Tendinite e Piano/tastiere

  • RudiRioli
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28-09-20 22.44

salve ragazzi,

se c'è qualcunopiu ferrato di me , volevo sapere una cosa. Sò che i pianisti sono in genere esposti alla tendinite ma perchè i pianisti si e i tastieristi/organisti no ? cioè, la malattia è piu dovuto alla forza che ci vuole in piu sulla meccanica pianistica ? oppure è una questione di troppa velocità ? secondo voi i pinisti hanno la stessa possibilità dei tastieristi di contrarre la tendinite oppure no ?
  • vin_roma
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28-09-20 23.42

@ RudiRioli
salve ragazzi,

se c'è qualcunopiu ferrato di me , volevo sapere una cosa. Sò che i pianisti sono in genere esposti alla tendinite ma perchè i pianisti si e i tastieristi/organisti no ? cioè, la malattia è piu dovuto alla forza che ci vuole in piu sulla meccanica pianistica ? oppure è una questione di troppa velocità ? secondo voi i pinisti hanno la stessa possibilità dei tastieristi di contrarre la tendinite oppure no ?
Beh, vedi tu...

Un tastierista dovrbbe sempre avere una preparazione pianistica e quindi ci dovrebbero essere sulle spalle ore ore di tecnica fatte con la consapevolezza di ciò che si può e di ciò che non si può. Se si sa di cosa si parla allora si saprà che nel pianoforte, vista anche la relativa "durezza" dei tasti, si deve "spingere" per ottenere fluidità ed eguaglianza di suono con tutte le dita, quindi nel fare esercizi spinti (per doppie terze, scale in ottava veloci, articolazioni varie, che poi vanno ripetute e ripetute) è ovvio che una postura sbagliata, un eccesso di sforzo, possono portare all'affaticamento dei tendini che poi si infiammano.
Al di la del peso dei tasti, penso che anche ad un tastierista non allenato possa venire la tendinite, anche solo per una postura sbagliata.
  • anonimo

29-09-20 00.40

@ RudiRioli
salve ragazzi,

se c'è qualcunopiu ferrato di me , volevo sapere una cosa. Sò che i pianisti sono in genere esposti alla tendinite ma perchè i pianisti si e i tastieristi/organisti no ? cioè, la malattia è piu dovuto alla forza che ci vuole in piu sulla meccanica pianistica ? oppure è una questione di troppa velocità ? secondo voi i pinisti hanno la stessa possibilità dei tastieristi di contrarre la tendinite oppure no ?
Io quando esagero ho dolore ai mignoli
  • RudiRioli
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29-09-20 00.51

@ vin_roma
Beh, vedi tu...

Un tastierista dovrbbe sempre avere una preparazione pianistica e quindi ci dovrebbero essere sulle spalle ore ore di tecnica fatte con la consapevolezza di ciò che si può e di ciò che non si può. Se si sa di cosa si parla allora si saprà che nel pianoforte, vista anche la relativa "durezza" dei tasti, si deve "spingere" per ottenere fluidità ed eguaglianza di suono con tutte le dita, quindi nel fare esercizi spinti (per doppie terze, scale in ottava veloci, articolazioni varie, che poi vanno ripetute e ripetute) è ovvio che una postura sbagliata, un eccesso di sforzo, possono portare all'affaticamento dei tendini che poi si infiammano.
Al di la del peso dei tasti, penso che anche ad un tastierista non allenato possa venire la tendinite, anche solo per una postura sbagliata.
Io non credo che un tastierista dovrebbe avere una impostazione pianistica, anzi, molto spesso non è cosi, per cui chiedevo solamente. Quindi secondo te, la cosa determinante è la postura e non il tipo di meccanica che si usa. Nel senso, che l'infiammazione dei tendini non è determinata dallo stress che puo subire la mano con una meccanica pianistica.
  • d_phatt
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29-09-20 01.04

