Diritti d'autore.. cosa succede dopo scadenza?

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22-09-15 13.10

Una volta scaduto il termine di cessione dei diritti d'autore (durata massima di 20 anni), la società per la quale ho creato dei brani musicali e per i quali ho appunto ceduto tali diritti, dovrà ritirare dalla piattaforma internet (YouTube) i suoi video aventi le mie musiche?
Oppure, nonostante i diritti d'autore siano scaduti, li potrà mantenere?

Inoltre, potrà caricare nuovi video con le stesse musiche, anche se, ripeto, la cessione dei diritti d'autore saranno scaduti?

Spero che qualcuno mi possa aiutare.. Grazie mille.

23-09-15 14.47

Ciao, la risposta non è delle più semplici.

Dipende infatti dal contenuto del contratto di cessione: quali dei diritti che la legge espressamente attribuisce all'autore hai ceduto? Il termine di scadenza dei 20 anni è stato esplicitato?

Senza queste informazioni possiamo fare solo delle ipotesi. Con riferimento ai diritti di sfruttamento econonomico dell'opera, allo scadere del ventennio tale diritto ritorna all'autore e quindi, se la società cessionaria continua a diffondere tale opera (nei vecchi filmati o in nuovi), i compensi per questa diffusione spettano all'autore.

Per essere più attendibili, ripeto, bisogna conoscere con precisione i termni del contrattio di cessione.
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23-09-15 14.59

quartaumentata ha scritto:
Dipende infatti dal contenuto del contratto di cessione: quali dei diritti che la legge espressamente attribuisce all'autore hai ceduto? Il termine di scadenza dei 20 anni è stato esplicitato?


Grazie per la tua risposta!

Di seguito l'elenco dei diritti di utilizzazione economica che ho ceduto in contratto:

[c]diritto di riproduzione, esecuzione, rappresentazione, il diritto di diffusione dell’opera a distanza (mediante radio, televisione, via satellite o via cavo, su reti telematiche, ecc.), e di elaborazione cioè il diritto di apportare modifiche all’opera originale, di trasformarla, adattarla, ridurla ecc. (art. 107 l.d.a.).
Mantengo i diritti morali e di paternità (art. 2577, 2° comma del codice civile e art. 20 comma 1 l.d.a.).[/c]

Sul contratto inoltre abbiamo specificato che allo scadere dei 20 anni il rinnovo sarà automatico.
(E' possibile questo, si?)

23-09-15 18.16

Ok, come ti dicevo: i diritti ceduti "a tempo", allo scadere del periodo previsto "ritornano" all'autore.

Quindi dopo 20 anni avrai tu il diritto di riprodurre, eseguire, rappresentare, diffondere con ogni mezzo ecc l'opera. Chi lo facesse (o continuasse a farlo) da quel momento in avanti dovrebbe corrisponderti i diritti. Di più, potresti anche lamentarti per l'illegittimo utilizzo ed ottenere l'inibizione della condotta e gli eventuali danni.

Quello che mi lascia perplesso è il rinnovo automatico. La legge sul diritto di autore parla del limite ventennale solo con riferimento al contratto di "edizione per le stampe", limite che, tra l'altro, subisce alcune eccezioni, sempre stabilite dalla legge, tra cui proprio le opere "drammatico-musicali e sinfoniche".

Quindi sarebbe possibile, in ambito musicale, una cessione a tempo indeterminato dei diritti di sfruttamento dell'opera.
In altri termini: anziché rinnovarlo automaticamente ogni 20 anni, il termine avrebbe potuto essere da subito per l'intera durata dei diritti.

Se quindi nel contratto si dedicano clausole sul punto, deve esserci un altro significato. Secondo me sta così: ogni 20 anni i contraenti valuteranno se porre fine alla cessione o farla proseguire per ulteriori 20, lasciando che operi il rinnovo automatico.

Ma allora la clausola del rinnovo automatico non può essere messa lì e basta. Deve esserci anche una clausola collegata, che dica in sostanza che, prima dello scadere dei 20 anni, ciascuna parte ha la facoltà di comunicare all'altra che non intende proseguire la cessione per un ulteriore ventennio.

