Studiare l’armonia

  • Raptus
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09-02-23 09.25

@ WTF_Bach
Beh che nei conservatori stiano messi veramente male è un dato di fatto.

Poi se uno vuole imparare a suonare jazz, tante cose non servono neppure. Saper armonizzare un basso, saper improvvisare un continuo, la regola dell'ottava etc non servono.

Ovvio che saper dire qual è la quinta diminuita di sol bemolle invece è importante - ma questa è teoria musicale, non armonia. Roba che si impara nei primi due anni di studio.
I conservatori sono messi male per loro scelta, perché puntano al denaro rispetto all'essere davvero utili per l'umanità.

Detto questo, saper trovare la quinta bemolle di un sol bemolle lo sanno fare tutti se hanno studiato 2 anni di teoria. Non lo sanno fare tutti a tempo zero. Aggiungo, io ho 20 anni di corsi privati, metodi, di tutto alle spalle, ma nessuno mi aveva mai detto che avrei dovuto studiare in quel modo lì.

Viviamo in un'epoca molto stronza dal punto di vista dell'informazione, c'è troppa entropia, troppo poche persone competenti che hanno anche competenze didattiche e che soprattutto vogliono insegnare, poco metodo e spirito scientifico applicato a queste materie tanto che ti ritrovi come compagni di corso gente che ha fior fiori di diplomi di conservatorio ma che di teoria "all'atto pratico" ne sa quanto me.
  • WTF_Bach
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09-02-23 10.50

@ Raptus
I conservatori sono messi male per loro scelta, perché puntano al denaro rispetto all'essere davvero utili per l'umanità.

Detto questo, saper trovare la quinta bemolle di un sol bemolle lo sanno fare tutti se hanno studiato 2 anni di teoria. Non lo sanno fare tutti a tempo zero. Aggiungo, io ho 20 anni di corsi privati, metodi, di tutto alle spalle, ma nessuno mi aveva mai detto che avrei dovuto studiare in quel modo lì.

Viviamo in un'epoca molto stronza dal punto di vista dell'informazione, c'è troppa entropia, troppo poche persone competenti che hanno anche competenze didattiche e che soprattutto vogliono insegnare, poco metodo e spirito scientifico applicato a queste materie tanto che ti ritrovi come compagni di corso gente che ha fior fiori di diplomi di conservatorio ma che di teoria "all'atto pratico" ne sa quanto me.
Dai su che è semplice: la quinta di sol bemolle è re bemolle (perchè la quinta di sol è il re), quindi la quinta diminuita di sol bemolle sarà re doppio bemolle. Non bisogna neppure pensarci.

PS la "quinta bemolle" non esiste, esiste la quinta diminuita.
  • mario_g
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09-02-23 12.11

@ WTF_Bach
Un ultimo suggerimento: si tende spesso - sopratutto venendo da esperienze jazz o rock - a considerare gli accordi come “blocchi”.

Errore nefastissimo: bisogna porre attenzione estrema alla condotta delle parti.
A me questa cosa è venuta in mente usando l'Elektron Analog Four MkI, col firmware pre-polifonia. 4 voci monofoniche che si muovono in parallelo e obbligano a considerarlo un quartetto e non una macchina da accordi.
  • WTF_Bach
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09-02-23 12.12

@ mario_g
A me questa cosa è venuta in mente usando l'Elektron Analog Four MkI, col firmware pre-polifonia. 4 voci monofoniche che si muovono in parallelo e obbligano a considerarlo un quartetto e non una macchina da accordi.
Interessantissima considerazione
  • d_phatt
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09-02-23 12.27

Raptus ha scritto:
Perché quando sono entrato al Conservatorio (dove mi hanno fatto entrare solo ed esclusivamente per fare numero, perché non ne avevo le competenze), mi venivano richieste conoscenze fondamentali come il calcolo degli intervalli a tempo zero, conoscenza delle scale (e alterazioni) a tempo zero, costruzione degli accordi estesi con alterazioni a tempo zero, cose che vedevo che chi aveva 20 anni di studio alle spalle sapeva, ma io no.
E nel jazz se hai titubanze e sei lento non vai da nessuna parte, soprattutto per l'improvvisazione.
Tutte cose che nessuno mi aveva mai dato un metodo per impararle ma che, converrai con me, sono le fondamenta.

Ma tu sei entrato direttamente al triennio? Perché altrimenti qualcosa non mi torna.

