Studio dell'armonia (arrangiamento)

  • markelly2
  • Membro: Expert
  • Risp: 4070
  • Loc: .
  • Thanks: 430  

29-12-18 20.35

vin_roma ha scritto:
Mi sento veramente un pesce fuor d'acqua...

Anch'io emo
  • LukeBB
  • Membro: Expert
  • Risp: 1116
  • Loc: Milano
  • Thanks: 75  

27-01-19 11.37

@ vin_roma
Mi sento veramente un pesce fuor d'acqua...

La musica perde significato, prevale l'estetica fine a se stessa, si sta perdendo il sinificato intimo, l'essenza che giustifica la musica stessa facendo prevalere il vestito e non l'anima.

La musica è un'altra cosa, ha un altro scopo.

O forse ho capito male io, scusatemi.
È solo una questione di questo tempo, di questo momento storico deprimente e oscuro, che sta cercando subdolamente (ma nemmeno troppo...) di richiamare un certo periodo nero per tutta l’umanità.
E questa oscurità si ripercuote in primis sulla cultura, ecco spiegato l’avanzare della trap italiota.
L’unico modo per contrastare questa avanzata oscura è studiare, leggere, e impegnarsi ad ascoltare tutto e tutti senza voler dire la propria.

“Questo tempo passerà, o lo faremo passare”
  • anonimo

27-01-19 11.55

@ anonimo
possibile che non riesca a trovare lezioni anche online per armonizzare brani a questo modo?

Grazie
Riepilogo di Lezioni di Armonia:

https://www.youtube.com/watch?v=MgdBz0qrGRk

Lo studio dell'Armonia è essenziale, non ti garantisce però di diventare capace ad arrangiare un brano in modo professionale, così come imparare le lettere dell'alfabeto ed imparare a leggere e scrivere, non ti garantisce di diventare Dante Alighieri e di essere in grado di scrivere la Divina Commedia... ...poi è questione di gusto, di sensibilità, di fantasia, di creatività, di estro artistico: non tutti quelli che imparano a leggere e scrivere diventano grandi scrittori. Certo, imparare i princìpi basilari è essenziale (se sei analfabeta, non diventerai mai uno scrittore), però non basta...
  • anonimo

29-01-19 21.03

grazie 1000
  • vin_roma
  • Membro: Supporter
  • Risp: 9184
  • Loc: Roma
  • Thanks: 1139  

30-01-19 13.29

lucablu ha scritto:
Riepilogo di Lezioni di Armonia:

https://www.youtube.com/watch?v=MgdBz0qrGRk

Oddio, se avesse spiegato l'origine della differenza tra intervalli giusti e intervalli magg/min parlando del rapporto fisico tra note armoniche, si sarebbe creata meno confusione.
  • anonimo

01-02-19 14.49

vin_roma ha scritto:
Oddio, se avesse spiegato l'origine della differenza tra intervalli giusti e intervalli magg/min parlando del rapporto fisico tra note armoniche, si sarebbe creata meno confusione.

Premetto che NON conosco personalmente il Chitarrista che ha tenuto queste lezioni, ma, può darsi, che, le cose suddette, le abbia spiegate nelle Lezioni precedenti: questo è solo un riepilogo, un riassunto delle sue lezioni.

Oltretutto, credo che queste lezioni siano rivolte ad un pubblico di Principianti, cioè persone che iniziano adesso a cantare o a suonare e alle quali, credo, poco importino i motivi "storici" per cui si sono formati gli intervalli giusti, minori, maggiori; credo che, a queste persone, poco interessino i rapporti matematici fra le frequenze, il motivo per cui, nei secoli, si sia affermato il Temperamento Equabile, il discorso sulla Dodecafonia, ecc. Sarebbe, inoltre, una spiegazione troppo lunga, che prende un lasso di tempo della Storia della Musica Occidentale da Pitagora ai giorni nostri. Credo che, le persone presenti a queste lezioni, fossero più interessate a "strimpellare" qualcosa alla Chitarra o al Pianoforte o a riuscire a cantare qualcosa cercando di capire ciò che stanno facendo. Mi sembra un buon punto di partenza.
  • almavian
  • Membro: Senior
  • Risp: 718
  • Loc: Cagliari
  • Thanks: 40  

