Ragione ed emozione

  • anonimo

31-07-20 10.13

Molti musicisti, e giustamente, hanno come obiettivo principale delle loro musica la capacità di suscitare emozioni.

E questo è bene, le emozioni, quando non sono sentimentalismo o banalità, sono un'ottima via per la scoperta del Bello e del Vero.

Io però, nella mia modestissima opera, percorro una via diversa, la via della ragione.

Componendo sopratutto contrappunto, mi sono accorto di un fatto: le norme rigorosissime e assai complesse del contrappunto, derivate direttamente dalla fisica acustica attraverso secoli di sperimentazione e pratica, la loro severità, la loro "astrattezza", producono non solo una bellezza incomparabile, ma anche pace e serenità.

E come se il fatto che norma=bello mi pacificasse donandomi la comprensione che c'è alla fine un senso, una ragione, in questo mondo di merda.

L'incomparabile sensazione di vedere che ineluttabilmente la ragione conduce al Bello ed al Vero mi soddisfa più di ogni possibile emozione musicale, al punto che non mi interessa quasi più "emozionarmi" per un brano musicale, preferisco di gran lunga la pace che proviene dalla contemplazione della perfezione di Bach.

Quali sono i vostri pensieri in materia?
  • mima85
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31-07-20 10.23

Cyrano ha scritto:
preferisco di gran lunga la pace che proviene dalla contemplazione della perfezione di Bach.


Non ho la tua esperienza, cultura e preparazione, ma quando sento Bach in quel momento i problemi spariscono e sono in pace.
  • markelly2
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31-07-20 11.03

Cyrano ha scritto:
pace che proviene dalla contemplazione della perfezione di Bach.

Quali sono i vostri pensieri in materia?

Mi fai degli esempi di musicisti moderni che ti danno la stessa soddisfazione che ti dà Bach?
  • giosanta
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31-07-20 11.04

mima85 ha scritto:
Non ho la tua esperienza, cultura e preparazione..

Neppure io tuttavia, per quanto mi riguarda, Bach è un discorso a parte. Da una parte ci sono TUTTI i musicisti, che possono piacermi / interessarmi da moltissimo a per nulla, dall'altro c'è Bach, ovvero "La" musica, l'assoluto, il (non esagero) divino.
  • anonimo

31-07-20 11.08

@ markelly2
Cyrano ha scritto:
pace che proviene dalla contemplazione della perfezione di Bach.

Quali sono i vostri pensieri in materia?

Mi fai degli esempi di musicisti moderni che ti danno la stessa soddisfazione che ti dà Bach?
Lo Schoenberg atonale, certa musica seriale, alcune cose dei Jethro Tull ed altri gruppi prog.

Da un punto di vista "emozionale" invece, alcune cose di Wagner e Mahler (quando non scadono nel patetismo).

La musica contemporanea al massimo mi diverte, ma raramente.
  • JoelFan
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31-07-20 11.09

Penso che trovare pace e tranquillità attraverso la musica sia una possibilità per tutti o quasi tutti.
Per quanto riguarda quale musica, ognuno ha la propria visione.

La cosa è fortemente soggettiva.
Che sia Bach o Beethoven o anche Pupo, e scusatemi tanto l'accostamento, poco importa. L'importante è l'emozione suscitata.

Thank you for the music!
  • 1paolo
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31-07-20 11.11

Cyrano ha scritto:
la ragione conduce al Bello ed al Vero mi soddisfa più di ogni possibile emozione musicale,

anche io, come quasi tutti nel forum, non ho la tua competenza e preparazione ma non ti sembra di ridurre tutto come se fosse "matematica" e non arte? La musica che mi piace mi DEVE emozionare, e mi emoziona quella di Bach che conosco, ma anche di Mozart o di Morricone, Vengelis, Pink Floyd etc...
  • anonimo
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31-07-20 11.24

@ anonimo
Molti musicisti, e giustamente, hanno come obiettivo principale delle loro musica la capacità di suscitare emozioni.

E questo è bene, le emozioni, quando non sono sentimentalismo o banalità, sono un'ottima via per la scoperta del Bello e del Vero.

Io però, nella mia modestissima opera, percorro una via diversa, la via della ragione.

Componendo sopratutto contrappunto, mi sono accorto di un fatto: le norme rigorosissime e assai complesse del contrappunto, derivate direttamente dalla fisica acustica attraverso secoli di sperimentazione e pratica, la loro severità, la loro "astrattezza", producono non solo una bellezza incomparabile, ma anche pace e serenità.

E come se il fatto che norma=bello mi pacificasse donandomi la comprensione che c'è alla fine un senso, una ragione, in questo mondo di merda.

L'incomparabile sensazione di vedere che ineluttabilmente la ragione conduce al Bello ed al Vero mi soddisfa più di ogni possibile emozione musicale, al punto che non mi interessa quasi più "emozionarmi" per un brano musicale, preferisco di gran lunga la pace che proviene dalla contemplazione della perfezione di Bach.