@ RudiRioli
salve ragazzi,

se c'è qualcunopiu ferrato di me , volevo sapere una cosa. Sò che i pianisti sono in genere esposti alla tendinite ma perchè i pianisti si e i tastieristi/organisti no ? cioè, la malattia è piu dovuto alla forza che ci vuole in piu sulla meccanica pianistica ? oppure è una questione di troppa velocità ? secondo voi i pinisti hanno la stessa possibilità dei tastieristi di contrarre la tendinite oppure no ?
La questione non è di troppa velocità, i dolori e i problemi vengono quando manca la consapevolezza corporea e una buona impostazione tecnica. Si cerca di fare una cosa con movimenti sbagliati e tensioni e trac, dolore...il giusto uso del rilassamento permette di suonare per ore e ore e ore senza alcun tipo di dolore, al limite un po' di affaticamento. Ma arriva prima quello mentale che quello fisico di solito...
L'eccezione è quando una persona per problemi esterni alla musica o per predisposizione fisica si becca una tendinite. Ma se arriva suonando, senza predisposizioni, è solo perché si sbaglia qualcosa...
Magari il pianoforte accentua questi problemi perché è uno strumento particolarmente spietato, per via della meccanica forse. Non saprei.
  • orange1978
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29-09-20 01.28

RudiRioli ha scritto:
ma perchè i pianisti si e i tastieristi/organisti no ?


mah....non so se sia proprio cosi, c'e da dire che ci sono piu pianisti che organisti e quindi mi pare logico che se ne parli di piu, ma il fatto è che organo classico aveva un esame di pianoforte complementare simile al sesto/settimo anno di piano, quindi difficile trovare un organista classico che non sappia suonare il pianoforte, sull'hammond le cose non sono molto diverse, jimmy smith stesso è partito dal pianoforte quindi un hammondista è sostanzialmente esposto agli stessi rischi di un pianista.

sul fatto che i pianisti siano piu predispost dei tastieristi è perche al 70% dei casi un pianista è un musicista serio mentre il tastierista molto spesso no, è
un cazzone e basta, non prendiamoci in giro la maggior parte di chi fa il "tastierista" fa quel che vuole, suona un repertorio facile, se lo sceglie lui e non studia certo 10 ore al giorno la sua yamaha modx per fare i pink freud ahahahaahah....

un pianista invece, SOLITAMENTE (a meno di non annoiarsi terribilmente) non ha tutte le possibilità di perdita di tempo che ha un tastierista ossia provare mille suoni, modificare e ascoltare suoni che non serviranno a niente, giocare con le sequenze etc etc....e quindi passa le giornate a studiare la tecnica per poter suonare, e il repertorio per conseguire esami dove non puoi raccontare cavolate ma devi SUONARE e bene se vuoi che non ti prendano a scarpate nel....

ergo, studiando otto ore al giorno pianoforte (e il suo difficile repertorio) sei piu a rischio che suonare qualche ora due synth pad e un lead tipo roger waters.

sul fatto delle differenze tecniche secondo me sulle tastiere synth è anche peggio, sopratutto le pesate, prova a suonare otto ore una krome una settimana e ti assicuro che avrai grossi affaticamenti per via della estrema lentezza del ritorno dei tasti che generano una fatica assurda alla mano in certe posizioni.

c'e da dire poi che l'organo almeno quello "vero" si suona con la caduta sopratutto quando accoppi i manuali, quindi la tecnica in realtà è molto simile al pianoforte, a differenza ad esempio del clavicembalo.
anche sull'organo il legato non si puo fare con il pedale, e legare senza pedale puo portare alla tendinite se eseguito male, io che ho fatto due anni e poco piu di clavicembalo vero, per esempio, non ho avuto tendiniti ma se studi un certo repertorio francese non è cosi salutare, spesso nel cembalo usavano posizioni molto late negli accordi e li facevano senza usare il pollice (i diminuti per esempio), e ti assicuro che quella cosa puo essere molto faticosa.

(esistono comunque diversi tipi di tendinite, a seconda del tipo di movimento scorretto che fai)
  • orange1978
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29-09-20 01.41

RudiRioli ha scritto:
Io non credo che un tastierista dovrebbe avere una impostazione pianistica


non è assolutamente cosi, è proprio il non avere quell'impostazione che puo generare problemi nel tempo, la tastiera che sia synth o organo produce lo stesso effetto sull'anatomia umana, quindi non ci si puo inventare molto, possiamo parlare di tecnica intesa come "modo di suonare/fraseggiare", ma dal punto di vista dell'articolazione/caduta valgono quasi gli stessi principi.