01-02-19 15.50

@ vin_roma
lucablu ha scritto:
Riepilogo di Lezioni di Armonia:

https://www.youtube.com/watch?v=MgdBz0qrGRk

Oddio, se avesse spiegato l'origine della differenza tra intervalli giusti e intervalli magg/min parlando del rapporto fisico tra note armoniche, si sarebbe creata meno confusione.
Ciao Vincenzo, il buon Tino Carugati in questo é un mito! La semplicità e l'umiltà con qui spiega sul tubo è disarmante....senza saccenza e mania di protagonismo. Insegnare é un'arte al pari di suonare... non é facile condividere con semplicità il proprio sapere senza cadere nella retorica. Purtroppo la rete é satura di pseudo-insegnanti che molte volte danno informazioni non corrette, a mio modesto avviso.
  • donnye
  • Membro: Expert
  • Risp: 1993
  • Loc: Roma
  • Thanks: 110  

02-02-19 08.19

@ vin_roma
Non ti dai pace e nel contempo cerchi sempre scorciatoie...

Adesso cerco un tutorial su come scolpire una statua perché mi piace Michelangelo e voglio riprodurre la Pietà.

Mark_c, tu, come molti, soffri dell'illusione che oramai basti guardare un tutorial e si fa tutto.
Guarda che chi ammiri ...non ha studiato su YouTube, tutt'al più sulla rete puoi arricchire quello di cui sei già padrone.

Ho visto il tutorial su "per Elisa" che hai postato. A che serve? Hai capito male, impsrare le note è l'ultima cosa, prima ci vuole una mano allenata alle posizioni, all'articolazione, staccato, ribattuto, passaggi del pollice, arpeggi ...ore ed ore, mesi, poi la padronanza del suono, l'abitudone interiore a sentire una posizione relativamente al suono e allora basta mezz'ora e per Elisa la suoni, senza problemi, non imitando a pappagallo le mani di un tutor. In questi casi Youtube conviene a chi pubblca, non certo a chi deve imparare.

E dopo, molto dopo che hai imparato a controllare la tastiera e dopo aver suonato tanto, tanto e di tutto e di più ...se hai la "scintilla" giusta puoi sviluppare un tuo carattere per arrangiare o scrivere.
Non esiste un metodo per arrangiare, ognuno ha il suo personalissimo modo che al 90% è frutto di memoria di cose rubate qua e la e miscelate dalla propria sensibilità.

Io arrangio, mi piace l'orchestra, ma prima di tirar fuori qualcosa di mio ho dovuto padroneggiare i maestri e ho studiato, ho letto libri, letto partiture, ho tirato giù a orecchio e riscritto per orchestra tantissimo materiale, da Alan Parsons a Bernestein, da Devid Benoit ai grandi orchestratori di musica leggera. Poi, con l'istinto e il piacere di ricreare certe emozioni sonore e forte di una buona pratica armonica, ho cominciato a dire la mia perché mi piacevano le sonorità anni '60, i violini che cantavano in alto, i caldi controcanti dei violoncelli, perché ero innamorato dei corni...

...e tu chiedi come si fa ad arrangiare con i tutorial...
Non hai capito a cosa serve la musica.
Arrangiare è un'esigenza, scrivere è un'esigenza e ci devi dedicare tanto, tutto, ci devi andare a dormire la notte, ci devi mangiare insieme, devi esserne innamorato, devi rinunciare a tante cose per instaurare quel certo rapporto tra te e il suono.

Sai che c'è? Mi fate rabbia con queste pretese, pensate che sia facile o dovuto... vi accontentate delle imitazioni, di sembrare... no, ci vuole dedizione e sacrificio ovviamente supportati da capacità altrimenti è inutile, è tempo perso.

