16-08-20 17.24
@ anonimo
stranamente e magari non troppo stranamente, devo ringraziare
questo insegnate che mi ha fatto capire perchè non mi innamoro degli spartiti classici ma anche in generale della musica scritta, non tutta: perchè quando si suona qualcosa di altri e lo dico con tutto il rispetto di questo mondo, non si è creativi. Si emula un'altra persona. Certo, uno potrebbe dire, è normale: ma tu devi vederlo come un momento di studio, esercizio caro mio, il cui scopo è far crescere la tua tecnica, la tua espressività.
Non riesco a convincermene e quindi continuo ad improvvisare con lo stride.
Ciao,
Ridurre lo studio di Bach o di qualsiasi altro grande autore a un esercizio tecnico-espressivo o a "brano per migliorarsi" è estremamente riduttivo. Studiare questi autori dà modo di suonare e godersi musica bellissima, di dare vita a spartiti perfetti, di fare esperienza con il sublime musicale. Musica che altrimenti non potremmo neanche immaginare, che improvvisando o creando non toccheremmo mai, non avvicineremmo neppure...forse potrebbero farlo i più dotati al termine di un percorso di studio lungo decenni, e invece le hai lì, le Invenzioni a due voci di uno dei più grandi geni della storia della musica, già pronte per te.
Questo non significa che non puoi preferire di improvvisare in stride, però attento a farla così semplice...anche perché eseguire un brano di Bach significa interpretarlo, e nell'interpretazione sì che c'è creatività...entro certi limiti ovviamente.
Io sono il primo a dire che è bene sperimentare con l'improvvisazione, divertirsi, anche con musica leggera quanto si vuole. Ma dovremmo ben ringraziare di avere l'occasione di suonare la musica dei grandi maestri del passato "come se fosse la nostra".