08-04-18 12.57
andrealentullo ha scritto:
la domanda di musica di qualità può nascere solo da persone che la sanno comprendere e apprezzare. come dicevo, per me è un fatto educativo, che parte dalla scuola. se una persona non sa che la musica di qualità esiste e non ha i mezzi per comprenderla, non potrà mai apprezzarla. se continua ad ascoltare solo quello che esce dai talent avrà solo una visione monca della musica che gli sta intorno. mai come adesso è possibile far sentire buona musica al mondo e, se si sa dove cercare, se ne trova molta. bisogna solo che ogni appassionato di "buona" musica nel suo piccolo, si impegni per diffonderla.
Parli di "musica di qualita'" in senso assoluto, e parli di quello che "devono" e "non devono" fare gli ascoltatori. Due posizioni, a mio modesto parere, che non portano molto lontano.
Sarebbe un po' come convincere i bambini che la zuppa di farro o le carote crude sono piu' buone della nutella. Che fai? Li costringi? Magari noi "adulti" sappiamo benissimo che le carote crude sono molto piu' salutari, ma non danno la stessa "pronta" soddisfazione, lo stesso benessere psicologico. E il fatto che un alimento ti dia una qualsiasi forma di benessere, di piacere alle papille, fosse anche solo per il fatto che e' pieno di zucchero, e' pure questo una qualita'. Tu ai bambini puoi ripeterlo ed inculcarlo quando e quanto vuoi, magari qualche volta ti daranno pure retta per compiacerti, ma alla fine sceglieranno sempre la nutella.
E non e' un fenomeno italiano, e' una tendenza globale. Non e' un caso che in Brasile, terra di grande musica, da Villa Lobos a Djavan, i giovani apprezzano quasi solo l'orribile funk.
O a Cuba, i giovani a son e salsa preferiscono l'orribile reggaeton. O a New York, empireo del jazz, i giovani si danno alle forme piu' becere di hip-hop.
Sono cambiati i tempi, sono cambiate le ragioni di fruizione, e' cambiato il tempo di attenzione, la funzione della musica in genere, in pratica. Da cultura o piacere fine a se' stesso e' diventata sempre piu' elemento funzionale ad altro, o sottoprodotto d'altro. In quest'ottica di fenomeni e tendeze cosi' globali e macroscopici, la questione "suonare gratis" o meno perde completamente significato.