Ragazzi credevo che Garbarek fosse il peggio

  • anonimo
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23-05-20 20.12

@ paolo_b3
Diciamo che i Clash si sono schierati contro il conservatorismo inglese a partire dagli anni della Thatcher e questo ha condizionato la loro produzione. Io mi ci ritrovo, poi ciascuno la vede a modo suo.
L'intero movimento punk inglese è nato per avversare il potere (che in quel contesto storico era rappresentato dalla Thatcher).
I Clash si distinguevano dal resto del movimento per la matrice ideologica più vicina al socialismo rivoluzionario che all'anarchismo. Non a caso dischi come "Sandinista" rivendicano il sostegno incondizionato ai movimenti di liberazione popolare dell' America Latina (finanziati all'epoca dall'Urss).
A livello personale, ti dirò che a 18 anni portavo la cresta mohawk, quindi se c'è qualcuno che detesta il punk stai tranquillo ché non sono io.
  • paolo_b3
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23-05-20 20.55

Spectrum ha scritto:
A livello personale, ti dirò che a 18 anni portavo la cresta mohawk, quindi se c'è qualcuno che detesta il punk stai tranquillo ché non sono io.

Se posso tranquillizzarti non avevo colto avversione da parte tua verso quel genere piuttosto che altri del periodo. Si approfittava per chiacchierare.
  • anonimo
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23-05-20 22.28

@ paolo_b3
Spectrum ha scritto:
A livello personale, ti dirò che a 18 anni portavo la cresta mohawk, quindi se c'è qualcuno che detesta il punk stai tranquillo ché non sono io.

Se posso tranquillizzarti non avevo colto avversione da parte tua verso quel genere piuttosto che altri del periodo. Si approfittava per chiacchierare.
Ero (e sono) tranquillissimo
Entro in modalità telescrivente quando devo digitare da smartphone
Perdona l'eventuale apparente freddezza nelle risposte
Rock the casbah emo
  • paolo_b3
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23-05-20 22.39

Spectrum ha scritto:
Perdona l'eventuale apparente freddezza nelle risposte


Ma non mi era sembrato. emo
  • Raptus
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24-05-20 01.35

@ anonimo
Quasi ma non esattamente.

La mia visione è che:

1) l’arte è la ricerca del Vero attraverso il Bello. Tale ricerca procede attraverso la ragione ma anche attraverso l’emozione e la passione.

Ma suscitare emozione e passione non è il fine dell’arte. Il fine dell’arte è la contemplazione del vero.

2) ora l’arte può riuscire o fallire, ma se l’intenzione è quella di mostrare il Vero, si tratta di arte. Fallita, ma sinceramente.

3) non c’è posto alcuno per il gusto. “Mi piace” è una frase che non ha cittadinanza nel reame dell’arte.

In questo senso dico che 2+2 fa quattro indipendentemente dal fatto che mi piaccia o meno. Non vuol dire ridurre la musica a pura matematica, è solo un’analogia per dire che il bello artistico è un a priori con una piccolissima verniciatura di contesto culturale.

4) ergo i joyddivision sono arte. Più precisamente, arte fallita nonostante la sincerità dell’intenzione.
Uhm no niente non mi convinci. Questa è la tua idea di arte, come mai però per qualsiasi forma artistica ci poniamo sempre la domanda sul “cosa voleva esprimere l’artista con una tal opera?”.
Fosse una pura ricerca del vero attraverso un uso del bello in senso assolutistico non servirebbe chiederlo, l’arte sarebbe solo una bella e semplice replica.
Il tipo di arte che definisci tu potrebbe appartenere ad un’intelligenza artificiale, quando sappiamo tutti che l’arte e’ strettamente legata all’umanita’ in quanto volutamente imperfetta.
  • markelly2
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24-05-20 08.01

@ Raptus
Uhm no niente non mi convinci. Questa è la tua idea di arte, come mai però per qualsiasi forma artistica ci poniamo sempre la domanda sul “cosa voleva esprimere l’artista con una tal opera?”.
Fosse una pura ricerca del vero attraverso un uso del bello in senso assolutistico non servirebbe chiederlo, l’arte sarebbe solo una bella e semplice replica.
Il tipo di arte che definisci tu potrebbe appartenere ad un’intelligenza artificiale, quando sappiamo tutti che l’arte e’ strettamente legata all’umanita’ in quanto volutamente imperfetta.
Concordo.