del resto se diamo uno sguardo alla storia, ai piu grandi "tastieristi" che hanno lasciato un segno, notiamo che:

-rick wakeman (15 anni di piano classico, 5 di organo e 5 di clarinetto)

-jordan rudess (pianista classico, conseguito il master alla juliard school of music sezione pianoforte)

-keith emerson (diplomato in pianoforte)

-tony banks (9 anni di lezioni private di pianoforte classico)

-francis monkman dei curved air (vincitore di concorsi al clavicembalo in età adolescenziale, studente di un accademia prestigiosa di musica)

-eddie jobson (bambino prodigio, pianista e violinista, ha conseguito il diploma of distinction a 8 anni dalla royal accademy of music...)

-joe zawinul (che faceva tanto il figo sul fatto che il piano si puo ignorare se interessa solo il synth....ma intando lui ha studiato fisarmonica da bambino, poi si è diplomato a vienna al conservatorio in pianoforte, oltre ad aver studiato violino per anni sempre in conservatorio come strumento complementare, prima di sapere che cacchio fosse un arp2600).

...non ricordo molti nomi di tastieristi che hanno lasciato un segno profondo nella storia della musica senza avere delle solide basi di pianoforte (sia classico o jazz), ciò fa pensare che anche se possa non essere necessario avere quel tipo di bagaglio, sia fortemente consigliabile, se si analizza la storia.

è vero che alcuni grandi del synth non possiedono anni di studio sul pianoforte alle spalle, ma si tratta di musicisti che "non suonano", vedi vince clarke degli erasure, colin angus degli shamen, aphex twin (che cmq sa suonare il piano a un livello decente), gli autechre....questi saranno ricordati per le loro abilità di programmazione/composizione/sound design, non certo per le abilità tecnico strumentali.

lo stesso zawinul (che sosteneva di essere l'unico a suonare il synth in modo diverso dal piano, a differenza dei colleghi come corea e hancock) guarda a caso aveva una solidissima preparazione pianistica al conservatorio di vienna.
  • orange1978
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29-09-20 01.48

vin_roma ha scritto:
Al di la del peso dei tasti, penso che anche ad un tastierista non allenato possa venire la tendinite, anche solo per una postura sbagliata.


infatti il peso dei tasti in se è il meno dei problemi per la tendinite, è piu una questione di calibrazione, frizioni, ritorno etc...abbinato a una mancanza di rilassamento, posture scorrette, tensioni etc...
  • zaphod
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29-09-20 08.50

d_phatt ha scritto:
La questione non è di troppa velocità, i dolori e i problemi vengono quando manca la consapevolezza corporea e una buona impostazione tecnica. Si cerca di fare una cosa con movimenti sbagliati e tensioni e trac, dolore...il giusto uso del rilassamento permette di suonare per ore e ore e ore senza alcun tipo di dolore, al limite un po' di affaticamento. Ma arriva prima quello mentale che quello fisico di solito...

+1

d_phatt ha scritto:
L'eccezione è quando una persona per problemi esterni alla musica (...) si becca una tendinite.

anni fa me la presi usando una pistola per silicone emo ...ho dovuto imbottirmi di antinfiammatori perchè non potevo smettere di suonare. E' stato un periodo difficile, per la prima volta nella mia vita ho scoperto cosa significa sentire dolore da tendinite mente si suona.
  • d_phatt
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29-09-20 13.13

zaphod ha scritto:
anni fa me la presi usando una pistola per silicone ...ho dovuto imbottirmi di antinfiammatori perchè non potevo smettere di suonare. E' stato un periodo difficile

Azz mi dispiace, non voglio immaginare quanto possa essere brutta una cosa del genere...ora so che di sicuro non userò mai le pistole per il silicone emo spero ti sia passato tutto.
  • zaphod
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29-09-20 13.41

@ d_phatt
zaphod ha scritto:
anni fa me la presi usando una pistola per silicone ...ho dovuto imbottirmi di antinfiammatori perchè non potevo smettere di suonare. E' stato un periodo difficile

