24-05-20 12.02
@ anonimo
Ognuno ha le sue opinioni, tutte rispettabili.
Vorrei solo sottolineare che l’arte intesa come ricerca del Vero attraverso il bello ha prodotto Bach, Mozart, Wagner, Parker, i Genesis, etcetera... mentre l’arte intesa come gusto ed “è bello perché mi piace” ha finito per produrre bellofigo, sferaebbasta et similia.
Ovviamente la Consoli, Bocelli e Garbarek, appartenendo non tanto al campo della musica ma a quello delle malattie infettive tropicali, non vengono qui considerati.
Credo che la faccenda sia più complessa di così e dubito che chi apprezza Bellofigo lo faccia dal punto di vista artistico musicale come lo intendiamo io e te (pur con due opinioni diverse).
Così come dubito che la colpa sia attribuibile ai gusti quanto piuttosto al contesto culturale malsano di questi tempi.
Chi ascolta Bellofigo lo fa
1) Se ha meno di 30 anni perché va di moda e condivide i valori discutibili che propone (molto diversi dalla punk che era un movimento di protesta o come la rap più avanti)
2) Se ha superato i 30 perché il personaggio fa ridere e ignora l'aspetto musicale.
A me sembra che in linea generale parliate molto dell'aspetto tecnico stilistico della musica (comprensibile perché siete musicisti) ma molto poco della parte del significato della stessa che invece per la maggioranza della gente è l'aspetto più importante.
Mentre un Bach o un Wagner erano una sorta di nicchia nella quale si poteva rispecchiare la società (ricca) dei loro tempi, dal blues in avanti per fortuna la musica ha cominciato a far parte delle scelte individuali della gente comune, che di certo non ascolta perché vuole sentire il Vero attraverso il bello ma perché si rispecchia nei sentimenti che vuole esprimere un determinato artista.