E aggiungo:

- Se sviluppi un orecchio per i suoni che sono musicali è come se sviluppassi il tuo ego. Inizi a rifiutare i suoni che non sono musicali e in quel modo ti tagli fuori da una gran quantità di esperienze.

(John Cage)
  • anonimo

24-05-20 09.23

@ Raptus
Uhm no niente non mi convinci. Questa è la tua idea di arte, come mai però per qualsiasi forma artistica ci poniamo sempre la domanda sul “cosa voleva esprimere l’artista con una tal opera?”.
Fosse una pura ricerca del vero attraverso un uso del bello in senso assolutistico non servirebbe chiederlo, l’arte sarebbe solo una bella e semplice replica.
Il tipo di arte che definisci tu potrebbe appartenere ad un’intelligenza artificiale, quando sappiamo tutti che l’arte e’ strettamente legata all’umanita’ in quanto volutamente imperfetta.
Ognuno ha le sue opinioni, tutte rispettabili.

Vorrei solo sottolineare che l’arte intesa come ricerca del Vero attraverso il bello ha prodotto Bach, Mozart, Wagner, Parker, i Genesis, etcetera... mentre l’arte intesa come gusto ed “è bello perché mi piace” ha finito per produrre bellofigo, sferaebbasta et similia.

Ovviamente la Consoli, Bocelli e Garbarek, appartenendo non tanto al campo della musica ma a quello delle malattie infettive tropicali, non vengono qui considerati.emo
  • anonimo

24-05-20 09.29

@ markelly2
Concordo.

E aggiungo:

- Se sviluppi un orecchio per i suoni che sono musicali è come se sviluppassi il tuo ego. Inizi a rifiutare i suoni che non sono musicali e in quel modo ti tagli fuori da una gran quantità di esperienze.

(John Cage)
Hai ragione al 100%, tanto che il mio prof di Estetica, Carlo Angelino, diceva sempre che per capire che cos’è la musica bisognava prendere Cage e fare il contrario.

Del resto quando ascoltiamo musica ci priviamo di un sacco di altre esperienze, tipo la degustazione di plastilina bollita condita col limone e la flagellazione dei testicoli con un frustino chiodato.

emo
  • markelly2
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24-05-20 09.34

@ anonimo
Hai ragione al 100%, tanto che il mio prof di Estetica, Carlo Angelino, diceva sempre che per capire che cos’è la musica bisognava prendere Cage e fare il contrario.

Del resto quando ascoltiamo musica ci priviamo di un sacco di altre esperienze, tipo la degustazione di plastilina bollita condita col limone e la flagellazione dei testicoli con un frustino chiodato.

emo
Un altro che non fa musica e pretende di insegnare agli altri come farla? emo
emo
  • markelly2
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24-05-20 09.38

Cyrano ha scritto:
ci priviamo di un sacco di altre esperienze, tipo la degustazione di plastilina bollita condita col limone

Sul piano della ricerca di sé, e per comprendere che non esiste un solo modo di vedere le cose, anche questo concetto ha il suo senso.
  • anonimo

24-05-20 09.50

@ markelly2
Cyrano ha scritto:
ci priviamo di un sacco di altre esperienze, tipo la degustazione di plastilina bollita condita col limone

Sul piano della ricerca di sé, e per comprendere che non esiste un solo modo di vedere le cose, anche questo concetto ha il suo senso.
Certamente, ma non è musica né arte.

Ad esempio posso ricercare il “senso delle cose” attraverso l’alpinismo, ma mi renderei quantomeno ridicolo nell’affermare che l’alpinismo è musica in quanto i venti in quota producono dei suoni.
  • anonimo

24-05-20 09.51

Tornando ai Joy Division li vedo più come un tentativo (purtroppo fallito) di Curtis di gestire la sua grave mania depressiva, unita al tentativo dei suoi manager a di farci sopra dei soldi.
  • anonimo

24-05-20 09.53

Purtroppo siamo ormai in una situazione di perversione tale nell’uso delle parole che i MacDonald vengono definiti “ristoranti”.
  • 1paolo
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24-05-20 10.59