Così ha senso ed è equilibrato.

Se la clausola di cui sopra non c'è ciò è strano (se non assurdo) perché entrambe le parti sono "prigioniere" del rinnovo automatico ogni 20 anni fino alla scadenza dei diritti.

Se c'è, ma conferisce la facoltà di "chiudere" solo ad una delle parti, può avere senso, ma è squilibrato (a favore dell'unica parte che ha la facoltà) e forse (ma bisogna rifletterci) la clausola potrebbe anche essere invalida.

Spero ti possa aver chiarito il quadro. Ma poi, scusa la curiosità, sei vicino alla scadenza o se ne parla tra qualche tempo?
Edited 23 Set. 2015 16:18
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23-09-15 18.54

quartaumentata ha scritto:
Spero ti possa aver chiarito il quadro. Ma poi, scusa la curiosità, sei vicino alla scadenza o se ne parla tra qualche tempo?


Il contratto lo stiamo stipulando in questi giorni. Quindi la scadenza fa riferimento a 20 anni a partire da quest'anno.

Il punto è che la società non vorrebbe avere noie con 'sta storia dei diritti d'autore, e sinceramente nemmeno io.
Ecco perchè l'idea del rinnovo automatico.
A me non interessa affatto che tali diritti dopo 20 anni tornino a me.
Per me possono restare a vita alla società.
A me interessa solo che i diritti morali e di paternità mi siano riconosciuti, e questo è stato specificato nel contratto.

quartaumentata ha scritto:
Quindi sarebbe possibile, in ambito musicale, una cessione a tempo indeterminato dei diritti di sfruttamento dell'opera.
In altri termini: anziché rinnovarlo automaticamente ogni 20 anni, il termine avrebbe potuto essere da subito per l'intera durata dei diritti.


Cioè? Intendi che sia possibile una cessione di questi diritti A VITA, senza scadenza e senza alcun rinnovo automatico?


Come mai mi suggerisci di aggiungere una clausola che dichiari che prima dello scadere dei 20 anni ciascuna parte ha la facoltà di comunicare all'altra che non intende proseguire la cessione per un ulteriore ventennio?
Me lo suggerisci solo per non essere prigionieri del rinnovo automatico?
(e comunque questa clausola non andrebbe affatto bene alla società in questione, quindi mi sa che è proprio da escludere).

quartaumentata ha scritto:
Se la clausola di cui sopra non c'è ciò è strano (se non assurdo) perché entrambe le parti sono "prigioniere" del rinnovo automatico ogni 20 anni fino alla scadenza dei diritti.


..fino alla scadenza dei diritti? E quale sarebbe questa scadenza effettiva se tanto ogni 20 anni è previsto un rinnovo automatico?

23-09-15 19.48

Dal punto di vista pratico, se non ti interessa che i diritti tornino a te fra 20 anni, stiamo tranquilli. Quanto segue solo per completare e chiarire ancora meglio.

Se tutte e due le parti non vogliono noie tra vent'anni, va bene pattuire un rinnovo automatico, il che equivale nei fatti ad una cessione definitiva.
Attenzione che il limite dei diritti patrimoniale di autore è un periodo lunghetto: sono 70 anni a decorrere dalla morte dell'autore. Il che spiega il perché di tutte queste questioni sui termini. Infatti ciò che accade frequentemente è questo: un autore non noto e con poche prospettive di guadagno grazie alla diffusione della sua opera (faccio per dire non mi riferisco a te), preferisce cedere i diritti e guadagnare qualcosa subito. Chi compra i diritti lo fa non per guadagnare sui di essi, ma per usare legittimamente l'opera in un contesto da cui gli derivano guadagni.
Se un domani cambia la situazione e l'opera si vende "da se", chi ha comprato ha un ulteriore guadagno dai diritti. A questo punto diventa interessante per l'autore poter riappropriarsene alla scadenza del periodo, per sé e per i suoi eredi per ulteriori 70 anni. Se invece li ha ceduti definitivamente, per quell'opera niente da fare.

