Iniziare la frase

  • anonimo

31-07-17 15.24

Per concludere: l'obiettivo dell'esercizio è saper iniziare su ogni tipo di accordo e su ogni tonalità sulla I, III, V e 7 "secche" o precedute da ogni tipo possibile di "lancio" (che sia un'appoggiatura, una doppia appoggiatura, un'aggiramento cromatico, diatonico o misto, di lunghezza a piacere) sempre facendo cadere la nota target (ovvero I, III, V e 7) su un tempo forte

L'esercizio va fatto in maniera sistematica fino a che non diviene assolutamente naturale, senza starci su a pensare

IMPORTANTISSIMO!!!! L'esercizio è sull'iniziare la frase, quindi una volta suonata la nota target evitiamo di farci prendere dalla smania di andare avanti con la frase: la sinistra continua a battere i quarti ma la destra tace per un paio di misure
  • andrew1
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31-07-17 16.16

Cyrano ha scritto:
Alla fine, quale sistema trovate migliore e più strutturalmente valido?

Accordo maj7

x IV II #II III

x +1 -2 -1 III

x F D D# E

Indubbiamente il penultimo qui sopra, ovvero il primo che hai proposto. Al posto di x, che solitamnte ha un altro significato, metterei p.
Sia per i motivi che hai scritto nella risposta più avanti:

1) non fa capire le relazioni tra i gradi dell'accordo, per cui bisogna fermarsi a riflettere: "siamo in Cmaj/, dunque E sarebbe la III, e quindi F è la quarta"...
2) non fa capture la "struttura matematica" dell'aggiramento, cosa che invece è limpidissima con la notazione a semitoni (+1, -2 etc)

sia perchè quello lo riesce a fare anche mio figlio che ha 3 anni, e quindi se lo fa un bimbo così piccolo, è certamente un ottimo metodo.

Sono conscio, però, che chi conosce abbastanza bene quelle cose, quella notazione è un sacrilegio.

Ma il tuo scopo, mi par di capire visto il punto da cui sei partito, è proprio quello di rivolgerti (anche) ad una platea di principianti.
  • anonimo

31-07-17 17.37

Alla fine l'aggiramento non è altro che un movimento cadenzante "travestito"...ma, notate bene, non sull'accordo sottostante (o almeno non necessariamente) ma sulla nota target presa come se fosse una nuova tonica

Su Cmaj7

F F# A Ab G

Quell' Ab non è forse il tritono di D7, che altro non è che la dominante di G?

x F D D# E

D# non è forse la sensibile di E?

x Bb B D C

e quel D? all'apparenza non ci dice nulla ma...non sarà per caso il V grado di un accordo di G7 "implicito" che vuol risolvere su C?
  • anonimo

31-07-17 17.43

CVD:

1) la musica sta negli intervalli e, sopratutto, nei movimenti cadenzanti

2) dire "sono in C maggiore" non significa per nulla dire "uso le note della scala di C"; vuol dire "uso i movimenti cadenzanti (V gradi, sensibili etc) che risolvono sulle differenti regioni armoniche della tonalità

E dunque, quando leggo "Cmaj7" ho C, E e G (e magari anche B) e "tonicizzando" queste note ci creo dei movimenti cadenzanti (sensibili, tritoni) che creano tensione e poi la risolvono

F F# G
  • anonimo

31-07-17 17.49

Per concludere, pensate ad ogni nota come ad un "pozzo gravitazionale" che "attira" a se la sua dominante (ovvio che per dominante, in un contesto melodico, intendo le note che compongono l'accordo di dominante)

Ecco che se ci stampiamo bene in testa queste tre regolate:

1) nota target è una nota dell'accordo scritto da far suonare sul tempo forte

2) la tensione sono le note appartenenti alla dominante della nota target (compreso il tritono)

3) muoversi saltando il meno possibile ma stando lì vicini alla nota target

Ecco che tutto diventa di una semplicità imbarazzante
  • anonimo

31-07-17 17.50

Adesso, considerato che siamo per esempio in Dmin7, scrivetemi delle tensioni sulle note target I, III e V
  • Arci66
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31-07-17 17.52

Mi permetterei maestro di suggerire come esempio l'intro al tema di "the pink panther theme" di Manciniemo
  • anonimo

31-07-17 17.54

@ Arci66
Mi permetterei maestro di suggerire come esempio l'intro al tema di "the pink panther theme" di Manciniemo
È un ottimo esempio emo

In Dmin

C# D
  • Arci66
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31-07-17 18.02

@ anonimo
È un ottimo esempio emo

In Dmin

C# D
Bene vuol dire che sto capendo il linguaggio...quindi posso continuare a seguireemo
Ho sempre trovato quel "theme" in tutto lo sviluppo dal tema che poi evolve negli assoli dei fiati .....un vero capolavoro che gioca in maniera fluida su tensioni/pause/tempi forti...un vero esempio di ciò che tu ci stai insegnando...movimento....punto di arrivo(riposo) le note target..solo l'unione di divisione ed armonia se ben miscelati posso produrre risultati miliari...vedi la pantera rosa del grande Henryemo
  • anonimo

31-07-17 18.06

Attenzione però a una cosa: la nota target sul tempo forte è importante sopratutto come "inizio di frase" (anche se poi ci sono mille eccezioni)...invece nello "sviluppo della frase" uno dei trucchetti tipici è "rovesciare" gli accenti per poi raddrizzarsi...e nel finale di frase si rovescia quasi sempre l'accento (tensione sul tempo forte e nota target su quello debole)


Ma per ora esercitiamoci sulle basi: nota target sui tempi forti! emo
  • benjomy
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31-07-17 18.28