Quali sono i vostri pensieri in materia?
Mah... credo che tutto sia riconducibile al dualismo filosofico tra apollineo e dionisiaco.
L'ordine delle cose ti trasmette relax, anch'io ho momenti in cui ho bisogno di sentire il contrappunto bachiano, altri in cui necessito di rottura delle regole, altri ancora in cui prediligo una ballad o un lamento blues. E comunque la musica migliore è quella che ascoltavamo da bambini/adolescenti, che ci scavava dentro e che accoglievamo in noi senza necessità di mentalizzare alcunché.
  • vin_roma
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31-07-20 11.28

Penso che ci sia un aspetto oggettivo e insindacabile nel pensiero di Cyrano.
  • markelly2
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31-07-20 11.35

@ vin_roma
Penso che ci sia un aspetto oggettivo e insindacabile nel pensiero di Cyrano.
Sì, immagino sia lo stesso aspetto che troviamo in un'opera architettonica formalmente perfetta, come lo erano le cattedrali romaniche.

Ma non si può dire che le opere di Gaudí, per esempio, non siano arte.
  • anonimo

31-07-20 11.47

Cyrano ha scritto:
E questo è bene, le emozioni, quando non sono sentimentalismo o banalità, sono un'ottima via per la scoperta del Bello e del Vero.

Io però, nella mia modestissima opera, percorro una via diversa, la via della ragione.

E come se il fatto che norma=bello mi pacificasse donandomi la comprensione che c'è alla fine un senso, una ragione


Nell’Arte in generale (nella Musica come nelle Arti figurative, Pittura, Scultura, Architettura, Fotografia) c'è sempre un misto di

Tecnica, che è frutto delle studio, dell'apprendimento della tecnica, (cioè la norma: le opere, siano esse Musicali, Pittoriche, Architettoniche, DEVONO rispettare certe regole)

e

Estro, Creatività, Emozione, Intuizione, Ispirazione.

Ovvio che bisogna studiare la Tecnica (restando in ambito Musicale, devi apprendere la Teoria, l'Armonia, il Contrappunto, la Composizione, il giusto susseguirsi di note in una Melodia, il giusto susseguirsi di Accordi in una Progressione, la giusta posizione delle mani, la giusta diteggiatura ecc.: non puoi comporre o suonare note a caso, non puoi buttare a caso le mani sul Pianoforte, devi seguire delle regole), ma ci vuole anche Creatività, altrimenti tutto rimane freddo e non trasmette emozioni.

Sei hai solo Tecnica e non hai Ispirazione, Creatività, Intuizione, Sensibilità, difficilmente comporrai qualcosa di emozionante... Poi, non è detto che l'Emozione debba sempre essere positiva: può anche essere negativa: penso, ad esempio, alla "Tempesta" nella Sesta Sinfonia (Pastorale) di Beethoven, a certa Musica di Wagner, di Mahler, a certe canzoni malinconiche tristi, struggenti ma belle o, più banalmente, alla Musica che fa da sfondo a certi Film Horror...

Ovvio che le emozioni che la Musica deve trasmettere non sono date dalle solite rime banali "Amore/Cuore" e dalle facili melodie delle canzonette Italiane, ma dovrebbero essere emozioni più "alte", tali emozioni dovrebbero scaturire da melodie, armonie e Testi non scontati.

Michel Petrucciani diceva: "Se quando suoni, sbagli una nota o vai fuori tempo, non è grave: siamo umani e possiamo sbagliare. Se, invece, quando suoni, non trasmetti emozioni, quello è grave!"
  • anonimo

31-07-20 11.54

@ markelly2
Sì, immagino sia lo stesso aspetto che troviamo in un'opera architettonica formalmente perfetta, come lo erano le cattedrali romaniche.

Ma non si può dire che le opere di Gaudí, per esempio, non siano arte.
Certamente, e chi fa musica con l'obiettivo di suscitare vere e profonde emozioni fa cosa ottima ed importantissima.

Volevo solo precisare che non è l'unica maniera di fare arte: c'è anche l'arte che svela il Vero attraverso la contemplazione della norma che crea il Bello.
  • anonimo

31-07-20 12.02

Cyrano ha scritto:
l'arte che svela il Vero


Prego dare definizione di Vero.

Cos'è il Vero?

Molti Filosofi direbbero che la Verità non esiste...

Ed anche il Bello è relativo, è soggettivo, non è oggettivo: ciò che è bello per te, può non essere bello per me e viceversa. Ad esempio: per te può essere bello un quadro di Raffaello, per me può essere bello un quadro di Kandinskij...
  • 1paolo
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31-07-20 12.04

lucablu ha scritto:
Verità non esiste

"...la verità è nei pazzi e nei bambini.." cit. Sant'Agostino
  • markelly2
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31-07-20 12.10

Cyrano ha scritto:
c'è anche l'arte che svela il Vero attraverso la contemplazione della norma che crea il Bello.