Un po' è anche per questo che mi sono rotto di far musica, la tengo per me, tanto in giro ne hanno perso il senso.
La maggior parte della musica oggi è diventata "rumore".
  • anonimo

02-02-19 14.07

@ vin_roma
lucablu ha scritto:
Riepilogo di Lezioni di Armonia:

https://www.youtube.com/watch?v=MgdBz0qrGRk

Oddio, se avesse spiegato l'origine della differenza tra intervalli giusti e intervalli magg/min parlando del rapporto fisico tra note armoniche, si sarebbe creata meno confusione.
però ha un metodo didattico non male
  • almavian
  • Membro: Senior
  • Risp: 718
  • Loc: Cagliari
  • Thanks: 40  

02-02-19 16.30

@ anonimo
però ha un metodo didattico non male
Scusami ma nel video che citi si parla di nozioni basilari.... se non si conoscono queste cose come puoi pensare di voler riarmonizzare un brano? Il Tino è ottimo, come ti è stato suggerito, ma se non si conoscono certi concetti fondamentali é complicato...se non impossibile. Tu riesci a seguire i video che ti hanno suggerito sul Carugati, li capisci? Se SI puoi "arricchire" la tua cultura musicale, se NO è solo un copia incolla
  • vin_roma
  • Membro: Supporter
  • Risp: 9184
  • Loc: Roma
  • Thanks: 1139  

02-02-19 17.05

@ anonimo
però ha un metodo didattico non male
Se vi piace...

A giudicare dagli interventi degli allievi non mi sembra che tutti gli argomenti espressi siano stati recepiti.

Poi, alcuni errori che mi vengono a memoria:

>"gli intervalli si scrivono con i numeri romani..".
la numerazione romana si usa per i gradi di una scala, è la numerazione ordinaria che si usa per gli intervalli (il V grado di Do maggiore coinciderà sempre con un Sol mentre un intervallo di 5^ potrà avere varie collocazioni all'interno della scala [La-Mi, Re-La]).

>"se alzo il Sol di un Sol7 avrò Lab/Si/Re/Fa ...un Lab diminuito.".
Se alzi un Sol avrai Sol# dim. e, per rispetto della successione di terze, avrò giustamente in successione Sol#/Si/Re/Fa (accordo di 7^ dim.). Se il Sol alzato lo chiamo Lab ho creato, sulla base del Sol 7, una 9b e di conseguenza l'accordo diminuito successivo sarà Lab/Dob/Rebb... (9^, 11^, 13^...)
(...si, sarebbe Mibb!)

>"gli intervalli giusti e min/magg...".
Ma se non si spiega a monte cosa sono gli armonici e che nella scala esistono intervalli che rispondono ad un rapporto fisico/matematico preciso (4^,5^,8^,12^ etc.) e che la loro posizione è fissa (intervallo giusto) mentre tutti gli altri sono naturalmente magg. o min. è difficile poi esporre fluentemente un discorso.

Insomma, queste sono solo alcune lacune dell'armonia vista da un chitarrista e condite poi con divagazioni su sostituzioni di quinta, centri tonali ...tutte cose che mi sembrano molto al di sopra della capacità recettiva degli allievi.
Tante parole, affascinanti, ma... boh!
  • almavian
  • Membro: Senior
  • Risp: 718
  • Loc: Cagliari
  • Thanks: 40  

02-02-19 17.08

@ vin_roma
Se vi piace...

A giudicare dagli interventi degli allievi non mi sembra che tutti gli argomenti espressi siano stati recepiti.

Poi, alcuni errori che mi vengono a memoria:

>"gli intervalli si scrivono con i numeri romani..".
la numerazione romana si usa per i gradi di una scala, è la numerazione ordinaria che si usa per gli intervalli (il V grado di Do maggiore coinciderà sempre con un Sol mentre un intervallo di 5^ potrà avere varie collocazioni all'interno della scala [La-Mi, Re-La]).

>"se alzo il Sol di un Sol7 avrò Lab/Si/Re/Fa ...un Lab diminuito.".
Se alzi un Sol avrai Sol# dim. e, per rispetto della successione di terze, avrò giustamente in successione Sol#/Si/Re/Fa (accordo di 7^ dim.). Se il Sol alzato lo chiamo Lab ho creato, sulla base del Sol 7, una 9b e di conseguenza l'accordo diminuito successivo sarà Lab/Dob/Rebb... (9^, 11^, 13^...)
(...si, sarebbe Mibb!)