Quindi la valutazione è in fondo una previsione (o scommessa) sul futuro. Ho composto una sigla, una musica di sottofondo adatta ad un certo contesto. Quanti diritti ricaverò realisticamente in una vita? E' meglio realizzare qualcosa subito? Vent'anni dopo però, se le cose fossero radicalmente cambiate, perché non avere la possibilità di ritornare titolare dei diritti?

Comunque, se come dici, alla società non andrebbe bene una clausola per impedire il rinnovo automatico, significa che nei fatti vuole una cessione definitiva (la quale, sì, è possibile e non solo a vita): l'autore cede i diritti di sfruttamento economico per tutta la sua vita, precludendo anche ai suoi eredi di fruire di tali diritti per gli ulteriori ulteriori 70 anni previsti. Quando si parla di scadenza dei diritti ci si riferisce a questo termine di 70 anni. Per cui dopo 70 anni dalla morte dell'autore il diritto non esiste più, nessuno ne può essere titolare. I rinnovi automatici valgono solo entro quel termine.

Tornando alla considerazione che alla fine si tratta di cessione definitiva, direi: una cessione ventennale ha un prezzo, una cessione definitiva dovrebbe averne un altro... ma qui entriamo in un ambito di contrattazione dove non ci sono regole precise, è una questione di forza contrattuale, di quanto si riesce ad ottenere durante le trattative.

Infine aspetto del tutto diverso dai diritti patrimoniali sono i diritti morali d'autore, che, giustamente, ti stanno a cuore. Bene, il diritto ad essere riconosciuto come autore dell'opera, il diritto di "opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione od altra modificazione, ed a ogni atto a danno dell'opera stessa, che possano essere di pregiudizio al suo onore o alla sua reputazione" sono dell'autore e basta, la legge li dichiara inalienabili. Per cui, per buona norma, questa inalienabilità si ribadisce nel contratto, ma anche se non ci fosse scritto nulla, per legge la situazione non potrebbe cambiare.



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23-09-15 20.23

Sì, in effetti è come hai scritto tu: personalmente preferisco guadagnare subito qualcosina con questi brani che vendo alla società, piuttosto che con i diritti d'autore (che poi non è manco detto che riesca a guadagnarci qualcosa).
Non mi pongo il problema che forse un domani questi brani possano spopolare in rete.
Sono sicuro che non accadrà, proprio per la tipologia di questi brani, che sono tra l'altro principalmente composti solo da samples e loops.

Quindi, ricapitolando: se sul contratto non viene dichiarato che dopo 20 anni la cessione dei diritti sarà rinnovata, la società potrà comunque lasciare i propri video-tutorial su YouTube aventi le mie musiche (nessuno glielo impedisce, a suo rischio e pericolo), ma i diritti andranno a me (sempre che io abbia compilato i bollettini 112 della SIAE, ovvio, altrimenti sarebbero brani "fantasma".) Corretto?

Se invece scriviamo subito "rinnovo automatico dopo 20 anni", allora non ci saranno problemi e la società continuerà a detenere tali diritti anche dopo 20 anni e oltre..

23-09-15 20.43

Interface ha scritto:
se sul contratto non viene dichiarato che dopo 20 anni la cessione dei diritti sarà rinnovata, la società potrà comunque lasciare i propri video-tutorial su YouTube aventi le mie musiche (nessuno glielo impedisce, a suo rischio e pericolo), ma i diritti andranno a me (sempre che io abbia compilato i bollettini 112 della SIAE, ovvio, altrimenti sarebbero brani "fantasma".) Corretto?


Sì, il concetto è questo anche se non so dirti con precisione delle formalità siae, che non conosco.
Stando a quanto dici fai bene a cedere oggi, perché dei video tutorial di oggi fra 20 anni saranno di certo obsoleti e di nessun interesse, è ben difficile che restino lì. Se poi sei sicuro che la musica, autonomamente, non farà strada, sparirà anch'essa e quindi ben pochi diritti per te se li avvessi indietro, o per la società nel caso in cui...
scriviamo subito "rinnovo automatico dopo 20 anni", allora non ci saranno problemi e la società continuerà a detenere tali diritti anche dopo 20 anni e oltre..