Azz mi dispiace, non voglio immaginare quanto possa essere brutta una cosa del genere...ora so che di sicuro non userò mai le pistole per il silicone emo spero ti sia passato tutto.
Si, grazie, è successo vari anni fa, stavo ristrutturando casa e mi è venuto in mente di salire sulle impalcature a dare silicone non ricordo nemmeno dove; però forse la pistola sbagliata, forse il silicone vecchio (che è più duro), mettici che poi non lo faccio di mestiere, fatto sta che il giorno dopo avevo l’avambraccio dolorante; caso vuole che fosse un’estate in cui ho suonato tantissimo, quindi non potevo stare a riposo; ma un paio di settimane di bombe mi hanno rimesso a posto!
  • d_phatt
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29-09-20 18.00

@ zaphod
Si, grazie, è successo vari anni fa, stavo ristrutturando casa e mi è venuto in mente di salire sulle impalcature a dare silicone non ricordo nemmeno dove; però forse la pistola sbagliata, forse il silicone vecchio (che è più duro), mettici che poi non lo faccio di mestiere, fatto sta che il giorno dopo avevo l’avambraccio dolorante; caso vuole che fosse un’estate in cui ho suonato tantissimo, quindi non potevo stare a riposo; ma un paio di settimane di bombe mi hanno rimesso a posto!
Bene così allora!
  • d_phatt
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29-09-20 18.09

orange1978 ha scritto:
del resto se diamo uno sguardo alla storia, ai piu grandi "tastieristi" che hanno lasciato un segno

Argomento forte. Se un buon pianista si mette a fare il tastierista, gli basta capire a livello base come funzionano i sintetizzatori e magari l'hammond, imparare le basi del trattamento digitale del suono, ed è pronto per andare live suonando bene se non alla grande. Per avere le basi su questi argomenti (quelle sufficienti al perfomer - senza inoltrarsi nel know-how specifico di altre professioni) basta uno studio di qualche mese, e poi queste cose si perfezionano con l'esperienza. Imparare a suonare bene il pianoforte è un lavoro di anni...
  • orange1978
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29-09-20 18.55

@ d_phatt
orange1978 ha scritto:
del resto se diamo uno sguardo alla storia, ai piu grandi "tastieristi" che hanno lasciato un segno

Argomento forte. Se un buon pianista si mette a fare il tastierista, gli basta capire a livello base come funzionano i sintetizzatori e magari l'hammond, imparare le basi del trattamento digitale del suono, ed è pronto per andare live suonando bene se non alla grande. Per avere le basi su questi argomenti (quelle sufficienti al perfomer - senza inoltrarsi nel know-how specifico di altre professioni) basta uno studio di qualche mese, e poi queste cose si perfezionano con l'esperienza. Imparare a suonare bene il pianoforte è un lavoro di anni...
si diciamo che il mio insegnante di pianoforte che era anche fortepianista e clavicembalista, diceva "imparare l'uso della tastiera" è uguale di base per tutti gli strumenti anche per il clavicembalo.

...però è chiaro che esistono poi delle differenze quando si va ad approfondire nello specifico, per esempio sul cembalo non si usa il molto peso e la caduta altrimenti lo scassi a meno che non si parla di strumenti moderni come pleyel o certi neupert che erano quasi dei pianoforti a pizzico, ma normalmente si usa un articolazione che graffia, spolvera, come se pizzicassi i tasti, e si usa molto il polso per i ribattuti veloci piu che l'avambraccio.

però questo non vuol dire che le basi non si possano fare al piano, alla fine le mani quelle sono, quindi uno volendo potrebbe anche imparare a suonare perfettamente partendo da montage 7 e genos, ignorando il pianoforte, volendo si puo, il problema poi sarà quando passerai a un piano acustico, passare da un piano acustico a un genos è piu indolore che fare il contrario e anche piu rapido.

io però ad esempio non riesco a suonare tastiere non pesate e non a 88 tasti, a meno che non suono appunto synth lead, pads etc....ma fare parti di piano o piano elettrico su 61/76 non pesate per me è molto difficile, sopratutto se improvviso e suono musica "mia", sono abituato a sfruttare tutta l'estensione e a saltare di qui e li, una 61 non è assolutamente adatta al mio modo di intendere il pianoforte.
  • RudiRioli
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29-09-20 19.30

non lo sö, sono d'accordo in parte. Tecnicamente vi do ragione forse pero', io vedo molti ragazzi anche bravissimi pianisti che faticano molto ad entrare in un ottica diversa . Quando li metti a fare qualcosa che va fuori dal loro seminato si trovano spaesati e cercano dio compensare con la tecnica ma si sente lontano un miglio che non suonano con il cervello. molto spesso passano mesi prima di farli staccare
  • orange1978
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29-09-20 20.09