Te lo dico perché se per la mia esperienza personale il percorso in conservatorio (classico, nuovo ordinamento, e purtroppo non completato) è stato soprattutto un intenso e durissimo studio del pianoforte con una insegnante bravissima ed estremamente esigente, dato che quando sono entrato avevo già l'esame di solfeggio e alla scuola di musica dove stavo prima avevo già svolto un corso di armonia completo, con tanto di bassi numerati e armonizzazioni dei corali, tanto che il primo esame di armonia che feci in conservatorio mi sconcertò per la sua estrema facilità e povertà di argomenti (ora, a distanza di quasi 10 anni sono ben più arruginito, purtroppo). Tuttavia, tante persone che conosco benissimo (di cui 4 ora suonano con me, non ultima la mia ragazza, quindi ho avuto modo di "seguire da vicino") sono entrate al conservatorio dal preaccademico (chi classico, chi jazz) e lì' hanno fatto teoria, solfeggio, dettati, ecc. a un ottimo livello con un bravissimo insegnante e partendo dalle basi. Solo dopo sono entrati al triennio.
  • d_phatt
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09-02-23 12.32

@ d_phatt
Raptus ha scritto:
Perché quando sono entrato al Conservatorio (dove mi hanno fatto entrare solo ed esclusivamente per fare numero, perché non ne avevo le competenze), mi venivano richieste conoscenze fondamentali come il calcolo degli intervalli a tempo zero, conoscenza delle scale (e alterazioni) a tempo zero, costruzione degli accordi estesi con alterazioni a tempo zero, cose che vedevo che chi aveva 20 anni di studio alle spalle sapeva, ma io no.
E nel jazz se hai titubanze e sei lento non vai da nessuna parte, soprattutto per l'improvvisazione.
Tutte cose che nessuno mi aveva mai dato un metodo per impararle ma che, converrai con me, sono le fondamenta.

Ma tu sei entrato direttamente al triennio? Perché altrimenti qualcosa non mi torna.

Te lo dico perché se per la mia esperienza personale il percorso in conservatorio (classico, nuovo ordinamento, e purtroppo non completato) è stato soprattutto un intenso e durissimo studio del pianoforte con una insegnante bravissima ed estremamente esigente, dato che quando sono entrato avevo già l'esame di solfeggio e alla scuola di musica dove stavo prima avevo già svolto un corso di armonia completo, con tanto di bassi numerati e armonizzazioni dei corali, tanto che il primo esame di armonia che feci in conservatorio mi sconcertò per la sua estrema facilità e povertà di argomenti (ora, a distanza di quasi 10 anni sono ben più arruginito, purtroppo). Tuttavia, tante persone che conosco benissimo (di cui 4 ora suonano con me, non ultima la mia ragazza, quindi ho avuto modo di "seguire da vicino") sono entrate al conservatorio dal preaccademico (chi classico, chi jazz) e lì' hanno fatto teoria, solfeggio, dettati, ecc. a un ottimo livello con un bravissimo insegnante e partendo dalle basi. Solo dopo sono entrati al triennio.
OT: Se ci ripenso, per dirne una, al termine della mia ora e mezza di lezione l'insegnante di pianoforte non mi lasciava libero finché lo studente della lezione successiva non arrivava: se lui quel giorno era assente, perfetto, 3 ore di lezione, dove ogni minuto era una montagna da scalare e se sbagliavi quello che dovevi sapere erano dolori...lei dava tutti gli strumenti per imparare a suonare, ma poi "se li faceva pagare", dato che non era soddisfatta finché non aveva spremuto l'ultima goccia di musica presente nel povero malcapitato dello studente. Ancora ricordo che uscivo dallo scientifico un quarto d'ora prima per andare a lezione al conservatorio...tutti i miei compagni contenti e leggeri per la fine della mattinata scolastica, mentre io mi avviavo verso il Vietnam del pianoforte cagandomi addosso emo
  • Raptus
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09-02-23 14.34

@ d_phatt
Raptus ha scritto:
Perché quando sono entrato al Conservatorio (dove mi hanno fatto entrare solo ed esclusivamente per fare numero, perché non ne avevo le competenze), mi venivano richieste conoscenze fondamentali come il calcolo degli intervalli a tempo zero, conoscenza delle scale (e alterazioni) a tempo zero, costruzione degli accordi estesi con alterazioni a tempo zero, cose che vedevo che chi aveva 20 anni di studio alle spalle sapeva, ma io no.
E nel jazz se hai titubanze e sei lento non vai da nessuna parte, soprattutto per l'improvvisazione.
Tutte cose che nessuno mi aveva mai dato un metodo per impararle ma che, converrai con me, sono le fondamenta.

