Negozi online italiani più cari di quelli stranieri?

  • anonimo
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19-07-13 01.30

Apro un topic così, giusto pour parler.
Senza riferirmi a nessun caso particolare, porto come esempio ebay.
Lo stesso prodotto, se nel Regno Unito costa 10, in Italia costa 15. Inoltre i reseller inglesi, quando possono, non si preoccupano di spedire con buste imbottite per abbattere le spese di spedizione - che arrivano a costare anche 2 miseri euro - mentre i ns cari negozianti, con rare eccezioni, chiedono minimo 10 euro anche per spedirti un solo cavo.
Capisco che vendere online uno strumento da 2000 euro fa più cassa della vendita di qualche accessorio, ma credo anche che gli accessori e i piccoli strumenti (quelli su cui non pesa la spedizione) facciano parte del mercato musicale quanto gli altri e che molti negozi italiani così facendo si siano fatti sottrarre cotal fetta dal mercato comunitario (e in alcuni casi da quello asiatico, anche se distanza, tempo e dogana scoraggiano molti potenziali acquirenti).
A pensar male si fa peccato ma.. lo scrivo lo stesso: spero che la mentalità del reseller nostrano possa lasciarsi alle spalle, un giorno o l'altro, l'aura "bottegaia" che lo contraddistingue e riesca a guardare oltre il proprio metro quadrato con maggiore lungimiranza... nel 2013 dovrebbe essere un ragionamento scontato. O no?
Voi cosa ne pensate a proposito?
Edited 18 Lug. 2013 23:34
  • anonimo

19-07-13 11.01

Sul prezzo di vendita incide molto il volume di smercio.

Ho visto negozi on line tedeschi che su certi pezzi raggiungevano anche i 5000/prodotti mese venduti !..

E' chiaro che nei paesi dove l'economia cira un po' di piu', i volumi siano piu' alti e di conseguenza si possono permettere prezzi piu' bassi.

Ovviamente non e' una regola fissa perche' c'e' anche la legge della domanda e dell'offerta, e la dove l'economia tira bene, magari i prezzi tendono a salire.
Pero' quest'ultimo fenomeno e' contenuto dal forte effetto concorrenza generato dai tanti negozzi on line, che all'estero girano spesso a gonfie vele.

Poi in Italia la mentalita' da "bottega" di certi negozi on line, e' un fenomeno noto e soprattutto sull'usato tende a generare prezzi di vendita assurdi, spesso non riscontrati all'estero.

Proprio oggi ho ritirato ad 80 euro un prodotto (non musicale, ma di altro settore) che in Italia viene ancora venduto a 350 euro (ingiustificati) nonostante abbia piu' di 20 anni.

Nel mio caso e' stata una combinazione particolare, perche' lo stesso pezzo comunque all'estero viene venduto a 150 euro (meno della meta' che in Italia) !!!.

Pero' anche qui c'e' l'effetto crisi : se il nuovo non si vende, aumenta la richiesta dell'usato, ed a sua volta per la legge domanda/offerta, aumentano i prezzi.
Cio' non toglie che non ci sia anche un effetto "italia prezzi gonfiati su tutto".

  • anonimo
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19-07-13 12.47

Aggiungiamo l'esosa pressione fiscale interna, i costi molto alti di dazi doganali, permessi e affitto locali che, tout court, non aiutano il bottegaio. Basti pensare che per quanto riguarda la fiscalità, in Germania restando sotto i 30000 euro e in Uk sotto le 70000 pound di guadagno annuale non paghi le tasse né le tenute contabili e, forse ma non sono sicuro, neanche l'Iva.
  • Adelo69
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28-07-13 19.45

Beh io però posso riferire che sono stato con dei miei amici in uno dei famosi negozi della catena Musik Produktif tedesca convinto che sarei tornato a casa con "un tir" di strumenti ed invece vi posso assicurare che tutte le tastiere che mi "attiravano" costavano di più che a Roma (Roland Juno Stage, Fantom G8, Motif Xf7). Era Novembre 2011. Non sò ora se la cosa sia cambiata, ma , ALMENO PER LE TASTIERE CHE INTERESAVANO ME, i prezzi NON convenivano proprio.
emo
Poi, se on-line propongano prezzi migliori, non lo sò, ma li di persona, era così.
ma non sembrerebbe....
Buona musica
emo
Edited 28 Lug. 2013 17:49
  • serpaven
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29-07-13 20.45

vi racconto una esperienza dei qualche settimana fa:

normalmente acquisto sia i videoproiettori che le lampade di ricambio in germania da un grosso rivenditore attivo anche online, quindi bruciatasi la lampada effettuo l'ordine online chiedo la fatturazione iva esente (da compensare in italia con l'intrastat) come le precedenti volte e mi vieni risposto che adesso hanno una filiale italiana e che sarò contattato per la definizione dell'ordine.

mi contattano e mi propongono l'acquisto dello stesso articolo con un prezzo maggiorato del 25%. emo

chiedo spiegazioni e mi rispondono che i prezzi per il mercato italiano sono questi. emo

...ovviamente li mando bellamente a cagare ed acquisto il ricambio da un distributore inglese! emo
Edited 29 Lug. 2013 18:46