avanti le due cose parallelamente.
  • Raptus
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08-05-20 09.44

@ anonimo
Il costo dipende dal maestro e dagli obiettivi.

Io non faccio testo perché posso insegnare gratuitamente a coloro che manifestano talento, umiltà e dedizione, ma se devo farmi pagare sono abbastanza caro.

I miei pochissimi allievi potranno testimoniare che non guardo mai l’orologio ma dedico ad ogni allievo tutto il tempo necessario, e credo che ogni insegnante dovrebbe fare così.

Per un approccio sereno e disteso un’ora ogni 15 giorni potrebbe bastare, un’ora la settimana forse sarebbe già troppo.
Di maestri come te Cyrano purtroppo ce ne son pochi.
Anche io ho avuto tre maestri prima di iscrivermi al conservatorio.... di questi solo uno ha avuto il tuo approccio.
Due su tre avevano il timer, pensavano più al denaro che alla resa e soprattutto seguivano loro stessi e non lo studente (dello stile o ti adegui al mio stile o te ne vai).
Ogni 15gg è l'ideale per non dare pressione inutile, la prima cosa da tenere a mente è l'empatia secondo me, capire che di fronte hai un adulto con esperienze di vita diverse dalle tue e che non vuol dire che debba essere un diverso, uno stupido o un delinquente (molti trattano gli adulti con diffidenza, evidentemente ci sono studenti adulti inaffidabili ma cavolo li riconosci subito credo).
  • Jacopo87
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08-05-20 10.11

@ keyboard7
da quello che scrivi mi sembra di capire che alla fine quello che ti interessa è imparare a suonare un pò "a orecchio" senza troppe complicazioni.Se decidi di studiare pianoforte devi mettere in conto anni di studio, solfeggiare, imparare il pentagramma, fare gli esercizi, e non avrai nessun risultato del tipo che hai in mente tu ( in due settimane circa avrei dovuto imparare the scientist dei Coldplay). Se vuoi imparare a suonare a orecchio, puoi farlo anche senza saper leggere il pentagramma, però devi necessariamente almeno conoscere gli accordi, maggiori e minori, quindi partirei da quello. Se impari gli accordi, puoi accompagnare la melodia e più o meno potresti ottenere quello che avevi in mente in due settimane circa avrei dovuto imparare the scientist dei Coldplay, . E' chiaro che parliamo dell'accordo fisso, tre note e la melodia a orecchio. Se ti basta quello puoi passarci il tempo. Se poi sentirai l'esigenza di andare avanti, allora devi studiare, però nulla ti impedisce di portare avanti le due cose parallelamente.
Io vorrei imparare a suonare lo strumento. Siccome sono nabbo a riguardo, chiedo informazioni sui metodi e quant'altro perché lavorando e non essendo un ragazzino che va a scuola, cercavo il percorso più efficiente possibile nella speranza che oltre all'insegnamento tradizionale completo, ci fossero, in parallelo, diversi altri metodi proprio per soggetti come nel mio caso. Se poi mi dite che per imparare davvero non si può esulare da quasi tutti i passaggi teorici, va bene.
Il fatto di chiedere se ci sono metodi più efficienti non è perché non sarei disposto particolarmente a studiare o altro, è semplicemente per capire che opzioni ho davanti :) se decido di fare una cosa io l'ho sempre fatta e portata a termine come tutte le cose finora, discorso pianoforte compreso. Farò quindi il necessario per impararlo.
Ho controllato che anche che nella mia città e limitrofi ci sono diversi insegnanti privati, come anche scuole di musica più grandi al cui interno hanno corsi di pianoforte individuali o a coppie. Riguardo questo ultimo aspetto, che esperienze avete con le scuole di musica? In termini economici si risparmia, si paga di più, conviene comunque un insegnante singolo privato? Grazie
  • anonimo

08-05-20 10.37

@ Jacopo87
Io vorrei imparare a suonare lo strumento. Siccome sono nabbo a riguardo, chiedo informazioni sui metodi e quant'altro perché lavorando e non essendo un ragazzino che va a scuola, cercavo il percorso più efficiente possibile nella speranza che oltre all'insegnamento tradizionale completo, ci fossero, in parallelo, diversi altri metodi proprio per soggetti come nel mio caso. Se poi mi dite che per imparare davvero non si può esulare da quasi tutti i passaggi teorici, va bene.
Il fatto di chiedere se ci sono metodi più efficienti non è perché non sarei disposto particolarmente a studiare o altro, è semplicemente per capire che opzioni ho davanti :) se decido di fare una cosa io l'ho sempre fatta e portata a termine come tutte le cose finora, discorso pianoforte compreso. Farò quindi il necessario per impararlo.
Ho controllato che anche che nella mia città e limitrofi ci sono diversi insegnanti privati, come anche scuole di musica più grandi al cui interno hanno corsi di pianoforte individuali o a coppie. Riguardo questo ultimo aspetto, che esperienze avete con le scuole di musica? In termini economici si risparmia, si paga di più, conviene comunque un insegnante singolo privato? Grazie
Per imparare a suonare della musica leggera occorre:

1) saper leggiucchiare. non importa saper leggere a prima vista il Klavierstrucke si Stockhausen

2) conoscere le basi di teoria, ma proprio le basi: intervalli maggiori, minori, giusti, eccedenti e diminuiti, valori ritmici, sincopi e poco altro

3) un infarinatura di armonia: tipi di accordi, cadenze, principali sostituzioni, gestione della linea di basso, disposizione delle parti (voicing), basi del contrappunto e dell'imitazione

4) impostazione della mano:

- posizione generale del corpo ed in special modo di spalle, braccia, avambracci, polso, mano e dita.
- respirazione
- il concetto di "suonare con la mano" e non con le dita
- le rotazioni e le controrotazioni
- altri movimenti di polso ed avambraccio
- suonare tirando e suonare spingendo
- "entrare ed uscire" dalla tastiera
- la calma nelle mani
- mano a cuneo (scuola russa, mano piatta)
- gli insiemi paralleli e la loro concatenazione (Chang)
- tecnica del salto e "tastare le note"
- arpeggi e movimenti del polso
- pollice sopra vs pollice sotto nella girata

Non sono un fan dei “metodi” tipo fanno, Bayer, bela Bartok etcetera. A parte scale ed arpeggi, tutti problemi tecnici li troviamo nei brani che vogliamo affrontare.

5) costruziune del repertorio: a scelta secondo la musica che piace e che è alla nostra portata, sia in funzione solista che di gruppo o accompagnamento.

È qui che si deve esercitare la capacità di analisi per capire cosa si sta suonando (armonia e principi di composizione melodico-ritmica) e tecnica.

Quindi i brandi vanno “smontati” e capiti nelle loro implicazioni musicali e di tecnica pianistica. Al limite si creano “on the spot” esercizi complementari che aiutino a risolvere i problemi più ostici.

6) saper fare delle buone liste emo
  • anonimo

08-05-20 13.09

Faccio un esempio pratico: vorresti fare l’intro di synth del Pescatore di De Andrè versione PFM, ma non ti viene.

Se sei da solo ti ci picchi, la ripeti un milione di volte, ti stanchi, ti scoraggi... poi magari alla fine ti viene.

Un maestro ti osserva, capisce dove sta il problema, ti dice: “secondo me manca la rotazione del polso, suoni con le dita. Prova a fare così” e ti mostra come devi fare.

In un quarto d’ora fai quello che ci avresti messo tre mesi a fare, ed in più non corri il rischio di prendere vizi tecnici che poi sono noiosi da togliere.
  • Jacopo87
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08-05-20 13.19

@ anonimo
Faccio un esempio pratico: vorresti fare l’intro di synth del Pescatore di De Andrè versione PFM, ma non ti viene.

Se sei da solo ti ci picchi, la ripeti un milione di volte, ti stanchi, ti scoraggi... poi magari alla fine ti viene.

Un maestro ti osserva, capisce dove sta il problema, ti dice: “secondo me manca la rotazione del polso, suoni con le dita. Prova a fare così” e ti mostra come devi fare.

In un quarto d’ora fai quello che ci avresti messo tre mesi a fare, ed in più non corri il rischio di prendere vizi tecnici che poi sono noiosi da togliere.
sì, è quello che sono arrivato a concludere :9 Grazie anche della lista delle cose che dovrei imparare :) Ora devo solo capire a chi affidarmi, tra scuole di musica con all'interno il corso di pianoforte (in singolo o in duo) o insegnante privato singolo e basta.
E qui mi sa che è difficile capirlo se non buttandosi XD
  • anonimo

08-05-20 13.23

@ Jacopo87
sì, è quello che sono arrivato a concludere :9 Grazie anche della lista delle cose che dovrei imparare :) Ora devo solo capire a chi affidarmi, tra scuole di musica con all'interno il corso di pianoforte (in singolo o in duo) o insegnante privato singolo e basta.
E qui mi sa che è difficile capirlo se non buttandosi XD
io ero partito con la Ricordi, non so se c'è dalle tue parti link
I docenti sono tutti musicisti professionisti e tutti diplomati al conservatorio.
  • anonimo

08-05-20 13.46

@ Jacopo87
sì, è quello che sono arrivato a concludere :9 Grazie anche della lista delle cose che dovrei imparare :) Ora devo solo capire a chi affidarmi, tra scuole di musica con all'interno il corso di pianoforte (in singolo o in duo) o insegnante privato singolo e basta.
E qui mi sa che è difficile capirlo se non buttandosi XD
Se comunque vuoi un assesment, come ho fatto con tutti gli amici del forum te lo offro gratuitamente.
  • mike71
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08-05-20 17.10

Cyrano ha scritto:
Un maestro ti osserva, capisce dove sta il problema, ti dice: “secondo me manca la rotazione del polso, suoni con le dita. Prova a fare così” e ti mostra come devi fare.