Questo è assolutamente vero.
  • dielle63
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31-07-20 12.10

E' una bellissima discussione, molto alta. Era molto attinente tirare in ballo Nietzsche.

Scendendo più nel banale, perdonatemi, vorrei fare riferimento ad un piccolo e poco importante particolare che mi ha fatto capire e pensare molte cose.

In una trasmissione divulgativa sentii dire (e non me n'ero accorto mai prima, perdonatemi) che nella musica classica (o comunque precedente all'avvento del Blues) non esisteva il "glissato" ma solo note "dritte".

Molte dissonanze e acciaccature jazz sono nate perchè alcuni musicisti venivano ingaggiati di giorno a suonare nei bordelli; la sera, avendo fatto già una giornata di lavoro, suonavano più "disordinato" beccando male delle note che poi tiravano sulla chitarra o glissavano sul piano (spesso anche quest'ultimo non accordatissimo).

L'Armonia, le Proporzioni, la Matematica di certa musica non può non essere apprezzabile e sublime. Però incarna solo parte della musica e di quello che si può esprimere in musica.

Il parallelo con l'architettura e con la pittura e senz'altro immediato ma forse in musica è ancora più evidente che si può propendere verso Dionisio o verso Apollo senza in nessun caso essere di minor valore.

L'emozione viene sia dall'ascolto del perfetto che (forse anche in maniera più profonda nell'anima) dall'ascolto dell'imperfetto.

In nessun caso mi spingerei fino a Pupo....emo.....quello no.
  • 1paolo
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31-07-20 12.17

dielle63 ha scritto:
In nessun caso mi spingerei fino a Pupo

e pensa invece che siamo arrivati anche a Rovazzi, Lauro, Lamborghini ...emo
  • anonimo

31-07-20 12.18

dielle63 ha scritto:
L'Armonia, le Proporzioni, la Matematica di certa musica non può non essere apprezzabile e sublime. Però incarna solo parte della musica e di quello che si può esprimere in musica.

L'emozione viene sia dall'ascolto del perfetto che (forse anche in maniera più profonda nell'anima) dall'ascolto dell'imperfetto.


Sono perfettamente d'accordo con te!

Ad esempio la Musica di Bach a me piace e l'apprezzo, ma soltanto fino ad un certo punto. Cioè: riconosco che sia stato un Grande, che sia il Padre della Musica che ancora oggi studiamo, suoniamo ed ascoltiamo quando usiamo il Temperamento Equabile, ma trovo che la sua Musica sia fin troppo "perfetta", "precisa", "Matematica", "Cronometrica", sembra un orologio Svizzero, non sgarra di un millesimo di secondo...

E' molto "Tecnica"...
  • anonimo

31-07-20 12.50

@ anonimo
Cyrano ha scritto:
l'arte che svela il Vero


Prego dare definizione di Vero.

Cos'è il Vero?

Molti Filosofi direbbero che la Verità non esiste...

Ed anche il Bello è relativo, è soggettivo, non è oggettivo: ciò che è bello per te, può non essere bello per me e viceversa. Ad esempio: per te può essere bello un quadro di Raffaello, per me può essere bello un quadro di Kandinskij...
Risposta breve: il Vero è l'Uno

Risposta articolata: il Vero è il Bello che si fa tangibile come relazione tra mondo e terra, espressi nel tratto della forma.
  • vin_roma
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31-07-20 13.02

La ricerca del bello ...per star bene? Per risolvere le domande?

Il bello e il brutto sono nostri discernimenti.
I fatti naturali non sono né giusti e né sbagliati, né belli e né brutti, "sono" e basta. Sono le nostre inquietitudini a dare valore ai tramonti, alle belle forme, alla malinconia, alla gioia.
L'estetica di Bach, gli equilibri di Mozart, musicalmente parlando, sono quanto di meglio il genere umano possa aver creato difronte alla ricerca dell'assoluto e non tocca valutare la loro musica sul piano culturale contingente, ci sono altri fattori che toccano il piano dell'equilibrio naturale che non sono le nostre lacrime o le nostre varie eccitazioni emotive e, al di la delle mode, possono essere compresi trasversalmente in ogni tempo.
Merola, Gianni Morandi, Ravel, Williams... confortano le nostre incertezze, per Bach tocca saper guardare oltre...
...ma non sempre abbiamo la pace interiore che ci toglie il velo. Molto più spesso, tra un Salvini, un virus, un mutuo, abbiamo bisogno di certezze facili anche se sappiamo che queste hanno le gambe corte e allora vai di Emerson, Zanicchi, Davis...