@ anonimo
Tornando ai Joy Division li vedo più come un tentativo (purtroppo fallito) di Curtis di gestire la sua grave mania depressiva, unita al tentativo dei suoi manager a di farci sopra dei soldi.
Direi che questa chiave di lettura e’ corretta.. ricorda le vicende di Syd Barret E Kurt Kobain. “La verità è nei bambini e nei pazzi” diceva Sant’Agostino
  • markelly2
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24-05-20 11.27

@ 1paolo
Direi che questa chiave di lettura e’ corretta.. ricorda le vicende di Syd Barret E Kurt Kobain. “La verità è nei bambini e nei pazzi” diceva Sant’Agostino
Come volete, ma è sul fallito che non concordo.
  • anonimo
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24-05-20 11.35

Ieri ho visto un padre di provincia scucire 800 euro per comprare un telefono al figlio 12enne. Regalo per la promozione.
Credo ci sia un forte nesso tra questo tipo di azioni e la crisi valoriale che stiamo - ahimè - attraversando.
Aggiungo che l'avvento della musica liquida, sulle piattaforme accessibili da smartphone, sta contribuendo a un consumo "in scatola" che devalorizza la fruizione dell'opera.
  • anonimo
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24-05-20 11.36

1paolo ha scritto:
Direi che questa chiave di lettura e’ corretta.. ricorda le vicende di Syd Barret E Kurt Kobain

E Amy Winehouse
  • giosanta
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24-05-20 11.49

Cyrano ha scritto:
Credevo che oltre a Garbarek non ci fosse più nulla di altrettanto orrendo.
Neppure la Consoli, Bocelli, Allevi,

Condivido sino ad un certo punto. Peggio di allevi non c'é, nulla. Nulla.
  • paolo_b3
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24-05-20 11.58

@ giosanta
Cyrano ha scritto:
Credevo che oltre a Garbarek non ci fosse più nulla di altrettanto orrendo.
Neppure la Consoli, Bocelli, Allevi,

Condivido sino ad un certo punto. Peggio di allevi non c'é, nulla. Nulla.
emoemoemo
emo

Effettivamente è abbastanza diffusa la convinzione che se una cosa non la capisci è arte. Fosse anche la recensione che Enrico Ghezzi faceva con l'audio in differita per presentare un film.
Un'c'o mai capito na mazza emo
  • Raptus
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24-05-20 12.02

@ anonimo
Ognuno ha le sue opinioni, tutte rispettabili.

Vorrei solo sottolineare che l’arte intesa come ricerca del Vero attraverso il bello ha prodotto Bach, Mozart, Wagner, Parker, i Genesis, etcetera... mentre l’arte intesa come gusto ed “è bello perché mi piace” ha finito per produrre bellofigo, sferaebbasta et similia.

Ovviamente la Consoli, Bocelli e Garbarek, appartenendo non tanto al campo della musica ma a quello delle malattie infettive tropicali, non vengono qui considerati.emo
Credo che la faccenda sia più complessa di così e dubito che chi apprezza Bellofigo lo faccia dal punto di vista artistico musicale come lo intendiamo io e te (pur con due opinioni diverse).
Così come dubito che la colpa sia attribuibile ai gusti quanto piuttosto al contesto culturale malsano di questi tempi.
Chi ascolta Bellofigo lo fa
1) Se ha meno di 30 anni perché va di moda e condivide i valori discutibili che propone (molto diversi dalla punk che era un movimento di protesta o come la rap più avanti)
2) Se ha superato i 30 perché il personaggio fa ridere e ignora l'aspetto musicale.

A me sembra che in linea generale parliate molto dell'aspetto tecnico stilistico della musica (comprensibile perché siete musicisti) ma molto poco della parte del significato della stessa che invece per la maggioranza della gente è l'aspetto più importante.
Mentre un Bach o un Wagner erano una sorta di nicchia nella quale si poteva rispecchiare la società (ricca) dei loro tempi, dal blues in avanti per fortuna la musica ha cominciato a far parte delle scelte individuali della gente comune, che di certo non ascolta perché vuole sentire il Vero attraverso il bello ma perché si rispecchia nei sentimenti che vuole esprimere un determinato artista.