RudiRioli ha scritto:
io vedo molti ragazzi anche bravissimi pianisti che faticano molto ad entrare in un ottica diversa


ah beh se intendi passare dal pianoforte all'hammond chiaro, l'organo è uno strumento diverso, ha in comune solo il fatto di avere una tastiera molto simile a quella del pianoforte con gli stessi intervalli, ma il concetto di "organo" è differente, l'espressività la si da non con la forza con cui si premono i tasti ma agendo sul pedale del volume e variando in tempo reale le drawbars, il ruolo delle mani è anche differente perche non è raro usare la destra per cambiare la percussione o le drawbars incrociandola con la sinistra che prende il posto della destra (anche perche poi ci sarebbe sempre la pedaliera a fare da sostegno), poi ci sono i clusters, le tecniche a palmo di mano che sfruttano la lentezza sull'hammond vero ad aprire tutti i nove contatti etc....si deve pensare in modo differente!

pianoforte e hammond pur essendo entrambe tastiere polifoniche e polistrumentali (nel senso che ci puoi fare un brano completo come fosse un orchestra) hanno differenze sostanziali nell'impostazione mentale e nel modo di pensare allo strumento, ci sta quindi che per un pianista passare all'organo hammond possa non essere una cosa cosi immediata.

sfruttare tutte le potenzialità espressive di un organo non è facile, numerosi organisti rock come lord o wakeman non erano dei grandissimi organisti se li valutassimo con i canoni con i quali si valuterebbe un jimmy smith o de francesco, spesso almeno nelle loro band l'organo faceva accordi a una mano sola, la pedaliera inesistente, spesso era distorto, non ne sfruttavano insomma la totalità delle possibilità espressive (anche se per esempio wakeman sapeva usare i pedali avendo studiato 5 anni organo liturgico)
  • d_phatt
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29-09-20 21.04

Certo per fare un repertorio specialistico dell'hammond, non si impara a essere veri hammondisti in pochi mesi...
A proposito di clavicembalo, l'unica volta che ho messo le mani su uno mi sembrava di essere stupido, mi partivano note a caso, dato che ovviamente scattano molto facilmente emo
  • giosanta
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29-09-20 21.33

RudiRioli ha scritto:
io vedo molti ragazzi anche bravissimi pianisti che faticano molto ad entrare in un ottica diversa . Quando li metti a fare qualcosa che va fuori dal loro seminato si trovano spaesati

Vero.
La tecnica è una componente imprescindibile, la teoria musicale è una componente imprescindibile, ma anche la cultura musicale (e non) è una componente imprescindibile.
Parafrasando il linguaggio matematico potremmo dire che una, o due, componenti, senza la terza sono necessarie ma non sufficienti.
E ci mancherebbe altro, aggiungo io.
  • mike71
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30-09-20 00.38

Comunque anche io sono entrato nel club/ Sono andato a fare l'ecografia al polso e la diagnosi e` stata tendinite al tendine del polso ed un versamento.
Domani vado dal mio medico e sentiamo che dice, sperso che basti solo un po' di "roba forte".

Dimenticavo, per me credo che la causa sia stata non pianoforte o sintetizzatore, ma tagliasiepi e zappetta.
  • orange1978
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30-09-20 01.33

@ mike71
Comunque anche io sono entrato nel club/ Sono andato a fare l'ecografia al polso e la diagnosi e` stata tendinite al tendine del polso ed un versamento.
Domani vado dal mio medico e sentiamo che dice, sperso che basti solo un po' di "roba forte".

Dimenticavo, per me credo che la causa sia stata non pianoforte o sintetizzatore, ma tagliasiepi e zappetta.
puo essere, anche io nel 2002 ebbi una ciste tendinea per due tre anni, andava e veniva ma non mi faceva molto male per fortuna, ogni tanto era fastidiosa, e la presi facendo karate perche durante un combattimento mi diedero un colpo molto forte sul polso (parata)...figuriamoci un po come è facile.