Ma tu sei entrato direttamente al triennio? Perché altrimenti qualcosa non mi torna.

Te lo dico perché se per la mia esperienza personale il percorso in conservatorio (classico, nuovo ordinamento, e purtroppo non completato) è stato soprattutto un intenso e durissimo studio del pianoforte con una insegnante bravissima ed estremamente esigente, dato che quando sono entrato avevo già l'esame di solfeggio e alla scuola di musica dove stavo prima avevo già svolto un corso di armonia completo, con tanto di bassi numerati e armonizzazioni dei corali, tanto che il primo esame di armonia che feci in conservatorio mi sconcertò per la sua estrema facilità e povertà di argomenti (ora, a distanza di quasi 10 anni sono ben più arruginito, purtroppo). Tuttavia, tante persone che conosco benissimo (di cui 4 ora suonano con me, non ultima la mia ragazza, quindi ho avuto modo di "seguire da vicino") sono entrate al conservatorio dal preaccademico (chi classico, chi jazz) e lì' hanno fatto teoria, solfeggio, dettati, ecc. a un ottimo livello con un bravissimo insegnante e partendo dalle basi. Solo dopo sono entrati al triennio.
Direttamente al triennio. Fatalità quando mi sono iscritto io (3 anni fa) non esisteva il corso pre-accademico nel conservatorio dove mi sono iscritto.

Potevano tranquillamente dirmi "mi spiace, torna pure quando saprai questo e questo..."

Invece mi hanno fatto fare 3 anni ben consapevoli delle mie difficoltà, oltre che al lavoro ovviamente.
  • WTF_Bach
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09-02-23 14.35

@ Raptus
Direttamente al triennio. Fatalità quando mi sono iscritto io (3 anni fa) non esisteva il corso pre-accademico nel conservatorio dove mi sono iscritto.

Potevano tranquillamente dirmi "mi spiace, torna pure quando saprai questo e questo..."

Invece mi hanno fatto fare 3 anni ben consapevoli delle mie difficoltà, oltre che al lavoro ovviamente.
Tipico dei conservatori.Non glie ne importa nulla dei problemi degli studenti.
  • Raptus
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09-02-23 14.43

@ WTF_Bach
Dai su che è semplice: la quinta di sol bemolle è re bemolle (perchè la quinta di sol è il re), quindi la quinta diminuita di sol bemolle sarà re doppio bemolle. Non bisogna neppure pensarci.

PS la "quinta bemolle" non esiste, esiste la quinta diminuita.
Anche al conservatorio diciamo quinta bemolle. Non usiamo termini come diminuito, eccedente, più che diminuito etc. perché semplicemente non serve quando devi suonare con gli altri, è solo questione di terminologia. Comunque il concetto non è "sapere cos'è", è non ragionare e nemmeno pensare ma saperli tutti come fosse una cosa naturale.
Per te che suoni e studi da 40 anni è una cavolata, per chi fa altro nella vita ed ha sempre avuto insegnanti non all'altezza no.
  • d_phatt
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09-02-23 15.18

@ Raptus
Direttamente al triennio. Fatalità quando mi sono iscritto io (3 anni fa) non esisteva il corso pre-accademico nel conservatorio dove mi sono iscritto.

Potevano tranquillamente dirmi "mi spiace, torna pure quando saprai questo e questo..."

Invece mi hanno fatto fare 3 anni ben consapevoli delle mie difficoltà, oltre che al lavoro ovviamente.
Mi dispiace, veramente deplorevole da parte loro. La dice lunga sul modo di fare che c'è adesso in queste istituzioni. Puntano sulle rette che pagano gli studenti e solo secondariamente sulla formazione degli stessi (a suo modo, anche dire "torni quando sa questo e questo è fare formazione, mentire per i soldi no), alla fine l'unica cosa che fa davvero la differenza sono gli insegnanti e la loro passione e buona volontà, ma la struttura intorno a loro spesso latita.