@ anonimo
Attenzione però a una cosa: la nota target sul tempo forte è importante sopratutto come "inizio di frase" (anche se poi ci sono mille eccezioni)...invece nello "sviluppo della frase" uno dei trucchetti tipici è "rovesciare" gli accenti per poi raddrizzarsi...e nel finale di frase si rovescia quasi sempre l'accento (tensione sul tempo forte e nota target su quello debole)


Ma per ora esercitiamoci sulle basi: nota target sui tempi forti! emo
fa mi mib RE
Sorry
F E Eb D
  • anonimo

31-07-17 18.30

@ benjomy
fa mi mib RE
Sorry
F E Eb D
Giustissimo!

x F E Eb D (grassetto o sottolineato per i tempi forti)
  • Arci66
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31-07-17 22.38

Atterra sulla III di dm7 X -1 +2 +1 III
  • anonimo

31-07-17 23.06

@ Arci66
Atterra sulla III di dm7 X -1 +2 +1 III
Giusto

Per meglio sottolineare i tempi forti usa il grassetto

X -1 +2 +1 III
  • paolo_b3
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01-08-17 21.32

@ anonimo
Giusto

Per meglio sottolineare i tempi forti usa il grassetto

X -1 +2 +1 III
Non sono intervenuto finora, ma ho letto. Ed ho rafforzato una convinzione che già covavo ai tempi di Monza: questa logica che tu Cyr semplifichi con la definizione "note target sui tempi forti" è qualcosa che va oltre la tradizione del jazz, è nostro patrimoni genetico che interiormente ricerchiamo, a volte senza nemmeno esserne consapevoli. emo
  • anonimo

02-08-17 08.34

@ paolo_b3
Non sono intervenuto finora, ma ho letto. Ed ho rafforzato una convinzione che già covavo ai tempi di Monza: questa logica che tu Cyr semplifichi con la definizione "note target sui tempi forti" è qualcosa che va oltre la tradizione del jazz, è nostro patrimoni genetico che interiormente ricerchiamo, a volte senza nemmeno esserne consapevoli. emo
Interessantissima considerazione

Io personalmente vedo nell' "aggiramento cromatico" (definizione che non mi piace perché parziale ed incompleta, però "tensione e risoluzione" mi pare troppo vaga) un riprodursi "in piccolo" del movimento cadenzante, e quindi della natura stessa di come fisicamente si origina il suono (fondamentale e secondo armonico)

Se ciò sia culturale od innato è un'interessante quesito emo
  • maxpiano69
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02-08-17 08.38

Cyrano ha scritto:
Io personalmente vedo nell' "aggiramento cromatico" (definizione che non mi piace perché parziale ed incompleta, però "tensione e risoluzione" mi pare troppo vaga) un riprodursi "in piccolo" del movimento cadenzante, e quindi della natura stessa di come fisicamente si origina il suono (fondamentale e secondo armonico)

Curioso, proprio ieri stavo riascoltando e poi studiando il tema di "Retrato em Branco e Preto"(Jobim, Buarque), che a ripensarci mi sembra proprio un esempio limpido e magistrale del concetto che hai espresso qui sopra, sempre se lo ho ben compreso ed interpretato...
  • anonimo

02-08-17 08.46

@ maxpiano69
Cyrano ha scritto:
Io personalmente vedo nell' "aggiramento cromatico" (definizione che non mi piace perché parziale ed incompleta, però "tensione e risoluzione" mi pare troppo vaga) un riprodursi "in piccolo" del movimento cadenzante, e quindi della natura stessa di come fisicamente si origina il suono (fondamentale e secondo armonico)

Curioso, proprio ieri stavo riascoltando e poi studiando il tema di "Retrato em Branco e Preto"(Jobim, Buarque), che a ripensarci mi sembra proprio un esempio limpido e magistrale del concetto che hai espresso qui sopra, sempre se lo ho ben compreso ed interpretato...
Direi che hai compreso perfettamente
  • paolo_b3
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02-08-17 09.22

@ anonimo
Interessantissima considerazione

Io personalmente vedo nell' "aggiramento cromatico" (definizione che non mi piace perché parziale ed incompleta, però "tensione e risoluzione" mi pare troppo vaga) un riprodursi "in piccolo" del movimento cadenzante, e quindi della natura stessa di come fisicamente si origina il suono (fondamentale e secondo armonico)

Se ciò sia culturale od innato è un'interessante quesito emo
Addentrarsi nella complessità della mente umana è pressochè impossibile, anche gli studiosi sono fermi all'empirica. Credo che la banalità "un po' tutti e due" vada poco lontano dalla verità.
  • Arci66
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02-08-17 20.46

@ maxpiano69
Cyrano ha scritto:
Io personalmente vedo nell' "aggiramento cromatico" (definizione che non mi piace perché parziale ed incompleta, però "tensione e risoluzione" mi pare troppo vaga) un riprodursi "in piccolo" del movimento cadenzante, e quindi della natura stessa di come fisicamente si origina il suono (fondamentale e secondo armonico)

Curioso, proprio ieri stavo riascoltando e poi studiando il tema di "Retrato em Branco e Preto"(Jobim, Buarque), che a ripensarci mi sembra proprio un esempio limpido e magistrale del concetto che hai espresso qui sopra, sempre se lo ho ben compreso ed interpretato...
Tirando fuori Jobim & friends introduciamo i maestri dell'aggiramento cromatico.
Sono andato a riascoltare e risuonare How insensitive, il tema sul Cm6 tira fuori un meraviglioso aggiramento cromatico per poi atterrare sul G della battuta seguente.....questo pezzo la prima volta che lo ascoltai mi colpì in maniera indelebile.