20-03-13 12.48
Certo che puoi scendere! Quando vuoi! Basta che rispetti gli orari dei turni di lavoro!
La mia esperienza è per la Costa e devo dire che da quando l' ha acquistata la Carnival (società americana) un po' più di rigore e un po' di perdita dello stile italiano c' è.
La MSC invece è a gestione "napoletana" in quanto la società è tutta partenopea e la sezione crociere è il fiore all' occhiello di un marchio che lavora al 90% con i cargo in tutto il mondo (quante volte incontriamo container con su scritto MSC?)
Il repertorio, nei saloni dove si balla, assomiglia molto alle sale da ballo nostrane ma non tocca disdegnare i ritmi latini per i quali tocca essere abbondanti e poi conoscere (con l' esperienza) anche le preferenze degli stranieri, quindi, all' epoca imparai alcune cose tipiche della Grecia, dell' Egitto, della Germania, del Messico, dell' Australia (il ballo del Qua Qua pare che sia una cosa popolare loro), l' usanza spagnola del capodanno con l' uva... (o con le arance? non ricordo)
Poi ci sono alcune particolarità come magari suonare nella sala "del sigaro" dove si fuma e dove, quando c' ero io, si esibiva un duo tzigano, poi una sala dove un chitarrista russo suonava da solo musica NewAge con chitarra acustica e basi... insomma, dipende da come organizzano gli eventi.
Tornando sulla Costa da "turista" ex dipendente (perché io avevo l' assunzione diretta con la società, non come ora che si è mediati da un' agenzia) ho avuto modo di percepire comunque una sorta di intesa tra i musicisti, un certo appiattimento nelle esibizioni... sembrano tutti uguali e con grande uso delle basi.
Come detto, fuori dai turni puoi fare quello che vuoi. Partecipare anche alle escursioni organizzate se sugli autobus c' è qualche posto lasciato vuoto dai turisti... insomma, si può fare i turisti.
Io pure lo facevo, insieme a quelli del mio gruppo, ed era molto divertente!
Ti posso dire di quella volta che a Rodi decisi di affittare un motorino per arrivare, lungo la costa, a Lindos (30/40 Km a sud) e che nel ritorno presi una buca "mostruosa" sulla strada, tanto da cadere e finire fuori strada e con il cerchione storto! Per non fare tardi riuscimmo a tornare con una sorta di "apetta" che ci carico' sul cassoncino!
Quella volta a Mikonos che persi l' ultima lancia per tornare a bordo poiché la nave era alla fonda 5/600 mt. in mezzo al mare e che quindi dovemmo pagare una barca privata per essere in tempo a suonare.
Si vive in un altro modo, ma che è anche affascinante e si impara, stando costantemente a tu per tu con colleghi di tante nazionalità, a conoscere il mondo. Questa è la cosa più importante che mi è rimasta.
Ammetto che quando finì l' esperienza ci misi un po' ad adattarmi ai ritmi "corti" della gente comune di terra.
I miei giri erano abbastanza europei toccando Portogallo, Grecia, Turchia (Istabul è meravigliosa), Nord Africa, Marocco atlantico, Spagna...
Ci vuole spirito d' avventura, mancherà l' intimità che si ha tra le proprie mura ma è un' esperienza da fare perché fa vedere poi le quotidianità della gente "normale" con un' altra ottica. E ci si sente, nel bene e nel male, diversi e forse migliori...
Ancora stai quì? Vai, vai!
Se poi non ce la fai puoi sbarcare quando vuoi.