Poi il jazz è una cosa veramente difficile, perché sono tante gli aspetti in gioco che bisogna saper padroneggiare, cercare di far fronte a un livello da triennio così all'improvviso non dev'essere stato divertente.
  • WTF_Bach
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09-02-23 15.20

@ Raptus
Anche al conservatorio diciamo quinta bemolle. Non usiamo termini come diminuito, eccedente, più che diminuito etc. perché semplicemente non serve quando devi suonare con gli altri, è solo questione di terminologia. Comunque il concetto non è "sapere cos'è", è non ragionare e nemmeno pensare ma saperli tutti come fosse una cosa naturale.
Per te che suoni e studi da 40 anni è una cavolata, per chi fa altro nella vita ed ha sempre avuto insegnanti non all'altezza no.
A mio avviso è un errore.. Bemolle può voler alludere sia minore che diminuito.

Se ti dico settima bemolle ti sto dicendo settima minore o settima diminuita?
  • d_phatt
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09-02-23 15.21

Nuovo materiale per il topic sui nomi emo
  • WTF_Bach
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09-02-23 16.08

@ d_phatt
Nuovo materiale per il topic sui nomi emo
Stat rosa pristina nomine, nomina nuda tenemus
  • Raptus
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09-02-23 16.38

@ d_phatt
Mi dispiace, veramente deplorevole da parte loro. La dice lunga sul modo di fare che c'è adesso in queste istituzioni. Puntano sulle rette che pagano gli studenti e solo secondariamente sulla formazione degli stessi (a suo modo, anche dire "torni quando sa questo e questo è fare formazione, mentire per i soldi no), alla fine l'unica cosa che fa davvero la differenza sono gli insegnanti e la loro passione e buona volontà, ma la struttura intorno a loro spesso latita.

Poi il jazz è una cosa veramente difficile, perché sono tante gli aspetti in gioco che bisogna saper padroneggiare, cercare di far fronte a un livello da triennio così all'improvviso non dev'essere stato divertente.
Infatti non lo è stato per niente.
Ma ha avuto anche diversi lati positivi, mi ha permesso di capire cosa devo sapere, conoscere persone diverse e farmi una cultura su un mondo che ho sempre vissuto per sentito dire.

Detto questo non escludo che da "anziano" o anche tra qualche anno, non voglia ricominciare, intanto ho congelato gli esami per quando sarò veramente in grado di affrontarlo.
  • Raptus
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09-02-23 16.42

@ WTF_Bach
A mio avviso è un errore.. Bemolle può voler alludere sia minore che diminuito.

Se ti dico settima bemolle ti sto dicendo settima minore o settima diminuita?
Mi dicevano che nella pratica si usava dire intervallo diesis o bemolle per far prima, se intendevano diminuito probabilmente avrebbero proprio detto diminuito.
Ma sono d'accordo con te che una delle prime cose a mancare nella didattica musicale, specialmente jazz e moderna, è proprio un metodo codificato, preciso e unificato.
A volte mi sembra quasi di essere nel mondo delle arti marziali: ognuno dice di essere guru in qualcosa e la insegna alla propria maniera, alla fine però quello che fa davvero la differenza è quanto imparano gli studenti.
  • WTF_Bach
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09-02-23 16.47

@ Raptus
Mi dicevano che nella pratica si usava dire intervallo diesis o bemolle per far prima, se intendevano diminuito probabilmente avrebbero proprio detto diminuito.
Ma sono d'accordo con te che una delle prime cose a mancare nella didattica musicale, specialmente jazz e moderna, è proprio un metodo codificato, preciso e unificato.
A volte mi sembra quasi di essere nel mondo delle arti marziali: ognuno dice di essere guru in qualcosa e la insegna alla propria maniera, alla fine però quello che fa davvero la differenza è quanto imparano gli studenti.
Hai ragione al 110%!
  • vin_roma
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09-02-23 16.48

Mhhh

SI FA quindi è una 5^b?

Purtroppo ho altro per la testa in questo periodo.
  • WTF_Bach
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09-02-23 16.52

@ vin_roma
Mhhh

SI FA quindi è una 5^b?

Purtroppo ho altro per la testa in questo periodo.
1) appunto

2) ti sei ripreso?
  • vin_roma
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09-02-23 17.04

WTF_Bach ha scritto:
1) appunto

Ok in sala prove con gli amici
Veleno se detto nei conservatori.

WTF_Bach ha scritto:
2) ti sei ripreso

Col caxxxxxxxx!!!
Mi sono rovinato!
  • cecchino
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09-02-23 17.28

vin_roma ha scritto:
Col caxxxxxxxx!!!
Mi sono rovinato!

Questa è una cosa che non avrei mai voluto leggere... emo