Quoto.
Il guaio e` che a volte trovi i cattivi maestri che non ti danno la controreazione giusta.
  • Jacopo87
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08-05-20 21.18

@ anonimo
Se comunque vuoi un assesment, come ho fatto con tutti gli amici del forum te lo offro gratuitamente.
Lo farei molto volentieri ma considera che parto da zero XD sto definendo l'acquisto della Kawai ES100, quando mi arriva si può fare 🙏🙏 grazie!
  • Ulisse71
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13-06-20 13.06

@ Bassoforte
Anche io ho approcciato lo strumento in modo molto pratico ma ho maneggiato un altro strumento da adolescente ad oggi che ho battuto il mezzo secolo di vita in un numero di gruppi che non riesco a ricordare bene a quanto ammonta. Tuttavia il mio pregresso di conoscenze musicali di bassista non professionista che ho potuto riciclare ho avuto poco, neppure quel minimo di lettura musicale che in chiave di sol mi incasina in modo formidabile, ma ho maturato alcune convinzioni che riguardano il fare musica. Uno utile a questa discussione è che quanto devi essere bravo con un strumento e musicista dipende da quello che vuoi farne, è banale ma secondo me espone una scala con valori che vanno da qualcosa sopra lo zero verso l'infinito.
Traslato in scenario:
Scenario 1): Vuoi imparare al piano qualche canzone di Natale o del compleanno o per accompagnarti nel canto in casa? Non c'è necessità di un maestro privato, ma solo pratica e buona volontà;
Scenario 2): Hai un gruppo che per scopi non professionali suona Bon Jovi, Cold Play U2, pop in generale per una scaletta di una decina di brani? Ancora non c'è bisogno di un maestro e conoscere tanta teoria, ma parecchia pratica e voglia di fare e divertirti per trovare le tue parti di tastiera e i suoni che ti servono nel gruppo;
Scenario 3) Ora si inizia a fare sul serio, vuoi essere un professionista impegnato in diversi progetti musicali? Magari in contesti di musica più complessa, per esempio Jazz nelle sue varie declinazioni? Per un maestro è tardi temo, dovresti già avere un bagaglio teorico e pratico che ti permetta di gestire l'esecuzione a livello professionale di una grande quantità di brani di diverse difficoltà. Ti pagano per questo.
Scenario 4) Concertisti e similari che vivono nella stratosfera. Qui alzo le mani in quanto non saprei descrivere nel dettaglio che cosa fa un professionista di questo livello, ma certamente è una categoria di persone con studi accademici avanzati dove si toccano aree teoriche e pratiche di altissimo livello. Persone che hanno dedicato la loro vita allo studio della musica e dello strumento e che non hanno mai smesso di studiare. Anche qui, se questo fosse stato il tuo fine temo che tu, come me, sia in ritardo emo
Scenario 5): Sei un fenomeno come Bill Evans oppure Count Basie o Viktor Wooten nel basso che senza nessun background accademico hanno fatto... beh quello che hanno fatto.. con puro talento e tanto lavoro. E' pacifico che questo sia uno scenario volutamente paradossale. emo

Tra uno scenario e l'altro se ne potrebbero innestare mille, ma i miei due cents consistono nel fatto che quanto di pratico e teorico hai necessità di conoscere per diventare il musicista che vuoi essere, dipende da quello che devi/vuoi fare e .. dal tuo talento. Jeff Berlin attualmente uno dei più quotati insegnanti di Basso elettrico sostiene che lui insegna la teoria musicale in modo totalmente funzionale allo studio della tecnica strumentale: se lo studente volesse giustamente apprendere nozioni più profonde della teoria di rivolgersi ad altri insegnanti, separando così l'aspetto di pura tecnica dalla conoscenza della musica. Giusto o sbagliato su uno strumento diverso dal basso, non saprei, per il basso è così, ma quello che so è che io (in astratto) vorrei trovare un gruppo per fare un pò di cover di musica pop e non sento la necessità di approfondire tematiche di teoria musicali di un livello superiore al basso ma piuttosto di diventare più bravo a trovare il suono di una certa canzone, memorizzare le parti più rapidamente e trovare il tempo tra lavoro e famiglia di fare la pratica sufficiente a suonare quei 4/ 5 accordi decentemente.emo

Edit: furoreggiano applicazioni come Flowkey, HD piano Skoove. Mera pratica che ti porta rapidamente ad avere una tua scaletta, se fatto con costanza ed impegno e se questo è il tuo obbiettivo. ;)
Addirittura cinque scenari, si concordo che si riduce tutto a una questione di tempo e necessità.....se non hai fretta di arrivare e prendi tutto con divertimento puoi arrivare dove vuoi, dico sempre questo ai miei allievi scacchisti!!!Lo scopo del gioco degli scacchi non è vincere, dare scacco matto, e via discorrendo ma lo scopo di un gioco è prima di tutto divertirsi...solo prendendo con questo spirito la sconfitta si può migliorare!!!