>"gli intervalli giusti e min/magg...".
Ma se non si spiega a monte cosa sono gli armonici e che nella scala esistono intervalli che rispondono ad un rapporto fisico/matematico preciso (4^,5^,8^,12^ etc.) e che la loro posizione è fissa (intervallo giusto) mentre tutti gli altri sono naturalmente magg. o min. è difficile poi esporre fluentemente un discorso.

Insomma, queste sono solo alcune lacune dell'armonia vista da un chitarrista e condite poi con divagazioni su sostituzioni di quinta, centri tonali ...tutte cose che mi sembrano molto al di sopra della capacità recettiva degli allievi.
Tante parole, affascinanti, ma... boh!
emoemoemo
  • anonimo

02-02-19 19.54

@ almavian
Scusami ma nel video che citi si parla di nozioni basilari.... se non si conoscono queste cose come puoi pensare di voler riarmonizzare un brano? Il Tino è ottimo, come ti è stato suggerito, ma se non si conoscono certi concetti fondamentali é complicato...se non impossibile. Tu riesci a seguire i video che ti hanno suggerito sul Carugati, li capisci? Se SI puoi "arricchire" la tua cultura musicale, se NO è solo un copia incolla
se fosse sufficiente la teoria sarei un professore emo sono abituato a studiare parecchio e di teoria musicale, dato che non devo sostenere alcun esame, credo di averne studiata a sufficienza almeno, per quello che interessa me.
Quando studiavo informatica all'università ti riempivano la testa di teoria ma poi quando dovevi sviluppare un programma vero e proprio erano dolori; tutta la teoria che avevi in testa non era sufficiente.
Con l'esercizio, prove e riprove alla fine impari.

Ho letto tanti di quei libri e seguito tanti video di teoria musicale ma è inutile conoscere tanta teoria se poi nessuno ti spiega come usarla nella pratica.
Alle volte è sufficiente trovare il video giusto e ti si apre un mondo. I video del Tino li ho seguiti quasi tutti quindi, non sono digiuno di teoria, manca la parte di laboratorio.
  • Whoispink
  • Membro: Senior
  • Risp: 599
  • Loc: Ferrara
  • Thanks: 86  

02-02-19 19.57

vin_roma ha scritto:
Lab/Dob/Rebb... (9^, 11^, 13^...)


mi sa che ti è scappato un Rebb invece di Mibb...
  • anonimo

03-02-19 08.32

@ vin_roma
Se vi piace...

A giudicare dagli interventi degli allievi non mi sembra che tutti gli argomenti espressi siano stati recepiti.

Poi, alcuni errori che mi vengono a memoria:

>"gli intervalli si scrivono con i numeri romani..".
la numerazione romana si usa per i gradi di una scala, è la numerazione ordinaria che si usa per gli intervalli (il V grado di Do maggiore coinciderà sempre con un Sol mentre un intervallo di 5^ potrà avere varie collocazioni all'interno della scala [La-Mi, Re-La]).

>"se alzo il Sol di un Sol7 avrò Lab/Si/Re/Fa ...un Lab diminuito.".
Se alzi un Sol avrai Sol# dim. e, per rispetto della successione di terze, avrò giustamente in successione Sol#/Si/Re/Fa (accordo di 7^ dim.). Se il Sol alzato lo chiamo Lab ho creato, sulla base del Sol 7, una 9b e di conseguenza l'accordo diminuito successivo sarà Lab/Dob/Rebb... (9^, 11^, 13^...)
(...si, sarebbe Mibb!)

>"gli intervalli giusti e min/magg...".
Ma se non si spiega a monte cosa sono gli armonici e che nella scala esistono intervalli che rispondono ad un rapporto fisico/matematico preciso (4^,5^,8^,12^ etc.) e che la loro posizione è fissa (intervallo giusto) mentre tutti gli altri sono naturalmente magg. o min. è difficile poi esporre fluentemente un discorso.

