26-09-17 19.29
benjomy ha scritto:
mi piacerebbe capire come si fa a suonare senza cervello e orecchie
Eh sapessi quanti ne vedo e ne sento, di asettici ginnasti dello strumento...
Per "cervello" intendo la musicalita', non le funzioni motorie ovviamente.
benjomy ha scritto:
allo stesso modo un pezzo che hai memorizzato...
E qua sta l'inghippo. C'e' chi memorizza i movimenti, ed allora e' come dici tu, e c'e' chi memorizza, in modo piu' o meno personale ed elaborato, i suoni (anzi, il suono), gli intervalli, le armonie, ed allora non e' come dici tu.
benjomy ha scritto:
prendiamo ad esempio il pezzo "sempre per sempre" fatto dalla Mannoia a Sanremo con l'accompagnamento al pianoforte di Danilo Rea.
Supponiamo di averlo imparato in Mi con tutto l'arrangiamento del caso.e che la cantante ti chieda di suonarlo in FA#
Gia' il fatto di "imparare un accompagnamento" di Tizio, specie se il tizio si chiama Danilo Rea, in una ben precisa tonalita' mi lascia alquanto perplesso (con la sola eccezione di farlo per puro esercizio - ma gli esercizi si fanno a casa, da soli, mai al pubblico). Ma comunque si riduce al fatto di cui sopra. Se impari un pezzo memorizzando i movimenti il transpose difficilmente ti da' problemi. Se invece memorizzi in modo differente qualche problema puoi averlo.
benjomy ha scritto:
Secondo me delle due l'una.. o il transpose provoca SEMPRE (per quello scollamento nota suonata e nota percepita dall'orecchio) problemi oppure non c'entra nulla se stai improvvisando o leggendo uno spartito.
Non vedo la contraddizione. C'e' chi improvvisa meccanicamente, per geometrie, per pattern, e c'e' chi lo fa musicalmente, cantando, ascoltando e
ascoltandosi continuamente.
Sono due approcci entrambi molto diffusi, con tutte le varianti intermedie.