29-07-25 18.41
Più che di “tecnica” parlerei di “meccanica”: l’impostazione dell’asse spalle/gomiti/polsi, le cadute non frenate, le rotazioni di polso sui tre assi, il ruolo del busto… e molte altre cose ancora.29-07-25 18.59
29-07-25 19.20
30-07-25 00.23
30-07-25 09.02
30-07-25 11.05
Ma lei suona con le dita!30-07-25 13.27
30-07-25 14.00
30-07-25 15.04
30-07-25 15.22
30-07-25 15.46
30-07-25 16.12
30-07-25 16.14
30-07-25 16.19
Anzi, c'è da dire che (almeno per quanto ne so) al tempo di Rubinstein era normale che nelle registrazioni ci fossero anche degli errori, proprio perché registravano e pubblicavano una esecuzione integrale fatta dall'inizio alla fine così com'era, senza editing, correzioni, ecc... probabilmente anche perché la tecnologia dell'epoca era molto più limitata rispetto a oggi, dove fare un taglio e una sovraincisione in una DAW è un gioco da ragazzi. Quelle registrazioni, anche nelle loro imperfezioni o forse proprio grazie a esse, sono un monumento storico della storia del pianoforte e grandissimi esempi di pianismo "vero", reale, quello che sentiremmo in un concerto dal vivo dove anche un mostro del pianoforte come Martha Argerich può ciccare una nota ogni tanto.30-07-25 21.10
30-07-25 21.20
30-07-25 21.24
30-07-25 22.02
31-07-25 06.28