Insomma, queste sono solo alcune lacune dell'armonia vista da un chitarrista e condite poi con divagazioni su sostituzioni di quinta, centri tonali ...tutte cose che mi sembrano molto al di sopra della capacità recettiva degli allievi.
Tante parole, affascinanti, ma... boh!
Ecco perché i video su You Tube possono essere di aiuto, ma hanno anche dei grossi limiti: sarebbe meglio studiare con un maestro in carne ed ossa, con il quale far pratica, fare esercizi, poter interagire, fare domande, chiedere ulteriori chiarimenti o esempi pratici sullo strumento...
Non si può pretendere di imparare tutto su You Tube anche in considerazione del fatto che, su You Tube, a volte, il linguaggio è volutamente semplice e gli argomenti sono semplificati perché rivolti a principianti...
Probabilmente, noi che abbiamo studiato con un maestro, che suoniamo da tanti anni, che abbiamo anni di pratica alle spalle, abbiamo capito ciò che il chitarrista spiega nel video in questione, al di là della mancanza di spiegazione dei rapporti matematici fra suoni e frequenze, al di là di errori dovuti ad eccessiva semplificazione di argomenti complessi.

Questo è il difetto della divulgazione; lo vedo in ambito scientifico: se vuoi spiegare al grande pubblico (non esperto e non Laureato in Discipline Scientifiche) un fenomeno scientifico, sei costretto a semplificare molto (a volte anche troppo) per farti capire. I testi scientifici per gli addetti ai lavori li capiscono solo gli addetti ai lavori perché hanno le basi teoriche ed anni e anni di pratica dell'argomento in questione.
  • almavian
  • Membro: Senior
  • Risp: 718
  • Loc: Cagliari
  • Thanks: 40  

03-02-19 10.55

@ anonimo
se fosse sufficiente la teoria sarei un professore emo sono abituato a studiare parecchio e di teoria musicale, dato che non devo sostenere alcun esame, credo di averne studiata a sufficienza almeno, per quello che interessa me.
Quando studiavo informatica all'università ti riempivano la testa di teoria ma poi quando dovevi sviluppare un programma vero e proprio erano dolori; tutta la teoria che avevi in testa non era sufficiente.
Con l'esercizio, prove e riprove alla fine impari.

Ho letto tanti di quei libri e seguito tanti video di teoria musicale ma è inutile conoscere tanta teoria se poi nessuno ti spiega come usarla nella pratica.
Alle volte è sufficiente trovare il video giusto e ti si apre un mondo. I video del Tino li ho seguiti quasi tutti quindi, non sono digiuno di teoria, manca la parte di laboratorio.
Non ti ho parlato di teoria ma di pratica. Mi spiego meglio.. o almeno ci provo. Conosci bene le scale, sai tutte le alterazioni di ognuna di esse, le sai "suonare" in tutti i modi? conosci tutti gli accordi, li sai mettere in pratica sulla tastiera? Sarebbe il caso che prendi qualche ora da un maestro? Ti racconto la mia esperienza personale.... cinque anni fa ho iniziato a "suonare" il basso che è quasi automatico/complementare per un pianista, visto il percorso didattico di studio del pianoforte. ci riuscivo abbastanza bene e son passato alla chitarra... "forte e convintoemoemo" dei trascorsi al conservatorio ho pensato che seguendo i video di you tube sarebbe stato facile, niente di più sbagliato.... Si, ho imparato a suonare le scale, gli accordi aperti e con il barre', il CAGED e tante altre cose ma sono arrivato ad un certo punto di stallo dove non progredivo più. Ho deciso di prendere qualche ora da un amico chitarrista che insegna, gli ho posto i miei dubbi e lui mi ha spiegato con chiarezza la tecnica, la postura della mano sinistra e destra che nessun video tutorial può insegnarci.
Certo la mia preparazione musicale data dagli studi di piano mi ha aiutato non poco, ma il mio amico mi ha dato dei suggerimenti e degli spunti su cui lavorare che mi hanno aperto un mondo e ne vedo i progressi. Scusa la lungaggine ....solo per dirti che le scorciatoie sono solo una mera illusione, bisogna sbatterci la testa sullo strumento emo
  • anonimo

03-02-19 12.41

@ almavian
Non ti ho parlato di teoria ma di pratica. Mi spiego meglio.. o almeno ci provo. Conosci bene le scale, sai tutte le alterazioni di ognuna di esse, le sai "suonare" in tutti i modi? conosci tutti gli accordi, li sai mettere in pratica sulla tastiera? Sarebbe il caso che prendi qualche ora da un maestro? Ti racconto la mia esperienza personale.... cinque anni fa ho iniziato a "suonare" il basso che è quasi automatico/complementare per un pianista, visto il percorso didattico di studio del pianoforte. ci riuscivo abbastanza bene e son passato alla chitarra... "forte e convintoemoemo" dei trascorsi al conservatorio ho pensato che seguendo i video di you tube sarebbe stato facile, niente di più sbagliato.... Si, ho imparato a suonare le scale, gli accordi aperti e con il barre', il CAGED e tante altre cose ma sono arrivato ad un certo punto di stallo dove non progredivo più. Ho deciso di prendere qualche ora da un amico chitarrista che insegna, gli ho posto i miei dubbi e lui mi ha spiegato con chiarezza la tecnica, la postura della mano sinistra e destra che nessun video tutorial può insegnarci.
Certo la mia preparazione musicale data dagli studi di piano mi ha aiutato non poco, ma il mio amico mi ha dato dei suggerimenti e degli spunti su cui lavorare che mi hanno aperto un mondo e ne vedo i progressi. Scusa la lungaggine ....solo per dirti che le scorciatoie sono solo una mera illusione, bisogna sbatterci la testa sullo strumento emo
ne ho cambiati ben 3 di mestri e non per colpa mia; alla fine mi sono arreso.
Il primo ha dovuto smettere per problemi di salute, il secondo ha preferito dedicarsi alla carriera di musicista, il terzo pretendeva che imparassi il genere classico in quanto sosteneva che chi fa jazz, cioè improvvisa e suona senza spartito, bara: l'ho mollato all'istante.
  • almavian
  • Membro: Senior
  • Risp: 718
  • Loc: Cagliari
  • Thanks: 40  

03-02-19 14.39

@ anonimo
ne ho cambiati ben 3 di mestri e non per colpa mia; alla fine mi sono arreso.
Il primo ha dovuto smettere per problemi di salute, il secondo ha preferito dedicarsi alla carriera di musicista, il terzo pretendeva che imparassi il genere classico in quanto sosteneva che chi fa jazz, cioè improvvisa e suona senza spartito, bara: l'ho mollato all'istante.
Senza le basi del Classico non vai da nessuna parte....poi imparato quello puoi barare senza spartito...
  • anonimo

03-02-19 14.54

@ almavian
Senza le basi del Classico non vai da nessuna parte....poi imparato quello puoi barare senza spartito...
io lo spartito lo leggo, non a prima vista, ma lo leggo.
Qualche brano del classico lo suono (Fur Elise, Clementi sonatina n°1) ma il tipo voleva portarmi esclusivamente su quella strada ed a me non andava affatto bene; pur non disdegnando il classico, preferisco il genere moderno, il classico "puro", lo lascio a chi studia al conservatorio e deve dare esami.
  • almavian
  • Membro: Senior
  • Risp: 718
  • Loc: Cagliari
  • Thanks: 40  

03-02-19 16.00

@ anonimo
io lo spartito lo leggo, non a prima vista, ma lo leggo.
Qualche brano del classico lo suono (Fur Elise, Clementi sonatina n°1) ma il tipo voleva portarmi esclusivamente su quella strada ed a me non andava affatto bene; pur non disdegnando il classico, preferisco il genere moderno, il classico "puro", lo lascio a chi studia al conservatorio e deve dare esami.
Scusa non riesco a farmi capire o sei tu che ti ostini a non voler capire, rileggi bene tutti i consigli che ti sono stati dati...